Partinico: 10.000 persone corteo Contro la Distilleria Bertolino
MANIFESTAZIONE DEL 14 5 CONTRO LA BERTOLINO
Nino Amato sarebbe stato felice di una serata come questa, fatta per rivendicare valori e diritti per i quali si era sempre battuto. Secondo le stime delle forze dell’ordine, fatte molto spesso per difetto, 10 mila persone hanno ieri sera partecipato alla manifestazione contro l’inquinamento della Distilleria. Si è trattato di un successo di gran lunga superiore a tutte le previsioni più ottimistiche della vigilia. Il popolo delle diecimila firme si è presentato compatto, assieme a molti altri. Al gruppo nutritissimo dei cittadini partinicesi si sono associate una serie di rappresentanze di associazioni ambientaliste, gruppi politici, gruppi di ispirazione religiosa: sarebbe troppo lungo citare tutte le sigle, le più importanti tra le quali erano quella della Federazione Regionale di Rifondazione Comunista e dei Giovani Comunisti, il segretario dei Giovani Comunisti Michele De Palma,la federazione dei Verdi, di Lega Ambiente, del Forum Sociale Antimafia "Peppino Impastato", del Forum Siciliano per l’Ambiente di Castellammare del Golfo, dei gruppi ambientalisti di Alcamo. Non si può non citare anche la presenza dei sindaci di Borgetto, di Montelepre, di Alcamo e l’assenza del sindaco di Partinico, asserragliato nel Palazzo Comunale e avvitato nella sua strana posizione di voler dimostrare solidarietà alla protesta dei cittadini mantenendo le distanze da loro, in attesa del permesso della magistratura. Con quest’ultima scelta, suggerita, a quanto pare, da consiglieri fraudolenti, alcuni dei quali hanno poi partecipato alla manifestazione, ormai il muro che divide l’Amministrazione di Giordano dai cittadini del suo paese è incolmabile: la maschera è stata definitivamente gettata e il tentativo di far credere che, quello che è stato fatto dalla sua amministrazione, in tema ambientale,non era stato fatto prima da nessuno, riesce a suscitare solo un pietoso sorriso e un suggerimento simile al titolo di un famoso romanzo di Updike: “Forza, coniglio” . La manifestazione si è conclusa ai cancelli della Distilleria con un intervento di Piero Ciravolo, a nome del Patto per la Salute e per l’ambiente. L’evento di ieri sera è storico tanto quanto lo sono stati più di trentenni di lotte , nel corso delle quali è progressivamente cresciuta la coscienza del rispetto per la vivibilità dell’ambiente e per il rispetto della salute. Sono lotte che hanno visto manifestazioni eclatanti, interventi di sindaci, sentenze della magistratura. Un’accelerazione è stata data negli ultimi anni dall’intensa attività del compianto Nino Amato, fondatore del Patto per la Salute e per l’Ambiente. Tuttavia non è da credere che la battaglia sia conclusa. Ieri Partinico ha voluto rispondere soprattutto all’arroganza della titolare della distilleria, che ha tentato di imbavagliare chiunque la chiamasse in causa, con una pioggia di denunce, ma anche alla prepotenza del Presidente della Regione Cuffaro che, in barba a tutte le leggi del settore ha consentito alla distilleria di riaccendere i camini e di continuare ad avvelenare l’aria definendo per decreto i “rifiuti” come “non rifiuti”. Si tratta di una lotta destinata a durare ancora per parecchio tempo, a causa di una serie di collusioni con i poteri forti dello stato e a causa della vigliaccheria di alcuni amministratori locali: l’esito finale, come richiesto ieri sera dal palco da Piero Ciravolo, non può essere altro che la chiusura di questa bomba ecologica presente nell’abitato di Partinico e la delocalizzazione della Distilleria in altro sito.
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