ORMAI LE PROVOCAZIONI DELLA DIGOS DI GENOVA SI SPRECANO…..!!
Oggi eravamo a Genova presso il tribunale per presentare, in una conferenza stampa, un nuovo appello per la scarcerazione dei compagni antifa, Marta Fede Orlando e Milo, arrestati da ormai due mesi.
Il nostro arrivo (eravamo in quattro) è stato salutato da un ingente numero di digos e sbirraglia varia; abbiamo pensato si trattasse della concomitanza con il processo per il G8, ma no…… un funzionario, venutoci incontro, ci chiedeva se eravamo solo noi quattro e come mai fossimo già arrivati, da cui la deduzione che la loro presenza non era legata solo all’udienza in corso ma anche a noi. Al che il solerte funzionario ci faceva presente che avevamo bisogno di un permesso (?) per utilizzare la sala stampa e siccome non lo avevamo era tutto in forse. Questo per far capire il clima di scarsa ospitalità nei nostri confronti in tribunale!!
Si arriva poi alla fase in cui ci trasferiamo in sala stampa, accompagnati dalla digos ancora convinta che non avendo l’autorizzazione la conferenza non poteva svolgersi; ma inciampavano nel presidente dell’ordine dei giornalisti di Genova che faceva presente ai tutori dell’ordine di poter utilizzare la sala stampa liberamente, essendo il loro luogo di lavoro.
Iniziata da cinque minuti la conferenza, tornavano alla carica i tutori del casino, intimando di sgomberare la sala per ordine “divino” ovvero del Procuratore Generale della Repubblica.
Al che grande bagarre, con la nostra forte determinazione a farci portare fuori di perso e l’insurrezione dei giornalisti presenti, coadiuvati da un consigliere regionale della Rifondazione Comunista, che andava a parlare insieme al presidente dell’ordine dei giornalisti con il procuratore per poter fare luce sulla vicenda.
Il P.G.R. respingeva ogni addebito,e rigettava la palla alla digos……
Finalmente dopo telefonate corsi e ricorsi la conferenza riprendeva e si portava al suo naturale svolgimento.
Questa è la grezza e triste cronaca di una mattinata passata in tribunale a Genova, di chi siano le responsabilità non lo sapremo mai, ma è certo che è stato scritto un altro capitolo della incredibile e strana vicenda che vede ancora i nostri compagni incarcerati.
Due sono le certezze; primo hanno tentato in maniera grossolana di mettere il bavaglio alla nostra possibilità di interloquire con gli organi mediatici, alzando il polverone sulla libertà di stampa.
Secondo, hanno provato a togliere attenzione a questo nuovo appello che vede ormai la firma di moltissime realtà di movimento oltre che istituzionali, singoli, intellettuali, associazioni ecc. ecc.
Per chi ancora ne aveva bisogno, questa ci sembra un’ulteriore conferma dell’accanimento operato da magistratura e polizia sugli antifascisti milanesi. Per questo è sempre più importante essere al loro fianco e continuare la campagna per la loro liberazione.
MARTA MILO FEDE ORLANDO LIBERI SUBITO!
Officina della Resistenza SOciale
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