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Telefonini oscurati nelle zone calde
by da Rep. Friday June 04, 2004 at 08:32 AM mail:  

Roma blindata scattato il piano sicurezza Protezione per cinquanta obiettivi "sensibili"

ROMA - L'ultimo video sugli ostaggi irrompe alla vigilia della già delicata visita del presidente americano George W. Bush. E il messaggio di quel video costringe i responsabili della sicurezza e dell'intelligence a rivedere tempi e modi del dispositivo di sicurezza. A mettere in prima fila, al pari della minaccia legata a questioni di ordine pubblico, anche quella legata al rischio di un attentato di matrice islamica. E a dover valutare le reazioni delle frange più estreme dell'antagonismo e dell'autonomia al messaggio dei rapitori: "Manifestate contro Bush e il governo italiano". Un "ricatto" che il movimento pacifista ha rifiutato.

Al Viminale ieri mattina è stata convocata d'urgenza una riunione tra responsabili della sicurezza e degli 007. E ieri sera il ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu è salito a Palazzo Chigi per incontrare il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta. Tra le misure concordate per evitare incidenti o altri tipi di minaccia potrebbe esserci anche la decisione di schermare le celle dei cellulari per impedire le comunicazioni e quindi la capacità d'azione tra i gruppi di violenti. La misura potrebbe riguardare alcune ore della giornata e alcune zone, quelle più a rischio. Mettere fuori uso i cellulari fa ottenere anche il risultato di impedire qualsiasi tipo di attivazione, anche di ordigni esplosivi, tramite lo squillo dei telefonini.

Il dispositivo di sicurezza è scattato ieri mattina con diecimila uomini in divisa in più nella capitale. Vaticano, palazzo Chigi, palazzo Grazioli, lo stesso Viminale erano presidiati da polizia e carabinieri. Dalle vie intorno a Villa Taverna, dove alloggerà Bush, sono spariti cassonetti e cestini. Raddoppiata la vigilanza fissa intorno agli obiettivi sensibili, soprattutto inglesi e americani. Ne sono stati individuati circa cinquanta in più rispetto a quelli già in elenco. Arrivati i rinforzi anche nel corpo dei vigili del fuoco. Non saranno impiegati per motivi di ordine pubblico, ad esempio con gli idranti, ma solo per spegnere incendi che, secondo alcune informative del Sisde, "potrebbero essere appiccati contemporaneamente in più zone della città, anche in periferia, per distogliere gli agenti dai servizi nel centro della città". La tattica della "macchia di leopardo" tipica della guerriglia urbana. Sono circa duemila i giovani dell'area antagonista e anarchica in arrivo da altre città italiane. Sono loro il buco nero della giornata.

Preoccupano anche gli annunciati blocchi lungo le strade che dovrebbero essere percorse dal corteo di auto di Bush. E il blocco della metropolitana che però è stato categoricamente smentito dal gruppo di Acrobax, un centro sociale di Roma. Il leader Disobbediente Francesco Caruso in un primo momento dice che si tratterebbe di "un atto legittimo". In serata corregge il tiro: "Non ho mai detto che lo faremo, è solo una velina della questura". Nel frattempo era scoppiato il caso. "Un'ipotesi gravissima" ha detto il sindaco Veltroni. "Non se ne parla" ha aggiunto il segretario di Rifondazione Fausto Bertinotti. "Viaggiate tranquilli" è
stato l'appello del prefetto Serra.

In tutto questo, si spera che quella di oggi sia solo una giornata di manifestazioni pacifiche colorate, creative e pacifiche. Quelle che hanno promesso il Movimento Fermiamo la guerra e i Disobbedienti per dire: "No war- no Bush".
(4 giugno 2004)

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