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Libro bianco sulle cosche massoniche o logge mafiose senesi
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Arnolfo di Cambio (673) Wednesday June 09, 2004 at 07:34 PM |
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Il giorno 18 giugno 2004, in un'aula della Facoltà di Economia "Richard M. Goodwin", P.zza S. Francesco, Siena, alle ore 11 antimeridiane verrà presentato, il volume di Aleandro Volpi: "J'ACCUSE" [Libro bianco sulle cosche massoniche o logge mafiose senesi]; sarà presente l'autore e introdurrà il Dr. Alessandro Arrigoni (zooantropologo e filosofo)
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Il giorno 18 giugno 2004, in un'aula della Facoltà di Economia "Richard M. Goodwin", P.zza S. Francesco, Siena, alle ore 11 antimeridiane verrà presentato, il volume di Aleandro Volpi: "J'ACCUSE" [Libro bianco sulle cosche massoniche o logge mafiose senesi]; sarà presente l'autore e introdurrà il Dr. Alessandro Arrigoni (zooantropologo e filosofo)
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Loggia Massonica senese
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COMMISIONE PARLAMENTARE ANTIMAFIA Thursday June 10, 2004 at 12:28 AM |
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LOGGIA MASSONICA IN TOSCANA 195
ISCRITTI 5398 COMMISIONE PARLAMENTARE ANTIMAFIA RELAZIONE DELLA XI LEGISLATURA (9 marzo 1993 - 18 febbraio 1994 )
pagina 1280 (tomo II)
Siena CSI Humantas ? CSI Christian Rosen Kreutz 17 CSI Etruria 45 CSI Marco Polo 1 CSI Salomone 15 GOI Voltaire 1 GOI Arbia II 62 GOI Arcisa 10 GOI Arnolfo Di Cambio 28 GOI I figli di Horus 1 GOI Montaperti 36 GOI Ormus 17 GOI Salamone 21 GOI XX Settembre 30 284
(GOI) Grande Oriente d'Italia (CSI) Gran Loggia degli ALAM
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Il seme della massoneria
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Marco Polo Thursday June 10, 2004 at 09:31 AM |
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Il seme della massoneria
In Italia la prima loggia massonica nacque a Firenze nel 1729 e, in Toscana, i liberi muratori avevano tenuto i primi incontri, svolto le iniziali attività. Favoriti, o almeno non avversati dal granduca Gian Gastone, l’ultimo dei Medici, furono invece sospettati e combattuti dalla polizia e dalla Chiesa, con intervento del Santo Uffizio (maggio 1737), presente nella città toscana con un autorevole inquisitore. La prima “scomunica” della Corte di Roma contro la massoneria (emessa con la bolla “in eminenti” da un papa fiorentino, Clemente XII, della famiglia Corsini) rappresenta il risultato di quella inchiesta, la ferma reazione al propagarsi della massoneria nel granducato. La data della bolla non è casuale: 28 aprile 1738, vale a dire nel periodo di “interregno” fra la morte dell’ultimo dei Medici (1737) e l’avvento dei nuovi signori di Toscana, i Lorena, nella persona di Francesco II (1739). Le difficoltà per la Corte di Roma crescevano: il nuovo granduca era stato infatti iniziato alla massoneria, all’Aia, otto anni prima e non intendeva certo perseguitare gli affiliati alla istituzione, pur dovendo consentire l’arresto e il processo a Tommaso Crudeli (1739), il poeta segretario della loggia fiorentina, vittima del santo uffizio.
A parte quell’episodio, clamoroso ma isolato, la massoneria toscana godette un clima sostanzialmente favorevole. Pietro Leopoldo, succeduto a Francesco II (1765), non solo favorì l’ordine, ma cacciò i Gesuiti, sciolse le confraternite e iniziò la nota politica “liberale”; le prime logge di liberi muratori potevano sorgere in quegli anni a Livorno, a Lucca, a Pisa.
Da: La Grande Storia della Toscana, ed. Bonechi, Vol II, pag.37
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Loggia Massonica a Colle valdelsa
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Fabio Cantini Friday June 11, 2004 at 08:43 AM |
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http://www.grandeoriente.it/notizie/erasmonotizie/220902.pdf
Periodico informativo culturale Anno IV, Numero 16-17, 30 settembre-15 ottobre 2002 http://www.grandeoriente.it
Direzione, Redazione, Amministrazione: Via di San Pancrazio 8 - 00152 Roma - Tel. 065899344 - Fax 065818096 - Email ufficiostampa@grandeoriente.it
Direttore Responsabile Fausto Capalbo Bollettino da informazione del Grande Oriente da Italia
EM P O L I - Anche quest anno, la Pubblica Assistenza di Empoli ha ospitato bambini bielorussi residenti nella vasta area colpita a suo tempo dalla catastrofe di Chernobyl e bambini africani del Saharavi. Questi volontari si occupano oramai da diversi anni di giovani ospiti con problemi particolari. Infatti il gruppo bielorusso è composto esclusivamente da soggetti diabetici, mentre i bambini africani soffrono di una malattia che li rende intolleranti al glutine dei cereali: il cosiddetto morbo ciliaco. Per tutto il periodo della permanenza, la Pubblica Assistenza di Empoli ha garantito tutta l'assistenza medica necessaria offrendo ai piccoli ospiti anche momenti di svago e di divertimento. In questo contesto, la Loggia Arnolfo di Cambio (673) di Colle Val d'Elsa, nelle Valli Senesi, si e¨ offerta di fornire gratuitamente occhiali da vista ai bambini che ne avevano necessità . Il Maestro Venerabile Fabio Cantini ha effettuato la consegna a nome di tutti i Fratelli della Loggia che si....
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Rotary Club / Unesco (San Gimignano)
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Lions Club Friday June 11, 2004 at 01:59 PM |
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Rotary History
A Brief History
The world's first service club, the Rotary Club of Chicago, Illinois, USA, was formed on 23 February 1905 by Paul P. Harris, an attorney who wished to recapture in a professional club the same friendly spirit he had felt in the small towns of his youth. The name "Rotary" derived from the early practice of rotating meetings among members' offices.
Rotary's popularity spread throughout the United States in the decade that followed; clubs were chartered from San Francisco to New York. By 1921, Rotary clubs had been formed on six continents, and the organization adopted the name Rotary International a year later.
As Rotary grew, its mission expanded beyond serving the professional and social interests of club members. Rotarians began pooling their resources and contributing their talents to help serve communities in need. The organization's dedication to this ideal is best expressed in its principal motto: Service Above Self. Rotary also later embraced a code of ethics, called The 4-Way Test, that has been translated into hundreds of languages.
>>>>During and after World War II, Rotarians became increasingly involved in promoting international understanding. In 1945, 49 Rotary members served in 29 delegations to the United Nations Charter Conference. Rotary still actively participates in UN conferences by sending observers to major meetings and promoting the United Nations in Rotary publications. Rotary International's relationship with the United Nations Educational, Scientific, and Cultural Organization (UNESCO) dates back to a 1943 London Rotary conference that promoted international cultural and educational exchanges. Attended by ministers of education and observers from around the world, and chaired by a past president of RI, the conference was an impetus to the establishment of UNESCO in 1946. <<<<
An endowment fund, set up by Rotarians in 1917 "for doing good in the world," became a not-for-profit corporation known as The Rotary Foundation in 1928. Upon the death of Paul Harris in 1947, an outpouring of Rotarian donations made in his honor, totaling US$2 million, launched the Foundation's first program — graduate fellowships, now called Ambassadorial Scholarships. Today, contributions to The Rotary Foundation total more than US$80 million annually and support a wide range of humanitarian grants and educational programs that enable Rotarians to bring hope and promote international understanding throughout the world.
In 1985, Rotary made a historic commitment to immunize all of the world's children against polio. Working in partnership with nongovernmental organizations and national governments thorough its PolioPlus program, Rotary is the largest private-sector contributor to the global polio eradication campaign. Rotarians have mobilized hundreds of thousands of PolioPlus volunteers and have immunized more than one billion children worldwide. By the 2005 target date for certification of a polio-free world, Rotary will have contributed half a billion dollars to the cause.
As it approached the dawn of the 21st century, Rotary worked to meet the changing needs of society, expanding its service effort to address such pressing issues as environmental degradation, illiteracy, world hunger, and children at risk. The organization admitted women for the first time (worldwide) in 1989 and claims more than 90,000 women in its ranks today. Following the collapse of the Berlin Wall and the dissolution of the Soviet Union, Rotary clubs were formed or re-established throughout Central and Eastern Europe. Today, 1.2 million Rotarians belong to some 31,000 Rotary clubs in 166 countries.
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Unesco / Lions Club / Links
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Potere occulto Friday June 11, 2004 at 03:30 PM |
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SERATA DEL LIONS CLUB CON MASSIMO CARCIONE
http://www.provincia.asti.it/comuni/moncalvo/boll5htm/notizie1.htm
tanti altri links http://www.google.it/search?hl=it&ie=UTF-8&q=Unesco+Lions+Club&btnG=Cerca&lr=lang_it
L’11 marzo 1998 la Biblioteca di Moncalvo ha ospitato una interessante conferenza organizzata dal Lions Club "Moncalvo Aleramica" ed aperta alla popolazione. Relatore della serata è stato il dottor Massimo Carcione, Consigliere provinciale di Asti, funzionario responsabile del settore culturale per l’Amministrazione provinciale di Alessandria, Segretario generale aggiunto della Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali (SIPBC). Tra le personalità presenti vanno segnalati il Governatore del Distretto Lions 108 IA3, Ezio Agostinucci, il Cerimoniere distrettuale Mario Accossato, il Lion guida del Club moncalvese, Marcello Peola, il Presidente ed il Past Presidente del Lions Club "Valcerrina", Piergiuseppe Bosco e Piero Rigoni con le rispettive Signore, il Colonnello Luigi Ghezzi, Direttore del Museo Storico Nazionale di Artiglieria di Torino, oltre ai vertici del Club "Moncalvo Aleramica" con il Presidente Adriano Fracchia, il Segretario Alessandro Allemano ed il Cerimoniere Alfredo Poli. Il tema della conversazione di Carcione era: "La protezione internazionale dei beni culturali: dalla Convenzione dell’Aja del 1954 all’iscrizione dei castelli del Monferrato nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO". Ecco come il notiziario "Notizie Moncalvo Aleramica" ha riportato la cronaca della conversazione. «Trattare di Beni culturali in un Paese come l’Italia che, da sola, possiede oltre il 60% dei beni architettonici ed artistici del mondo intero, è sempre un argomento attuale ma anche estremamente complesso. A tutti è noto, purtroppo, quanto lacunosa sia l’opera delle strutture centrali e periferiche preposte alla salvaguardia dei beni culturali , sia per inadempienze e neghittosità di vario genere, sia per oggettive difficoltà di carattere operativo determinate, in primo luogo, dalla vastità del patrimonio artistico-culturale. La conferenza del dr. Carcione ha comunque avuto una prospettiva più ampia ed è partita dai princìpi sanciti dalla Convenzione internazionale dell’Aja del 14 maggio 1954 per la Protezione dei Beni culturali in caso di conflitto armato. In quel documento, scaturito dall’esperienza della seconda guerra mondiale, che certamente non aveva risparmiato il patrimonio artistico di tante Nazioni, venne sancito l’importante principio che i beni culturali "non appartengono né agli Stati né agli individui o agli Enti che li detengono, bensì all’intera umanità e per l’umanità devono essere preservati, specialmente in tempo di guerra". A questo compito è espressamente rivolta l’attività della SIPBC, ente di recente costituzione di cui lo stesso Carcione è uno dei fondatori. Ma il relatore, assumendo una prospettiva di indagine più attuale, si è soffermato soprattutto sulla politica di conservazione dei beni culturali in tempo di pace e, in particolare, sugli organismi preposti a tale politica e sulla situazione nel nostro Paese. Da questo esame sono emersi alcuni dati particolarmente interessanti di cui qui si potrà dare soltanto una rapida sintesi:
L’UNESCO è l’organo che riveste compiti di indirizzo generale in materia di tutela dei beni culturali in tempo di pace. Ai singoli Stati aderenti spetta l’organizzazione e l’esecuzione di una vera e propria "politica" della conservazione, a cominciare da una congrua opera di sensibilizzazione della popolazione;
La convenzione dell’Aja impone ai singoli Stati firmatari l’obbligo di redigere una "Lista dei beni nazionali sotto protezione speciale". Tale lista, nelle intenzioni della convenzione stessa, avrebbe dovuto garantire un’azione esaustiva di monitoraggio del patrimonio artistico-culturale sull’intero continente europeo. Tuttavia, a oltre 40 anni dalla Convenzione, molti Paesi risultano decisamente inadempienti rispetto agli obblighi contratti in quella circostanza, Tra questi, l’Italia figura tra le Nazioni più "indolenti" se è vero che nessun monumento italiano è compreso nella lista (vi compare la Città del Vaticano che però è uno Stato autonomo) e, incredibilmente, nessun monumento italiano compaia tra quelli "meritevoli" di protezione. Causa di questo ritardo è, in primo luogo, il disinteresse con cui la classe dirigente italiana ha impostato qualsiasi tipo di politica culturale (nonostante che il Ministero competente sia nato oltre 20 anni fa).
Carcione ha citato poi l’esempio della Svizzera dove il Governo Federale ha recentemente promosso la pubblicazione di un"Catalogo dei Beni culturali, architettonici e artistici" che dovrebbe costituire un ottimo punto di riferimento per il nostro Paese, pur tenendo conto che la realizzazione di un simile censimento in Italia richiederebbe molto più tempo e fatica.
Le Convenzioni internazionali successive a quella dell’Aja hanno visto crescere in misura esponenziale l’interesse dei Governi per la valorizzazione dei beni culturali e hanno puntato l’accento, in particolare, su un’opera di progressiva sensibilizzazione, educazione e coscienza culturale all’interno della società.
Le crescenti tendenze al decentramento amministrativo, che in Italia dovranno essere debitamente considerate nell’opera di revisione costituzionale, porteranno senz’altro agevolare il lavoro di tutela e valorizzazione il patrimonio culturale delle singole regioni. Ciò potrà essere particolarmente utile per il Piemonte e, ancor più, per il Monferrato, decisamente poco conosciuto nella sua dimensione storico-monumentale».
Sommario del Bollettino n. 5
Home Page della Città di Moncalvo
E-MAIL: moncalvo@provincia.asti.it
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Quante stupidaggini !
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RUSCA Marcellino Pio Sunday June 27, 2004 at 10:14 AM |
mail:
ruscamar@tiscali.it |
Egregi Signori, sarebbe ora di finirla di accampate stupidaggini ed ignobili pregiudizi su una delle Associazioni piu' nobili del pianeta, di cui sono onorato di far parte, ormai da lunghi anni. La Libera Muratoria e' da sempre, con buona pace dei fanatici d'ogni risma, uno dei pochissimi fari di bianca luce, a far segno di tolleranza, servizio all'Uomo e stimolo di Progresso.. Il solo titolo di cotanto libello depone solo per la malafede e la scorrettezza intellettuale dell'Autore. E' triste vedere come, purtroppo, anche chi non dovrebbe, per inclinazione culturale e quant'altro - e parlo di IMC - si possa esser fatto abbindolare dallo squallido parolaio di turno, al punto (sic!) da ospitare siffatta spazzatura mediatica bene in vista all'homepage del proprio sito. Distinti saluti RUSCA Marcellino Pio Medico in Milano
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Benissimo: Parliamone !
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by
Aleandro Volpi Wednesday July 21, 2004 at 10:40 AM |
mail:
aleandrovolpi@aliceposta.it |
Fa piacere vedere che alcuni si decidono ad aprire un dibattito ... anche provocatorio ... ! Lo so che la disinformazione è la parte forte delle manovre sociali massoniche, l'aggressione fa spesso parte di questo modo di agire, in particolare quando vengono poste in essere manovre di demolizione (sto usando sostanzialmente il loro linguaggio iniziatico)! Fa anche piacere vedere che scrivono associazioni come il Rotary, il Lions, addirittura si da atto di quanto abbia fatto la Pubblica Assistenza di Empoli. Per quanto mi riguarda sono perfettamente a conoscenza del fatto che le comunità dominanti e le strutture sociali, le quali gestiscono e controllano il territorio, svolgono anche attività benefiche ... il problema è quando svolgono quelle malefiche. Rammento che l'equazione Rotary, Lions (od altro) uguale Massoneria non è esatta: le prime sono associazioni, mentre la seconda non è un'associazione: è un fenomeno sociale complesso: certo, da un punto di vista fenomenologico appaiono essere insiemi omeomorfi ma da un punto di vista concettuale sono cose profondamente differenti. Insomma: come Masoneria non avete la possibilità di essere una onlus. Addirittura sarebbe più esatto parlare di massonerie: che poi si globalizzano! So anche che molti di coloro che sono "adepti" di quella Struttura Sociale credono di operare per il bene e sono persone perbene ... il problema è che il Sistema ha delle deficienze oggettive le quali danno luogo alla produzione di crimini: si può affermare che ognuno dei soggetti impegnati nelle procedure massoniche di controllo e gestione del territorio partecipa attivamente alla gestione di crimini. Tutto questo asserisco e credo di dimostrare nei miei testi ... faccio notare che se è così ... tutto ciò non è mia responsabilità ... ho solo studiato un problema e l'ho scritto. Se poi qualche signore crede di sapere tutto su un problema così complesso ... faccia pure ... inizi a scrivere e lo spieghi ... qualche altro prima di definire "parolaio di turno" colui che non conosce abbia l'accortezza di leggerne i testi. In tutto questo spero che i responsabili di quella Struttura Sociale (concetto sociologico ... si veda come definito da Weber) vogliano prendere atto del problema, il quale problema esiste indipendentemente dal sottoscritto, indipendentemente dal cercare di liquidarlo semplicisticamente: e che per altro appare di non facile soluzione pur provocando danni sociali e personali profondi, il più delle volte probabilmente nemmeno desiderati dagli stessi operatori. In questo dibattito sarò sempre pronto ad intervenire ed a portare il mio contributo ... limitatamente alle mie conoscenze e possibilità: che però sono frutto di anni di studio. Nob ho problema alcuno ad incontrare chiunque desideri parlarne sia in privato sia in confronti pubblici. Aleandro Volpi
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Benissimo: Parliamone !
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Aleandro Volpi Wednesday July 21, 2004 at 10:48 AM |
mail:
aleandrovolpi@aliceposta.it |
Fa piacere vedere che alcuni si decidono ad aprire un dibattito ... anche provocatorio ... ! Lo so che la disinformazione è la parte forte delle manovre sociali massoniche, l'aggressione fa spesso parte di questo modo di agire, in particolare quando vengono poste in essere manovre di demolizione (sto usando sostanzialmente il loro linguaggio iniziatico)! Fa anche piacere vedere che scrivono associazioni come il Rotary, il Lions, addirittura si da atto di quanto abbia fatto la Pubblica Assistenza di Empoli. Per quanto mi riguarda sono perfettamente a conoscenza del fatto che le comunità dominanti e le strutture sociali, le quali gestiscono e controllano il territorio, svolgono anche attività benefiche ... il problema è quando svolgono quelle malefiche. Rammento che l'equazione Rotary, Lions (od altro) uguale Massoneria non è esatta: le prime sono associazioni, mentre la seconda non è un'associazione: è un fenomeno sociale complesso: certo, da un punto di vista fenomenologico appaiono essere insiemi omeomorfi ma da un punto di vista concettuale sono cose profondamente differenti. Insomma: come Masoneria non avete la possibilità di essere una onlus. Addirittura sarebbe più esatto parlare di massonerie: che poi si globalizzano! So anche che molti di coloro che sono "adepti" di quella Struttura Sociale credono di operare per il bene e sono persone perbene ... il problema è che il Sistema ha delle deficienze oggettive le quali danno luogo alla produzione di crimini: si può affermare che ognuno dei soggetti impegnati nelle procedure massoniche di controllo e gestione del territorio partecipa attivamente alla gestione di crimini. Tutto questo asserisco e credo di dimostrare nei miei testi ... faccio notare che se è così ... tutto ciò non è mia responsabilità ... ho solo studiato un problema e l'ho scritto. Se poi qualche signore crede di sapere tutto su un problema così complesso ... faccia pure ... inizi a scrivere e lo spieghi ... qualche altro prima di definire "parolaio di turno" colui che non conosce abbia l'accortezza di leggerne i testi. In tutto questo spero che i responsabili di quella Struttura Sociale (concetto sociologico ... si veda come definito da Weber) vogliano prendere atto del problema, il quale problema esiste indipendentemente dal sottoscritto, indipendentemente dal cercare di liquidarlo semplicisticamente: e che per altro appare di non facile soluzione pur provocando danni sociali e personali profondi, il più delle volte probabilmente nemmeno desiderati dagli stessi operatori. In questo dibattito sarò sempre pronto ad intervenire ed a portare il mio contributo ... limitatamente alle mie conoscenze e possibilità: che però sono frutto di anni di studio. Nob ho problema alcuno ad incontrare chiunque desideri parlarne sia in privato sia in confronti pubblici. Aleandro Volpi
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Elogio della Massoneria
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Libero Muratore Monday August 30, 2004 at 04:45 AM |
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Il presente intervento solo per ricordare che alla Massoneria si deve la gran parte dei traguardi di democrazia e di libertà di cui l'uomo moderno gode. La Rivoluzione Francese, l'Unità d'Italia, La Comunità Europea, l'ONU, Il riconoscimento e la promulgazione dei Diritti dell'Uomo. Essere massoni oggi significa compiere un atto eroico. Come eroico è l'inno nazionale di Mameli quanto esorta i Fratelli d'Italia, intendendo Fratelli Massoni. Viva la Massoneria, Viva la Libertà, la Fratellanza, L'Uguaglianza. Un Libero Muratore
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