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verità per la morte di Marcello , tutti sotto al carcere
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C.S.O.A Godzilla Monday, Jul. 05, 2004 at 11:28 AM |
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presidio sotto il carcere delle sughere di livorno
verità per la morte di Marcello Lonzi
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questo è il volantino di convocazione fatto dal centro sociale Godzilla per il presidio di sabato indetto dalla madre di Marcello contro l'archiviaziopne del caso:
Un lager chiamato “ Le Sughere” Verità per la morte di Marcello Lonzi
Nella città considerata una delle più rosse d’Italia esiste un carcere, le Sughere, che negli anni ha assunto sempre più le sembianze di un lager: un non-luogo fisicamente molto vicino a noi, ma lontanissimo quando si cerca di capire o semplicemente di sapere cosa accede al suo interno. In questo carcere avvengono pestaggi e torture quotidiane, i detenuti vivono in condizioni a dir poco disastrose: si parla di celle di 3 metri in cui vivono 4 o 5 persone. L’undici luglio dell’anno scorso alle Sughere un ragazzo, Marcello Lonzi, è morto: era dentro per tentato furto, quattro mesi ancora da scontare. Il motivo della morte? Per la giustizia: suicidio o morte accidentale. Marcellino, così lo chiamavano, è stato trovato sdraiato davanti alla porta della sua cella, aveva ferite e lividi su tutto il corpo, una costola e lo sterno fratturato, una ferita in testa talmente profonda da raggiungere il cranio. La causa della morte: arresto cardiaco. I familiari sono stati avvertiti più di 12 ore dopo: l’autopsia già iniziata, la causa della morte già decisa. La madre del ragazzo non ci sta, non serve essere un ispettore per capire che su quella vicenda c’è qualcosa che non quadra. Il referto medico sulla morte è stato firmato da un medico che quella notte non era neanche nel carcere, è stato corretto a penna l’orario perché non corrispondente con la chiamata al 118 (evidentemente se ne sono accorti dopo). La causa della morte è dovuta ad una tipologia d’arresto cardiaco: l’unica non dimostrabile scientificamente. Quella notte nel carcere c’è stata una protesta spontanea dei detenuti della sezione sei: cosa alquanto insolita per una morte “apparentemente naturale”. Le prove più importanti, quelle che avrebbero potuto inchiodare i colpevoli, sono le testimonianze dei detenuti e le foto scattate la notte stessa. Queste ultime mostrano segni evidenti di colluttazione all’interno della cella: un secchio spaccato, vestiti per terra, le mani di Marcello a coprirsi il volto e le costole come a proteggersi da qualcosa, una scia di sangue pulita alla meglio davanti alla cella, che dimostra come il ragazzo vi sia stato trascinato successivamente. Poi il racconto dei detenuti alla madre che parlano di un pestaggio, iniziato già nell’ora d’aria e poi continuato in isolamento. Ancora le testimonianze dei detenuti della cella accanto, del compagno di cella ed infine una telefonata anonima, probabilmente di una guardia carceraria, che conferma la nuova versione: Marcellino è stato ammazzato! E’ morto dopo un pestaggio durato delle ore, dove i secondini hanno dato il meglio di loro, pestando un ragazzo di vent’otto anni e poi lasciandolo morire in cella. Ciò che ci lascia più sconcertati è che di fronte a queste prove palesi (la maggior parte raccolte dalla madre), di fronte a testimonianze ufficiali, di fronte a delle incongruenze talmente manifeste che almeno avrebbero dovuto far sorgere qualche dubbio, per questo caso è stata fatta domanda di archiviazione , il primo di luglio dal P.M. Roberto Pennisi. Dopo un anno di indagini quasi inesistenti, un anno in cui quest’uomo non ha dimostrato il minimo interesse a risolvere questo caso, di fronte a testimonianze e prove certe, la sua decisione era già stata pronunciata da tempo.. Noi pensiamo che la “giustizia” non darà mai un nome ai responsabili, come è sempre successo, da Piazza Fontana ad oggi. Pennisi, per chi non lo sapesse è anche il responsabile delle due rocambolesche perquisizioni dei giorni scorsi ai danni centro sociale Godzilla e del C.P 1921 risoltesi in un buco nell’acqua. Dove avrà trovato mai il tempo, ci domandiamo, per risolvere il caso Lonzi, per trovare la verità sulla morte di un ragazzo in carcere?
Ad un anno dalla morte di Marcello, dopo la scandalosa domanda di archiviazione del caso: partecipiamo al presidio di sabato 10 luglio alle 15:30 davanti al carcere delle sughere.
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ORA BASTA
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Molotov Monday, Jul. 05, 2004 at 12:06 PM |
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Qesta e' anche colpa nostra, Siamo troppo impegnati ad osservare le condizioni carcerarie di detenuti distanti migliaia di chilometri(giustissimo x alto) da non vedere che sotto casa nostra sotto i nostri occhi i carcerati vivono in codizioni da staterello Sud/Americano. Ora basta fuoco alle galere + secondini morti Un ex detenuto
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per Marcello....
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aA Tuesday, Jul. 06, 2004 at 11:47 AM |
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Spleen Quando basso e pesante il cielo grava Come un coperchio al gemebondo spirito Preda di lunghe accidie, e a noi, abbracciando Tutto il cerchio dell'orizzonte, versa Un buio lume, più triste che notte; Quando la terra si trasforma in umido Carcere dove la Speranza, come Un pipistrello, se ne va sbattendo Contro i muri la sua timida ala, Urtando il capo a putridi soffitti; Quando la pioggia, stendendo le sue Immense strisce, imita le sbarre D'una vasta prigione, e un muto popolo Di ragni infami al fondo del cervello Viene a tenderci le sue reti, - a un tratto Campane erompono furiose e lanciano Verso il cielo uno spaventoso urlo, Come spiriti erranti e senza patria Che diano in gemiti, ostinatamente. E dei lunghi, funerei cortei Vanno sfilando nell'anima mia Senza tamburi né musica, lenti. È in lacrime, ormai vinta, la Speranza; L'atroce Angoscia mi pianta, dispotica, Sul cranio chino il suo vessillo nero.
(BAUDELAIRE)
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E uno schifo
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Diego Monday, Jul. 12, 2004 at 12:37 AM |
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Diego6432@supereva.it |
E uno schifo!! Conoscevo marcellino, sono stato alle sughere ed è vero, molte guardie sono dei bastardi. Durante una mia detenzione mi accompagnarono ad un colloquio quale per il freddo mi misi il cappuccio in testa della tuta da ginnastica ma non mi copriva il volto ma solo la testa. Una guardia carceraria, avrà avuto si e no 25 anni mi minacciò se non mi levavo subito il cappuccio dalla testa.... dovetti levarlo per non finire male, mi mancava pochissimo ad uscire e non volevo guai, ma casi così ce ne sono molti. Uno dei casi è l'indifferenza da parte delle guardie per i tossicodipendenti arrestati in crisi di astinenza, ho rischiato di rimanerci secco se non era per dei detenuti della cella di fronte che fecero quasi una rivolta.... Ciao marcellino, anche se la droga ci ha portato via la dignità nessuno ha il diritto di portarci via la vita....
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La chiamano "Ragion di Stato"
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Nico Thursday, Apr. 14, 2005 at 3:28 AM |
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Mi scuso per i termini, in quanto non ne trovo di migliori: Ma questi sono dei veri sadici, vigliacchi, bastardi ed assassini.....la fogna dell'umanità; come si può uccidere in questo modo e - ancora peggio - rendersi complici cercando di occultare la verità (vedi i vari schifosi che hanno contribuito a celare questo vile e brutale assassinio). Non ci credo, ma spererò ugualmente in una loro dura condanna...per tutti i responsabili, compresi coloro che hanno contribuito a nascondre questa infamità....e che possano finire la loro vita nello stesso identico modo..... Dio, dove sei...
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per la mamma
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chiara Monday, Oct. 17, 2005 at 12:43 PM |
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chiara@inim-firenze.it |
sono sconvolta e arrabbieta per un fatto simile,sono madre e come tale posso solo immaginare il dolore per questa povera donna,e è a lei che mi rivolgo non si arrenda si rivolga a tutti porti le foto,tutti le devono vedere e indignarsi,vada in televisione e alla radio sfrutti tutte le possibilità chieda aiuto insomma rompe pure le scatole al mondo .......se no è come se marcello morisse una seconda volta. con affetto chiara
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