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Napoli: processo per il Global Forum, undici gli imputati (ansa)
by No alla repressione Sunday, Jul. 25, 2004 at 1:41 AM mail:  

NO GLOBAL: INCIDENTI A NAPOLI, CHIUSE INDAGINI PER 11 ATTIVISTI. DISOBBEDIENTI: LA NOSTRA FU 'RESISTENZA LEGITTIMA E SACROSANTA'

(ANSA) - NAPOLI, 24 LUG - Avviso di chiusura delle indagini per undici attivisti No Global ritenuti tra i responsabili degli incidenti con le forze dell'ordine avvenuti il 17 marzo 2001 a Napoli mentre si stava svolgendo il summit del Global Forum. Gli avvisi sono stati firmati dal pm Michele Del Prete: i reati ipotizzati sono resistenza a pubblico ufficiale e il possesso di oggetti atti ad offendere. Tra gli indagati figura anche il leader dei Disobbedienti napoletani Francesco Caruso. Sugli sviluppi dell'inchiesta i Disobbedienti hanno diffuso un documento nel quale si parla di ''inquietante sincronia'' con il rinvio a giudizio, disposto nei giorni scorsi, dei poliziotti accusati di presunti abusi nei confronti di manifestanti No Global che sarebbero avvenuti alla caserma Raniero. E sostengono che ''fu legittima e sacrosanta la resistenza che in modo del tutto spontaneo e istintivo fu esercitata in piazza Municipio per far fronte alla violenza che da tutti i lati i reparti dei carabinieri e della polizia avevano scatenato nella piazza''. I disobbedienti invitano poi ironicamente i magistrati di Napoli e Cosenza (dove e' stata avviata un'altra inchiesta nei confronti di esponenti del Movimento) a ''mettersi d'accordo''. ''Non possono perseguitarci, incriminarci e condannarci due volte per lo stesso reato. Si mettano d'accordo per evitare di cadere ulteriormente nel ridicolo. Anche perche' se la prima volta e' una tragedia, la seconda e' una farsa''. (ANSA).

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Global Forum, indagini chiuse per undici Disobbedienti
by da "il Mattino" Sunday, Jul. 25, 2004 at 1:55 PM mail:  

DOPO IL RINVIO A GIUDIZIO DEI POLIZIOTTI
Global Forum, indagini chiuse
per undici «Disobbedienti»

Avviso di chiusura delle indagini per undici attivisti NoGlobal ritenuti dall’accusa tra i responsabili degli incidenti con le forze dell’ordine avvenuti il 17 marzo 2001 a Napoli, in occasione dei lavori del Global Forum.
Gli avvisi sono stati firmati dal pubblico ministero Michele Del Prete: i reati ipotizzati sono la resistenza a pubblico ufficiale e il possesso di oggetti atti ad offendere. Tra gli indagati (dieci in tutto) figura anche il leader dei Disobbedienti napoletani F. C..
Sugli sviluppi dell’inchiesta i Disobbedienti hanno diffuso ieri un documento nel quale si parla di «inquietante sincronia» con il rinvio a giudizio, che è stato disposto nei giorni scorsi, dei poliziotti accusati di presunti abusi nei confronti di manifestanti NoGlobal che sarebbero avvenuti all’interno della caserma Raniero. E sostengono - nella nota diffusa - che «fu legittima e sacrosanta la resistenza che in modo del tutto spontaneo e istintivo fu esercitata in piazza Municipio per far fronte alla violenza che da tutti i lati i reparti dei carabinieri e della polizia avevano scatenato nella piazza».
I disobbedienti invitano poi ironicamente i magistrati di Napoli e Cosenza (dove è stata avviata un’altra inchiesta nei confronti di esponenti del Movimento) a «mettersi d’accordo, perché non possono perseguitarci, incriminarci ed eventualmente condannarci due volte per lo stesso reato. Si mettano d’accordo per evitare di cadere ulteriormente nel ridicolo. Anche perché se la prima volta è una tragedia, la seconda è una farsa».
L’avviso di chiusura indagini è stato notificato a D. G., G. G., V. S., R. B., R. A., F. C., M. T., G. F. e A. D.. A questo punto la Procura ha due strade da percorrere: può procedere avanzando una richiesta di rinvio a giudizio per gli indagati o archiviare le singole posizioni. La decisione dovrebbe essere presa a settembre. Entro 20 giorni dalla notifica dell’avviso tutti gli indagati possono presentare una memoria e chiedere di essere interrogati.

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