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Arabi israeliani soddisfatti della barriera difensiva
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Lettore Friday, Aug. 20, 2004 at 11:40 AM |
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Arabi israeliani soddisfatti per i vantaggi della barriera difensiva Da quando è stata completata la costruzione, nella loro zona, della barriera anti-terrorismo, molte comunità di arabi israeliani, soprattutto quelle che si trovano a ridosso del confine con villaggi palestinesi della Cisgiordania settentrionale, dicono di godere di un picco sia in termini di sicurezza che di attività economiche. Cittadini arabi che un tempo importavano merci per milioni di shakel dalla vicina Jenin, oggi comprano e spendono sul posto. “Grazie a Dio la barriera ha posto fine alla sfilata di terroristi che attraversavano la nostra città, garantendoci maggiore sicurezza e anche un boom economico”, dice Tawfiq Karaman, City Manager di Umm el-Fahm, 42.000 abitanti, una delle più importanti municipalità arabo-musulmane d’Israele. Fino a dieci mesi fa, prima del completamento della barriera difensiva alla periferia di Umm el-Fahm, i residenti della città – che si trova poco a nord-ovest di Jenin – lamentavano che spesso palestinesi infiltrati dalla Cisgiordania molestavano scolare e studentesse, rubavano auto e scippavano. Quel che è peggio, poi, usavano Umm el-Fahm come base di partenza per lanciare attentati suicidi nel cuore di Israele. Di conseguenza, spesso posti di blocco israeliani bloccavano anche le strade di Umm el-Fahm, e la polizia di frontiera pattugliava sistematicamente la città nella speranza di catturare palestinesi entrati clandestinamente in Israele. Oggi tutto questo sembra finito.
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stronzate
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lond Friday, Aug. 20, 2004 at 12:09 PM |
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effettivamente un muro di cemento alto otto metri che taglia in due villaggi e campi, che circonda citta e ghettizza un intera popolazione civile e` un'ottima soluzione a tutti i problemi del popolo israeliano. Prima di scrivere stronzate, vai in palestina, fatti un giro nei territori occupati e poi mi sai dire meglio se quel muro e` davvero per "sicurezza" o se piuttosto non e` molto piu` simile ad un muro-ghetto che precede un'immensa operazione di pulizia etnica.
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Il muro del boia sionista e nazista Sharon è illegale
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un bolscevico Friday, Aug. 20, 2004 at 12:12 PM |
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Sentenza della Corte internazionale di giustizia dell'Aja Il muro del boia sionista e nazista Sharon è illegale e va smantellato Lo scorso 9 luglio la Corte internazionale di giustizia dell'Aja (Cig) ha reso noto il parere consultivo, richiestole l'8 dicembre 2003 dall'Assemblea generale, sulla costruzione del muro in Cisgiordania messa in pratica dal boia sionista e nazista Sharon. La sentenza è chiara: il muro è illegale, lede i diritti del popolo palestinese e deve essere smantellato. Una decisione presa col favore di 14 dei 15 membri della Corte, solo il giudice americano ha votato contro. La Cig ha espresso il suo parere e dovrebbe toccare alle Nazioni Unite trovare le "azioni necessarie" per metterlo in pratica. Sarà difficile che lo faccia il Consiglio di sicurezza, bloccato dalla scontato veto dell'imperialismo americano; se ne occuperà l'Assemblea generale che già si era espressa contro la costruzione del muro ma le sue deliberazioni non sono vincolanti. Nella sentenza letta dal presidente della Corte, il magistrato cinese Shi Jiuyong, si afferma che "la costruzione del muro da parte di Israele nei territori occupati palestinesi, anche all'interno e intorno a Gerusalemme est, è contraria al diritto internazionale", non corrisponde affatto al preteso "diritto all'autodifesa" accampato da Tel Aviv ma "equivale ad una annessione de facto" di una parte consistente della Cisgiordania. Il muro che si snoda in profondità all'interno della linea di confine violata da Israele con l'aggressione del giugno 1967, la cosiddetta Linea verde, "impedisce l'esercizio da pare del popolo palestinese del suo diritto all'autodeterminazione". Perciò Israele deve "porre fine alla sua violazione del diritto internazionale, interrompere immediatamente i lavori di costruzione, smantellare la struttura già costruita e abrogare gli atti legislativi che autorizzavano la costruzione"; deve inoltre indennizzare tutti i palestinesi che hanno avuto le terre requisite e le case distrutte lungo il percorso del muro. La sentenza della Corte fa piazza pulita delle argomentazioni dei sionisti e nazisti di Tel Aviv che presentano il muro come una barriera "difensiva" per impedire gli attacchi contro Israele mentre in realtà è uno strumento per annettere definitivamente più della metà della Cisgiordania, dove si trovano gran parte delle fonti di acqua e le principali colonie costruite illegalmente nei territori occupati nel 1967. Il progetto del muro lungo la linea di confine e oltre tra Cisgiordania e Israele è stato pensato dal governo laburista di Barak subito dopo l'inizio della seconda Intifada; dovevano essere oltre 350 chilometri di mura alte otto metri, reticolati di filo spinato e filo elettrico e fossati controllati da telecamere, con pochissimi e presidiatissimi punti di transito. Il progetto è stato ripreso e ampliato fino a 700 chilometri di muro da Sharon e con un percoso che isola città come Qalqiliya e paesi palestinesi ridotti a campi di concentramento a cielo aperto. La costruzione del muro è iniziata nel giugno 2002 nella regione di Jenin. Le ruspe sioniste hanno distrutto case e edifici pubblici, sradicato oltre 100 mila olivi e alberi da frutta, sbarrato strade. La questione del muro in Cisgiordania era approdata nell'ottobre 2003 in Consiglio di sicurezza dove un veto dell'imperialismo americano aveva bloccato una risoluzione di condanna. Condanna che invece veniva pronunciata nel dicembre 2003 a maggioranza dall'Assemblea generale; la risoluzione chiedeva il pronunciamento della Cig dell'Aja che dopo cinque mesi di lavori emetteva la sua sentenza di condanna. La Corte ha concluso il suo giudizio di condanna sottolineando che "le Nazioni Unite, e in modo particolare l'Assemblea generale e il Consiglio di sicurezza, devono prendere in considerazione ogni ulteriore azione necessaria per porre fine alla situazione illegale creata dalla costruzione del muro". Una richiesta di intervento per costringere il regime sionista a applicare la sentenza, vista la regolare arroganza con la quale il governo di Tel Aviv rigetta le risoluzioni dell'Onu e dopo che il portavoce di Sharon ha liquidato il giudizio della Corte come "spazzatura". Lo steso giudizio, seppur espresso con parole diverse, dell'imperialismo americano: in una conferenza stampa del 9 luglio, il portavoce della Casa Bianca Scott McClellan ha affermato che la Cgi "non ha legittimità a giudicare in materia" e che la sentenza potrebbe interferire con il processo di pace imperialista definito nella cosiddetta road map. Identico a quello di Bush è stato il giudizio dello sfidante democratico John Kerry che ha sposato appieno la posizione di Sharon: "la barriera di Israele è una legittima risposta al terrore ed esiste soltanto in risposta all'ondata di attacchi terroristici contro Israele. Non e' un aspetto che possa essere trattato dalla Cig". L'Unione europea ha appoggiato la sentenza della Corte, anche se fino a non molto tempo fa vari paesi europei contestavano la legittimità del tribunale dell'Aja sull'argomento. Ma dalle parole ai fatti ce ne corre tanto che l'Ue, primo partner commerciale di Israele, non ha affatto preso in considerazione di sospendere il Trattato di associazione e tutti i trattati commerciali con Tel Aviv, cioè le necessarie sanzioni politiche e economiche verso il regime sionista per costringerlo a cessare l'occupazione dei Territori e rispettare i diritti legittimi del popolo palestinese, a cominciare dall'applicazione delle risoluzioni dell'Onu finora ignorate.
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W i muri
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MAsimo Croce Friday, Aug. 20, 2004 at 5:01 PM |
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Che vi sia qualche persona obbligata a senttirsi sicuar da un muro è più che probabile, gli strinzi nascono in tutto il mondo e in tutte le culture del mondo. Che il muro sia illegale non lo dico io che sono l'ultimo degli strinzi, ma una corte internazionale, con tutti i limiti, per cui esiste una legge che Israele, in quanto stato, è tenuta a tenere, altrimenti fuori dalla comunità intenrazionale. Comunque non possiamo certo risolvere i conflitti tra i popoli ereggendo muri, mi fa specie che i fascisti israeliani abbiano adottato la tecnica comunista dei sovietci e costruito un muro. Poi sai che bel vivere. Comunque bando alle ciance un tribunale ha emesso la sua sentenza, ho israele obbedisce, oppure, sono dei delinquenti, e come tali, bisogna costriungerli alla ragione, volenti o nolenti. Imparate a convivere con il mondo, altrimenti tornatevene ai vostri paesi di origine, e libarate la Palestina tutta, che vi si è voluti venire in contro per le pene che noi europei vi abbiamo inflitto, e alla fine questo casino che avete combinato è il ringraziamento?
Massimo Croce
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boicotta!
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cesare giulio Friday, Aug. 20, 2004 at 8:00 PM |
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BOICOTTA ISRAELE: LISTA PRODOTTI ISRAELIANI ------------------------------------------------------------------------
* To: news@peacelink.it * Subject: BOICOTTA ISRAELE: LISTA PRODOTTI ISRAELIANI * From: Alessandro Marescotti <a.marescotti@peacelink.it> * Date: Fri, 12 Apr 2002 21:10:57 +0200 * Cc: pace@peacelink.it
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BOICOTTA ISRAELE: LISTA PRODOTTI ISRAELIANI
· From: meletta@aconet.it · To: NetworkAnticapital@yahoogroups.com · Subject: BOICOTTA ISRAELE: LISTA PRODOTTI ISRAELIANI · Date: Wed, 10 Apr 2002 19:03:24 +0200 · Posted-Date: Wed, 10 Apr 2002 19:04:29 +0200
BOICOTTA ISRAELE
Lista prodotti israeliani:
AHAVA: prodotti estetici e dermatologici distribuiti in Italia da P.M. CHEMICALS S.R.L./Milano
AMCOR: purificatori e condizionatori d'aria, insetticidi
ALBATROSS: fax e sistemi di posta elettronica
CANTINE BARKAN Ltd: vini con etichetta Reserved, Barkan e Village
CANTINE DELLE ALTURE DEL GOLAN: vini con etichetta Yarden, Gamla e Golan distribuiti in Italia da GAJA DISTRIBUZIONE , Barbaresco (Cuneo)
CARMEL: prodotti d'esportazione come avocados ,fiori recisi e succhi di frutta
CALVIN KLEIN: alcuni capi di vestiario sono realizzati in Israele
DATTERI DELLA VALLE DEL GIORDANO varietà Medjoul e Deglet Nour
EPILADY/MEPRO: epilatori
HALVA: barrette di sesamo
INTEL: microprocessori e periferiche
JAFFA: agrumi
MOTOROLA: prodotti di irrigazione e fertilizzanti
MUL-T-LOCK Ltd: porte blindate, serrature di sicurezza, cilindri e attrezzature
NECA: saponi
PRETZELS: snack salati della Beigel
SALI DEL MAR MORTO: prodotti cosmetici
Società Gitto Carmelo e Figli Srl di Messina: ha costruito una strada che passa nei territori occupati ed è a solo uso dei coloni
SODA-CLUB Ltd.: sistemi per carbonare e sciroppi per la preparazione di soda e soft drinks
SOLTARN Ltd: pentole e tegami in acciaio antimacchia
VEGGIE PATCH LINE: hamburger di soia e prodotti alternativi Generi : marche Abbigliamento: Ask Retailer; Gottex, Gideon Oberson, Sara Prints, Calvin Klein
Aromi e spezie: MATA, Deco-Swiss, Israel Dehydration Co. Ltd.
Bevande: Askalon, Latroun, National Brewery Ltd., Carmel, Eliaz Benjamina Ltd., Montfort, Yarden Vineyards, International Distilleries of Israel Ltd. (Sabra), Gamla, Hebroni
Budini: OSEM, MATA, Israel Edible Products Ltd. -Telma
Cipolle: Beit Hashita, Carmit, Sunfrost
Formaggi: Kfir Bnei-Brak Dairy Ltd., Tnuva, Central Co-op, MATA, Haolam
Frutta: Assis Ltd., Carmel Medijuice, NOON, PRI-TAIM, Agrexco USA Ltd., Yakhin, PRI-ZE, FIT (Federation of Israel Canners), Jaffy's Citrus Products
Prodotti a base di pomodoro: FIT, Medijuice, Pardess, Yakhin, VITA
Prodotti dolciari (caramelle e noccioline): Carmit, Elite, Geva, Rimon, Karina, Lieber, Oppenheimer, OSEM, Taste of Israel, Israel Edible Products - Telma
Olive: Beit Hashita, H&S Private Label, Shan Olives Ltd. (Hazayith)
Marmellate, conserve, sciroppi, miele e frutta candita: Assis Ltd., I&B Farm Products, Meshek Industries (Beit Yitshak 778) Ltd., VITA
Pesce: Noon, Yonah, Carmel, Ask retailer/frozen fillets
Prodotti a base di tacchino: Hod Lavan, Soglowek, Yarden, Ask retailer/butcher/Deli
Prodotti dietetici: Elite, Froumine, OSEM, Israel Edible Products - Telma, Kedem, Afifit Ltd., Magdaniat Hadar Ltd., Tivon
Prodotti di forneria: Affifit Ltd., Barth, Elite, Einat, Froumine, Hadar, Israel Edible Products - Telma, Magdaniat Hadar Ltd., OSEM, Taste of Israel
Prodotti vegetali: Yakhin, PRI-TAIM, PRI-ZE Growers/MOPAZ, Sanlakol, Carmelit Portnoy, Tapud, Sun Frost
Salse per pizza: Jaffa-Mor, VITA, H&S Private Label, MATA
Software e componenti per computer: Four M, Cimatron, Eliashim Micro Computers, Sintel, Ramir (Adacom), Rad, Orbotech, Shatek, Scitex, 4th Dimension Software Ltd., magic Software, 32-bit
Zuppe, salse e dadi: Israel Edible Products Ltd. - Telma, OSEM, MATA, Gourmet Cuisine
Fonte: http://www.ecn.org
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comunisti ex filoisraeliani
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BURP Friday, Aug. 20, 2004 at 8:57 PM |
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Come diceva quel cazzone delirante un poco più in su, ma magari quel muro fosse propedeutico ad un bel genocidio di massa di quel popolo di merda che sono i palestinesi.
Voi comunisti c'avete menato il cazzo per 50 anni co sti poveri ebrei massacrati dai nazisti, poveri ebrei POOOVERI! Ora di punto in bianco gli ebrei sono il diavolo. Ma andate a farvi dare in culo tutti magari fate un po' di chiarezza.
Io sono a favore del muro con tutto che non reggo gli ebrei. Cazzo fanno bene. Vorrei vedere te, brutto stronzo ipocrita del cazzo, se non vorresti un muro per preoteggere tuo figlio che va a scuola con l'autobus la mattina dal pericolo di qualche pazzo coglione invasato palestinese carico di bombe, pronto a morire per niente.
Aprite gli occhi e non cominciate a menarci sta cazzata dei poveri palestinesi per altri 50 anni che io non ve reggo proprio. Ipocriti in malafede mi fate cagare tutti, VERGOGNA!!!
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ISRAELIANO OPPURE EBREO
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ILFATO73 Friday, Aug. 20, 2004 at 10:41 PM |
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CAZZO RAGAZZI MA POSSIBILE CHE ANCORA SI FA CONFUSIONE FRA EBREI ED ISRAELIANI...............IN ISRELE CI SONO ANCHE I CRISTIANI I MUSSULMANI, QUANDO VOGLIAMO CONDANNARE LO STATO D'ISRAELE NON SI CONDANNA MICA LA SCIURA MILANESE CHE E'DI RELIGLIONE EBRAICA. SMETTIAMOLA DI CONFONDERE LE PAROLE EBREO CON ISRAELIANO.
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