in questa udienza dopo alcune questioni formali tra pm e difesa, sempre a caccia di scuse per allungare i tempi processuali, inizia l'esposizione delle memorie del pm che accusano i 29 poliziotti.
TRASCRIZIONE SOMMARIA
[P = Presidente o giudici ; D = difesa ; A = accusa(pm) ; C = parti civili/parti lese ; R = teste]
P: [fa l'appello] P: (avvocatura dello stato) si presenta avvocato Olivo e deposita dichiarazione di costituzione per il responsabile civile Ministero dell'Interno P: possiamo procedere; c'e' stata costituzione del responsabile civile; se non ci sono istanze andrei avanti con produzione di documenti prima dell'inizio della discussione A: da parte del pm c'e' istanza di produzione di documenti; si tratta di fotogrammi che ritraggono immagini di feriti all'esterno della scuola diaz e immaggini dell'interno della scuola diaz. Sono immagini che provengono da agenzie di stampa. La rilevanza e' motivata dall'istanza di acquisizione agli atti ed e' relativa alla rappresentazione dei momenti successivi all'ingresso, sia come documentazione dello stato dei luoghi nell'immediatezza. Devo precisare che le immagini relative all'interno degli istituti sono gia' presenti agli atti e completano altre immagini agli atti. Per quanto riguarda i feriti sono immaigni non ancora presenti, ma gia' rese pubbliche sugli organi di stampa P: su questa produzione i difensori cosa dicono ? hanno avuto modo di esaminarli? possiamo sospendere per un oretta per consentire di esaminarli. D: al volume uno del fascicolo processuale vi e' citata tra le annotazioni di polizia giudiziaria anche la nota dei carabinieri del 23 giugno 2002 su trasmissione materiale informatico paganini. All'interno del fascicolo questa nota e' compendiato nell'allegato 9. L'allegato numero 9 a pagina 925 a 928 del fascicolo da conto di un incarico di consulenza conferita il 12 settembre 2001 o il 19 novembre 2001 (sono due atti che fanno riferimento al medesimo conferimento, ma c'e' controversia sulal data) dal pm Monica Valentini al siognor Giorgio Paganini con consegna di materiale informatico. Sappiamo di cosa si tratta dato che a pagina successiva viene restituito una volta elaborato e depositato nell'aliquota di polizia municipale. Si tratta di una minicassetta o di un filmato originale "ingresso diaz", di un cdrom contenente il riversamento del filmato e un cdrom con parti dell'elaborazione del filmato. Tutto questo costituisce il reperto 194. tale reperto non viene citato nelle prove del pm. La cosa per noi importante e' che si tratta di una consulenza avente ad oggetto un'elaborazione digitale dell'ingresso alla scuola diaz, il 4 aprile del 2002 i carabinieri ricevono la consulente paganini e raccolgono a verbale un sommario resoconto del lavoro svolto. Paganini accerto' la presenza di lancio di oggetti dalle finestre e si rese disponibile a rendere disponibile il proprio lavoro. Cheidiamo che il pm metta in atti il verbale finale della consulenza del Paganini. P: questo in fase di discussione. questo e' momento di acquisizione documenti D: io chiedo che venga acquisito ora per essere valutato in discussione P: [emette istanza di richiesta di acquisizione della relazione finale della consulenza di paganini giorgio mancante dagli atti] P: ci aggiorniamo tra venti minuti.
[ sospensione ]
P: viene depositata una costituzione di parte civile da parte dell'avvocato Dario Rossi. non intendo dare termine per una singola costituzione D: chiedo invece di poterlo vedere. P: aspettiamo la valutazione della difesa
[ breve interruzione ]
P: sulla richiesta di produzione di documenti del pm D: formula opposizione all'acquisizione al fascicolo processuale delle foto statiche prodotto dai pm per una serie di motivazioni. Innanzitutto vengono riprodotte in forma cartacea un numero limitatissimo di reperti riportati in alcuni cd. [...] Ma al di la' del numero per cui e' impossibile esaminarli ed esprimere un fondato parere, la formulazione del parere dei pm e' un po' cosi'. Non sappiamo quando sono state scattate, dove sono state scattate e quindi al di la' del fatto che dovremo chiedere un termine per poterle esaminare, chiediamo che il tribunale si riservi per la decisione in un secondo momento P: un chiarimento ai pm. questi fotogrammi sono estratti da un cd. Il cd appartengono a un altro processo ? A: ma la richiesta e' limitata ai fotogrammi riprodotti. P: [redige la richiesta] A: quanto verbalizzato e' piuttosto ingeneroso. E' vero che l'avvocato Romanelli mi ha chiesto copia. Una volta avuta l'assicurazoine che il documento esisteva l'avvocato ha desistito dalla richiesta. [...] L'avvocato si lamenta che il consulente nominato, il tecnico non abbia depositato la relazione finale, e vanta questa sua pretesa su una annotazione citata. Dobbiamo pero' dire che il consulente tecnico e' un ausiliario di polizia giudiziaria, perche' i due verbali presenti sono due verbali dell'incarico e dellla relazione dell'ausiliario di PG. Proprio in quanto ausiliario di PG, il paganini si riserva di richiedere le spese, e la frase nell'annotazione significa che nel caso mi pagherete io consegnero' consuntivo della mia attivita'. Quindi non e' relativo al lavoro svolto e non riportato, ma un consuntivo che sarebbe stato redatto per farsi pagare. Comunque, il reperto esaminato e' presente agli atti e questo filmato fa parte di un reperto di 4 cassette acquisite dalla polizia e consegnate all'ufficio dl pm. Quando vengono consegnate queste cassette, due dei quali vengono inviate senza autorizzazione del pm anche all'estero, il pm ha avuto la necessita' di visionarle. Il pm non avendo gli strumenti ha delegato la PG a visionare le cassette. [...] Tutto qua. Il reperto esaminato dal signor Paganini e' il reperto 189. P: [verbalizza] C: vuole sentire il parere delle parti civili ? P: sulle fotografie e sui documenti hanno interesse pm e difensori. D: ci si oppone alle modalita' di deposito in quanto trattasi di attivita' di indagine D: (mascia) formalizziamo l'opposizione all'acquisizione degli atti indicati dal pm. non tanto per una questione di carattere formale, perche' questa difesa ha grande comprensione per la difficolta' in cui si e' trovato il pm nel racogliere il fascicolo, quanto per una questoine sostanziale, perche' non mette la difesa in condizione di difendere adeguatamente, dato che il materiale non e' a disposizione integralmente in questo momento, o forse , non ho capito, fotogrammi estratti da filmati non disponibili. Come possiamo noi contraddire videogrammi estrapolati da un contesto che non conosciamo? E' come contraddire su parole estratte da un discorso che non conosciamo. Non e' possibile, percui ci opponiamo per una questoine sostanziale. C'e' piena associazione sull'istanza dell'avvocato Li Gotti [quella sulla relazione di Paganini] [...] Ovviamente preannuncio fin d'ora che anche qualora poi la discussione del pm dovesse cominciare, questa difesa chiedera' che venga sentito il signor Paganini perche' possa dare riscontro alle sue affermazioni. D: [ la difesa si associano un po' tutti ] P: il giudice ammette la documentazioen fotografica prodotta dal pm considerando che trattasi di documento rilevante per la decisione e che allo stato non vi e' motivo di porne in dubbio la originalita'. Eventuali valutazioni circa la competenza o l'inutilizzabilita' della documentazione potranno essere fatte in sede di discussione. Sulla richiesta di integrazioen del fascicolo avanzata dall'avvocato Li Gotti e altri, preso atto delle dichiarazioni del pm, e rilevato che si tratta comunque di richiesta di integrazione probatoria da formularsi e da valutare all'esito della discussione, respinge allo stato la richiesta. A: sia chiaro che ci e' stato chiesto di depositare un atto che non esiste P: mi pareva di essere stata chiara. Possiamo procedere. C: chiedo scusa. ogni qual volta la procura porta un documento, non e' che la parte civile non ha interesse, dopodiche'.... P: scusatemi. nella sospensione dell'udienza e' stata depositata un'ulteriore costituzione di parte civile, con allegata richiesta di ammissione al gratuito patrocinio. La richiesta di gratuito patrocinio e' ammessa. Sulla costituzione ci sono questioni ? D: no
P: il giudice dichiara aperta la discussione A: formalizziamo richiesta rispetto all'aula di migliorarne la strumentazioen A: l'annunciata memoria riteniamo possa sopperire ai problemi tecnici. Si e' scelto appunto di consegnare uno scritto con la funzione di illustrare il materiale complesso che e' agli atti del fascicolo processuale, la dinamica degli eventi e soprattutto fare quell'opera piu' complicata di valutare le dichiarazioni ricevute con la documentazione e in particolare i filmati. Come si vede nel corso delle dichiarazioni si fa riferimento a filmati che nel corso degli anni sono state successivamente acquisite e che portano a valutare le dichiarazioni acquisite, un compito non facile dato che l'indagine e' andata avanti su linee complesse. Quello che possiamo fare oggi a presentazione di una discussione nel dettaglio e' quello di evidenziare la chiave di lettura del pm rispetto al materiale acquisito, una chiave di lettura ovviamente valutativa, ma quello che possiamo fare e' esporre il risultato di indagini preliminari e indicare le prove e gli elementi di valutazione [...] Io credo che colpisca e debba essere richiamato il momento di nascita di questo procedimento che ha un certo significato, e questo procedimento nasce da una denuncia dei giudici, denuncia che a volte non si ha in senso tecnico, durante la consegna degli atti, ma una vera e propria denuncia che i giudici fanno trasmettendo la notizia di reato in seguito agli arresti delle persone nella scuola diaz nei confronti degli ufficiali che hanno partecipato. Ovviamente i giudici hanno avuto un interrogatorio degli arresti che divergeva sensibilmente dagli atti redatti durante il loro arresto e hanno avuto un quadro che ha indotto i giudici a procedere in maniera cosi' sostanziale. Alcuni atti il pm li aveva gia' dato che aveva avuto modo di sentire in ospedale due persone che avevano dato una versione alquanto critica di quanto veniva presentato ... Io ritengo che sia stato il quadro drammatico di insieme a presentare la notizia di reato a un pm da parte dei giudici. Quando un proccedimento nasce cosi' e' difficile non procedere. E' chiaro che pero' di li' a poco l'ufficio del pm avrebbe iniziato le indagini, e che mediaticamente veniva esposto qualcosa che dava lo stesso quadro di divergenza rispetto a quello che era un quadro che veniva rappresentato dalla versione o dalla propaganda ufficiale, dato che i comunicati diramati sono tali che solo la vecchia propaganda avrebbe potuto fare. La versione ufficiale era che erano state arrestate 93 persone che venivano si portate in ospedale ma solo per ferite pregresse. Si dava per scontato che le persone stavano venendo curate da ferite pregresse al momento dell'arresto. Questa versione e' riportata anche dal dott. Sgalla che arrivera' a dire che non e' detto che le ambulanze in via Battisti fossero state chiamate proprio in seguito all'operazione ma che potevano essere li' per caso. Tuttavia anche una parte successiva a quella che si deve registrare di una delle piu' clamorose debacle della polizia, la quasi totale non convalida degli arresti, cosi' come negli annali sta l'arresto in flagranza di 93 persone... pero' nella sostanza gli avvenimenti che venivano fuori erano legati a un irruzione un po' manesca della polizia, e per chi ha vissuto le giornate del g8 a genova, gli interventi della polizia, i crimini della polizia, nel contesto era un finale certamente prevedibile, ma un finale che comunque era relativo a un intervento repressivo condotto in maniera un po' energica da persone che avevano i nervi un po' provati... una cosa italiana... la storia ci insegnava che eventi comeil g8 di genvoa avevano presentato in ogni paese probelmi di ordine pubblico e l'iontervento della polizia non era stato meno duro. c'e' anche la protesta per l'intervento nel centro stampa, con la protesta di parlamentari, anche se parlamentari di sinsitra, di quella sinistra contigua un po' ambigua, che non toglie la gravita' della invasione, che viene vissuta come qualcosa di eccessivo ma ion questo non viene colto qualcosa in piu'. Si legge come sul corriere un parlamentare dichiarava "il gsf non e' un ambasciata" e che quindi e' evidente che la polizia puo' entrare in edifici dove era necessario intervenire. Quindi il quadro che emergeva dissonante rispetto alla versione ufficiale e che trovava riscontro nella mancata convalida degli arresti e alla notizia di reato dei giudici era un quadro relativo alla durezza dell'intervento, che veniva percepito come una giusta reazione a una aggressione ad una pattuglia. Ma nella sostanza questo intervento duro era un intervento necessitato e che aveva portato a risultati positivi, tanto e' vero che venivano rinvenute armi, non solo molotov,ma manici di piccone, insomma armi. L'inchiesta disposta e' un inchiesta che si muove sempre su qeusto quadro, quello dell'uso eccessivo della forza, e' una necessaria azione repressiva, ma volendo eccessiva. Abbiamo poi sempre successivamente un inchiesta che affronta il problema e cerca di capire l'intervento della polizia se sia un intervento che fa emergere problemi che non siano quelli legati a qualche manganellata in piu'. E in commissione parlamentare viene riconosciuto l'abuso di singoli che si dice andranno individuati e repressi, ma visto che c'e' una magistratura che sta indagando, lasciamo alla magistratura il compito di indagare su questi singoli. Si capisce che per come e' presentata la cosa che insomma si trattera' di chiarezza, che gli uomini sono mascherati e che quindi sara' difficile individuarli. Chi potra' ricostruire le responsabilita' individuali? [...] Da parte degli operatori che sono intervenuti si comincia a mettere in dubbio la versione ufficiali, perche' a pochi giorni dopo dall'evento, uno dei reparti impegnati nell'operazione, il nucleo comandato dal dott Canterini, presenta una versione diversa, e dicono che non solo che c'e' stato un eccesso nell'uso della forza, ma si scagliano indignati contro questa brutalita' che e' ascrivibile a reparti della polizia... io non credo che noi abbiamo mai usato termini cosi' forti come quelli contenuti che dice che sono stati perpetrati "massacri"; quindi una parte dei reparti che sono entrati afferma che ci sono stati massacri, che e' di piu' di quello della veersione ufficiale... Diventa un delitto in una camera chiusa, perche' questo reparto poi affermera' di essere entrato quando gia' le persone erano state massacrate. Il primo problema che si pone nell'indagine e' individuare i responsabili e vedere se cio' che le parti offese hanno dichiarato sia vero o sia vero quello dichiarato dalla polizia. Con questo primo riscontro la stessa polizia usa gli stessi termini indignati che usano le parti offese. Poi sono cominciati gli interrogatori dei principali responsabili, dopo che i segnali che qualcosa non era andato come si pensava, e vengono iscritti nel registro degli indagati i responsabili dei reparti intervenuti per chiedere loro conto di cosa era successo. qui lo dice il pm procede con molta cautela, perche' il massacro perpetrato all'interno della scuola, qualcuno deve essere chiamato a rispondere. Si cerca di trovare chi puo' offrire garanzie di una nuova versione della polizia, dato che la prima versione della polizia e' crollata, crollata perche' la prima versione redatta dal Primo Dirigente Canterini, in cui quello che dichiara viene ridimensionato nel sentito dire da uomini di altri reparti, e non per visione personale.
[ interruzione per problemi tecnici ]
A: volevo cercare di dare al giudice modo di capire i problemi che di volta in volta l'indagine ha incontrato [...] e' importante capire come l'ambito dei problemi si sia andato modificando [...] Ho ricordato che gia' poco tempo dopo i caposaldi che erano agli atti processuali che avrebberodovuto riferire della giustificazione di tutta questa forza, erano gia' dall'interno messo in discussione. si e' proceduto a iscrivere nel registro dell'indagati nell'ipotesi di lesioni dolose i dirigenti dei vari reparti che hanno partecipato all'azione. Parentesi dolorosa: i responsabili dei reparti intervenuti... dobbiamo arrenderci a un dato abbastanza sconfortante. L'amministrazione non e' riuscita a comunicare all'autorita' giudiziaria quante persone sono state impiegate. Cosa vuol dire questo ? Che sono andate seguendo gli amici, i colleghi di reparto ? Direi pero' che e' un dato che nell'indagine ha pesato. All'epoca dell'iscrizione nel registro degli indagati, abbiamo seguito l'indicazione della notizia che ci veniva dato in via ufficiale dalla polizia. Ci veniva detto quale reparto era stato impiegato e quali uomini, ci veniva dato l'elenco di chi aveva partecipato con tato di responsabili. Ho gia' detto elenco, ma questo primo elenco era citato e consegnato come "Elenco esaustivo", cioe' abbiamo forse segnalato qualche persona di piu'... Ecco che sicomincia ad avere un quadro attraverso le dichiarazioni dei responsabili di reparto. I funzionari interrogati hanno concordamente dichiarato di essere entrati dopo [...] E perche' ? E la risposta e' per effettuare un atto di polizia giudiziaria. Cosi' si configura un operazione che avrebbe dovuto rappresentare la "messa in sicurezza", la "bonifica" del sito per poter poi procedere all'atto di polizia giudiziaria. Allora il compito di bonifica spettava al VII nucleo, al reparto mobile, per compito istituzionale e per ordine operativo. A questo punto all'autorita' giudiziaria chiede "se quelli a cui noi dovremmo chiedere perche' voi avete detto che sono entrati per primi, ci dicono che sono entrati dopo, qual'e' la versione vera ?" Una versione ci deve essere, perche' una versione sostanziale c'e' ed e' quella di chi ha preso le manganellate e di chi e' stata vittima. Allora il giudice deve avere una versione. E la versione che hanno reso le parti offese ai giudici erano versioni molto dettagliate; a ogni persona che e' stato interrogato per chiedere cosa e' successo alla scuola diaz, questa persona parlava per 8-10 ore. Al poliziotto a cui si chiedeva la stessa cosa, dopo due frasi non diceva nulla. [...] Come poteva essere interpretato questo fatto dal pm , che non aveva un elenco se non incompleto del personale intervenuto, che aveva il personale interrogato che non sapeva niente, che non c'era, non aveva visto e che diceva sono entrato dopo ? Dopo quando ? [...] Il prblema era di capire questa situazione perche' cmq non venisse descritta questa situazione raffreddata, ma che era quella situazione che moltissime foto raccontavano, che tutti abbiamo visto alla televisione. [...] La possibilita' di raccontare la situazione che tutti abbiamo vista c'era. E al poliziotto a cui si chiedeva, non era in grado di raccontare. Come e' possibile ? Sara' stato perche' l'interrogato e' un operatore e quindi abituato a vedere molte situazioni anche peggiori ? Il distacco di un operatore ? eppure il distacco che contrastava con il dettaglio delle parti offese lasciava spazio a versioni non chiare. [...] Come e' possibile che da un lato un dirigente giustifichi a parole un intervento e dall'altro un altro parli di "scene da macelleria messicana "? Si passa da questo alle ferite pregresse, alle affermazioni di Gratteri in commissione parlamentare che "certe operazioni non si fanno compatte". Ma cio' che piu' conta e' che gli indagati chiamati a rispondere dichiarano "non c'ero, mi sono occupato d'altro, sono arrivato dopo". Ripeto che la sensazione che chi e' entrato dopo 5-10 minuti si potesse comunque rendere conto e' una sensazione che hanno molte persone offese. C'e' un testimone che dice "questi poliziotti sono entrati ed erano rilassati"; nessuno dice "mio dio che e' successo". E soprattutto non si riesce a trovare una persona che possa supportare la versione ufficale. Ci sara' stato un poliziotto al servizio dello stato italiano che dica "io posso testimoniare che quando sono entrato sono stato affrontato da tizio caio" descrivendo qualcosa? Perche' questa cosa banale non e' stata fatta ? Rispetto ai feriti piu' gravi qualcuno che dica "io sono responsabile di questo ma sono giustificato, perche' ho dovuto affrontare un pericolo che non ho timore di descrivere" ? Se uno va a vedersi gli atti, un processo che ha fatto scalpore, nel processo contro quei poliziotti che avevano pestato rodney king, un processo che e' scaturito da un video che aveva filmato l'intervento. questo video fu prodotto alprocesso e questi poliziotti furono assolti in primo grado, ma nel processo che porto' alla loro assoluzione rese la sua deposizione descrivendo fotogramma per fotogramma che cosa lui pensava e perche' stava usando la forza, in modo da far capire all'interlocutore perche' stava facendo quello ceh stava facendo. Quella e' una testimonianza credibile. Voglio dire una pattuglia che da 56 manganellate a una persona a terra ha saputo dire perche', ha saputo spiegare cosa e' successo. Da noi e' diverso, ma un testimone, un poliziotto, volontario, poteva, voglio dire, c'e' un indagine, vabbe' che siamo presi di mira, ma se e' per dare un contributo di conoscenza.... o un funzionario che dica... che indichi qualcuno come testimone... NESSUNO. Il tribunale ha dovuto registrare che non esiste nessuno che fornisca una versione alternativa a quella delle parti offese. E noi l'abbiamo cercata anche al di la' del dovuto. [...] Noi abbiamo referti inequivocabili, testimonianze che riportano di essere stati pestati in posizione difensiva, i referti parlano di lesioni agli arti superiori, alla testa, al cranio... insomma credibile. Quindi la versione che noi abbiamo e' che persone inermi sono state pestate, le persone offese possono ricostruire piano per piano dove erano e come, ma i poliziotti ancora non hanno riferito. Allora se i cittadini sono uguali davanti alla legge, con i referti possiamo dire che le persone dentro la scuola diaz sonoo state pestate senza ragione ? Da questo punto di vista, per capire cosa e' successo dentro, e' un problema risolto; e' accettato quello che e' successo in quella camera chiusa, perche' da questo punto di vista abbiamo dei feriti, il contesto non viene giustificato, non abbiamo una versione non dico che stia in piedi ma che costituisca uno straccio di giustificazione... ma stiamo parladno dell'uso della forza da parte dei tutori dell'ordine. [...] La giustificazione deve essere data al di la' della qualita' delle persone. Si deve rispondere sul perche' i servitori dello stato hanno usato e come la forza! Certo non appare solo questa violenza ingiustificata, ma appare una violenza giustificata, dallo scherno e dal disprezzo. Non si tratta del corpo a corpo, si tratta di un esercito di persone che insultano , che gridano "bastardi", insulti che sentono anche coloro che dirigono... L'indagine ha accertato che quello che poteva sembrare una articolazoine di un'operazoine a cui ho accennato prima e a cui si sono rifatti i funzionari [...], in realta' viene contraddetta, smentita dai risultati dell'indagine. Qui bisogna dare atto che le relazioni postume dei capisquadra che dicono "mah si, sono stati gli altri", dicono che dentro c'erano altri reparti che hanno picchiato e come, non sono loro, ma c'e' chi ha picchiato. Ma come e' possibile, sono arrivati dopo, ecc. ecc Non e' cosi', non perche' ce lo dicono i capisquadra, ma perche' le testimonianze ci dicono di svariate persone in borghese che hanno picchiato e come. Dalle testimonianze delle parti offese si ricava che c'e' in effetti questa avanguardia del reparto mobile, ma e' un dato altrettanto chairo che le violenze sono state perpetrate anche da altri reparti. [...] di questo ci sono prove negli episodi che si intravedono da porte e finestre. un dato che smentisce ancora una volta la versione ufficiale. Anche quindi per questi dettalgi che sono le informazioni fondamentali che la polizia avrebbe dovuto fornire, e chi lo puo' dire se non i funzionari responsabili ? non siamo riusciti ad avere lumi. In questo quadro dell'ingresso e della resistenza si colloca un episodio autonomo che riguarda l'accoltellamento dell'agente Nucera, un episodio che avrebbe potuto darci spiegazione, ma che invece di rafforzare ha gettato dubbi maggiori sulla ricostruzione ufficiale e delle ffoo, dopo l'incidente probatorio ci sono dei dati di sospetto evidente, con il sospetto si fa poco, ma.... macome e' possibile che in questo quadro di violenza contro persone inermi, si colloca un accoltellamento il cui attore rimane ignoto? Risultato: Appare evidente che le lesioni sono state inferte senza ragione, che la versoine delle parti offese e' attendibile, che nessuno ha fornito altra spiegazione. Si tratta di dire che ignoti hanno commesso un reato. Ignoti tra cui sono compresi non solo il reparto mobile, ma anche reparti che avrebbero dovuto compiere atti di polizia giudiziaria. Come individuarli ? Non abbiamo riconoscimenti. I tentativi di individuare qualcuno da un elenco non completo (completiamo la parentesi, l'elenco esaustivo e' stato messo in discussione piu' volte nelle indagini, da filmati o da dichiarazioni e quindi nonattendibile; i tentativi di avere elenco finale sono in atti e non sono molto incoraggianti; rimangono lacune spiacevoli come ad esempio persone in borghese facilmente riconoscibili che nessuno pero' delle ffoo e' riuscito a dirci chi fosse). Dobbiamo prendere atto che nessuno e' riuscito a dirci : ero diretto da tizio e caio, che in quel momento portava i capelli cosi' e cosa'. Ne' abbiamo avuto riscontro di persone si travisati ma facilmente riconoscibili in compagnia di persone del medesimo reparto. Il giudice puo' vedere che la richiesta di imputazione per lesioni e' limitato a Canterini e pochi altri, am legge che le imputazioni sono da estendere a tutto il reparto. non vi sono richieste di rinvio a giudizio per lesioni per gli altri funzionari La ragione per cui si e' ritenuto di confinare la responsabilita' secondo un criterio di valutazione della prova, anceh in maniera un po' eccessiva, e' parso doverso pero' essere il piu' rigoroso possibile, e' che riconosce la peculiarita' dell'intervento di questo reparto: e' il reparto nelle posizioni di testa, e' il reparto descritto dalle persone offese, ed e' un reparto altamente strutturato e organizzato. [...] Non vi e' la possibilita' di ritenere in mancanza di un riconoscimento individuale in posizione di garanzia i dirigenti degli altri reparti intervenuti perche' non sappiamo la consistenza dell'azione e la localizzazione nell'edificio dell'azione. Vorrei rimarcare anche il tema del "chi e' entrato prima". viene organicamente affrontato perche' cruciale. [...] La ricostruzionedel contesto e dei documenti finali ci porta a una conclusione diversa: questa successione temporale per cui l'ingresso dei reparti e' cosi' scandita, non e' assolutamente cosi'. Si puo' dire che entra il reparto mobile contestualmente ad altri reparti e funzionari. [...] Ed ecco che se questo e' un risultato dell'indagine meglio si puo' intendere il "siamo entrati dopo" e il "non abbiamo potuto capire che"; c'e' una cosa che e' veramente sconcertante... io nonho parlato di uno dei temi fondamentali della prima parte delle indagini sull'ingresso, con lo sfondamento del cancello, con il fittissimo lancio , poi vedremo se qualche poliziotto si puo' permettere di dire questa cosa. Non l'ho citato perche' qualcuno sostiene che non c'e' stato lancio di oggetti da parte degli occupanti della scuola diaz-pertini. Ma per quello che vi ho detto lancio di oggetti e' un profilo che e' irrilevante per quanto riguarda cio' che e' avvenuto dentro, perche' nessuno ha picchiato i lanciatori degli oggetti e perche' bisogna prendere atto che se l'oggetto veniva dall'interno, la persona offesa avra'diritto a dire se ha lanciato o meno. E' un tema consegnato alle considerazioni del giudice. Quello che mi preme e' un altro dato che io ritengo sconcertante: un'altra ricostruzione era che "qualcosa e' degenerato enll'atto finale", che la resistenza interna ha indotto a usare la forza fisica in misura proporzionata alla resistenza. Questa versione e' smentita dalle indagini: noi abbiamo atti dello stesso segno, della stessa entita' fuori dal complesso, in quella stessa via battisti che sono stato oggetti di una legge speciale, di un coprifuoco. Prima dell'irruzione, di fronte al cancello della scuola che sara' abbatutto da un mezzo, viene picchiato nella maniera piu' brutale, con lesioni gravissimi, Mark Covell, che seconod il suo racconto, fugge e cerca di rifugiarsi nel centro stampa di indymedia, quando nessuno aveva tirato oggetti, quando nessuno aveva impugnato oggetti: un uomo solo di fronte a un esercito viene massacrato. Questo episodio avvenuto sotto gli occhi di tutti e anche dei dirigenti come si puo' spiegare ? E' dello stesso segno di quello che e' successo all'interno; in quello stesso contesto persone che passano per strada vengono prese atterrate ammanettate arrestate tenute li due o tre ore ammanettate, ma nessun0o le ha mai consegnate all'autorita' giudiziaria; non credoche queste persone abbiano ricevuto una lettera di scuse. Ma questa scusa ha una logica, cioe' di fermare quelle perosne... Ecco queste persone rispetto alla resistenza, rispetto ai poteri che l'ordinamento conferisce alle forze di polizia come puo' essere giustificata? Un nucleo di persone viene non arrestato perche' occupante, ma viene scovato mentre fugge fuori dalla scuola, rifugiati in una serra in un giardino, la serra viene danneggiata, vengono prelevate queste persone, vengono manganellate, vengono ferite e vengono arrestate da alcuni reparti. Allora che cosa c'entra la resistenza ? Chi ha in qualche modo diretto le operazioni, perche' l'operazione e' stata diretta, non puo' non tenere conto di questi fatti. Contemporaneamente per dare conto di quali leggi sta seguendo la polizia, un contingente di operatori, si apprendera' per sbaglio, nell'edificio prospiciente, nell'ufficio stampa del gsf, nella sede di indymedia, per mettere in sicurezza dell'edificio. Questa messa in sicurezza non siamo riusciti a trovarla. Questi operatori che incontrano la stessa resistenza, la stessa situazione, cioe' che ci si chiude dentro viste le modalita' con cui gli operatori si avvicinano, cioe' nessuna.[...] Quindi il quadro e' : violenza contro persone inermi.[...] Ma capiamo che se questi episodi sono accertati, e sono accertati come l'episodio di marc covell che e' video registrato, in questo quadro credo che si possa capire che quando un poliziotto che ha firmato dei verbali consapevole di ... debba dare qualche giustificazione in piu' di generiche affermazioni di ignoranza. Perche' c'e' una logica dell'eccesso in questi comportamenti. [...] Purtroppo l'indagine ha avuto una svolta forse inevitabile ma che era quella che doveva far crollare il castello che si era armato. Quando si capisce che un operazoien che ha causato il 90% di feriti tra gli arrestati per resistenza, quando si riesce a delineare un quadro antitetico, quando si capisce che quanto successo non e' un calcare la mano dell'estensore del verbale, ma una versione completamente falsa, a questo punto si e' andati al di la' dell'operazione, ma entriamo nel cuore della polizia giudiziaria; e quando il verbale di arresto e' cosi' pesantemente incentrata sul comportamento aggressivo degli arrestati, [...] e quando questo viene meno, ci si pone il vero dubbio se l'operazione era davvero un'operazione che si e' svolta nei termini descritti anche dal punto di vista dell'attivita' giudiziaria. Allora si riesce con fatica a ricostruire che il reperto piu' importante e' costituito da due bottiglie molotov che non puo' essere stato sequestrato agli occupanti perche' in possseso delle ffoo gia' dalpomeriggio E questa e' una scoperta significativa, perche' fa capire il modo in cui e' stataconfezionata la notizia di reato. Direi che in questa fase comincia dopo questa scoperta a contestarsi l'ipotesi di falso e di calunnia. P: ritiene di concludere in un'oretta andiamo avanti A: si si P: allora andiamo avanti. A: Dicevo dopo la scoperta della provenienza esterna all'operazione delle bottiglie molotov si entra in una altra fase e si contesta a chi ha sottoscritto i verbali il reato di falso e calunnia. Il giudice notera' come il pm ha proceduto all'iscrizione dei vari indagati quando aveva la necessita' investigativa di farsi dire qualcosa , ma in un quadro che si andava componendo. Avremmo potuto iscrivere 100 o 200 persone dll'elenco completo. Abbiamo ritenuto di adottare un sistema piu' empirico e limitarsi a quando c'era la necessita' di acquisire informazioni da parte di alcune persone per cui c'erano fondati sospetti di reato. [...] Allora la scoperta di questo reperto induce il pm a percorrere la contestazione del reato di falso. Ed ecco che vengono rivisitati tutti gli interrogatori e tutte le dichiarazioni che erano state sentite per le precedenti imputazioni. [...] Soprattutto relativamente a chi descrive la modalita' della perquisizione, una modalita' che in tempi non sospetti rimane sempre molto vaga. A me sembrava una presa di distanza un po' generica, come quella nei confronti delle lesioni volontarie. Questo anche in questo caso in contrasto con i dettagli forniti dalle persone offese durante gli interrogatori [...] Abbiamo peraltro utilizzato questa modalita' di registrazione integrale degli interrogatori che rende piu' difficile la consultazione ma rende maggior merito,quando per esempio un poliziotto da una dichiarazione balbettata mentre un manifestante, un sospetto black block rende con molta certezza gli stessi eventi. Rivisitando tutti questi atti e richiamando varie persone gli e' stato chiesto conto sulle modalita' di perquisizione [...] : il quadro e' di una lacunosita' sconcertante. Le dichiarazioni rese da ciascuno in precedenza mostrano una assoluta presa di distanza e quasi una lacuna veramente significativa anche rispetto a momenti fondamentali dell'operazione. Il caso e' esemplare nelle bottiglie molotov: nessuno in tempi non sospetti ha evidenziato come fossero stati rinvenuti gli oggetti e via dicendo, nessuno ha indicato dove sono state rinvenute queste bottiglie. Solo successivamente viene dichiarato di averle trovate in luogo accessibile a tutti. [...] Ma se e' indicata una localizzazione qualcuno deve averla evidenziata , no ? La risposta e' stata del tutto negativa. Ecco che l'analisi a posteriori e con l'occhio malizioso questa volta, evidenzia questa anomalia. COme e' possibile che si possa effettuare una perquisizioen in un edificio relativamente piccolo e all'interno delquale vengono rinvenuti materiali indizi di reato e non redigere un verbale capace di individuare non solo chi ha effettuato le perquisizioni ma i futuri testimoni relativamente al reato inerenti agli oggetti sequestrati ? L'ufficio del pm si e' trovato di fronte a questa situazione diciamo sconcertante perche' non e'possibile che un atto pubblico non possa testimoniare quello che era l'obiettivo dell'atto. [...] la difficolta' e' stata enorme, perche' una volta che l'indagine ha avuto anche come oggetto la falsita' dei verbali, ha dovuto individuare anche coloro che ha redatto i verbali di arresto, e il giudice puo' constatare che uno degli estensori del verbale di arresto e' rimasto sconosciuto. [...] avevamo armi improprie che erano strumenti di cantiere, presente nella scuola, e avevamo soprattutto la mancanza di relazione che attestassero nel dettglio il rinvenimento degli oggetti. si poteva pensare in relazione alle lesione che in corso di un attivita' di indagine, qualcuno fosse stato indicato come testimone e potesse dire "quel piccone l'ho tolto io dal tale ripostiglio". Non e' successo. I sottoscrittori di verbali cui veniva chiesto di dar conto di cosa avevano sottoscritto, hanno tutti asserito la sostanziale ignoranza rispetto a quanto sottoscritto. E abbiamo l'impossibilit'a di ricavare informazioni maggiori da parte dello stesso sottoscrittore. [...] Gli interrogatori e gli esami e i documenti e i filmati e incidentalmente anche le persone offese, avevano contribuito a ricostruire le modalita' con cui e's tata condotta la perquisizione, e la modalita' era tale per cui c'era un dirigente: i reparti si sono mossi organizzati e hanno sequestrato i materiali. L'analisi vera e propria dei verbali al di la dellla parte delle lesioni inizia con la scoperta delle bottiglie molotov, ma procede su molti piani [...] e apprendiamo che la perquisizione e' stata effettuata con modalita' ben preordinate: si e' scelto di apprendere indumenti neri o oggetti appartenenti agli occupanti, senza la preoccupazione di collegare l'oggetto prelevato al possessore. Ho detto oggetto perche' fino ad allora che dal verbale che questo metodo evidentemente ritenuto corretto dalla polizia, non si e' potuto attuare perche' gli occupanti al momento dell'irruzione hano vuotato i propri zaini al fine di impedire l'attribuzione. Niente di piu' falso. [...] Chi ha redatto il verbale non ha giustificato la scelta di non associare uno con l'altro, ma ciha invece detto che questa cosa era colpa del comportamento degli arrestati. Sempre incidentalmente si apprendeva da alcune testimonianza che alcuni poliziotti avevano sfilato le aste metalliche che erano supporto di zaini e che tali aste metalliche erano state prodotte come prova di arma impropria detenuta e utilizzata dagli occupanti nel corso dell'operazione. Questo elemento emblematico che ha sconvolto la nostra valutazione (cioe' le bottiglie molotov) e' apparso in questo contesto solo uno degli elementi, assolutamente convergente e omogeneo a tutti gli altri; non c'e' differenza tra chi porta due bottiglie molotov per attribuirle agli occupanti e chi estrae da uno zaino un asta metallica curva dicendo che e' stata usata come arma impropria! Non c'e' differenza con chi dice di aver subito un lancio di oggetti e non c'era! Non c'e' differenza tra chi dice di non aver potuto attribuire i vestiti a tizio e caio per colpa dell'arrestato quando e' stata la polizia ! Questo ci ha portato a ricostruire un quadro di totale falsita' di quanto attestato nei verbali. Si e' posto l'evidente problema di capire se queste falsita' fossero state il prodotto di una serie casuali di negligenze, di grossolanita', compiute dai singoli operatori. E' un ipotesi davvero astratta e ridicola, perche' tutte queste negligenze non sono normali nelle operazioni dellenostre forze di polizia. Le ffoo sanno cos'e' un verbale, ecc. Ebbene questa e' un'ipotesi astratta, ma e' stata considerata. [...] E' un'ipotesi astratta perche' e' chiaro che quantunque la situazione, gli oggetti sono stati organizzati come elementi probatori. Ed ecco che l'ipotesi e' stata fatta per il quadro convergente e' che erano necessarie e strumentali al compimento di quell'atto finale che era il risultato dell'operazione e cioe' la cattura degli imputati, configurando il reato di calunnia. Se cade la ricostruzione dei fatti relativa alle violenze e alla resistenza degli occupanti, se cadono tutti gli elementi , ma non come consistenza probatorio, ma se e' provato che sono stati costruiti artatamente, a questo punto si pone il problema anceh del movente, del perche' c'e' questa omogeneita' delle prove. L'episodio delle molotov ha avuto poi un rilievo particolare, non solo come elemento emblematico e non solo perche' solo su questo elemento le difese degli indagati prendevano distanza, come se gli altri elementi di falsita' fossero cose di poco conto, ma perche' e' il reperto trovato nel quadro di una perquisizione che determina la chiusura dell'operazione. Se l'operazoine cerca armi, quando le trova viene giustificata. Noi abbiamo ricostruito l'episodio perche' su questo elemento abbiamo avuto delle rivelazioni. Non si poteva tacere. Le dichiarazioni che abbiamo avuto sono state in grado di metterci a conoscenza di come talune persone che hanno avuto un ruolo nell'operazione, e che rispetto agli elementi che abbiamo raccolto, ci ha dato quell'elemento di un filmato in cui si mostravano questo reperto all'attenzioen del nucleo di funzionari che in quel momento per necessita avevano preso la direzione delle operazioni [...] L'episodio dlle bottiglie molotov e le varie dichiarazioni associate a questo episodio e' ampiamente documentato nella memoria, ma viene evidenziato perche' rivela come quella che poteva essere non un ipotesi logica, macomunque una constatazione relativa alla struttura e all'organizzazoine... La ricostruzione effettiva di questa linea di comando, ci ha fatto pensare che attraverso questa linea di comando siano passate le direttive per l'operazoine. Noi avevamo avuto sulle bottiglie moolotov un sostanziale silenzio. Forse una o due persone agli albori delle indagini accennano alle bottiglie. Alla svolta delle indagini, lo stesso atteggiamento viene riscontrato, cioe' alcune persone negano di avere avuto contezza delle bottiglie. Il filmato mostra che visione del reperto l'hanno avuta persone che erano coinvolte nella catena di comando e nella direzione delle operazioni Un altro elemento che ha avuto grande discussione e' stato quello di costruire quello che e' statao l'operare di una catena di comando e chi ha preso decisioni e in quale occasione. Si lamentava come principale difetto dell'operazione la mancanza di un responsabile per l'operazione stessa. Ma la mancata designazione di un responsabile, non ha impedito agli uomini di essere coordinati e di essere diretti. Ci e' stato indicato che questa linea di comando che ha operato sul campo e' la linea che opera in situazioni del genere. E quindi la mancata designazione di un funzionario di comando, la mancata possibilita' di indentificare un dirigente, e' stata sopperita dalla catena di comando che si esprimeva nel rapporto gerarchico L'indagine giudiziaria deve tenere conto di responsabilita' mancanti, ma puo' e deve raggiungere identificazioni di responsabilita' singole. [...] Abbiamo indicato solo responsabilita' che noi riteniamo ci siano elementi probatorie sufficienti. [...] [ discute della responsabilita' di dirigenti presenti sul campo, indipendentemente dai loro compiti operativi ] E non e' possibile che il contributo spontaneo di singoli operatori abbia potuto convergere su un obiettivo coerente. Ed e' un obiettivo che era poi l'obiettivo dell'operazione. Nella memoria si da conto dei possibili moventi dell'operazione, senza pretese esaustive, ma in relazione alle imputazioni sollevate, perche' nella finalita' dell'operazoine possono trovarsi moventi dell'azione. Noi dobbiamo capire perche' un'operazoine che ha avuto degli obiettivi palesi, che si inserisce in quella che e' stata una svolta nelle operazioni di polizia in senso repressivo, che e' insidacabile in questa sede, ma che aveva bisogno di tale operazione. E' un'operazione che peraltro, condotta con modalita' con assenza conmpleta diregole, che sitrovava ad una svolta drammatica, un'operazione portata avanti con massiccio dispiego di forze, in un clima particolare, in un clima con costi umani altissimi, cioe'non c'e' proporzione tra obiettivo dell'operazione e uso della forza, con un bilancio estremamente negativo, che un esito che doveva essere diverso. L'operazione rischiava di avere un esito inesistente. In quell'edificio non c'era nulla che potesse giustificare tale operazione, fino all'arrivo delle molotov. [...] Le bottiglie molotov potevano forse essere messe sul piatto della bilancia ma e' lo stesso poca cosa, perche' a un crto punto questa operazione aveva causato costi elevatissimi. INSUCCESSO SOSTANZIALE L'alternativa avrebbe potuto essere quella di dire "scusate ci siamo sbagliati". Noi crediamo che in questo contesto sia maturata una decisione che sia stata dolosamente perpetrata: c'e' stata la decisione di arrestare tutte le persone, costruire un teorema falso e negli atti di polizia giudiziaria evidenziare elementi indiziari a carico degli arrestati. A questa decisione non possono che partecipare coloro che l'operazoine hano diretto e coloro a cui fanno riferimento coloro che prendono parte all'azione. [...] Normalmente alcuni potrebbero obiettare che la contestazione non doveva essere abuso d'ufficio. La valutazione e' stata quella che sia importante che la scelta consente di andare dal giudice collegiale per un processo di questo tipo, anziche' da un giudice monocratico. Con l'abuso d'ufficio questo e' possibile. [...] Devo dare conto della leggera variazione che c'e' nella riochiesta di rinvio a giudizio rispetto agli avvisi di conclusione delle indagini preliminari. L'imputazione di falso e calunnia e' stata da qualcuno ritenuta non adeguata e avrebbero preferito quella di falso globale. [...] Nella richiesta di rinvio a giudizio si e' ritenuto pero' di dover isolare l'episodio Nucera soprattutto perche' l'episodio nasce in un contesto temporale che induce a una possibilita' di presa d'atto finale. nella sostanza puo' essere imputato un comportamento colposo a chi ha ricevuto le dichiarazioni, ma non e' tale da essere assimilato a quello che noi riteniamo l'atteggimento nei confronti di tutti gli altri segmenti di falsita'. [...]
[ interruzione fino alle 15.00 ]
P: possiamo riprendere con il pm. ho avuto notizia dalla cancelleria che possiamo andare avanti fino a notte. A: In ultimo l'episodio di cio' che e' avvenuto nella pascoli sia contrario alle norme di cio' che concerne le attivita' di polizia giudiziaria. L'intervento abusivo nella pascoli sono episodi meno violenti ma sono episodi che si inseriscono appieno nella strategia dell'operazione. L'ingresso di un contingente in questo edificio che non era oggetto di perquisizione (ricordiamo che l'operazione era una perquisizione all'edificio diaz-pertini dove erano stati visti individui sospetti). La pascoli era un vero e proprio edificio adibito a centro del gsf e centro di raccolta degli organi di informazione. LA giustificazioen di questo ingresso e' stata quella di messa in sicurezza e che il contingente guidato dal dottor gava si sia diretto per errore nell'edificio. QUesta ipotesi e' smentita da numerosi esami testimoniali, nonche' da numerose dichiarazioni del capo della polizia, che sostiene che si e' dovuti intervenitre in quell'edificio per controllare la situazione. La versione ufficiale e' stata ribaltata quando si e' dovuto dar conto dell'ingresso all'autorita' giudiziaria. E se n'e' dovuto dare conto solo in relazione a denuce circa irregolarita' compiute durante l'operazione. Durante questa visita si e' dato luogo a una vera e propria perquisizione, apprendendo molte cose. E l'apprensione di cose di fronte a un ingresso non autorizzato non e' ovviamente legittimo. Si sono verificati episodi che vanno dal danneggiamento di strutture, alcuni episodi di violenza ai danni di persone che erano all'interno dei locali, e cosa forse piu' sconcertante, si e' verificata l'asportazione di parti di computer che sono state trafugate da operatori di polizia e che sono scomparse. Ora, se e' ammissibile, e non lo e', che qualcuno sul momento possa appropriarsi di oggetti, mettersi a smontare dei computer sia da individuare come una zione che mira a uno scopo preordinato e organizzato. Allora la versione ufficiale dell'errorre mal si concilia con gli elementi di cui sopra, come la possibilita' da parte degli operatori non solo di prelevare delle cose, ma effettuare delle vere e proprie operazioni di rimozioni di parte del computer. Sono contestate azioni di lesioni private e danneggiamenti, perche' le persone presenti sono state obbligate ad assumere certe posizioni e sono state danneggiate in alcuni computer che gli erano stati affidati dall'amministrazione comunale L'episodio generalmente costituito della scuola Pascoli mette in evidenza quel filo comune rispetto all'operazione che si stava svolgendo dentro alla diaz-pertini, che io ho qualificato come quasi un coprifuoco, una zona da legge speciale. Questo perche' i comportamenti degli operatori e' difficile che siano dettati dalla contingenza e dalla situazione eccezionale che fa presiedere ai normali coportamenti ordinari. Allora ci si deve chiedere perche' comportamenti al di fuori del protocollo e di ogni norma potessero essere messi in essere senza che nessuno dicesse nulla. [...] Sono contestate azioni di lesioni private e danneggiamenti, perche' le persone presenti sono state obbligate ad assumere certe posizioni e sono state danneggiate in alcuni computer che gli erano stati affidati dall'amministrazione comunale L'episodio generalmente costituito della scuola Pascoli mette in evidenza quel filo comune rispetto all'operazione che si stava svolgendo dentro alla diaz-pertini, che io ho qualificato come quasi un coprifuoco, una zona da legge speciale. Questo perche' i comportamenti degli operatori e' difficile che siano dettati dalla contingenza e dalla situazione eccezionale che fa presiedere ai normali coportamenti ordinari. Allora ci si deve chiedere perche' comportamenti al di fuori del protocollo e di ogni norma potessero essere messi in essere senza che nessuno dicesse nulla. [...] in particolare le attivita' su operatori che nella scuola pascoli stavano riprendendo cio' che stava avvenendo nelal scuola pertini Questo materiale documentale e' stato appreso durante questo controllo (4 cassette); e' interessante notare come dell'esistenza di questo materiale si venga a conoscenza a seguito di istanze precise di restituzione di tali oggetti. Una comunicazione metteva in evidenza come ci fosse molto materiale in piu' affluito nella questura di genova rispetto a quanto dettagliato nel verbale di sequestro. Queste videocassette sono state alla fine consegnate all'autorita' giudiziaria dopo essere state manipolate, tagliate, senza alcune autorizzazione. UNa nota cita "durante il riversamento della cassetta si sono perse delle immagini di interesse". Non solo il fatto che una videocassetta e' stata portata senza titolo in un locale, ma la cassetta era stata visionata, modificata senza autorizzazione alcuna. E' difficle credere che tutte queste operazioni siano avvenute senza che le autorita' ne abbiano avuto notizia. [...] Non che la polizia giudiziaria non potesse essere interessata a tali documenti, ma sicuramente questo interesse avrebbe dovuto essere incanalato secondo procedure di legge. Questo non e' avvenuto. E il fatto che non sia avvenuto e' per me omogeneo al comportamento aggressivo tenuto dalla polizia [...] che evidentemente hanno avuto l'indicazione di conseguire dei risultati senza curarsi della legittimita' dell'intervento. Parte di questo materiale seppur con questa origine un po' viziata e' materiale che verra' usato con rilevanza probatoria [...] Anche nella scuola pascoli, si e' posto il problema fondamentale che si e' posto per l'altra parte dell'operazione: chi e' entrato e al comando di chi ? Il primo elenco trasmesso all'autorita' giudiziaria si fa presente che comprende anche il personale intervenuto alla scuola pascoli In realta' la ricostruzione del personale impiegato in questo intervento si e' faticosamente scontrata con indeterminatezza, e altri problemi. E' ovvio che la determinazione di singoli appartenenti ai reparti che si erano resi responsabili di reati e' resa impossibile dagli elementi di conoscenza che sono stati limitati. Gli elenchi trasmessi sono stati trasmessi in forma incompleta e soprattutto si e' richiesta alla polizia fotografie il piu' possibile recenti del personale impiegato. Queste fotografie sono state inviate ma quelle scelte dalle ffoo hanno reso impossibile il riconoscimento di persone individuali. E' una vicenda emblematica di un personaggio riconosciuto a piu' riprese da una parte offesa che non era all'inizio riconosciuto per le foto inviate che non erano attuali. [...] Anche qui pertanto sono chiamati a rispondere di imputazioni coloro che hanno gradi di responsabilita' rispetto agli elementi che abbiamo potuto raccogliere. In particolare il dottor Gava della SM di Nuoro e Fabbroncini come i piu' alto in grado. [...] alcune delle persone riconosciute dalle parti offese poi non compaiono nell'elenco esaustivo di cui sopra. questo e' un dato sconcertante. Anche qui risulta la partecipazione di personale del reparto mobile che non viene riscontrato attraverso le ionformazionii ufficiali. Io direi che posso concludere, perche' diciamo piu' che un quadro della storia dell'indagine e dei problemi e difficolta' incontrate non si possono dare oralmente.
Vorrei procedere alla correzione di alcuni errori materiali nei capi di imputazione.
Capo A manca una riga nella pagina 3 nell'utlima rtiga si dice "al fine di costruire un compendio probatorio di tutti i presenti arrestati e quindi" Capo C a pagina 6 "al fine di costruire un compendio probatorio di tutti gli interessati e quindi" qualora ci fosse questo refuso, vi preghiamo di considerare la correzione correzione del capo di imputazione U "nella qualita' di cui al capo S" identica correzione nel capo di imputazione V nei capi Y W e Z sostituiamo "nella qualita' di cui al capo X"
viene depositata copia della memoria in cartaceo e in cd
A: e' presente nella memoria un allegato contenente foto e video relativi alla memoria. P: e' conclusa l'esposizione della memoria ? A: no. volevamo mostrare materiale rccolto di rilevanza della memoria. A: pero' e' lunga e potrebbe essere interrotta P: cominciamo poi vediamo.
P: il dott. Cardona vorrebbe mostrare dei video che non si concludera' verosimilmente entro le 5 e mezza , o le sei. A: (zucca) ci siamo posti il problema di non andare avanti per 5 o 6 udienze a parlare, quindi ho riassunto l'intervento orale per poi proseguire con i supporti video e foto. la memoria non erano le conclusioni P: perfetto. D: avevamo capito male A: (zucca) il collega espone la sua parte di memoria, altrimenti abbiamo esposto il lavoro solo di meta' ufficio.
P: mi risulta la prossima udienza il 27 settembre, che dedicherei alla visione di questo materiale. Il 30 settembre (non lo metto a verbale ma se non ci sono immprevisti) potrebbe saltare per dare i termini alla difesa. D: sotto questo profilo non sarei cosi' ottimista, perche' dobbiamo valutare anche gli allegati. P: il rinvio lo decidiamo il 27, prendo atto dei problemi che mi ponete.
P: a questo punto il giudice rinvia l'udienza al 27 settembre ore 9.00. Fa divieto di utilizzare computer se non durante la discussione della propria posizione per il disturbo arrecato dal ticchettio della tastiera.
P: integra vietando tastiere di computer e non computer in generale.
A: insisto perche' l'aula venga attrezzata adeguatamente al tenore di queste udienze. Non ho capito se gli avvocati intendono chiedere termini e non ho capito in che forma si ritiene di fare copie. Noi abbiamo portato la copia in cdrom per facilitarne la copia.
P: c'e' un problema venale. se viene depositata la cancelleria chiede260 euro. Se il pm informalmente rilascia una copia e' un altro conto.
A: allora facciamo cosi', purtroppo non possiamo fare 50 copie. Mettiamo a verbale che mettiamo a disposizione una copia informale e chi la vuole provvedera'.
D: chiede di poter usare l'attrezzatura dei pm per proiettare materiali.
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