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INTERNET: INDYMEDIA; FBI, INTERVENUTI SU RICHIESTA ITALIA (ansa)
by striker Friday, Oct. 08, 2004 at 11:22 PM mail:

INTERNET: INDYMEDIA; FBI, INTERVENUTI SU RICHIESTA ITALIA

INTERNET: INDYMEDIA; FBI, INTERVENUTI SU RICHIESTA ITALIA (ANSA) - NEW YORK, 8 OTT - L'intervento dell'Fbi per bloccare i server del sito Indymedia e' avvenuto su richiesta dell'Italia e della Svizzera. Lo ha detto un portavoce dell'Fbi, Joe Parris, spiegando che l'iniziativa non e' stata presa in prima battuta dal ministero della Giustizia americano. Replicando alle polemiche che ha suscitato in Italia la vicenda del blocco del sito Internet popolare nell'ambiente noglobal e alternativo, il Bureau da Washington ha fatto sapere che quella legata a Indymedia ''non e' un'operazione dell'Fbi''. L'intervento, ha detto Parris alla Afp, e' stato fatto ''a nome di paesi terzi da parte di responsabili del ministero della Giustizia contro un server, Rackspace, che fornisce spazio sul web a Indymedia''. Parris ha precisato che i paesi terzi sono l'Italia e la Svizzera e ha aggiunto che l'iniziativa del ministero della Giustizia americana non e' stata altro che ''un aderire agli obblighi legali contenuti nei nostri trattati di assistenza reciproca''. (ANSA). BM 08-OTT-04 22:38 NNN

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Metti il link alla pagina
by Micio Friday, Oct. 08, 2004 at 11:30 PM mail:

Non ho trovato riscontro sul sito ansa.it

per favore metti il link al sito grazie!

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nemmeno io. e...
by Uno Friday, Oct. 08, 2004 at 11:39 PM mail:

ed il sito di indy new york

nyc.indymedia.org

non e' piu raggiungibile.

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gazzetta del mezzogiono
by babi Friday, Oct. 08, 2004 at 11:43 PM mail:

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_web_NOTIZIA_01.asp?IDNotizia=121904&IDCategoria=68

FBI, INTERVENUTI SU RICHIESTA ITALIA
L’intervento dell’Fbi per bloccare i server del sito Indymedia è avvenuto su richiesta dell’Italia e della Svizzera. Lo ha detto un portavoce dell’Fbi, Joe Parris, spiegando che l’iniziativa non è stata presa in prima battuta dal ministero della Giustizia americano.
Replicando alle polemiche che ha suscitato in Italia la vicenda del blocco del sito Internet popolare nell’ambiente noglobal e alternativo, il Bureau da Washington ha fatto sapere che quella legata a Indymedia «non è un’operazione dell’Fbi».
L’intervento, ha detto Parris alla Afp, è stato fatto «a nome di paesi terzi da parte di responsabili del ministero della Giustizia contro un server, Rackspace, che fornisce spazio sul web a Indymedia». Parris ha precisato che i paesi terzi sono l’Italia e la Svizzera e ha aggiunto che l’iniziativa del ministero della Giustizia americana non è stata altro che «un aderire agli obblighi legali contenuti nei nostri trattati di assistenza reciproca».
FNSI, CASO INDYMEDIA COINVOLGE LIBERA INFORMAZIONE A GASPARRI, COM’E’ POSSIBILE SITI OSCURATI COSI’ FACILMENTE?
Il caso di Indymedia, uno dei siti più frequentati da non global i cui server italiano e inglese sono stati messi sotto sequestro dall’Fbi, «attiene al diritto di tutti di continuare a fare libera informazione». E’ l’opinione della Fnsi, che chiede al ministro delle Comunicazioni «come sia possibile che i siti Indymedia nel nostro Paese possano essere così facilmente oscurati».
«Le Autorità degli Stati Uniti, e in particolare l’Fbi - sottolinea in una nota Paolo Serventi Longhi, segretario della Federazione della stampa - hanno emesso un ordine federale imponendo la consegna dell’hardware di Indymedia situato a Londra: questo atto ha colpito e messo nell’impossibilità di operare venti siti di Indymedia in tutto il mondo, compresi quelli che diffondono i messaggi multimediali on line dall’Italia. Una decisione incomprensibile , anche per il fatto che gli Stati Uniti riescono per motivi misteriosi a condizionare l’informazione in tutto il mondo. Cosa che si traduce anche in una interruzione di informazione alternativa nel nostro Paese». Per Serventi Longhi, «la denuncia dei colleghi di Indymedia, al di là delle autonome opinioni che essi esprimono e non del tutto condivisibili, va raccolta. Per questo chiedo al Ministero della Comunicazione italiano come sia possibile che i siti Indymedia nel nostro Paese possano essere così facilmente oscurati. Un problema che attiene al diritto di tutti - conclude la nota - di continuare a diffondere libera informazione».

8/10/2004

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ny imc
by imc Saturday, Oct. 09, 2004 at 12:01 AM mail:

per quanto riguarda ny imc, e' perche' c'e' troppo traffico

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libertad de informacion
by azad Saturday, Oct. 09, 2004 at 11:11 AM mail:

condannare gli "accordi reciproci" che hanno come ùnico obiettivo invabagliare le voci di chi come a genova vede racconta e lotta per le verità.

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corriere della sera
by saigon Saturday, Oct. 09, 2004 at 1:55 PM mail:


08 ott 22:44 Indymedia: Fbi, "Abbiamo bloccato i server su richiesta dell'Italia"


NEW YORK - Il blocco dei server del sito Indymedia da parte dell'Fbi e' stato sollecitato dall'Italia e dalla Svizzera. Lo ha detto un portavoce del Federal Bureau of Investigation, Joe Parris. L'iniziativa, dunque, non e' stata una decisione autonoma del ministero della Giustizia americano. (Agr)

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era l'ora!
by FF Saturday, Oct. 09, 2004 at 3:36 PM mail:

Era l'ora che vi chiudessero quella boccaccia schifosa piena di odio e di violenza nonchè complice del terrorismo internazionale e smettetela di dire che siete pacifisti (semmai siete PACIFINTI), quando i primi violenti e guerrafondai siete voi e spero che non ve la riaprano mai ...anche se non ci credo che il governo italiano abbia avuto il coraggio di farlo, loro sono per la libertà di parola e comunicazione e non chiuderebbero la bocca ad una mosca... purtroppo..

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E' una ATTACCO alla LIBERTA'
by Alien Saturday, Oct. 09, 2004 at 4:36 PM mail: alien@yahoo.it

E' un' attacco alla Libertà di Stampa ed alla Libertà di Informazione rappresentata da Intenet.
Tipico di Paesi dall finte "democrazie" che hanno paura della libertà delle idee, di pensiero, e di informazione e che, con l' acqua alla gola, adottano tipici sistemi repressivi NAZISTI e FASCISTI.
Lì FBI è ormai uno strumento mondiale repressivo nelle mani di arroganti dittatori macherati di finta democrazia.
E' una vergogna!

Spero che il vento cambi sin dal prox 3 Novembre con le elezioni USA cominciando a spazzare via il texano guerrafondaio Bush, per poi arrivare in Europa cacciando i suoi amichetti Blair e Berlusconi.

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Diebold e-vote
by Matt Marriott Saturday, Oct. 09, 2004 at 6:22 PM mail:

http://www.ifj.org/default.asp?Index=2734&Language=EN


The "International Federation of Journalists" released this statement
The International Federation of Journalists (IFJ), the global organisation representing over 500,000 journalists worldwide, today called for an investigation into the action by police in Britain in co-operation with other agencies that led to the temporary closure of 21 of the more than 140 Indymedia web sites worldwide.

"We have witnessed an intolerable and intrusive international police operation against a network specialising in independent journalism," said Aidan White IFJ General Secretary. "The way this has been done smacks more of intimidation of legitimate journalistic inquiry than crime-busting."

The IFJ believes that the authorities may have abused their powers in carrying out the action, which is said to have been carried out at the request of the Federal Bureau of Investigation in the United States.

Yesterday police seized two web server computers in London used by the Indymedia network. The servers were located on the premises of the Rackspace company, which is now not giving out any information.

Initial reports suggested FBI officers themselves had seized the servers. The seizure follows visits by the FBI to Indymedia personnel in the US inquiring about the publication on the French site Indymedia Nantes of photographs of Swiss undercover police photographing protestors. The photographs remain available on other websites.

Indymedia sites, which provide challenging and independent reporting, particularly of political and social justice issues, are open forums where any member of the public can publish their comments.
Although Indymedia UK was back in operation within hours, several of the other 20 sites affected remain silenced today.

The IFJ believes the seizure may be linked to a September 30 court case in San Jose California, in which Indymedia San Francisco and two students at Swarthmore College in Pennsylvania successfully opposed an application by Diebold Election Systems Inc to remove documents claiming to reveal flaws in the design of electronic voting machines which are due to be used widely in the forthcoming US Presidential election.

"The seizing of computers and the high profile nature of this incident suggests that someone wanted to stifle these independent voices in journalism," said Aidan White. "We need a full investigation into why this action took place, who took part and who authorised it.”

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www.indymedia.org sotto controlo dello stato polizia
by Matt Marriott Saturday, Oct. 09, 2004 at 6:24 PM mail:

http://www.indymedia.org sous contrôle de l'état police international
Ils ont supprimé le message avec la vérité, dans l'article original à IMC
"FBI ont pris les disques dures des serveurs IMC"
07 Oct 2004 18:10 GMT
Le message était ici...
http://www.indymedia.org/en/2004/10/111987.shtml...
entre ces deux messages:
nebur 08.Oct.2004 09:24
oli.w 08.Oct.2004 12:55

Le message est toujours ici:
=== Différences entre Genova 2001 et Davos 2004 =====
Differences between Genova 2001 and Davos 2004

http://nyc.indymedia.org/feature/display/126066/index.php
http://portland.indymedia.org/en/2004/10/299136.shtml

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database distribuito e replicato
by fool Saturday, Oct. 09, 2004 at 7:01 PM mail:

ciao spero che abbiate tenuto conto nella vostra organizzazione dei server di replicare con frequenza costante tutto il contenuto dei vostri database su altre macchine. Insomma a questo o altri attacchi (perche' di questo si tratta) dovete essere sempre preparati e internet lo permette tranquillamente. In pratica con una replica frequente, sottrarvi un server deve avere un impatto assolutamente minimo sulla vostra capacita' di informazione, mostrando a chi vi attacca e anche a chi vi legge che la tecnologia e' completamente asservita ai vostri scopi che devono prescindere dal mezzo fisico.
:)

forza!


ps mi rendo conto che alla fine si tratta solo di costi da sostenere, ma questo e' una voce di spesa putroppo necessaria

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Information wants to be free
by Torquemada Sunday, Oct. 10, 2004 at 4:00 PM mail:

Spero che nn si finisca come al solito a rimpire i forum di insulti reciproci! Quella che si sta minando nn è la libertà DI espressione del libero pensiero ma la libertà DA un modo di pensare sottilmente imposto che induce a una pericolosa pigrizia mentale! Se il dibattito andrà a finire a "Neri contro Rossi" saremo nuovamente schiavi della nostra libertà: quella di dire ciò che vogliamo senza averci prima pensato in modo veramente libero da schemi mentali preconfezionati e "pronti per l'uso".

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DEMOCRAZIA OCCIDENTALE
by Enrico Sunday, Oct. 10, 2004 at 5:07 PM mail:

Parlano di esportare la democrazia come scusa di questa guerra globale ma fanno tacere chi la pensa diversamente da loro.
Questo fatto dovrebbe far riflettere chi crede di essere libero.
Dovrebbe far riflettere anche chi crede che AN abbia abbandonato il fascismo...
non è fascismo fare in modo di chiudere un sito di chi la pensa diversamente da te?

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FORZA INDYMEDIA!!!
by Enrico Sunday, Oct. 10, 2004 at 5:10 PM mail:

Avete tutto il mio sostegno morale.
Cercate di rimettere in piedi il sito al più presto!
Ne va della libertà di stampa

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ok il sostegno morale ma......
by pia Monday, Oct. 11, 2004 at 12:17 AM mail:

Va bene il sostegno morale (e in questo mi associo) ma un sostegnino economico vogliamo darlo?

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consiglio
by consiglio Monday, Oct. 11, 2004 at 2:05 PM mail:

Se i server fossero stati, che so, in Corea del Nord, tutto questo non sarebbe successo... sbagliando s'impara.

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sostegno
by Enrico Tuesday, Oct. 12, 2004 at 5:29 PM mail:

Ho sedici anni se avessi le capacità di fare un sostegno economico lo farei...

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fbi=gestapo
by fbi terroristi di stato Tuesday, Oct. 12, 2004 at 6:03 PM mail:

ma com'è strana l'fbi..

quando uno stronzetto di servo del regime italiano sbraita contro indy,l'fbi oblige e sequestra server e disk

ma quando il presunto terrore islamista presuntamente rivendica le decapitazioni da siti web,l'fbi non interviene a sequestrare niente..

sarà forse xché quelle presunte rivendicazioni le manda l'fbi?

o xché indy è più pericolosa di al qaeda ?

o per tutt'e due i motivi?...

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