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Libero online: gli aiutanti dei tagliagole sono no global italiani
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mj Sunday, Oct. 24, 2004 at 3:10 PM |
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l'articolo online c'e' ed e' in versione ridotta. per vederlo tutto bisogna registrarsi e io non lo faccio manco se mi pagano. l'indirizzo lo metto non per fare pubblicita' a libero. ovviamente :\
GLI AIUTANTI DEI TAGLIAGOLE SONO NO GLOBAL ITALIANI di RENATO FARINA ANARCHICI E GIOTTINI ALLEATI DI BIN LADEN: UN RAPPORTO DEI SERVIZI SEGRETI Li hanno presi. Il reato per ora è da niente: in fondo che male c'è a giocare con internet per spaventare la gente? Bravi avvocati li tireranno fuori facilmente dai guai, e persino con le scuse delle nostre autorità. Li tratteranno da poveri bamba. Mica sono mercenari o fianc heggiator i della coalizione nordamer icana. Semplicemente sono la quinta colonna occidentale del terrorismo islamico. Non hanno le mani sporche di sangue, neanche di inchiostro: si sono limitati a picchiare sui tasti di un computer. Non credono in Allah, non conoscono il Corano. Però gli piace un sacco il lavoro praticato da Al Qaeda: sottomettere l'Occidente, con le bombe e con le minacce. Loro danno una mano. Sanno bene con chi prendersela in Italia. Ovvio: con Silvio Berlusconi. In Liguria si è scoperto questo aggancio operativo grazie ai servizi segreti (a pagina 2 raccontiamo lo scoop del Secolo XIX). Due anarcoinsurrezionalisti con l'aiuto di un compagno marocchino sono i veri autori dei comunicati sulla decapitazione delle Simone. Erano entrati assai bene, con la complicità dell'esperto coranico, nella mentalità dei tagliatori di teste. Dalla loro dispensa ideologica avevano tirato fuori un pizzico di peperoncino locale: gli insulti al Cavaliere, una marchio di fabbrica. Per riuscire meglio nel loro intento si sono serviti di esperti legati ad Indymedia, il ben noto sito dove anche chi scrive ha avuto l'onore di essere indicato come un ricercato. Qualcuno già minimizza. Non sono fiancheggiatori del terrorismo. Hanno messo la barba di Osama per indebolire Berlusconi, venialità. Balle. Quello informatico è l'altra faccia del terrorismo. Atterrisce preparando il terreno al cedimento. continua...
62.207.170.1/libero/LF_main.jsp
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Giornalista semi-analfabeta
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Giovane lavoratore Sunday, Oct. 24, 2004 at 5:44 PM |
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Non prendiamo in considerazione i concetti che esprime (opinabili), guardiamo alla forma. Un dato oggettivo scaturisce dalla lettura di questo articolo: chi l'ha scritto è un semi-analfabeta. C'è poco da dire: è scritto coi piedi, con uno stile da ragazzino delle scuole medie inferiori e nemmeno tanto preparato. Sconclusionato, sembra che lo scrittore sia alticcio tanto le frasi sono ondeggianti. Non potrebbero assumere una persona che sappia scrivere per diffondere le loro farneticazioni?
Ma questo signore dove ha studiato? Al Cepu? L'insegnante era per caso il cane di Del Piero? :-D
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E' UNA BEFFA IN STILE WU MING !
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keoma Sunday, Oct. 24, 2004 at 10:06 PM |
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purtroppo Farina a fare il giornalista l' ha imparato - si fa per dire - nel Movimento Studentesco della Statale di Milano, quello di Capanna e Toscano. insomma e' uno dei tanti "pentiti", uno dei peggiori.
ma l' intera questione e' una beffa inventata da alcuni compagni, in cui gia' da giorni era caduto "Il Secolo XIX" di Genova e dopo qualche giorno non poteva certo mancare "Libero".
tutto e' cominciato con una mail "anonima", ma che si spacciava come rapporto del Sismi, al quotidiano geneovese.
ci sono cascati come pollastri e dopo di loro , scopiazzando, c'e' cascato pure il quotidiano dell' orrido Feltri.
a dimostrazione di quale cazzo di onesta' professionale hanno certi pennivendoli.
presi dallo "scoop" filogovernativo, non si sono nemmeno preoccupati di controllare le fonti.
pezzi di merda, e' dire poco !
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come sopra
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come sopra Sunday, Oct. 24, 2004 at 10:13 PM |
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.......e loro hanno abboccato, scritta un'altra pagina nera del giornalismo italiano.
Da fonti dei servizi segreti apprendiamo che il Secolo XIX è stato oggetto di una feroce burla. Giovani ed annoiati genovesi hanno confezionato una falsa notizia, mescolando i soggetti più “nominati” dalla stampa di destra e dai teorici del terrore inesistente, quindi l’hanno propinata agli sprovveduti, quanto ignari, giornalisti del Secolo XIX. Un minestrone perfetto che riunisce tutti gli stereotipi impossibili tanto cari alla destra: le due Simone, gli anarcoinsurrezionalisti, indymedia, e ovviamente l’islamico cattivo.
La notizia conteneva anche la chiave per accendere i dubbi di chiunque faccia giornalismo professionale, ma evidentemente al foglio in questione non è abitudine controllare le fonti, come è abitudine pubblicare solo le notizie funzionali alla visione del mondo che la proprietà dei media vuole imporre.
I fantomatici servizi, tanto impiegati come fonte da tutti i giornali che producono propaganda guerresca, questa volta sono stati il cavallo di troia per abbindolare questi comici e spaventanti articolisti. Solo l’ignoranza dei meccanismi che sovrintendono all’uso del web, infatti, può giustificare la necessità di “tecnici specializzati di Indymedia” per caricare un video su un forum, solo la sunnominata ignoranza cosmica può far pensare che occorra un genio per inviarla da un qualsiasi internet point, al fine di guadagnare l’anonimato. Al Secolo XIX ci sono saltati dentro a piedi uniti, saltando pure il controllo sulle fonti, e persino quel minimo di analisi logica che avrebbe permesso di svelare la burla.
Oggi, con nostra enorme soddisfazione, anche il quotidiano Libero, riprende la notizia, colorandola come costume di ulteriori sconcezze e falsità. Fin dal titolo il fogliaccio sbaglia, non siamo mai stati a nessun G8, e fornisce la notizia con grande enfasi, allegando una foto di Bin Laden e gridando alla complicità coni “terroristi” tagliagole. Nella stessa prima pagina sulla quale campeggia la pubblicità per il calendario 2005 di Mussolini (il nonno defunto o la nipote desnuda?) il giornale privo di giornalisti ma ben dotato di fascisti, azzanna la finta preda e mostra di gradire la balla preconfezionata.
Non avevamo dubbi, il giornalismo a tesi, o in orbace, ormai ha questi standard: nessun controllo delle fonti, disprezzo palese e conclamato verso i propri concittadini non plaudenti, criminalizzazione di qualsiasi dissenso o riflessione critica.
Basta con queste pagliacciate! Basta con i “servizi” come fonte di ogni denigrazione, falsità e calunnia! Basta con il giornalismo dei magliari in camicia nera!
Il Secolo e Libero, utili neanche ad incartare il pesce!
Questa gente dovrebbe prendere posto nelle patrie galere, sostituendo il centinaio di "islamici" finora accusati ingiustamente dai "servizi" che tanto stimano.
Assassini della verità, questa a ve la meritate tutta:
PRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR!
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