casa, acqua e luce sono diritti naturali per poter vivere dignitosamente.
Oggi pomeriggio, sabato 30/10, in una giornata che in tutta Italia e’ stata caratterizzata dall’apertura di Punti San Precario, sportelli bio-sindacali per tutti i precari, e da numerose altre iniziative durante le quali le precarie e i precari hanno ripreso possesso sulle citta’ che vivono, in p.za Cadorna si e’ svolto un presidio-rappresentazione su casa e utenze.
Ieri mattina ad un convegno presso l’universita’ Cattolica persino il prefetto di Milano Bruno Ferrante ha asserito che “l’emergenza case e’ un problema sociale”, noi aggiungiamo che come tale va affrontato, con la societa’, con le persone, con tutti quelli per i quali l’impossibilita’ di avere una casa, di pagare affitti da capogiro agli speculatori e’ la quotidianita’. Che la casa fosse un problema sociale noi lo diciamo da un po'. Oggi pomeriggio in p.za Cadorna abbiamo invitato anche Bruno Ferrante, l’abbiamo invitato a parlare con noi, a farsi spiegare, ancora una volta, perche' occupiamo le case. Il prefetto non e’ venuto, ma in p.za Cadorna oggi pomeriggio abbiamo portato la nostra casa e le nostre richieste per avere le utenze fondamentali a cui tutti dovrebbero avere diritto: luce e acqua. Oggi pomeriggio in Cadorna abbiamo giocato con i passanti, abbiamo giocato anche con i soldi, soldi finti purtroppo, abbiamo permesso alle persone che erano in piazza di prendersi l’acqua gratis dalla fontana, abbiamo richiesto a modo nostro la luce all’Enel, i cui uffici sono proprio li’ accanto.
La nostra strada non si ferma qui, la nostra strada non finira’ fino a quando Milano e tutta l’Italia non diventeranno luoghi in cui vivere BENE sara’ un diritto di tutti.
Non ci accontentiamo di quello che ci dicono e non ci bastano i contentini che ci danno.
Deposito Bulk fuori_controllo p.za Cim.Monumentale bulk@ecn.org
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