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Cosenza: sit-in di protesta a Piazza XI settembre
by G.Bruno Tuesday, Nov. 09, 2004 at 8:33 PM mail:  

Qualche intervista a gli studenti e ricercatori scesi in piazza in Sit-in contro la riforma Moratti.

Piazza XI settembre ieri mattina era un baccano di musica, colori e divertimento. Il motivo della baraonda è la protesta del mondo dell’istruzione,studenti liceali, universitari, ricercatori, tutti uniti nel dare un giudizio negativo alla riforma Moratti. Il ricercatore Fortunato Cacciatore spiega, tra la musica assordante, che: “la nostra protesta, incominciata all’Unical, due mesi fa non ha mai voluto essere legata solo alla nostra categoria lavorativa. E’stata sempre aperta ai tanti soggetti, del mondo dell’istruzione, che potevano aiutarci nella protesta. In realtà- continua il ricercatore - non si tratta di una riforma, ma di una vera controriforma perché vuole eliminare quel diritto universale, il diritto allo studio, a prescindere dalla provenienza e dalle capacità. Questa riforma inoltre si inscrive in un riforma politico più ampia, la precarizzazione del mondo del lavoro. Il governo ha cercato di risolvere il problema della disoccupazione con quello che loro chiamano flessibilità, ma in realtà è solo precarietà che ha peggiorato di gran lunga le nostre condizioni di vita”. Molti studenti invece pongono l’attenzione sui pochi fondi che ricevono le scuole pubbliche. Come Sara del liceo scientifico Fermi. <<La riforma Moratti dando maggiori finanziamenti ai privati a discapito delle scuole pubbliche, ha peggiorato la situazione del nostro liceo. Come i servizi igienici che sono pessimi nel nostro liceo, inoltre, i professori sono spesso poco disponibili al dialogo per problemi riconducibili ai loro salari bassi.>> Uno studente del liceo scientifico Scorza, Francesco Micino, afferma che <<La riforma Moratti non convince nessuno. Da quando c’è questo ministro, noi non disponiamo più della palestra, inoltre abbiamo delle scale antincendio instabili, che possono crollare in ogni momento. Sono contento che la protesta si sia allargata anche agli universitari, magari la loro esperienza potrà aiutarci.>> Un universitario della facoltà di Filosofia, Stefano, ci spiega che <<La riforma Moratti s’inquadra in un discorso più ampio d’attacchi ai diritti sociali che faticosamente si erano conquistati. I problemi che mi ha causato, questa riforma, all’università, partono dal problema del numero chiuso, infatti ho avuto diversi problemi ad entrare e finalmente ci sono riuscito ad Ottobre.>>

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