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[genova-g8] processo ai 25 - sintesi xxviii udienza - mondelli e bruno alla sbarra
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imc italy Tuesday, Nov. 16, 2004 at 6:01 PM |
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oggi ventottesima udienza fiume per il processo ai 25. solo 8 ore filate di udienza per sentire mario mondelli e antonio bruno (il cui controesame delle difese e' stato rimandato alla prossima udienza) protagonisti della carica in via tolemaide
SINTESI XXVIII UDIENZA DEL PROCESSO AI 25 PER DEVASTAZIONE E SACCHEGGIO
Bene bene. Finalmente dobbiamo dire un controesame preparato con i controcaz... controfiocchi volevamo dire (non si offendano le nostre sorelle e compagne ma sono le 5 e non ce la facciamo piu' :)))). A parte Fabrizio Di Giacomo che passera' al novero come antipasto piu' insipido della storia di tutti i tribunali, sulla scia degli ultimi due testi dell'udienza scorsa, ci fornisce solo il simpatico siparietto di smentire sistematicamente tutte le tesi accusatorie che la canepa gli serve con un atteggiamento che definire dimesso e' un complimento all'uomo ombra. Dicevamo, a parte questo individuo insulso, entrano sulla scena i big, i professionisti (del crimine, seeee, magari!!!). Mario Mondelli e Antonio Bruno, rispettivamente funzionario di Cuneo aggregato a Genova e capitano dei cc di Carrara a comando della Compagnia CCIT Alfa del III Battaglione Lombardia, entrambi apici di comando della carica in via Tolemaide, almeno fino all'incendio del blindato o giu' di li'.
Mondelli e' un omaccione che gia' nelle comunicazioni radio fa trasparire la sua semplicita', quando inveisce contro i superiori asserendo che alla sua eta' "ancora a mazzate" deve fare, tra l'altro, aggiungiamo noi, venendo messo in mezzo a quello che sara' uno degli espisodi piu' contestati delle politiche di piazza: chi ha deciso cosa in tolemaide? Non lo sapremo mai, o forse un giorno leggendo gli atti ognuno si fara' la sua idea. Fatto sta che dopo un simpatico sketch in cui la Canepa non voleva far acquisire un documento della Commissione Parlamentare firmato dal Capo di Gabinetto (cosi' tanto per spaccare il cazzo, io proporro' ai difensori di opporsi all'acquisizione di un articolo del codice penale, tanto vale! :) Mondelli racconta la sua versione dei fatti: la mattina e' protagonista di via pisacane dove carica le persone partite da piazza Da Novi a seguito di un lancio di oggetti nei confronti del contingente di 190 cc che dirige; dopo aver gironzolato sotto la questura e in piazza Tommaseo (dove arriva quando ormai il meglio e' andato :) viene diretto verso Marassi (ma le comunicazioni radio dicono Piazza Giusti). Per andare a Marassi (e per fortua che chiede una guida (giuda? sono solo due lettere dopo tutto!) genovese!) dalla Questura, anziche' tirare dritto sotto la galleria che c'e' in piazza a Brignole, si infila nelle viette della Foce fino a sbucare in via Invrea dove, bubusettete!, ecco un nugolo di manifestanti pericolosissimi che lo riempiono di cose da tutte le parti e anche di bombe molotov, pensate un po'!!! A quel punto, per liberare la strada da questi pericolosi manifestanti (che egli stesso ammettera' erano pieni di macchine fotografiche) lancia un po' di lacrimogeni e poi compie un "avanzamento", correggendo anche l'avvocato che l'ha inavvertitamente chiamata carica. Avanza, un po' di uomini vanno verso la stazione, un po' nel sottopasso, un po' si attestano all'inizio di via tolemaide davanti agli scudi. Lui rimane all'incrocio e poi dirige l'ulteriore carica contro scudi e 7000 persone, perche' vi si erano annidati quelli che continuavano a tirare oggetti contro di loro, una minoranza a suo dire, ma che lo costringe a questa carica, dato che altrimenti non poteva proseguire per marassi. Dopo essere arrivato fino a via Caffa , ferma il contingente eroicamente frapponendosi tra i cc sbavanti e i manifestanti ammazzati di botte, parlamentando con qualcuno dei disobbedienti e decidendo di arretrare (forse anche confortato dalle comunicazioni radio che gli intimavano in tutte le lingue di "togliersi di li'", di "lasciar passare il corteo", di "tornasse indietro che il corteo deve arrivare qui e se loro stanno li' questi non arrivano qui"). Questa volta nonostante i lanci ripetuti e le aggressioni, un blindato in fiamme pare che Mondelli non ritenga piu' fondamentale intervenire per liberare l'incrocio rimanendo stabile su corso torino con caroselli avanti e indietro tipo quadriglia tra manifestanti, cc del suo reparto e ps del reparto di milano e di genova. Tutto liscio no ? Non proprio, infatti il controesame della difesa genera la nota reazione canepesca del martellamento a tappeto del banco del tribunale che subisce infiniti tormenti sotto i suoi tacchi. La difesa infatti propone a Mondelli un totale di video sulla carica in cui Mondelli e' visibile in ogni possibile profilo (anche se assistiamo al massimo dell'elusivita' possibile ripetuta all'infinitio: "e' lei quello con la fascia tricolore e i jeans chiari?" "potrei essere io" "c'erano altri con la fascia tricolore" "no" "e c'erano altri funzionari o contingenti in zona?" "no". MAH!) e dove nell'ordine: non si vedono lanci se non qualche lancio isolato; non si vedono gruppi di persone che scappanno in massa nell tunnel per poi impegnare i cc anche da quel lato; si vedono una massa di giornalisti scardinata di mazzate sul lato verso la stazione (ma mondelli non c'era); non si veodno lanci dalla massicciata dove li aveva indicati mondelli; non si vedono lanci di oggetti quando cc e maniefstanti si fronteggiano prima che gli scudi vengano sfondati; si vedono i manifestanti arretrare dove mondelli diceva di no e via proseguendo. Il tutto concluso con le comunicazioni radio che fanno sbellicare anche il giudice a latere Gatti quando si sente (e grazie ancora alla dottoressa Canepa che ce lo fa ascoltare due volte non avendo sentito!) in sottofondo Zazzaro che dice "Nooooo! Stanno caricando le tute bianche! Porcogiuda! Dovevano andare in piazza Giusti non caricare li'!!!" La Canepa per ripicca (Canciani sara' molto piu' laido ma ragiona la rasoiata aspettando Bruno) la butta sul travisamento, chiedendo se i manifesanti cmq erano travisati e se travisamento sia illegale o no. Ovviamente noi siamo gia' disponibili a firmare 25 condanne per travisamento in cambio della conclusione del processo :)))))))))
E' il turno di Bruno. E' molto tardi ma Canepa e Canciani come si dice al paese di mia madre "c'hanno la foga ngann'", ovveero sono incazzati come bufali e si vogliono rifare. Bruno racconta la stessa versione di Mondelli con un pressapochismo degno solo dello status di minus habens che sembra essere uno dei requisiti fondamentali per essere carabiniere. Cioe' racconta la stessa versoine di Mondelli durante il controesame, dicendo che in effetti le decisioni piu' cruente e stupide le ha prese lui e che e' stato anche addestrato per farlo. Brau Fio'! :) C'e' da dire a sua discolpa che almeno ci ha chiarito il significato dei segni sui caschi e che si e' rivendicato di aver liberato da solo gli uomini prigionieri del blindato assaltato. Purtroppo cade nel tranello teso da Canciani che si sofferma sul particolare di un fucile FAL prelevato dal blindato che si vede nei video e che Bruno non si ricorda di aver visto tra l'elenco dei materiali mancanti, ma che Canciani incalza fino a fargli ammettere che "potrebbero averlo ritrovato dopo". Noi siamo sicuri che l'hanno ritrovato dopo, spezzato sul marciapiede di corso torino proprio dove hanno assaltato il blindato, perche' il proseguio della scena propinata al tribunale come mera vendetta per la difficolta in cui i pm sono stati messi oggi e' quello di un ragazzo che spezza il FAL sul marciapiede e lo abbandona li'. Ci spiace dottor Canciani, dovra' cercare piu' a fondo per vendicarsi del fatto che la sua tesi accusatoria non regge!
Cmq nonostante questo spiacevole atteggiamento dell'accusa attendiamo con tiepida suspence il controesame di Bruno, convinti che sara' ancora piu' divertente di questa udienza, lunga ma soddisfacente.
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dall'ansa
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ziagenova Wednesday, Nov. 17, 2004 at 12:59 PM |
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G8: VIOLENZE STRADA; RIEVOCATA CARICA CC IN VIA TOLEMAIDE
Il vicequestore Mario Mondelli e' stato il primo teste dell'accusa a essere sentito sui fatti di via Tolemaide del 20 luglio del 2001, durante il G8, nel processo a carico di 25 no global accusati di devastazione e saccheggio. In particolare al poliziotto i difensori hanno chiesto di rievocare la carica dei carabinieri contro il corteo autorizzato delle tute bianche che ha scatenato le reazioni dei partecipanti, la maggior parte pacifici. Mondelli era infatti a capo di 300 carabinieri e di 20 blindati. ''Si e' trattato solo di una azione di contenimento e di contatto da parte dei carabinieri nei confronti dei dimostranti piu' violenti'', ha sostenuto nel suo interrogatorio in merito a varie domande dei difensori sulla carica contro i partecipanti al corteo pacifico e autorizzato. ''La cosiddetta carica - ha aggiunto - e' stata solo un intervento difensivo per mettere in sicurezza il nostro personale e i manifestanti pacifici''. Nel suo racconto Mondelli ha poi ricostruito, aiutato da vari filmati prodotti dall'accusa e dalla difesa, le varie fasi di quell'episodio sostenendo di essere stato da subito bersaglio, insieme ai carabinieri, di vari oggetti contundenti. ''Non mi sono mai trovato - ha commentato - in situazioni analoghe a quelle vissute il 20 luglio a Genova. Non ho mai subito attacchi cosi' violenti. Anche se non diedi io l'ordine di lanciare lacrimogeni, ritengo comunque che sia stato opportuno''. Mondelli ha anche raccontato di aver avuto l'ordine di arrivare a Marassi, per cui avrebbe dovuto attraversare le gallerie sotto la stazione Brignole. ''Nel sottopasso pero' vidi troppi dimostranti - ha spiegato - per cui non ho ritenuto opportuno passare per quella strada''. Il poliziotto, rispondendo a una domanda dell'avv. Emanuele Tambuscio, ha anche ricordato che gli era stato assegnato un poliziotto genovese come guida per arrivare a Marassi. ''Ad un certo punto non l'ho piu' visto e dovetti arrangiarmi''.
G8: VIOLENZE STRADA; RIEVOCATA CARICA CC IN VIA TOLEMAIDE (2) La carica in via Tolemaide e' stata al centro anche dell'interrogatorio, tenutosi oggi pomeriggio, del capitano dei carabinieri Antonio Bruno, che comandava i 300 militari insieme al vicequestore Mario Mondelli. ''Ho dato io l'ordine di caricare - ha ammesso senza esitazioni - per reagire ai lanci di oggetti che ci piovevano addosso e per ristabilire l'ordine pubblico''. Nel corso dell'udienza la difesa ha prodotto alcune comunicazioni della sala operativa della questura che ordinavano a Mondelli di dirigersi in piazza Giusti in quanto da corso Gastaldi stava arrivando il corteo delle Tute Bianche. Per un disguido invece manifestanti e carabinieri vennero in contatto e ci fu la carica. ''No, hanno caricato le tute bianche, porco giuda - aveva infatti gridato un funzionario in una comunicazione della questura - loro dovevano andare a piazza Giusti''. In un'altra comunicazione delle 14.55 si sente un altro poliziotto che dice a Mondelli: ''Spostati, lascia passare... le tute bianche''. Nel corso del processo la difesa ha anche prodotto una ordinanza con l'autorizzazione per il corteo ad arrivare fino in piazza Verdi, cioe' dopo via Tolemaide, dove e' stato caricato. Il processo continua martedi' prossimo.
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dal secolo XIX
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ziaGenova Wednesday, Nov. 17, 2004 at 1:02 PM |
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Il giallo della "carica" in via Tolemaide. PROCESSO G8 Ricordate in aula le drammatiche ore che precedettero la morte di Giuliani. Imprecazioni dalla radio della questura: non dovevate bloccare le Tute bianche. L' imprecazione di un poliziotto della centrale operativa della questura di Genova, registrata da un microfono lasciato inavvertitamente aperto, meglio non potrebbe fotografare i fatti avvenuti il 20 luglio del 2001 tra corso Torino e via Tolemaide: la carica di un battaglione di 190 carabinieri al corteo dei trentamila manifestanti del Genoa Social Forum, alla quale sono seguiti gli scontri che portarono all'uccisione di Carlo Giuliani in piazza Alimonda. «Nooo! Hanno caricato le tute bianche. Loro dovevano andare in piazza Giusti porco giuda e non in via Tolemaide». L'imprecazione è echeggiata ieri mattina nell'aula del tribunale di Genova dove si celebrava l'ennesima udienza del processo ai 25 manifestanti, accusati delle devastazioni e dei saccheggi che si verificarono a margine del G8. In programma c'era l'audizione del vicequestore Mario Mondelli, in forze alla questura di Cuneo, che il 20 luglio 2001 era al comando del battaglione protagonista della carica al corteo no global. Si tratta del primo teste dell'accusa a essere sentito sui fatti di via Tolemaide.
«Si è trattato solo di una azione di contenimento e di contatto da parte dei carabinieri nei confronti dei dimostranti più violenti - ha sostenuto nel suo interrogatorio - la cosiddetta carica è stata solo un intervento difensivo per mettere in sicurezza il nostro personale e i manifestanti pacifici e individuare i responsabili dei lanci di oggetti contro la polizia».
In realtà il battaglione guidato dal vicequestore era diretto verso il carcere di Marassi, per sedare alcuni scontri segnalati via radio, quando si è fermato per rispondere al lancio di oggetti e caricare la testa del corteo. Mondelli ha anche raccontato che avrebbe dovuto con i suoi uomini a bordo di venti bloiattraversare le gallerie sotto la stazione Brignole. «Nel sottopasso però vidi troppi dimostranti - ha spiegato - per cui non ho ritenuto opportuno passare per quella strada».
Il poliziotto, rispondendo a una domanda dell'avvocato Emanuele Tambuscio, ha anche ricordato che gli era stato assegnato un poliziotto genovese come guida per arrivare a Marassi. «Ad un certo punto non l'ho più visto e dovetti arrangiarmi. Non mi sono mai trovato in situazioni analoghe a quelle vissute il 20 luglio a Genova. Non ho mai subito attacchi così violenti. Anche se non diedi io l'ordine di lanciare lacrimogeni, ritengo comunque che sia stato opportuno». A dare l'ordine è stato il capitano Antonio Bruno, in servizio a Massa Carrara, dal quale dipendevano i carabinieri, anche lui ascoltato in tribunale.
Graziano Cetara 17/11/2004
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Polizia colpevole?!i colpevoli siete voi!!!
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Veritas Monday, Oct. 31, 2005 at 8:18 PM |
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Mi dispiace,ma voi siete dei bugiardi.Io conosco benissimo come sono andate veramente le cose.I no global: facile nascondersi dietro uno stile di vita, un modo, in cui non si lotta per il mondo, ma CONTRO IL MONDO.Stupi!!la Polizia era là perchè voi ripetutamente fate danno,rompete macchine,distruggete negozi.Tutto quello che distruggete causa danni a persone che lavorano,faticano per andare avanti.Invece a voi non ve ne frega niente.La polizia:lei lavora per noi,sono ragazzi,persone che fanno un lavoro come un altro per vivere, non di certo per picchiare altre persone.Ma voi cosa ne volete capire!?!?!Voi siete solo bravi ad additare le persone,imparate a vivere,tutti voi!!
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