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GOM - Come si muovono, quanti sono, dove vanno i SERVI dello stato
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la verità ti fa male lo so Saturday, Nov. 20, 2004 at 3:15 PM |
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I GOM. Oltre che una bella idea del governo D'Alema (mi pare), l'ennesimo reparto di fascisti organizzati dallo Stato pronti per poter essere dati in pasto alle carceri, agli scontri, alla direzione dell'ordine nel paese... Più semplicemente: dei servi.
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Sono i
responsabili principali delle violenze contro i manifestanti portati alla
Bolzaneto a Genova 2001. Sono i signori
del Gom, quelli che "Senza ordini scritti" sono impiegati per un lavoretti delicati :"provocazioni,
umiliazioni psicologiche, pestaggi assoluti" nelle carceri italiane. L'
allora capo del servizio ispettivo del Dap Alfonso Sabella in una
conferenza stampa disse di non volersi dimettere perche' secondo lui
a Genova l'operato degli agenti penitenziari era stato
esemplare. Sara' poi un agente in servizio presso il Reparto Mobile di
Bolzaneto a raccontare qualche tempo dopo a "Repubblica" in cosa
consistesse quell' operato
esemplare : "Calci, pugni, insulti: i
diritti costituzionali erano sospesi. E dicevano: tranquilli, siamo
coperti(...) Il cancello si apriva in continuazione - racconta il poliziotto -
dai furgoni scendevano quei ragazzi e giù botte. Li hanno fatti stare in piedi
contro i muri. Una volta all'interno gli sbattevano la testa contro il muro. A
qualcuno hanno pisciato addosso, altri colpi se non cantavano faccetta nera. Una
ragazza vomitava sangue e le kapò dei Gom la stavano a guardare. Alle ragazze
minacciavano di stuprarle con i manganelli... insomma è inutile che ti racconto
quello che ho già letto".
Il Dottor Alfonso Sabella fece di
più, da capo dell'ispettorato del Dap pretese di dirigere l'indagine
interna dell'amministrazione, concludendo naturalmente che a Bolzaneto non era
successo nulla se non i consueti «eccessi di singoli».Niente male per un
magistrato...per lui non c'erano "anomalie" nell' operato della polizia
penitenziaria a Forte San Giuliano e a Bolzaneto. Il Dottore in
questione il responsabile del DAP che aveva organizzato la
spedizione della penitenziaria a Genova durante il G8 e da lui dipendevano
tutti, compresi quelli del Gom.Ma lui, magistrato che "monitorava in tempo
reale" cosa accadeva a Bolzaneto e a Forte San Giuliano non si accorse di
nulla. E del resto anche un ministro della repubblica tale Castelli
(così dichiarò di fronte alla commissione di inchiesta parlamentare) non si
accorse di nulla, non ebbe percezione di "anomalie" quando per trenta minuti,
tra il sabato 21 e la domenica 22 luglio tra l'una e trenta e le due del
mattino, fece due passi nella prigione di Bolzaneto; con la tipica espressione
da faccia di gesso che contraddistingue i servi dello Stato di questa
Rpubblica dichiaro': "Ho visto alcune persone in piedi con le gambe allargate e
la faccia contro il muro e quando chiesi spiegazioni mi dissero che serviva ad
impedire che i fermati dessero fastidio a una ragazza. Ma non ho assistito a
pestaggi o scene di violenza".
Nessuno ha visto niente neanche se e' ormai accertato
che un «comitato d'accoglienza» picchiava gli arrestati fin dal cortile, che nel
corridoio agenti disposti su due ali si accanivano sui malcapitati di passaggio,
trattenuti per ore e ore nelle celle con la faccia rivolta al
muro.
Nel carcere di Bolzaneto c'erano alti esponenti di tutti i
corpi dello Stato: il comandante del Reparto Mobile Giorgio Gaeta, il
vicequestore Alessandro Perugini e Anna poggi per la polizia, il magistrato
Alfonso Sabella e i generali Mattiello e Ricci per l'amministrazione
penitenziaria, e anche alcuni ufficiali dei carabinieri. Ma nessuno si accorse
di violenze, abusi e pestaggi... Tutti immaginiamo colti dallo stupore nel
leggere sul secolo XIX del 22.01.04 le dichiarazioni di testimoni quali un
agente e un sottufficiale della penitenziaria che erano in servizio per il G8
del luglio 2001 a Genova: «In realtà ci eravamo già dissociati all'epoca dal
comportamento di altri colleghi. Avevamo notato che molti di loro erano degli
esaltati, volevamo prendere le distanze da quello che stavano combinando» :
Qualcun altro segnala comportamenti violenti a un suo superiore. «Ma lui mi ha
risposto: impara l'undicesimo comandamento, fatti i c... tuoi».
Ancora: «C'era casino, tanto casino. Nel piazzale, nelle stanze». Casino fino
a che punto? «...arriva un cellulare, gli arrestati scendono, devono passare tra
due cordoni di poliziotti. C'è chi li prende a sberle, chi dà dei pugni, calci,
chi gli fa lo sgambetto». Ancora: «Non andava bene, non andava bene così.
Abbiamo chiesto ai capi che cosa dovevamo fare, ci hanno risposto: limitatevi
a star lontano dagli esaltati».
Ma tornando al capo della spedizione,
il dottor Alfonso Sabella, dei "baschi blu'" al G8 veniamo a sapere che la
sua posizione è stata stralciata in quanto nei suoi confronti i pm
chiederanno l' archiviazione. Il dottore e' riuscito a convincere i suoi
colleghi magistrati del pool G8 che egli sarebbe stato presente solo
saltuariamente in caserma -carcere di Bolzaneto e che avrebbe delegato il
controllo al generale Oronzo Doria, all' epoca colonnello ( personaggio che
negli anni 80 si salvò da un processo per un pestaggio di detenuti di San
Vittore solo perché intervenne un'amnistia). Davvero stupefacente per uno che
nell'audizione
dinnanzi alla commissione parlamentare sui fatti di Genova aveva
dichiarato: "Mi recavo a Bolzaneto in media tre o quattro volte al
giorno, compatibilmente con la possibilità di lasciare Forte San Giuliano, che
spesso era assediato"
Questo dev' essere un paese di ciechi: neppure i
carabinieri del "Battaglione Sardegna" che su ordine del questore Colucci,
la mattina del 21 luglio, vengono spostati da piazza Fontane Marose
a Bolzaneto e vi restano dalla mattina alle 7 fino alle 22 hanno visto
"niente di anomalo", "nulla videro o sentirono"...
Un intreccio di
omerta' continuera' a proteggere i picchiatori del GOM e i suoi dirigenti per
tre anni dopo i fatti di Bolzaneto.
Ma chi sono, che ruolo hanno all'interno delle strutture
penitenziare questi "bastardi picchiatori che abbiamo già visto in azione
anche a Genova" ? I Gruppi Operativi Mobili (GOM), sono nati
all'interno della Polizia Penitenziaria con un provvedimento del
maggio 1997 del Direttore generale del Dap (Dipartimento dell' Amministrazione
Penitenziaria), tale Michele Coiro. Nel febbraio del ‘99 il
Guardasigilli "comunista" un certo Oliviero Diliberto firmo' il decreto
che ne regolamentava l’istituzione e ne stabiliva le funzioni, il personale, i
mezzi e le attrezzature tecnico - logistiche di cui sarebbe stato dotato. Con
quel il regolamento il Gom venne ad assumere le funzioni del
soppresso Servizio Coordinamento Operativo Polizia Penitenziaria
(Scopp).
(-Il Gruppo Operativo Mobile GOM, costituito
con provvedimento del 25.05.1997 alle dirette dipendenze del Direttore
Generale che ne dispone l'impiego, ha continuato ad assicurare, nel corso
dell’anno 1999, i servizi di traduzione e piantonamento relativi a detenuti ed
internati ad altissimo indice di pericolosità e con particolare posizione
processuale, che possono essere effettuati, per motivi di sicurezza e
riservatezza, in deroga alle vigenti disposizioni amministrative in materia, con
particolari modalità operative(...)predetto Gruppo (formalmente istituito, come
è detto, con D.M. del 19 febbraio 1999) relativamente alla gestione extra e
intramurale dei detenuti sottoposti all’articolo 41 bis dell'Ordinamento
Penitenziario e dei detenuti collaboratori di giustizia.
Sempre nel 1999, viene istituito l’UGAP (Ufficio per la
garanzia penitenziaria) che "opera alle dirette dipendenze del Direttore
Generale dell'Amministrazione Penitenziaria ed è diretto da un funzionario
avente qualifica di Dirigente Generale dell'Amministrazione penitenziaria ovvero
di Ufficiale generale del ruolo ad esaurimento del disciolto Corpo degli agenti
di custodia a essa equiparato". A detto Ufficio vengono inoltre attribuite
competenze sui funzionari - COMSEC - sicurezza nelle comunicazioni - ed E.A.D. -
Sicurezza nella trattazione informatizzata dei dati.L' UGAP, da cui dipendono i
GOM, e' sostanzialmente una struttura di intelligence creata con il
‘compito’ ufficiale di vigilare sulla ‘sicurezza degli istituti
penitenziari’. Alla direzione di questa "struttura di intelligence
penitenziaria" il "compagno ministro" chiamo' il generale Enrico Ragosa,
allora dirigente del Sisde, gia' responsabile dello Scopp distintosi nei
pestaggi di detenuti a Secondigliano nel 1993, e a Pianosa, nel
1992.- -“Creare l’Ugap – denunciò Stefano Anastasia, Presidente di Antigone –
significa togliere attribuzioni e poteri al direttore del Dap (che allora era
Alessandro Margara), e indica una strada pericolosa, quella della
militarizzazione della polizia penitenziaria”. Inoltre, Ragosa non è una
figura delle migliori: “già a capo delle cosiddette squadrette interne
dell’amministrazione penitenziaria che, negli anni ottanta gestivano le
situazioni di crisi nelle carceri, poi allontanato dal precedente direttore del
Dap, Michele Coiro, e finito al Sisde, oggi gestirebbe un vasto potere nel
sistema carcerario.”)
In piena linea con il suo progenitore
il GOM dalla sua creazione sulla scia dei pestaggi di detenuti nelle
carceri italiane e' piu' volte oggetto di interrogazioni parlamentari, di
polemiche e inchieste. In una
interpellanza al senato ( gennaio 2001) Al Ministro della
giustizia riguardo della morte del detenuto Giuliano Costantini si solleva
la questione della relazione tra l'
attivita' sistematica delle "squadrette" (pestaggi e vessazioni a danno dei
detenuti) nelle carceri e la recente riorganizzazione dei gruppi
operativi mobili (GOM), struttura notoriamente posta alle dirette dipendenze
dell’UGAP, l’ufficio per la sicurezza penitenziaria voluto dal Ministro della
giustizia del Governo precedente.
In un altra
interrogazione al senato (febbraio 2000) si fa' esplicitamente riferimento a
" una incontestabile
coincidenza con l'istituzione dell'UGAP, con l'intervento dei GOM e con
l'arrivo di un pubblico ministero dell'Antimafia alla direzione del DAP. Si
registra, in pratica, una recrudescenza del fenomeno delle morti
nelle carceri."
Giuliano Pisapia( ex presidente della commissione
Giustizia della Camera su "Liberazione" del 4 maggio 2000) dopo aver denunciato
" :I fatti avvenuti nel carcere di S. Sebastiano a
Sassari, che hanno
portato all’emissione di decine di provvedimenti di custodia cautelare
affermava: "Dal novembre 1998, dopo aver constatato personalmente episodi
di brutalità compiuti dai Gom durante una “perquisizione” nel
carcere di Opera (celle devastate, effetti personali dei detenuti
danneggiati e distrutti) attendo, nonostante i ripetuti solleciti, una risposta
a ben tre interrogazioni parlamentari sulla natura e sui compiti dei Gom,
i cui abusi determinano paura e disagio fra gli stessi agenti di polizia
penitenziaria." E lo stesso Pisapia in parlamento affermera' : "La polizia
penitenziaria dipende dal ministero di Grazia e Giustizia. Io sono stato per più
di due anni presidente della commissione parlamentare Giustizia e dell'esistenza
di questo gruppo non ho mai saputo niente. Si sa solo che è stato istituito nel
'94 con un decreto dell'amministrazione penitenziaria." "Questi agenti vengono
selezionati in base alle attitudini e anche al profilo ideologico, per tre volte
ho presentato interrogazioni sull'attività del Gom e i governi del
centrosinistra non mi hanno mai risposto".
Poi sono venutie le
torture inflitte a Bolzaneto... I protagonisti sono sempre i deliranti esaltati
del GOM. Gli stessi aguzzini che Gimmy Puglisi anarchico siciliano,
arrestato dalla procura di Genova per il G8, denuncera' come autori di un
pestaggio ai suoi danni nel carcere di Messina Gazzi: "Messina
26/6/03 Ciao a tutti Questo è quello che accade nel carcere di Messina
Gazzi. La "squadretta" e i pestaggi sono a colazione pranzo e cena. Per loro
poco importa se hai ragione o meno. Sono programmati per massacrarti. Sono in
20, girano in sezione in gruppi di 5. Per non confondersi con le guardie
semplici, sono vestiti con la divisa grigia e gli anfibi e hanno una fascia
nera sul braccio destro. Il loro capo è il comandante del carcere. Da
mesi sono sotto mira di questi assassini. Sono loro che il 23 dicembre
2002 mi hanno aggredito. Non ho molto da dire al riguardo. Penso che
basti così, ma è una minima parte di quello che accade qui. Tutti uniti
contro il carcere! Vi saluto tutti. Fuori la "squadretta" dalla
sezione! Fuori la "squadretta" dal carcere! Carlo vive! "
Le
"esemplari "operazioni del Gom in tipico stile fascista continuano nelle
carceri del paese, nonostante le inchieste a loro carico aperte dalla
magistratura genovese, al di fuori di ogni controllo con la ferocia di
sempre in nome e per conto dello Stato italiano. La storiella delle
"mele marce" e' davvero ridicola. I GOM internazionalizzano le loro
"modalita' operative" e vanno in
Kossovo per procedere alla ricostruzione e riorganizzazione post-bellica del
sistema penitenziario Kosovaro.
Il
GOM ha operato ed opera presso le Case Circondariali di Roma "Rebibbia Nuovo
Complesso", Roma "Regina Coeli", Velletri, Viterbo, L’Aquila, Ascoli Piceno,
Pisa, Cuneo, Napoli "Secondigliano", Catanzaro, Agrigento, Palermo "Ucciardone",
Palermo "Pagliarelli", Trapani, Novara, Tolmezzo, Alessandria, nonché presso le
Case di Reclusione di Spoleto, Sulmona e Parma.
In
dettaglio:
Casa Circondariale di ROMA "REBIBBIA Nuovo
Complesso".
La consistenza organica del GOM è di 84
unità, cui è attribuito il compito di gestire in via esclusiva la sezione
destinata alla contenzione dei detenuti sottoposti al regime differenziato
previsto dall’art. 41 bis, 2° comma dell'Ordinamento Penitenziario, nonché di
gestire, in via esclusiva, le aree riservate dove sono ristretti elementi di
elevatissima pericolosità anche affiliati ad organizzazioni criminali di tipo
mafioso.
Allo scopo di soddisfare le esigenze
dell'Autorità Giudiziaria sono state effettuate dal Reparto circa cento
traduzioni.
Casa Circondariale "REGINA COELI"
Il GOM ha operato nell'istituto dal 10.08.98 con una consistenza organica di
circa 30 unità per assicurare, in condizioni di massima sicurezza, la
salvaguardia dell'incolumità di un detenuto successivamente ricoverato, e
piantonato da unità dello stesso Reparto, presso una struttura
sanitaria.
Il Reparto in questione, ha cessato
l'attività presso l'istituto il 4.05.99.
Casa Circondariale di
VELLETRI
Il GOM ha iniziato la propria attività il
3.11.1997, con una consistenza organica media di circa 20 unità, per la
custodia, in apposita sezione, di un noto detenuto, già "collaboratore di
giustizia" di particolare rilievo, classificato dagli organi competenti quale
soggetto ad "elevatissimo spessore criminale".
Il
Reparto, ha altresì provveduto ad effettuare le traduzioni dello stesso per
esigenze dell'Autorità Giudiziaria e, successivamente, ha proseguito l'attività
di custodia presso le altre Case Circondariali ove è stato
trasferito.
Casa Circondariale di VITERBO
Consistenza organica del GOM di 53 unità che contribuiscono, unitamente alla
gestione del servizio video conferenze, al mantenimento dell’ordine e della
sicurezza nella sorveglianza di detenuti sottoposti al regime di cui all’art. 41
bis dell’Ordinamento Penitenziario. Il reparto opera dal 15.07.97.
Casa
Circondariale di L’AQUILA
Il GOM opera dal 1994 per la
gestione dei detenuti "collaboratori di giustizia", per i quali effettua anche
il servizio di traduzione per esigenze processuali nonchè per le località
disposte dall'Autorità Giudiziaria, per la custodia di circa 50 detenuti
sottoposti al regime di cui all’art. 41 bis dell'Ordinamento Penitenziario e per
la gestione del servizio di video conferenza.
Casa Circondariale di
ASCOLI PICENO
Il GOM opera dal 15.02.1998 con una
consistenza organica di 44 unità per la gestione del servizio di video
conferenza e della c.d. "Area Riservata", ove sono custoditi i detenuti ad
elevatissimo indice di pericolosità.
Il Reparto
contribuisce, inoltre, coadiuvato dal personale dell’Istituto, a garantire la
sicurezza della sezione destinata alla contenzione di numerosi soggetti
sottoposti al regime differenziato previsto dall’art. 41 bis dell'Ordinamento
Penitenziario.
Casa di Reclusione di SPOLETO
Il
GOM opera, dal 15.02.98, con 51 unità, con compiti di gestione del servizio di
video conferenza e delle sezioni ove sono ristretti i detenuti sottoposti al
regime previsto dal più volte menzionato art. 41 bis dell’Ordinamento
Penitenziario.
Casa di Reclusione di PARMA
Il
GOM ha operato nell’istituto di Parma con circa 15 unità dal mese di luglio del
1997 al mese di luglio del 1999.
Le principali
attività svolte sono state la gestione del servizio delle video conferenza e il
servizio di custodia e sorveglianza dei detenuti sottoposti al regime previsto
dall'art. 41 bis dell'Ordinamento Penitenziario.
Casa Circondariale di
CUNEO
Il GOM opera con 10 unità, occupandosi
esclusivamente del servizio di video conferenza.
Casa Circondariale di
NAPOLI "SECONDIGLIANO"
Il GOM opera con 11 unità,
occupandosi prevalentemente del servizio di video conferenza
Casa
Circondariale di CATANZARO
Presso la sede di Catanzaro
il GOM ha svolto attività, dal mese di luglio al mese di dicembre del 1999, con
6 unità che hanno collaborato con la Direzione dell’Istituto.
Case
Circondariali "Ucciardone" e "Pagliarelli" di PALERMO
Il GOM, costituito da nuclei operativi separati, è attivo con una consistenza
numerica di circa 60 unità con mansioni di: coordinamento, vigilanza e sicurezza
della popolazione detenuta sottoposta al regime speciale previsto dall’art. 41
bis dell'Ordinamento Penitenziario, la cui gestione e di esclusiva competenza
degli uomini in forza al reparto; vigilanza e sicurezza nei confronti dei
detenuti che hanno intrapreso la strada della collaborazione con la
giustizia.
Casa Circondariale di TRAPANI
Il GOM
ha operato per la custodia, in affiancamento al personale del quadro permanente,
dei detenuti sottoposti al regime differenziato di cui all’art. 41 bis
dell'Ordinamento Penitenziario, nonché, a supporto del locale nucleo traduzioni,
per la gestione dell’ordine e della sicurezza all’interno dell’Aula Bunker
annessa alla Casa Circondariale in occasione della celebrazione dei processi nei
quali i suddetti detenuti sono stati chiamati a
presenziare.
Il reparto, di 15 unità, ha cessato
definitivamente l’attività nel mese di giugno dell’anno 1999.
Casa
Circondariale di ALESSANDRIA
Durante la breve
permanenza in questa sede, dal giugno al settembre 1999, il GOM ha avviato, con
7 unità, il servizio di video conferenza, svolgendo, nel contempo, attività di
formazione, per la gestione dello stesso, nei confronti del personale del quadro
permanente.
Casa Circondariale di NOVARA
Dal
mese di giugno del 1999 è stato istituito il reparto, con una consistenza
organica di circa 21 unità adibite alla gestione del servizio di video
conferenza.
Casa Circondariale di TOLMEZZO
Istituito nel mese di giugno del 1999, il reparto opera con una consistenza
organica di circa 26 unità, adibite alla gestione del servizio di video
conferenza, nonché del reparto destinato alla contenzione dei soggetti
sottoposti al regime differenziato previsto dall’art. 41 bis dell'Ordinamento
Penitenziario.
Casa Circondariale di AGRIGENTO
Il GOM ha fornito all’istituto, sia pure in via transitoria, con il comandante
di reparto coadiuvato da circa 10 unità in forza al Gruppo, assistenza per la
delicata gestione di tutte le attività connesse al buon funzionamento
dell’istituto.
Casa di Reclusione di SULMONA
Il
reparto opera con una consistenza organica di circa 18 unità che si occupano
prevalentemente della gestione delle attività connesse alla custodia dei
detenuti "collaboratori di giustizia".
Il Gruppo
Operativo Mobile dispone di automezzi e autovetture, anche protette. Il perfetto
stato di efficienza dei mezzi, per l’immediato impiego, è garantito dal Centro
Servizi, ove opera personale di polizia penitenziaria con specifica esperienza
nel settore (circa 15 unità), per il quale l’aumento delle esigenze operative,
unitamente al potenziamento della dotazione di veicoli, ha comportato un
incremento notevole delle
attività.
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molto interessante
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bravo ma Saturday, Nov. 20, 2004 at 4:09 PM |
mail:
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è importantissimo diffondere info sulle carogne terroristi di stato ma:
NON BASTA.
il fascismo del liberalnazismo ormai imperversa a tutti i livelli - leggete oggi l'editoriale di rossanda sul manif e sempre sul manif le notizie sull'approvazione da parte del senato della militarizzazione della stampa.
forse è ora di riflettere ed agire su quanto disse il Che liceale ai compagni che gli chiedevano xché proprio lui non andasse alle manifestazioni antiperoniste:
DATEMI UN MITRA E CI VADO.
chi ha orecchie x intendere,intenda prima che sia troppo tardi.
la legittima difesa è un diritto sacrosanto e legale.
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non saprei
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che fare...SOLO Sunday, Nov. 21, 2004 at 1:51 AM |
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Non saprei che fare contro ste merde,
per ora inizio sperando che vengano colpiti dalle peggiori malattie, e coloro che prontamente prenderanno il loro posto dovran soffrire ancor di più...finchèqueste testedi minchia non capiranno!!
AH EH PS: SON PAGATI ANCHE LORO(dovessi ricorare anche tutti gli altri usi dannosi non finirei mai, di semplici "innocenti" sprechi peggio ancora.....) COI SOLDI DEI LAVORATORI!
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errore
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by
by Tuesday, Nov. 30, 2004 at 9:30 PM |
mail:
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volevo proporre all'autore del documento due cose. Prima di tutto siccome è, a mio parere, molto interessante e penso che bisognerebbe prevedere uno spazio d'aggiornamento continuo, in relazione specie alle "azioni" che questi servi infami compiono nei carceri. La seconda conisderazione e spero che nessuno se voglia è per la prima parte. L'istituzione dei GOM risale al primo governo prodi 17.05.96«»21.10.1998 le responsabilità al riguardo erano: GRAZIA E GIUSTIZIA Giovanni Maria Flick Sottosegretari Giuseppe Maria Ayala Franco Corleone Antonino Mirone Per completare l'opera come ministro dell'interno c'era Napolitano Quindi si potrebbe dire che è sotto la giurisdizione Flick che M.Coiro da via libera all'istituzione dei Gom. In Più si potrebbe aggiungere per non negare "l'interesse" che qull'altro brav'uomo di diliberto ha avuto verso questi servi che fu proprio lui a inviarli in Kosovo per riorganizzare la nuova polizia su mandato ONU
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quello che hanno fatto i BASCHI BLU e' troppo poco
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by
Primiero Thursday, Jun. 08, 2006 at 12:53 PM |
mail:
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Quello che hanno fatto i BASCHI BLU a Genova e' troppo poco per quei teppisti di merda pieni di pidocchi, dopo aver devastato mezza citta'. Invece di prendersela con le auto, vetrine, negozi ecc. ,se avevano i coglioni sotto se la dovevano prendere direttamente con i governanti, ma siccome sono tutti pecoroni hanno avuto quello che si meritavano "le botte" ed e' stato troppo poco.
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