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Fuga CPT
by ilmanifesto Tuesday, Nov. 30, 2004 at 2:28 PM mail:  

W LE EVASIONI!

In quindici tentano la fuga dal cpt di via Mattei.
Botte tra migranti e polizia.


Dieci migranti e quattordici agenti feriti. E' il pesante bilancio dell'ultimo tentativo di fuga di massa dal centro di permanenza temporanea di via Mattei a Bologna, avvenuto nella notte tra lunedì e martedì. A cercare di scappare sono stati quindici uomini, per la maggior parte tunisini e marocchini, fra di loro anche un albanese e un moldavo. Le parlamentari Katia Zanotti dei Ds e Titti de Simone di Rifondazione Comunista, che si sono recate ieri in visita al cpt raccontano che la fuga è partita da un vestibolo. I fuggitivi hanno divelto un chiavistello e giunti in uno stanzino hanno fatto un foro nel muro per raggiungere il secondo piano e da lì calarsi verso l'esterno. In cinque ce l'hanno fatta mentre gli altri dieci sono stati bloccati dall'intervento di polizia e guardia di finanza. La colluttazione è stata violenta: le forze dell'ordine sono intervenute con i manganelli, e secondo la questura di Bologna i migranti si erano armati di aste di legno. I dieci migranti sono rimasti tutti feriti, nove sono stati medicati all'interno del centro e per uno è stato necessario andare al pronto soccorso. Alcuni «ospiti» del centro raccontano di aver visto picchiare un ragazzo fino a farlo svenire e si tratterebbe della persona portata poi al pronto soccorso. Per tutte e dieci le persone trasferite al carcere bolognese della Dozza è scattato il fermo per violenza, danneggiamenti e resistenza. Il giudice ieri ha convalidato gli arresti e disposto la custodia cautelare in carcere. Per quanto riguarda le condizioni di salute di queste persone l'onorevole Zanotti che si è interessa subito della vicenda ha riferito che, mercoledì sera, quindi a più di ventiquattro ore dai fatti, «alcuni si trovavano ancora ricoverati nell'infermeria del carcere». Le fughe come quest'ultima sono per le onorevoli Zanotti e De Simone il risultato della «drammaticità di questi posti, diventati ormai peggio del carcere». Nella loro ultima visita di ieri hanno trovato una situazione che definiscono di «degrado assoluto», scoprendo che «nelle stanze da letto al posto dei soffitti in cartongesso sono stati messi dei soffitti in lamiera». Le lamiere si aggiungono alle sbarre di acciaio montate quest'estate durante una serie di lavori di «fortificazione» del centro. In pratica tutti gli spazi aperti e i camminamenti sono stati coperti e l'effetto, per chi l'ha potuto vedere, è simile a quello di «un grande pollaio».

GIUSI MARCANTE

Il Manifesto
26/11/2004

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