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OFFICINA 99 - UN PEZZO DI STORIA NAPOLETANA
by UN COMPAGNO Wednesday, Dec. 01, 2004 at 11:05 AM mail:

UNO SGUARDO RETROSPETTIVO SULL'ESPERIENZA STORICA DI OCCUPAZIONE E LOTTA A NAPOLI

01 05 1990

A metà del guado del primo anno dell'ultimo decennio del secondo millennio,
Due anni prima di tangentopoli ed otto anni dopo il terremoto,
Nel pieno del movimento della Pantera ed a pochi mesi dalla I guerra del Golfo,
Napoli sperimenta una forma inedida di protagonismo diretto dei giovani.

Viene occupato uno stabile a Via Carlo di Tocco, nr.99.

In piena zona orientale, quartiere dormitorio schiacciato tra la deindustrializzazione
e la lottizzazione del nuovo centro direzionale, un gruppo di donne ed uomini, studenti e disoccupati, militanti degli anni '70 e proletari di quartiere danno vita ad una esperienza già conosciuta da anni nel nord italia, e che rivive nei racconti dei giovani emigranti: la riappropiazione diretta di spazi sociali.

L'occupazione delle case sfitte ha vissuto una stagione prolifica nel post terremoto, ma nel meridione stentano a svilupparsi esperienze collettive di autogestione.

L'eroina domina i quartieri, l'alienazione urbana subentra all'edonismo reganiano ed al gelido dirigismo tacheriano. Gli sprechi ed i ladrocini degli anni '80 stanno mostrando il loro passo corto, nello stesso anno crolla il muro di Berlino ed il capitale mondiale integrato inizia la sua lunga corsa verso il dominio globale dell'economia sulla politica.

Il lungo ciclo delle lotte operaie è chiaramente chiuso, e con lui si compie il riflusso delle organizzazione della sinistra extraparlamentare, le galere di stato sono ancora piene di centinaia di prigionieri rivoluzionari. Da pochi anni si è vinto uno storico referdum contro il nucleare, che ha visto in nuce il nucleo nuovo della sinistra critica e di base. Uno sguardo sul futuro e nuove forme di protagonismo vengono delineate dai movimenti ambientalisti e contro le basi militari.

L'occupazione di Officina 99 ha attraversato quasi 15 anni di vita di questa città, ha resistito a due sgomberi e diversi arresti mirati e preventivi. A partire dall'Assemblea Nazionale "L'utopia ed il progetto: Rompere la Gabbia" del 1991, il collettivo politico di gestione si è rapportato ed è stato parte attiva e riconosciuta di tutti i movimenti sociali napoletani, italiani, europei ed internazionali.

Da lì nascono i colletivi internazionalisti di appoggio alla I Intifada, le lotte degli studenti medi ed universitari del 1993 e 1994 contro il I govenro Berlusconi e la privatizzazione del sapere(SABOTAX), l'occupazione del Lab.Okk. Ska, le sinergie con il movimento dei disoccupati organzizzati di Banchi Nuovi (l'ultimo che è andato a lavorare). Attorno ad Officina 99 ruota il collettivo di appoggio alla rivolta zapatista che participerà al I ed al II Incontro Internazionale contro il Neoliberismo e per l'umanità (1994 e 1995), praticamente il primo embrione di Porto Alegre e del Movimento No Global.

Migliaia di concerti a prezzo politico, centinaia di rappresentazioni teatrali e cinematografiche, innumeri ore di tempo liberato e sottratto al degrado ed all'alienazione, per reinventarsi come intelligenza collettiva e sfida di costruire un futuro migliore qui, ora e subito.

Rifiuto di rassegnarsi all'accettazione dell'esistente e sguardo degno e fiero rivolto verso l'avvenire.
Questa è la storia di Officina 99. Instancabili, mai proni agli schemi della politica partitica ma partecipi attivi al dibattito ed alle lotte, in dialogo perenne con quanto si muove a sinistra.

Questi sono alcuni scampoli di memoria sull'esperienza passata di Officina 99, il presente è più noto a tutti.

Il CSOA OFFICINA 99 è un patrimonio di memoria vivente della città di Napoli e di tutto il movimento. Un terreno ancora ubertoso che può dare innumeri frutti e formare ancore molte generazioni di giovani dediti a migliorare lo stato di cose presenti, come ha già fatto e continua a fare.

Ogni attacco contro Officina 99 è un attacco contro la storia perché immemore del ruolo svolto e dell'innumerevoli esperienze di vita, di lotta, di amore che la hanno attraversata in 15 anni e che attraverso lei hanno compartecipato attivazmente alla vita politica e sociale di Napoli e dell'Italia. Chiunque tenti di chiudere questa esperienza ha come scopo vero la rimozione di una parte sana della vita di questa città.

La criminalità, il degrado, l'emarginazione le disuguaglianze sono i parametri del nostro odio.
Tutto il resto è vita, lotta, passione. Abbiamo trovato 15 anni fa uno strumento per vivere, lottare, amare, è il CSOA Officina 99 e la pratica della rippropriazione diretta degli spazi abbandonati ad uso sociale e collettivo.
Questa è ormai nuova legalità, con radici antiche.

Il seme si è diffuso e riprodotto, ha rizomaticamente invaso Napoli e così continuerà a fare, ponendo nuove domande ed sperimentando risposte comuni.

Non siamo all'inizio del cammino, ma neanche a metà del guado.



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solidarietà ad officina
by gak Wednesday, Dec. 01, 2004 at 11:23 AM mail:

solidarietà stavolta non solo teorica...

venerdì sarò ad officina per il presidio!
Da troppo tempo i fascisti mascherati di AN rompono il cazzo..è ora di far vedere che officina non è luogo "protetto" da soli i suoi militanti, ma da tutto il movimento napoletano.

autogestione degli spazi>>>>>>>>libertà di pensiero

NON CI AVRETE MAI COME VOLETE VOI!

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AI COMPAGNI NAPOLETANI
by COMPAGNO PALERMITANO Thursday, Dec. 30, 2004 at 3:16 AM mail:

COMPAGNI ESPRIMO LA MIA MASSIMA SOLIDARIETà VERSO DI VOI
E SE POTESSI SAREI LI CON VOI A LOTTARE MA TANTI PROBLEMI MI TENGONO QUI A PALERMO..

ONORE AI COMPAGNI DELL'OFFICINA 99 KE DA CIRCA UN DECENNIO LOTTANO CONTRO LA REPRESSIONE E LOTTANO PER MIGLIORARE LA LORO E QUELLA DEI NAPOLETANI NELLA LORO CITTà

ONORE AI COMPAGNI NAPOLETANI

NESSUN PACIFISMO NESSUNA DISOBBEDIENZA SOLO RESISTENZA!!

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BAH
by sonoio Friday, Mar. 11, 2005 at 6:23 PM mail:

"onore"?...buahuahuhaha
"nessun pacifismo"? ma ki li caga quei 4 pseudo-comunisti con il padre medico-chirugo e la mamma avvocato.. sventolanti bandiera di quel'omosessuale del CHE

e cambiatevi le globe, le vans, le adidas e le DC... sono per chi va in skate.. e soprattuto sono americane.

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