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Nuoro: detenuti in protesta chiedono ispezione ministeriale
Redattore Sociale, 1 dicembre 2004
Nuovo allarme carceri in Sardegna. Dalla mezzanotte di oggi e per tre notti consecutive i detenuti del carcere nuorese di Badu e Carros protesteranno battendo sulle sbarre delle celle per chiedere, ancora una volta, interventi urgenti per mettere fine ad una situazione igienico sanitaria ormai non più sostenibile. L’iniziativa è stata annunciata con una lettera, inviata agli organi di informazione, firmata da 33 reclusi che chiedono un’ispezione ministeriale ed un incontro con il magistrato di sorveglianza.
La situazione igienico sanitaria del penitenziario è drammatica soprattutto nelle celle, aggravata da un generale decadimento della struttura nella quale mancano interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione. Condizioni che aggravano la reclusione come denunciato anche dai parlamentari che negli ultimi anni hanno compiuto visite all’interno del carcere e che sono state puntualmente descritte in un’interrogazione presentata dall’onorevole Giuliano Pisapia.
Nella lettera i detenuti annunciano che la protesta sarà messa in atto dai soli reclusi del continente per evitare che i sardi siano trasferiti ("deportati in continente" si legge testualmente), come già avvenuto. Parlano inoltre di reclusione "in un ambiente difficile e ostile, angusto e malsano" ma denunciano anche la mancanza di educatori, assistenti sociali e medici e la mancanza di opportunità di lavoro.
Problemi che sono stati al centro di una lunga vertenza degli stessi sindacati dei poliziotti penitenziari. "Qualcosa si è mosso dopo la nomina del direttore Paolo Sanna ora in pianta stabile come il comandante delle guardie ma per gli interventi strutturali - sostengono i detenuti - manca sinora un impegno concreto da parte del Ministero di Giustizia". info
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