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I Wu Ming, le calunnie, il complottismo su Indy
by K. Friday, Dec. 31, 2004 at 1:43 AM mail:

a proposito di certe cose che leggo qui sopra e mi lasciano perplesso (il maremoto lo hanno provocato gli americani, i Wu Ming sono agenti nazisti e/o sionisti, ci sono immagini subliminali sataniche nei giornali dei Testimoni di Geova ecc.)

a proposito dei WM io continuo a leggere tutte queste accuse, complottismi, paranoie, psicosi, e mai nessuno che citi una fonte, un testo originale, solo altri messaggi passati mille volte su indy o su contropotere, probabilmente sempre ad opera della stessa persona che cambia nick.

questo è quello che mi sembra di capire: a bologna nei primissimi anni novanta alcuni compagni molto giovani (alcuni addirittura adolescenti) che si chiamavano "collettivo transmaniacon", stavano dentro l'area dell'autonomia di allora e della prima radio k, facevano performance, beffe, cose provocatorie, come + tardi avrebbe fatto luther blisset.

la tattica era shockare per poi spiegare il senso. una di queste tante azioni riguardava la libertà di parola: siccome quei compagni erano contrari a leggi che limitano quella libertà (con una tesi cara anche al situazionista vaneigem nell'ultimo libro appena pubblicato in italia, "Tutto si può dire"), anche per i negazionisti, pubblicarono (o trasmisero, non ho ben capito) testi di Rassinier, Faurisson e compagnia, accompagnati da affermazioni forti/surreali (com'era nella natura di quel progetto), per poi sollevare un problema: non si può demandare allo stato, alla censura e alle denunce la lotta contro i discorsi che non ci piacciono. E' il solito discorso "io non sono d'accordo con quello che dici ma lotterò perchè tu possa dirlo".

devo dire che, al di là delle modalità discutibili (sulle quali almeno uno di quei compagni, Bui, fece autocritica qualche anno dopo, e qualcuno l'ha postata anche qui sul nw poco tempo fa ma non ho voglia di cercarla) io nel contenuto sono d'accordo, e non credo che questo faccia di me un fascista. non si può delegare alla repressione il problema del perchè certe cose si dovrebbero o non si dovrebbero dire.

da quel che ho capito, quella provocazione era comunque sempre accompagnata dalla denuncia senza equivoci di tutti i fascismi e i razzismi e anche delle strategie culturali della nuova destra, e si vede che la cosa era chiara se nessuno si e' sognato di isolare quei compagni e la loro attività nel movimento bolognese e italiano è proseguita anche negli anni a venire, quando alcuni di loro sono entrati in luther blisset, collaborando con tutte le realtà possibili, soprattutto sui discorsi dell'antifascismo e della lotta alla repressione, alle montature giudiziarie ecc.

per non parlare di wu ming, in cui mi dicono ci sia un solo ex-Transmaniacon, e sul cui antifascismo totale e il cui essere di sinistra non mi sembra possono esserci dubbi, per loro parlano le loro attività, i loro libri (da Q a New Thing), le battaglie che fanno, il modo come stanno nelle lotte ecc. ecc. Si può non essere d'accordo con loro su molte cose, ma non si può negare da che parte stanno.

quindi non capisco che senso ha questa polemica priva di argomenti, a parte lo scopo di calunniare qualcuno. e' la solita tattica di dare dell'antisemita a destra e a manca a chiunque ti stia sulle palle? (tra l'altro in Q gli ebrei sefarditi ci fanno un figurone.)

poi, i blisset e poi i wu ming non hanno mai nascosto di essere per la liberta' di parola (quindi ANCHE per la liberta' di parola dei negazionisti o dei fasci), lo hanno scritto tante volte, lo hanno sempre ribadito. che senso ha "smascherare" qualcuno su idee che quel qualcuno ha sempre ammesso di avere, senza problemi?

Non volere che lo stato soffochi delle opinioni anche inaccettabili non significa che i fasci non vadano spazzati via, che non ci si debba difendere. ma l'unico modo per spazzare via certe idee è continuando a diffonderne altre, ci vuole una mobilitazione culturale.
dovremmo chiederci se questi scazzi e questi tentativi di diffamare la gente servono davvero, a quello scopo.

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Grande libro
by vale la pena Friday, Dec. 31, 2004 at 1:46 AM mail:

Grande libro...
8879287141.jpg, image/jpeg, 199x300

Vaneigem, Raoul

Niente e' sacro, tutto si puo' dire

Ponte alle Grazie - Collana: Saggi.

Pagine 91 - Formato 13,5x20,5 - Anno 2004 - ISBN 8879287141
Argomenti: Saggistica
Normalmente evaso in 3-5 gg. lavorativi

Prezzo di vendita: € 7.00

Note: Riflessioni sulla liberta' d'espressione - Traduzione di Francesco Bruno

Caratteristiche: brossura

Note di Copertina
"Non c'é un uso buono o cattivo della libertà di espressione. C’è solo un uso insufficiente": basta questa affermazione di Raoul Vaneigem per comprendere il tono di questo vero e proprio manifesto, dedicato alla libertà più fondamentale dell’essere umano. Un pamphlet che si inserisce nel dibattito sulla regolamentazione dei mass media risalendo la corrente: la libertà è sempre troppo poca.
Il diritto all’espressione - anche di pensieri negativi, giudicati indegni e impresentabili dai benpensanti, dagli ideologi, dai censori – è un diritto inalienabile, fondamentale, che va difeso ad ogni costo. La censura sui valori negativi – come la pornografia o il razzismo - è solo un alibi ipocrita, un modo in cui la società nasconde il male perché non sa o non vuole rimuovere le cause.

"Un appello alla responsabilizzazione della collettività che svolge in modo inedito, radicale, antipuritano e dinamico la critica dei media, così di moda al giorno d’oggi." (Les inrockuptibles)

"Una difesa della libertà di espressione appassionata e razionale allo stesso tempo." (Magazine littéraire)

"Se esistesse un unico libro sulla libertà di espressione, sarebbe questo." (Télérama)

Un brano:
"Niente è sacro. Tutti hanno il diritto di esprimere e di professare a titolo personale qualsiasi opinione, qualsiasi ideologia, qualsiasi religione.
Nessuna idea è inaccettabile, nemmeno la più aberrante, nemmeno la più odiosa. Nessuna idea, nessun discorso, nessun credo possono sottrarsi alla critica, all’irrisione, al ridicolo, all’umorismo, alla parodia, alla caricatura, alla contraffazione. «Lo ripeterò in tutte le maniere» scriveva già Georges Bataille, «il mondo è vivibile soltanto a condizione che nulla in esso sia rispettato». E il poeta Scutenaire: «Ci sono cose con cui non si scherza. Non abbastanza!»
Ciò che sacralizza uccide. L’esecrazione nasce dall’adorazione. Sacralizzati, il bambino è un tiranno, la donna un oggetto, la vita un’astrazione disincarnata."

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paranoia
by andrea Friday, Dec. 31, 2004 at 1:53 AM mail:

Caro K., se ci fossero più interventi come il tuo, dove si cerca di ricapitolare una questione, Indymedia funzionerebbe meglio. però temo non serva a niente: è un dato di fatto che la paranoia non si può disinnescare. qualunque tentativo di spiegazione è visto dal paranoico come parte integrante del complotto. se qualcuno crede che delle potenze occulte stiano cercando di fotterlo in un certo modo, e tu gli spieghi paziente che non può essere così, secondo lui stai cercando di impedire che si difenda. si può andare avanti all'infinito. se qui su Indy verrà fuori uno che dice che la Resistenza era un complotto dei nazifascisti per fingere di perdere la guerra, e che tutti i comandanti di brigata erano dei doppi agenti, hai voglia a cercare di spiegare che è un delirio: se lo fai, chissà, forse pure tu sei un doppio agente :-)))
No, credo che l'unica sia non cagare certi discorsi, che tanto non vanno da nessuna parte. Non mi sembra che gli stessi Wu Ming se ne preoccupino, credo sia inevitabile, quando si diventa un po' celebri: per il solo fatto che esisti accendi la scintilla a qualche matto, che poi diventa ossessionato da te e dedica la vita a denigrarti.
bisogna solo stare attenti a non finire come Jhon Lennon, o come l'ex-cantante dei Pantera.

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asce di guerra
by comandante bob Friday, Dec. 31, 2004 at 2:00 AM mail:

Bob. Teo. Eroi dimenticati, o piuttosto che hanno scelto di farsi dimenticare. Forse l’una e l’altra cosa insieme. Protagonisti per un momento, un momento cruciale, quando si trattava di vivere o morire, e dopo sempre più fuori ruolo, incapaci di adattarsi. Alle direttive del Partito Nuovo, come al ritorno alla vita “normale”. Hanno continuato a combattere, ognuno a modo suo: la fuga oltre cortina e una misteriosa permanenza in Cecoslovacchia per Teo, la testa delle manifestazioni per Bob.
Ma poi? Poi arrivano gli anni Cinquanta, crinale difficile: scioperi e battaglie sociali combattute di strada in strada, da un lato, normalizzazione e sangue freddo imposti dal partito, dall’altro. E il boom economico dietro l’angolo, che avrebbe accomodato le borse e le coscienze.
Negli anni Cinquanta chi aveva l’istruzione o anche solo la voglia di trovare un proprio posto dentro le organizzazioni della sinistra democratica non ha avuto problemi ad essere accontentato. C’era bisogno di gente in gamba, giovani svegli e temprati dalla lotta. Gente come Mirco e come Sole.
Quelli come Teo e Bob si sono fatti da parte, senza chiedere niente a nessuno. Questione di carattere e stile di vita, forse, prima che politica, perché comunisti lo sono sempre rimasti, fino alla fine. Per Bob si è dipanato il bandolo di un’esistenza post-eroica che nessuno potrebbe invidiare: un lento spegnimento, sputando sangue nel fazzoletto. Per Teo il tentativo di costruirsi una vita privata, in disparte, una moglie da amare. Forse Teo un proprio angolo l’aveva trovato, qualcosa che lo riconciliasse con la delusione della rivoluzione mancata e l’avanzare dei tempi nuovi. Resta comunque un personaggio sfuggente, a tratti oscuro.
Il mito della Resistenza acclude quelli come Bob e Teo nell’agiografia leggendaria, ma non ne segue i percorsi negli anni a venire.
Contadini e operai che scelsero di riscattare vent’anni di sudditanza e - come santi su un calendario laico - finirono col fornire la sponda a tutti quelli che non si erano mai ribellati. Dopodiché sono tornati alla vita di prima, mandando giù il rospo, lasciandosi la prospettiva del grande cambiamento sociale alle spalle. Sono tornati ad essere operai e contadini.
Ripenso ai libri di Calvino e di Fenoglio letti tanti anni fa, a scuola. Tra i pochi che hanno saputo rendere la portata del trauma vissuto da molti. Il ritorno “a casa”. Che in buona parte è metafora del ritorno dell’Italia a se stessa, alla storia gattopardesca di sempre, storia di pagine voltate, ma talmente trasparenti da lasciare intravedere quello che c’è sotto, ancora tutto qui, ancora merdosamente “nostro”. La giustificata voglia di dimenticare il peggio porta con sé la rimozione dell’orrore: i vent’anni di fascismo che stanno dietro, ma anche i fascisti reintegrati nella vita pubblica, nella politica, uno stato ancora spudoratamente “etico”, la stessa cultura giuridica, i comunisti ancora perseguitati, ostracizzati, i carabinieri, la Celere di Scelba. I “favolosi” anni Cinquanta.
E se lo stato non è cambiato, è comunque riuscito ad appropriarsi del mito popolare partigiano, a farne pilastro portante di una rifondazione più apparente che reale, con una soluzione di continuità troppo scarsa rispetto al passato. Quando la mitologia popolare diventa Mitologia di Stato è già spacciata. Smette di essere patrimonio collettivo e diventa materia per omelie istituzionali, diventa Memoria: una triste religione laica, amministrata dai sacerdoti di turno. E’ così che dietro al “Mai più!” proclamato dai palchi e dalle tribune, si nasconde la coazione a ripetere, la possibilità che tutto torni nelle forme nuove e assai più moderne, “democratiche”, del presente che ci viene consegnato.
Per capire qualcosa occorre sbriciolare il mito come ci è stato tramandato e scavare fuori dalle macerie le storie vive. Quelle che nessuno ha raccontato. Le asce da disseppellire. Come quella di Teo e Bob, come quella del vietcong romagnolo.
Combattenti di un’altra epoca. Sembrano passati secoli e invece alcuni di loro sono ancora qui tra noi, disposti a raccontarci quella storia.
Una storia che si è voluta “ripulire”, per renderla inoffensiva. Per ricoprire la rabbia e la frustrazione di tanti, con le medaglie e gli encomi. Scelte schiacciate tra le calunnie di chi è rimasto a guardare, e la prosopopea delle istituzioni che da quel coraggio hanno tratto ragione di essere.
Banditi e razziatori per gli uni, eroi senza macchia per gli altri. Purché le contraddizioni reali rimanessero fuori dalla porta.
E allora questa è la vicenda di una rimozione collettiva, di un crimine consumato con le fanfare e le corone d’alloro.
Chi aveva accettato per vent’anni le condizioni del regime, ha scelto di osannare chi lo contrastò e di incolonnarsi dietro quell’icona, per negare a se stesso di non aver agito. Di non aver scelto mai. E chi invece in nome del “sacrificio degli eroi” ha ottenuto la sua fetta di ragione, l’ha spesa come meglio credeva, accettando di edulcorare il sacrificio stesso e farne un mito fondativo, ma senza più anima, stigmatizzato e consegnato alla storia affinché ci si potesse dimenticare di tutto il resto: della mancata epurazione come della rivoluzione che non è venuta. E forse anche di vent’anni di fascismo.
Si volta pagina, passiamo oltre. Non è successo niente.
Come ha detto Giorgio? «Sono vicende terribili. Ma, cosa volete, sono stati anni duri, violenti.»
Ma già, c’era il fascismo, c’era la guerra… erano altri tempi.
Mi tornano in mente le parole etiliche di Vasquez: «Quanto indietro sei disposto ad andare? C’è l’abisso, dietro. Se ti giri ti vengono le vertigini. Quanto indietro?»
Poi penso a Said, a Kadisha e a Nidal. Penso al girone infernale di Trapani.
«Ma che c’entra? Sono leggi europee, il trattato di Schengen…»
Già, che c’entra? Non c’entra mai. Non ci sono scelte da fare, né dignità da difendere.
Non la propria, tanto meno quella degli altri.
Le fondamenta scricchiolano. La puzza di marcio si spande ovunque. Il brusio di sottofondo diventa frastornante.
E così la merda ricomincia da capo.

(Wu MIng e Vitaliano Ravagli, "Asce di guerra", 2000)
http://www.wumingfoundation.com/gallery/ascediguerra.htm

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Wu Ming 1 sulla memoria della Resistenza
by comandante bob Friday, Dec. 31, 2004 at 2:03 AM mail:

http://www.wumingfoundation.com/italiano/Giap/nogiap240702.html

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x "vale la pena"
by k. Friday, Dec. 31, 2004 at 2:12 AM mail:

Eh sì, il libro di Vaneigem è una perla, fa chiarezza su tutta la questione. in francia è un problema sentito, proprio da quando vent'anni fa è scoppiato il problema del negazionismo, poi là ultimamente è normale che vengano denunciati scrittori, come Houellebecq o la Fallaci. La Fallaci fa vomitare ma non è portandola in tribunale che si risolve il pronblema, anche perché il problema non è quella razzista rincoglionita, ma i milioni di persone che comprano i suoi libri. sono quelli a farmi ribrezzo, e non è facendo sequestrare il libro che si cambia la testa di quella gente.
su questo anche i blisset avrebbero qualcosa da dire di interessante, visto che il loro libro "Lasciate che i bimbi" fu processato e sequestrato...

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binah
by codreanu Friday, Dec. 31, 2004 at 2:16 AM mail:

E questo l'avevate visto?
http://www.geocities.com/CapitolHill/Lobby/5999/pam.html
Pochi cazzi, qui tutto torna. E'chiarissimo chi li manovra.

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il delirio complottista
by Tiresia Friday, Dec. 31, 2004 at 2:16 AM mail:

L'intervento qui sopra di Andrea è molto centrato.Il delirio complottista è tipico di chi ha qualche problemuccio psichico e pensare di guarirlo con le spiegazioni è dura.
Comunque,conviene sempre dare qualche spiegazione alternativa,se non per l'autore del delirio per i ragazzini che frequentano indy e che potrebbero essere indotti a credere a quelle cazzate.
Il delirio complottista e dietrologico è perlopiù di destra e lega tutto ,senza nessun riguardo alla logica e alla plausibilità del legame che istituisce.
Rischiamo di caderci un pò tutti;sull'11 settembre,ad esempio,sostenere che tutto fosse all'inizio preparato e progettato dall'amministrazione Bush,può essere una dietrologia troppo forte,ma ancora non siamo nel complottismo patologico perchè sapendo come vanno le cose si sa che se non fosse stato così,sarebbe comunque stato possibile.
Il complottista delirante,invece-specialmente se di destra-non si fa timore di avanzare le ipotesi più assurde e di forzare I LEGAMI ALL'INVEROSIMILE,connotando sempre il tutto con aria di MISTERO E SEGRETEZZA.
Non a caso,nelle descrizioni socio politiche della destra abbondano i riferimenti alle riunioni segrete di grandi potenti,ai piani mondiali per il controllo delle genti e delle menti,alle simbologie arcaiche,ecc.ecc.
Fa parte della sua psicologia,niente da fare,è troppo convinto delle potenze "oscure" che tramano (e su cos'altro si basa l'antisemitismo nazista se non su questa capacità di trovare un capro espiatorio alle paranoie di alcune persone?).
Purtroppo,il complottista di destra (molto più patologico di quello di sinistra)ha un problema grosso come una casa che finchè non affronterà di petto non potrà superare:la sua infanzia e i suoi genitori.
Il segreto è tutto lì.
Ma non è così facile da risolvere come da dire.
Lo stesso vale per il complottista di sinistra,naturalmente,ma di solito ha elaborato la cosa in senso più realistico e potenzialmente meno criminale.

Ciao
Tiresia

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bah
by web designer Friday, Dec. 31, 2004 at 2:17 AM mail:

però hanno un sito che fa veramente cagare....

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sito
by andrea Friday, Dec. 31, 2004 at 2:19 AM mail:

Quale, questo?
http://www.wumingfoundation.com
A me sembra molto navigabile, e c'è un sacco di materiale.

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boomerang
by --- Friday, Dec. 31, 2004 at 2:25 AM mail:

In realtà gli imbecilli che scrivono cazzate sul loro conto, fanno un sacco di pubblicità gratis ai Wu Ming. Siamo tutti qui a parlare di loro, a linkare loro testi, invitare a scaricare i loro libri. Della serie, l'effetto boomerang ;-)

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un po' di lucidità pliz
by compagno stomacato Friday, Dec. 31, 2004 at 2:28 AM mail:

a volte mi sembra che Indy ormai sia in mano solo a teste di cazzo, l'ultima discussione sul maremoto e l'asteroide che gli USA non avrebbero segnalato mi ha fatto cadere le braccia... questa roba scredita chiunque si oppone a Bush. come queste chiacchiere sul "revisionismo" di questo e di quello (solo per regolare conti interni al movimento) indebolisce la lotta al vero revisionismo, che è soprattutto quello che cercando di far passare nella scuola. ma 3d come questo mi danno ancora un barlume di speranza, un po' di lucidità c'è.

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Ettore, Stella Rossa vince
by Garibaldi combatte! Friday, Dec. 31, 2004 at 2:36 AM mail:

Scaricatevi questo mp3 zippato, è tratto dall'album "54" degli Yo Yo Mundi. Una delle più belle pagine sulla Resistenza mai scritte dai WM. Mi ringrazierete. Dal vivo (Leonkavallo, l'anno scorso) fa venire i brividi.

http://www.wumingfoundation.com/italiano/54/ettore.zip

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WM su Auschwitz
by andrea Friday, Dec. 31, 2004 at 5:25 AM mail:

Il sito dei WM è pieno di cose, finisce che uno ci gira per ora.
Questo non l'avevo mai letto, è un commento dei WM a "L'istruttoria" di Peter Weiss, un'opera teatrale su Aushwitz (dal numero di Giap del 10 giugno 2002).


Il 7 giugno u.s., a chiusura dell'anno scolastico, gli studenti degli istituti tecnici-professionali aggregati Aldini-Valeriani e Sirani (Bologna) hanno messo in scena L'Istruttoria di Peter Weiss (pubblicata in italiano da Einaudi), adattamento e regia della professoressa Carla Pratella. Ci era stato chiesto di scrivere una breve introduzione all'opera, da leggere subito prima della rappresentazione. Detto fatto. Ricordiamo che Weiss trasse il suo dramma dai verbali di un processo ad alcuni aguzzini del lager di Auschwitz. Ecco il nostro testo:

<<In questo dramma di Peter Weiss, solo pochi squarci di luce calda e violenta, sottili come lamine, penetrano il buio per mettere in crisi - anche solo per un secondo - la burocrazia cieca divenuta sistema di annientamento.
Sono i pochi momenti di resistenza, una resistenza tanto più fiera quanto è disperata: "Non mi ficcherete lì dentro prima di aver rotto ogni osso del mio corpo; finché in me ci sarà un refolo di vita, sarete costretti a tenermi fermo; faro' il massimo di casino che queste povere membra possono ancora concedermi, fino all'ultimo spasmo."
Crediamo sia questa una delle lezioni da trarre: se ti verranno a prendere dovrai resistere, dimenarti, tirare calci, mordere la mano che vuole imbavagliarti. Anche quando ti metteranno in fila per la fucilazione, fino all'ultimo dovrai cercare con la coda dell'occhio una via di fuga, qualunque via di fuga. Addirittura, se ti faranno l'iniezione letale, dovrai far forza sulle braccia e cercare di rialzarti: "Ci vorrà molto più di questo".
è in fin dei conti la lezione del ghetto di Varsavia, di Karameh 1968, di Tall El Zaatar 1976 e di Nablus e Jenine 2002.
La lezione per chi sta dall'altra parte della canna del fucile, o della canna del gas, è invece: disobbedire, obiettare, disertare, comunque rifiutarsi. I colpevoli di crimini di guerra, anche e soprattutto di quelli che sfidano la descrizione e la comprensione, si giustificano dicendo: "ho solo eseguito degli ordini". A costoro va contrapposto l'esempio dei refuseniks, quei quasi 500 soldati d'Israele oggi in carcere militare per aver dichiarato: "Noi non faremo più gli aguzzini", ci sono ordini a cui non si puo' e non si deve obbedire.
Occorre fare attenzione, sulla faccia della Terra c'e' chi vuole estendere logiche da campo di concentramento a sempre nuovi settori della vita sociale. Costoro troveranno sempre i Kapo' (vittime disposte a salvarsi la vita partecipando all'umiliazione e alla soppressione dei loro compagni di sventura), ma troveranno sempre anche chi resisterà e chi disobbedirà.
Tuttavia, occorre anche essere pronti a resistere e disobbedire ai "falsi buoni", di qualunque schieramento facciano parte. I falsi buoni sono sempre zelanti nel processare i crimini di guerra altrui, nel condannare i crimini contro l'umanità solo se li ha commessi il Nemico, l'Altro da noi. Se a commetterli sono loro, li definiscono "danni collaterali".
Se oggi non stiamo zitti, sarà possibile denunciare un orrore ipocrita come quello dell'agosto 1945, quando lo Statuto del Tribunale di Norimberga definì "crimini contro l'umanità" quelli "commessi ai danni di una qualsiasi popolazione civile, prima o durante la guerra", e proprio negli stessi giorni - sebbene il Giappone fosse in ginocchio e avesse già manifestato l'intenzione di arrendersi - venivano sganciate due bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, uccidendo ben 120.000 civili, crimine che ci si guardo' bene dal processare, come oggi non si processano i responsabili dei bombardamenti all'uranio.
Se oggi non ci facciamo ingannare, sarà possibile evitare che il pianeta si trasformi in una grande Guantanamo.>>

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stella rossa vince
by k. Friday, Dec. 31, 2004 at 5:46 AM mail:

Davvero potente l'mp3. me l'immagino, letto dal vivo.

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WU MING REVISIONISMO E COMPLOTTI
by Antirev Friday, Dec. 31, 2004 at 5:46 AM mail:

Wu ming è chiamato in causa su certe cose e arrivano le risposte per interposta persona.
E, davvero, dispiace...
Aspetteremo che tornino dalle vacanze!
A te, caro K, che sei capace di scrivere: "probabilmente la stessa persona che cambia nick", rispondo soltanto: ma sei sicuro di essere la persona più indicata per smascherare le ossessioni del complotto?
Ti lascio a fare i conti con la tua psiche (io non oso addentrarmi) e non ti rispondo più.
Passo e chiudo.

Antirevi

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nuovi argomenti?
by k. Friday, Dec. 31, 2004 at 5:53 AM mail:

non ho capito con chi ce l'hai esattamente. sai antirevi, sembri un po' a corto di argomenti: il pallone è mio e non si gioca più! Quello che dici, poi, mi sembra normale, i WM mica possono seguire tutte le discussioni che ci sono in rete, in più su Indy non intervengono da un bel pezzo. sai perchè ti rispondono in diversi? forse non ci hai pensato, ma se dici che in realtà loro sono dei nazi, praticamente dai dei coglioni a tutti noi che in tutti questi anni, pur avendo letto tutte le loro cose non ce ne saremmo accorti, anzi, pensavamo proprio il contrario. insomma, te ne sei accorto solo tu, in base a qualche tuo ragionamento, ma non sei tanto bravo a comunicarlo agli altri.

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Squalo
by . Friday, Dec. 31, 2004 at 5:54 AM mail:

ma non lo capite che antirev è sempre il solito Squalo, con le solite smenate su isreale, gli antisemiti, i terroristi, i fascisti nascosti e via andare? e ci state pure a parlare??

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-
by - Friday, Dec. 31, 2004 at 5:59 AM mail:

Ma guarda che è l'incontrario-
Il tipo accusa i wm di essere al sevizio dei nazi-sionisti-Ma li leggete i topic?
Comunque non è Squalo-

Ma non avete ancora capito, poi che Squalo gioca una partita personale e non gliene fotte nulla ma proprio nulla di Israele? Se noi fossimo x Israele lui starebbe con Hamas.

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due matti diversi
by . Friday, Dec. 31, 2004 at 6:03 AM mail:

sono due matti diversi: uno accusa i wu ming di essere al servizio dell'internazionale antisemita (!), l'altro li accusa di essere agenti sionisti (!!). non so quale dei due sia squalo, forse tutti e due, comunque si elidono a vicenda.

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troppo grosso
by compagno stomacato Friday, Dec. 31, 2004 at 6:06 AM mail:

un po' pesante l'mp3 per chi ha una normalissima connessione via modem... qualcuno può farmi il favore di farne una versione più leggera?

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tentativi di mascheramento
by filologo della saga di Fantozzi Friday, Dec. 31, 2004 at 6:13 AM mail:

Sarà, ma tutto questo continua a ricordarmi una famosissima scena di Fantozzi.

Testa nel secchio, patata in bocca, finto accento svedese: "Prrrroooonttooooo?"

"Leonelli, è lei?" :-D

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poster dal sito di WM
by antifa anti-"antirevi" Friday, Dec. 31, 2004 at 7:13 AM mail:

poster dal sito di W...
resistance.jpg, image/jpeg, 286x406

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Merda al revisionismo
by Gioconda (La) Friday, Dec. 31, 2004 at 7:37 AM mail:

Arg dichiara con grande chiarezza e incisività:

“Se mi si rompe un tubo in casa e mi serve l’idraulico, non me ne frega niente se è fascista o anarchico o democristiano: lo pago, e ripara il tubo”.

Alice mi reclama:

“Gioconda dove accidempoli sei finita? Postillami per favore questa metafora:
«Se mi si rompe un tubo in casa e mi serve l’idraulico, non me ne frega niente se è fascista o anarchico o democristiano: lo pago, e ripara il tubo»”.

Antirev sostiene con comprensione troppo sprecata:

“La questione dei trascorsi revisionisti di Wu Ming torna fuori di tanto in tanto anche qui in Indymedia (ma i siti dove rispunta sono tanti, basta navigare con un po' di curiosità...)
E' normale che un curriculum così pesante e mal camuffato riemerga, come ha detto qualcuno, come uno scheletro nell'armadio.
Strillare all'infame, come si è cercato di fare anche qui, non serve a niente.
Anche se possono gabbare qualche giovane senza memoria storica e senza spirito critico non riusciranno mai a liberarsi di questo peccato originale.
Se ammettessero una buona volta di aver fatto una porcheria colossale ci sarbbe meno confusione.
Ma preferiscono l'ambiguità: i dico e non dico, sollevare polveroni nell'illusione di cavarsela imbrogliando le carte.
Così facendo possono solo incolpare sé stesi del ritorno perpetuo del loro passato che non passa.
E chi è causa del suo mal pianga se stesso.
Buon anno a tutti,e un anno duro ai truffatori da quattro soldi”.

ECCO IL COMMENTO:

Nell’ottica pragmatica di chi non capisce un tubo (per questo costui ha bisogno dell’idraulico) un fascista, un anarchico o un democratico di sinistra sono uguali. Dipende solo dall’eleganza del prezzo.
In altre parole, non credo che isolando la negazione delle camere a gas, con cui hanno cominciato da giovinetti (“La ProvocAzione Revisionista”), si recepisca concettualmente l’operatività poliedrica di Wu Ming.
Anzi, per loro il revisionismo è un dato necessario e lo rivendicano. È la loro didattica della provocazione, via via sempre più raffinata in forma artistica. Un conflitto a fuoco tra spacciatori di eroina può essere descritto come la battaglia partigiana di Porta Lame (Wu Ming, 54). Come mai?

Al poeta non resta più niente da dissacrare se non l’ultima religione dell’uomo occidentale: la storia, la memoria. Ma è un limite insormontabile: tale impresa demolitrice, se mai si potesse attuarla sino in fondo, dissiperebbe infatti qualsiasi forma e traccia di individualità, soggettività, resistenza e compagnia bella.
In realtà è una pratica storica del Fascismo la dissacrazione del passato non condotta sino in fondo, ma solo fino al punto di consacrare autoritariamente un nuovo mito artificiale. Non a caso è proprio quella l’epoca in cui nasce l’industria culturale. Per questo reinterpretare Sorel era importante per Mussolini (la mitografia soreliana è rivendicata in Giap! come fondamento teorico: in senso estensivo e al di fuori del mito razionale dello sciopero generale).
Ci sono cose che un compagno (anche Wu Ming) non accetta di dissacrare a scopo artistico. La logica capziosa della dissacrazione è finalizzata pertanto a un mito politico. Il revisionismo è una manipolazione non circoscrivibile. Il poeta torna vate. Chi può capire, capisca. Let’s play the game.

Il commento è concluso. La Gioconda torna al lavoro sulle note di Right here, right now. Meglio maraglia. Merda continua allo snobismo, al revisionismo, al sessismo.

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metodo fascista
by Arg(elatese) Friday, Dec. 31, 2004 at 8:40 AM mail:

A parte che la battaglia finale di "54" è uno dei più amari e incisivi omaggi alla "resistenza tradita", con il personaggio di Ettore che crede di rivivere "i giorni più belli della sua vita" nonostante la durezza del presente, ed è la parte che più è piaciuta a tutti gli amici e compagni, anche di una certa età, a cui ho regalato il libro - e che al contrario di te hanno saputo leggerlo (un romanzo non è un volantino, caro compagno).

A parte questo, quello che è revisionista e fascista è il metodo di virgolettare delle frasi altrui e ficcarle a caso in mezzo ai dibatitti, senza indicare da dove sono state prese.
La mia frase sull'idraulico era riferita a una cosa ben precisa, cioè uno dei tuoi tanti ragionamenti senza senso, il seguente:

1. Luther Blissett ha fatto la controinchiesta sul caso di Marco Dimitri e ci ha scritto pure un libro, "Lasciate che i bimbi";
2. Ergo: Luther Blissett ha sposato l'ideologia del satanismo (falso);
2. Marco Dimitri era difeso in aula da un ex-dirigente del FUAN (falso, ci vuole poco a sapere chi era il suo avvocato, Nicola Chirco, tutto fuorché un fascista, ma anche fosse? che c'entrano i presunti trascorsi politici di un avvocato, e soprattutto, che c'entrano con chi fa una controinchiesta?)
3. Ergo n.2: satanismo = fascismo
3. Ergo n.2: i Wu Ming se la fanno coi fascisti.

Questo era il tuo s-ragionamento, e in base a queste stronzate vai in giro a descrivere complotti nazi! io ho fatto l'esempio dell'idraulico per negare il tuo ragionamento sull'avvocato. Un avvocato deve difendere il suo assistito, me ne frega poco se era nel FUAN e soprattutto credo fregasse poco a Dimitri e non fregasse nulla ai Blissett, la loro controinchiesta serviva a smontare e demistificare una campagna d'allarme molto pesante che aveva ricadute su tutti, non solo sui satanisti.

Ora, io non conosco la questione del revisionismo e dei transmaniaci, ma ho letto i libri sul caso dei BdS ("Lasciate che i bimbi", "Back Pages" e un capitolo di "Nemici dello stato") e su quel punto posso garantire che scrivi patetiche stronzate, credibilità zero.
Posso quindi concludere che le scrivi anche su tutto il resto.

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dov'è lo Squalo di una volta
by andrea Friday, Dec. 31, 2004 at 8:43 AM mail:

Alice, Antirev, Gioconda. Tre nickname per le stesse dieci dita. E si invitano a vicenda a intervenire. Chiamate Squalo, ma quello di una volta, lo spacciatore di psicofarmaci.

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fascisti?
by amarcord Friday, Dec. 31, 2004 at 8:52 AM mail:

Se quella sui Bambini di Satana era una controinchiesta fascista, allora è fascista pure Valerio Monteventi, oggi portavoce del Bologna Social Forum, che per anni la ospitò sulle pagine di ZIC e organizzò conferenze-stampa sull'argomento. Ed erano fascisti tutti i centri sociali bolognesi, vecchio TPO in prima fila, che ospitarono iniziative a sostegno di Dimitri (il TPO fece una festa per raccogliere i soldi delle spese legali dei Blissett). tutto nero su bianco e leggibile su "Back Pages".
ma con tutto quello che succede al mondo, è proprio necessario inventarsi cazzate sui wu ming?

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Al Filologo
by Gioconda (La) Friday, Dec. 31, 2004 at 8:53 AM mail:

Scrive l’esimio Filologo della saga di Fantozzi:
«Sarà, ma tutto questo continua a ricordarmi una famosissima scena di Fantozzi.
Testa nel secchio, patata in bocca, finto accento svedese: “Prrrroooonttooooo?”
“Leonelli, è lei?”»

Eh eh le barzellette troppo ripetute non fanno più ridere! dov’è andata a finire l’eleganza tagliente della battuta?
http://italy.indymedia.org/news/2004/10/666091_comment.php:
«Ribadisco che il tono di sti msg mi ricorda una scena di un film di Fantozzi: testa nel secchio, patata in bocca, molletta sul naso, finto accento svedese... “Prroooonnnttooo?”
“Leonelli, è Lei?”»

Ora la mia filologia fantozziana mi ha permesso dopo lunghe ricerche un’agnizione sensazionale. Questo Leonelli è unA compagnA!!! Infatti a pag. 106 di Giap! si legge: “LEONELLA commentò inorridita: - Oltre che sessisti, siete anche stronzi...”. E aveva ragione da vendere!!!
Sul sessismo dell’opera letteraria dei Wu Ming e sulla loro giovanile militanza machista non sussistono dubbi.
Ho letto da qualche parte una compagna che chiama Wu Ming “Wu Minchioni”. Non è un gran ché originale. Sono loro i primi che rivendicano sessismo e revisionismo. In Giap! si chiamano da soli “Cu Mminchia”. Ci fu anche un episodio anni e anni fa, ma non mi ricordo bene.
Non sono per nulla d’accordo col solito discorso che lo stronziloquio razzista o sessista sia da valorizzare contro la manfrina del politicamente corretto. Come dice Debord, non bisogna curarsi delle antinomie (visibili-invisibili, violenza-nonviolenza, legale-illegale, corretto-scorretto). Il sessismo, la spontaneità sessista è il sintomo di una debolezza del movimento e di un’ipocrisia di chi vi prende parte. È rabbia che non è rabbia di ribellione ma rabbia di potere. Voglia di assomigliare ai padroni.
Vi faccio un esempio.
Una notte un supermaschio carino mi sussurrava tenere ridicolaggini. Poi si cala le braghe e mi fa col tono vellutato del sessista democratico: “Usami! Dai, usami...”. Come dire: dopo millenni di sfruttamento stasera PER TE mi sforzo di esser democratico ma non mi viene in mente niente. E sia! ecco la tua ancella. Ma invece di mettermelo dentro me lo infila sotto. Provo a riprenderlo, ma vengo sbattuta con grande entusiasmo e cigolii. Fine corsa. Meno di un minuto dopo: “Ti è piaciuto, vero?”. Mi butto a baciarlo sulla fronte perché non si accorga che sono sul punto di ridere. “Ti amo”, dice gratificato. E questo è il timbro d’uscita.
Certo Wu Ming questa storia non la ricicla. Loro rivendicano il sessismo la democrazia e il cazzo costituente.
Ma lì vi è della violenza coatta in ogni povero sforzo “d’amore”. Affetto spontaneo è solo un bacio sulla fronte. Il sessismo è un sintomo di nullità. È il sintomo che non hai nulla da dire, che non ti viene in mente niente, che sei vuoto, solo superficie. E proprio per questo vuoi essere rassicurato sul tuo potere di dirlo. Cazzo, minchia, nerchia, mentula, smegma, eccheccazzo. I romanzi di Wu Ming ne sono traboccanti. Procaci, mminchia! Romanzi procaci. Impeccabilmente ritti e vuoti.

Noi allestiamo un quaderno di barzellette. Se qualcuno vuole contribuire.
L’idea è venuta da Angelo Fortunato Formìggini (1878-1938) che sotto il Fascismo aveva raccolto quaderni di barzellette su Mussolini e frasi di Mussolini. A leggerle lentamente diventano comiche. Era una forma di resistenza. Fu un grande inventore di forme di resistenza non commerciabili. Ebreo modenese, di fronte alle leggi razziali del 1938, attuò il primo suicidio per protesta buttandosi il 29 novembre dalla Torre della Ghirlandina e proclamando come obiettivo una Imitazione buffonesca di Cristo: “Formaggino da Modena editore in Roma sopportò sorridendo XVI anni di dominazione fascista che lo aveva raso al suolo. Ma quando ignobili penne, per atavico odio plebeo, o per turpe mercede, o per puro contagio tedesco, iniziarono una campagna razzista, sdegnato si condannò a morte per alto tradimento; sostituendosi al vero colpevole, per stornare dalla sua Patria amorosamente diletta il danno e la vergogna...”.

Certo Wu Ming questa storia non la ricicla. Loro negano le camere a gas. Anzi, prima le negavano. Poi hanno difeso la libertà di parola degli storici negazionisti. Poi hanno difeso la loro stessa libertà di parola nel difendere la libertà di parola di chi negava le camere a gas. Alla fiera dell’est un topolino...
Dormite pure nel coro sonni tranquilli. Le vostre nenie le conosciamo, pifferai!

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lo hanno già spiegato
by * Friday, Dec. 31, 2004 at 8:57 AM mail:

altri più sopra: non serve a niente spiegare le cose quando si hanno di fronte dei complottaroli paranoici. se il tipo è stra-convinto che i wm sono fascisti, qualunque cosa facciano o dicano i wm, pure se palesemente antifascista, in qualche strambo modo "confermerà" la teoria del complotto. non c'è niente da fare, la legge basaglia aveva dei pro e dei contro.
.

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auff......
by lo so che è inutile ma Friday, Dec. 31, 2004 at 9:01 AM mail:

ma scoppiati che non siete altro, volete o no citare anche un solo testo dei Wu Ming che neghi le camere a gas? Tutto quello che hanno scritto è pubblico e a disposizione, se quei testi esistono non dovrebbe essere difficile tirarli fuori, e invece un cazzo, anzi, tutto il contrario, e voi continuate a girarci intorno, e il motivo è semplice, perché i Wu Ming non hanno mai scritto niente del genere.

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Giap!
by andrea Friday, Dec. 31, 2004 at 9:06 AM mail:

Comunque questo citare Giap! con tanto di numeri di pagina è un buon segno, significa che hanno dovuto comprarlo :)

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trinacria
by /.\ Friday, Dec. 31, 2004 at 9:11 AM mail:

"Cu Mminchia" significa "Chi cazzo...?", più che una rivendicazione di sessismo mi sembra una battuta autoironica. sarebbero queste le prove a carico? bah.

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cazzo
by merda Friday, Dec. 31, 2004 at 9:13 AM mail:

pure le parolacce usate nei romanzi, adesso. 'sti cazzo di ex-blissett sono proprio colpevoli di tutti i crimini, merda! che vadano affanculo. Oooops, che mi è scappato. Scusate, compagne!

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alla prossima fuori.
by arbitro super partes Friday, Dec. 31, 2004 at 9:20 AM mail:

Gioconda ammonita x idiozia-

Chiamare compagna Luana- che ricordo fu il primo a chiamare Wu minchia i Wu ming- e che ricordo in mezzo alle gambe ha 2 palle come le mie-
è una cosa che la qualifica al pari dei noti beoti di Indy:
tipo Luana, Squalo e Maffei-

Complimenti vivissimi x il salto di categoria-


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vv
by vv Friday, Dec. 31, 2004 at 9:24 AM mail:

ma porca madonna
io dico, ma gioconda stai dicendo praticamente che Pedrini e'un amico dei nazi?? forse non lo conosci bene mi sa'..

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delirio tremens
by hi hi hi Friday, Dec. 31, 2004 at 9:45 AM mail:

Nel topic sulla BMW di Berty si accusa c Wu ming di girare in porsh gialla-

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dico la mia
by anca mi arbitro Friday, Dec. 31, 2004 at 9:46 AM mail:

è patetica questa gente che spreca le giornate (gli anni) a cercare appigli per dimostrare chissa che cosa sui wu ming.

patetica anche perché le pezze d'appoggio sono davvero ridicole:
l'avvocato di Dimitri... la scena di un romanzo... le parolacce... presunti segreti che invece sono alla luce del sole...

questi qui saprebbero fare pellicce con un solo pelo di cazzo.

e per me sono dei fans delusi, o fans a rovescio, perché comunque si dedicano anima e corpo ai wu ming.

però ha poco senso anche stare a ribattere, ci si rende pure ridicoli a spiegare cose ovvie, e si scende al loro livello, così si sentono importanti.

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dubbio
by perplex Friday, Dec. 31, 2004 at 9:53 AM mail:

ma nn è che antirevi e gioconda sono in realtà i wu ming che ci stanno pigliando per il culo?? no, perché mi sembrano poco credibili come post :-(

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direi di no
by k. Friday, Dec. 31, 2004 at 10:03 AM mail:

secondo me no. non nego che antirevi e gioconda si bacerebbero un gomito pur di essere Wu Ming, ma non lo sono, e il problema sta tutto là.

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ecco fatto
by encoder Friday, Dec. 31, 2004 at 10:20 AM mail:

audio: MP3 at 5.1 mebibytes

Ecco l'mp3 di "Ettore, Stella Rossa vince" a 128 kbps.

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Comunicato ufficiale del PMLI
by Giovanni Scuderi Friday, Dec. 31, 2004 at 10:36 AM mail:

In merito ai comnicati apparsi su questo sito, il Pmli auspica che venga smascherato il complotto borghese e reazionario ordito dagli scagnozzi einaudiani del neo-duce Berlusconi annidati nelle fila del proletariato o tra le stampelle del potere neo-liberista ammantato della sacra bandiera comunista ( pdci e rifondazione ). Torna prepotentemente d'attualità l'insegnamento del compagno Stalin sulle provocazioni di matrice trotskista che si appalesano ad ogni segnale di ripresa delle lotte rivoluzionarie, oggi guidate dalla sapiente opera del Pmli e degli eterni maestri. Non permetteremo che il tesoro del proletariato cosciente italiano custodito nei cuori vigorosi e impavidi delle sue avanguardie di classe possa essere violato dagli sgherri del socialtradimento, dai controrivoluzionari di Wu Ming eredi dei grandi giuda dei proletari,Plechanov, Kerenski, Majakowski, Nestor Makhno e Claudio Villa.
Lunga vita al Pmli!
Con i Maestri vinceremo!
G.Scuderi

http://www.pmli.it

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leonelli
by speleologo della saga fantozziana Friday, Dec. 31, 2004 at 10:42 AM mail:

Ri-ribadisco che il tono di sti msg mi ricorda una scena di un film di Fantozzi:

testa nel secchio, patata in bocca, molletta sul naso, finto accento svedese...

“Prroooonnnttooo?”

“Leonelli, è Lei?”»

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The sunmachine iz coming dowm, we gonna have a party-
by Let' s dance Friday, Dec. 31, 2004 at 10:42 AM mail:

Adesso che è arrivato anche Scuderi e che x Indy oggi è il 31,
direi che si può dare inizio al party-

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gf
by g Friday, Dec. 31, 2004 at 10:50 AM mail:

vadi Contessaserbellonimazzantiviendalmare vadi.......
e partirono nell'ordine: sindaco con fascia tricolore...

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Orizzonti di gloria, lo zabaglione e le pie zie. Supplemento storico critico alla gioconda
by Alice Friday, Dec. 31, 2004 at 11:00 AM mail:


Grazie dell’invito!

Il 5 ottobre 2004 scrivevamo:

“Nei libri brutti e malfatti capita sempre che il colpevole ritorni sul luogo del crimine.
Dieci anni fa un gruppetto di gioventù (che in seguito ha militato e millantato sotto i nomi di Luther Blisset e di Wu Ming) interveniva alla proiezione del film “Il trasloco” con Franco Berardi ‘Bifo’, un film a suo modo sul ’77 bolognese. Fu una protesta greve, senza la minima ironia, con fitto tiro di uova marce e slogan tipo “Bifo fascista / sei il primo della lista”. Il film, effettivamente, era pessimo.
Sono passati dieci anni e intanto anche quei giovani contestatori di un tempo hanno finalmente scritto un loro film sul ’77 e ce lo fanno vedere. Stasera, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura e dell’Ufficio delle Politiche Giovanili del Comune di Bologna (che hanno distribuito ben 400 ingressi gratuiti), in quella stessa Sala in cui avevano gridato ventenni le loro fantasie di rivolta si proietta “Lavorare con lentezza”.
Tutti i giovani talenti della città sono ansiosi di sfruttare l’opportunità di contestazione per mettersi in vista. Nel 2014 è infatti previsto un nuovo colossal sul ’77 e a questo punto le uova al Lumière rappresentano una tradizione che sarebbe indelicato non osservare”.

Su questo nostro post, frutto di ricerche laboriose e approfondite, uno che dice di conoscermi scrive:
http://italy.indymedia.org/news/2004/10/641568_comment.php:
“Dài, Rudy, quest’anno ne fai cinquanta, ti pare serio continuare con queste bambinate?”


La compagna citata in Giap! (come osserva qui sopra Gioconda) passa a mio avviso in secondo piano di fronte alla scoperta di un Grande Vecchio del 1954 ostile al Giovane Eroe (secondo le tipologie formali di Propp). Vi è come il senso di mostri interiori da vincere (la dialettica bambino adulto nella favola russa). E di qui si potrebbe arrivare anche al sessismo...!
Ma ho fatto di più. Ho rintracciato fra i miei libri questo spettro del ’54 e gli ho strappato una parola risolutiva. E qui la trascrivo come documento di storia orale:
: -)
Sì, è vero, sono io. Il fatto è che sono nato nel 1954 da una TV lisergica. È che sono sempre più depresso, smarrito, incredulo. Dopo tanti anni mia moglie se ne è andata per Natale (come in un libro di Benni) con un idraulico democristiano. I figli sono grandi. Mi annoiavo terribilmente prima di darmi alle bambinate. Non è stato facile, credetemi. Ci vogliono anni e anni di studio e documentazione. A un tratto il mio medico mi ha tolto la medicina. Quella merda di Odoacre! Mi è venuta una crisi terribile contro tutti i bugiardismi ruffianismi aggiustismi. Non potevo permettere che profanassero er Lumièr già consacrato dalle loro stesse mitiche sbronze uova. Ci ho provato. L’uovo è una figura alquanto mitopoietica, lo sanno tutti. So che ora volete una confessione completa. Scrivetela pure qui, io mi consegnerò al tribunale. Siete delle pie zie, sarete all’altezza. Non fate servizi narrativi?

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X Andrea & Arg
by Alice Friday, Dec. 31, 2004 at 11:02 AM mail:

K., vale la pena (effettivamente il libro di Vaneigem vale, ma non capisco cosa c’entra la pena!), Andrea, comandante bob, Codreanu, Tiresia, ---, compagno stomacato, Garibaldi combatte!, filologo della saga di Fantozzi, puntini e clonivari...
Trentatre nickname per le stesse dodici dita. E si invitano a vicenda a pubblicizzare i prodotti del premiato supermercato Wu Ming! Presto, chiamate subito i rinforzi dalla Mondadori! – Un’occasione così non ci capita più! Due ritardate e un buonannoatutti che hanno tirato fuori quella vecchia devastante burla, vai vai...

Ecco, lo avevo già detto che le moltitudini a loro vanno bene solamente finché sono l’UNO, il monologico indrappellato:
http://italy.indymedia.org/news/2004/10/641568_comment.php:
“O sono le moltitudini monologiche del sempreuguale quelle che sognate!? Ah le zie staliniste appollaiate sulle sedie impagliate del mito!”.
Tutti quelli che li criticano sono il Grande Vecchio che è in loro, il loro cinismo, la loro ipocrisia. Appena uno dice qualcosa che non va, entra subito in un polarizzatore manicheo in cui non essendo l’UNO deve essere necessariamente l’unità dai mille nomi del NEGATIVO. Plotino! Mai un pensiero fu più macho di quello di Plotino.

Dice inoltre Arg(elatese) poco più in alto:

“A parte questo, quello che è revisionista e fascista è il metodo di virgolettare delle frasi altrui e ficcarle a caso in mezzo ai dibattiti, senza indicare da dove sono state prese”.

Oh, mi dispiace! Non sono abituata alla solida filologia dei Wu Ming. Ma non sarà revisionista e fascista accusare una sprovveduta di revisionismo e fascismo per un uso improprio delle virgolette?
A proposito. I legali di Dimitri erano due, ma in aula ce n’era uno solo: è un ex dirigente del FUAN, a cui piace l’eterodossia di destra... Nulla di male, ma resta il dato di una consonanza di interessi... Si può ripetere? O vi provoca il solito rigurgitino sessista?
Ma estrarre un esempio da un ragionamento (e non citare la fonte) non è falsificante? Non ci permetteremmo di entrare nella vita privata di chicchessia! Noi non ragioniamo in termini di COMPLOTTO (non ci interessa niente), ma in termini di SINTONIE DI PENSIERO. La negazione delle camere a gas, la mitopoiesi, un uso spregiudicato di Sorel, il poliziotto buono, il sessismo, l’insistenza sull’eleganza per cui tutto è uguale a tutto... Parimenti, è veramente poco educato considerare l’esempio di 54 e non il ragionamento che lo accompagna.
Garantite a tutti la libertà di pensiero (anche ai fasci), ma solo a quelli che non vi criticano e vi fanno pubblicità? È codesto il vostro Voltaire (lo sto leggendo)?

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azzurro di sci
by plinius Friday, Dec. 31, 2004 at 11:04 AM mail:

A me ricordano più questa scena:
http://www.fantasylands.net/cult/multimedia/sonostatoazzurrodisciFantozzi.mp3
anche questi le sparano sempre più grosse :-)

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no pervenuto
by stomacatissimo Friday, Dec. 31, 2004 at 11:12 AM mail:

Come volevasi dimostrare, eheheh. non è possibile che ci sia qualcuno che non la pensa come alice/gioconda/antirevi: deve per forza essere parte del Grande Complotto dei Wu Ming. dietro ogni msg su indy ci sono i Wu Ming. ma quanto sono fighi e potenti 'sti Wu Ming! poi, siccome non gli va giù che LORO stanno facendo tanta pubblicità alla loro bestia nera, accusano gli altri di farla :-)

aridaje con 'sta storia de 'sto avvocato, picchia e ripicchia, ma almeno ce lo sapete dire il nome di 'sto brutto fijo de 'na mignotta che continuate a tirare per la toga?

Eh già, tutto così: hanno scritto che non ci stanno le camere a gas. dove? testo no pervenuto. hanno lavorato con un avvocato der fuan. chi? nome no pervenuto. hanno precedenti di machismo e sessismo. quali? episodi no pervenuti. a tutte 'ste domande, risposte no pervenute. complimenti, voi sì che la sapete fa', la controinformazione.

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carta canta
by argelatensis Friday, Dec. 31, 2004 at 11:22 AM mail:

Com'è scritto in LCIB e in Back Pages, gli avvocati dei Bambini di Satana erano quattro:
Marco Dimitri era difeso da Nicola Chirco e Guido Clausi Schettini.
Giorgio Bonora era difeso da Roberto Bellogi.
Antonio Luongo era difeso da Carla Mei.
Può anche darsi che uno di questi avvocati sia di destra (di certo non quelli di Dimitri), ma questo che c'entra con la controinchiesta dei Luther Blissett? I LB non hanno fatto la controinchiesta perché aderivano all'ideologia di quegli imputati, figurarsi a quella dei loro avvocati.
Nel capitolo di LCIB che si trova qui:
http://ordanomade.kyuzz.org/blisset/satana.htm
c'è scritto chiaramente:

"Nonostante la nostra attenzione per la cronaca locale, all'inizio sottovalutiamo la portata della montatura contro Dimitri, che consideriamo nulla più che un mentecatto, un parente metallaro di Otelma e del Mago di Arcella. E' un nostro conoscente, amico di Piergiorgio Bonora, a sollecitarci perché ci occupiamo del caso. Iniziamo a raccogliere informazioni, e capiamo un po' di cose."

Ed ecco il testo dell'appello con cui cominciò la campagna:

"Dal 6 giugno scorso Marco Dimitri, Piergiorgio Bonora e Gennaro Luongo (conosciuti come i "Bambini di Satana") sono detenuti al carcere della Dozza con accuse gravissime di plagio e abusi sessuali su minori. Questa prolungata "custodia cautelare" li ha prostrati fisicamente e psicologicamente.
Il 9 agosto gli avvocati di Luongo e Bonora hanno chiesto gli arresti domiciliari per i loro assistiti, ma per la Procura essi sono "socialmente pericolosi", quindi non scarcerabili.
Pochi mesi fa, sempre a Bologna, gli arresti domiciliari sono stati concessi ad alcuni nazisti responsabili di una rivoltante "caccia all'immigrato" per le vie del centro. Il Tribunale del riesame ritiene i "bambini di Satana" più pericolosi degli squadristi?
A dispregio della "presunzione d'innocenza", e benché nel corso dell'inchiesta siano sorti e continuino a sorgere dubbi sull'attendibilità delle testimonianze, per la cosiddetta "opinione pubblica" gli imputati sembrano essere già colpevoli. Una campagna di stampa denigratoria ha sconquassato la città prima ancora degli arresti, preparando il terreno per qualunque scelta repressiva; dopo gli arresti, il tono si è fatto ancora più isterico, e la disinformazione-spettacolo ha superato i livelli di guardia. Agli avvocati della difesa è stato concesso pochissimo spazio, mentre il Pubblico Ministero Lucia Musti ha potuto usare tutti gli organi di informazione come tribune da cui esporre il suo teorema (quello di un "network" nazionale di satanisti pedofili con Bologna come centro) e per annunciare al pubblico l'apertura di nuove "piste": la "pista campana", la "pista ligure", etc. Molti degli articoli pubblicati sul caso erano vera e propria fiction.
La sistematica demonizzazione (mai termine fu più appropriato) prosegue ora a livello nazionale, e coinvolge la musica death metal, i "giochi di ruolo" etc. Si richiede a gran voce la censura. Al mercato dei sentimenti l'"indignazione" sembra essere la merce più richiesta ma, come ha scritto Nietzsche, "nessuno è più un falso di un uomo indignato".
Tutto questo nel silenzio colpevole degli opinion leaders "garantisti", delle organizzazioni per i diritti umani e civili, delle organizzazioni omosessuali (Dimitri e Bonora sono gay dichiarati, e non è difficile vedere all'opera in questa inchiesta l'equazione gay = pedofilo stupratore). Questi imputati non sono "politicamente corretti", sono "brutti, sporchi e cattivi", e quasi nessuno ha voluto sporcarsi le mani con loro.
Noi ci opponiamo a questo clima da caccia alle streghe, e chiediamo:
1. la scarcerazione di Dimitri, Bonora e Luongo;
2. una riconsiderazione globale del caso da parte dei media locali e nazionali: pari opportunità per accusa e difesa, ospitalità alle voci critiche (che si spera siano sempre di più).

Luther Blissett Project - Enrico Brizzi (scrittore) - Valerio Monteventi (consigliere comunale PRC) - Libreria Grafton 9"

Più tardi, grazie a quella controinchiesta, anche Repubblica-Bologna espresse molti dubbi sull'inchiesta, e infatti il giorno della prima udienza del processo pubblicò questo editoriale:

"... non sarà un processo come gli altri, perché l'inchiesta, fin dall'inizio, si è sviluppata in un clima da inquisizione, di vera e propria caccia alle streghe, con tanto di esorcisti e riti purificatori, di ricerca di tombe profanate (peraltro mai trovate), sullo sfondo di un mondo parallelo e speculare a quello dei cultori di Satana che pare aver trasformato questa vicenda in una sorta di guerra finale contro il Demonio. Un clima che, occorre dirlo, abbiamo contribuito anche noi giornalisti, chi più chi meno, almeno all'inizio delle indagini.
Sul banco degli imputati oggi non sono quindi tre ragazzotti scapestrati, sospettati certamente di gravi reati, ma il Male personificato. Un'entità dai mille tentacoli, capace di ordinare sacrifici umani, di stuprare bambini nei sepolcri violati, di filmarne la morte [...]
La questione è che in tanti mesi di indagini nessuno di questi agghiaccianti sospetti ha trovato un solo riscontro. Sono state scavate buche, scoperchiate tombe, esaminati palmo a palmo casolari e ville di periferia, passata al setaccio la sede della setta in via Riva Reno. Nulla [...] Tutto l'impainto di accusa dunque appare fondato sulle rivelazioni di Simonetta, la ragazzina che ha denunciato di essere stata violentata in un rito demoniaco. Un racconto che gli psicologi hanno definito, a quanto si dice, attendibile. Ma Simonetta è la stessa testimone che racconta di cadaveri sventrati, fatti a pezzi e bruciati in un forno. Di messe nere celebrate in un palazzo di Pontecchio Marconi dove non è stato trovato nulla Di un "terzo livello" della setta affollato di personaggi insospettabili e potentissimi, persino di dirigenti dell'Usl da cui dipendono i servizi sociali che si occupano di lei. Qualche dubbio sulla sua attendibilità, soprattutto se i suoi racconti non hanno mai trovato riscontri, è lecito avanzarlo.
Dubbi che d'altra parte sorgono spontanei anche in relazione al caso dell'altra vittima dei satanisti. [...] Il bimbo avrebbe confermato tutto mimando con dei pupazzi quanto accaduto [...] Ma anche qui appare sconcertante il fatto che l'attendibilità del "racconto" del bambino sia fondata quasi esclusivamente non sull'osservazione diretta del perito, ma sua quanto riferito dalla madre e da un'amica di famiglia. Un ambiente, quello familiare, duramente provato dalla vicenda, ma anche pervaso di una religiosità fortissima. Basti pensare che la madre, di fronte ad alcuni comportamenti "strani" del figlio decise di portarlo da un esorcista [...]
P.S. In una recentissima intervista (non smentita) all'Ansa, la PM Lucia Musti ha detto che "Marco Dimitri è in carcere per accuse infamanti. Non ha diritto di dare interviste in carcere, non ha la stessa dignità di gente rinchiusa per reati connessi al terrorismo. Non perché sia un cittadino di serie B, ma un conto è che parli Francesca Mambro: se parla Dimitri è ingiusto verso i detenuti comuni.". Forse la dottoressa Musti dimentica che:
1) [...] Dimitri è imputato di violenza carnale. Contro di lui non è stato ancora celebrato neppure un solo processo. Si proclama innocente.
2) Francesca Mambro ha tutti i diritti di dare interviste in carcere e di dirsi innocente. Lo stesso diritto ha Marco Dimitri e un magistrato più di altri dovrebbe sapere che anche per il diavolo vale la presunzione di innocenza almeno fino alla sentenza definitiva."

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zuccone
by andrea Friday, Dec. 31, 2004 at 11:25 AM mail:

sarò zuccone io, ma dei post di Alice/Gioconda io non ci capisco un cazzo, sembrano tutte allusioni a cose che sanno tre persone. o forse, semplicemente, non hanno senso.

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bis
by e ce lo so che è inutile Friday, Dec. 31, 2004 at 11:30 AM mail:

Gioconda/Alice/Antirev, non mi hai ancora risposto. In quale testo i Wu Ming negano le camere a gas? Me lo linki per favore, così me lo leggo pure io e posso seguirti nei tuoi ragionamenti?

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basta poco
by k. Friday, Dec. 31, 2004 at 11:33 AM mail:

non c'è bisogno di negare questo o quello, basta scrivere "cazzo" e sei già un fascista.

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cartoon
by speleologo della saga blissettiana Friday, Dec. 31, 2004 at 11:38 AM mail:

Qui c'è un cartone animato in flash sulla vicenda dei Bambini di Satana e del libro di LB:
http://www.0100101110101101.org/home/tftwl/index.html#

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colonna sonora threads
by Collins Friday, Dec. 31, 2004 at 11:43 AM mail:

Mentre leggete questo post ascoltate questa musica-
Il Grande Disegno vi sarà rivelato e capirete il nesso che intercorre tra i vari commenti.


http://loggiacricetale.altervista.org/



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orrendi draghi mi leccano la faccia
by Joe Condor Friday, Dec. 31, 2004 at 11:48 AM mail:

TUTTI questi messaggi sono di Wu Ming, TUTTI, senza eccezioni, quelli pro e quelli contro, gioconde e criceti, quelli che smadonnano e quelli anti-turpiloquio, quelli grezzi e quelli in punta di forchetta, ha scritto tutto WU MING, tutto, tutto, ahhhhhhhhhhh urgH orrendi draghi mi leccano la faccia! hhhahhhhhhhaaaaaa sim sala borsa aaaaaaaaahhhh non ne posso più haaaaaaaahhhh fascisti! fascisti! blurb orrendi draaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa fregna sorca potta mona fica sticchiu! sticchiu! umf Squalo Luana segui questo link XANAX! XANAX! l'antisemitttttttttttt no! no! NOOOOOO!!!!!!!! Le camere a gas nooooooooooooo! Fregna! Bucodelculo! un bicchiere di diarrea sì! ora! glu glu glu glu

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ma chi cazzo è?
by ?:-/ Friday, Dec. 31, 2004 at 11:58 AM mail:

xché Alice o Gioconda si scalda tanto quando si nomina questo Leonelli? Non sarà lei (lui) Leonelli?

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niente nomi
by occhio Friday, Dec. 31, 2004 at 11:59 AM mail:

eviterei però di fare nomi, sta un po' sul cazzo sentire nominati Bui, Pedrini, Leonelli, Maffei o altri......

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fantastico
by erika Friday, Dec. 31, 2004 at 12:02 PM mail:

grazie a tutt*, questo è il thread più divertente da molto tempo a questa parte.

orrendi draghi mi leccano la faccia,

e.

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x gioconda
by vale la pena Friday, Dec. 31, 2004 at 12:03 PM mail:

ma "vale la pena" tirare fuori di tasca qualche euro, no? cosa avevi capito scusa?

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storiella coatta
by these dicks Friday, Dec. 31, 2004 at 12:08 PM mail:

"I legali di Dimitri erano due, ma in aula ce n’era uno solo"

e 'sti cazzi 'n ce li metti?

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ma quale palermo capitale
by orione Friday, Dec. 31, 2004 at 12:11 PM mail:

A me sinceramente non frega nulla se la Sicilia e' italiana o no, anzo a voler essere precisi, se la Sicilia diventasse una nazione, lo stato italiano risparmierebbe fior di miliardi che ogni anno da alla Sicilia. Il fatto che mi fa incazzare e' che centinaia (anzi migliaia ) di persone sono morte per questa nostra bella patria e ora arrivano tre teste di cazzo che non sanno una cippa di storia e gridano: la Sicilia nazione, Palermo capitale. ma e' inutile dire che Palermo non puo' essere capitale della Sicilia essendo gia' capitale della mafia o no?

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grazie dell'informazione
by k. Friday, Dec. 31, 2004 at 12:13 PM mail:

"I legali di Dimitri erano due, ma in aula ce n’era uno solo"

Se ne imparano sempre di nuove. E l'altro dove stava? Al cesso? E magari Dimitri lo ha pure pagato!

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chiarissimo
by ??? Friday, Dec. 31, 2004 at 12:17 PM mail:

chiarissimo...
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"Tutti quelli che li criticano sono il Grande Vecchio che è in loro, il loro cinismo, la loro ipocrisia. Appena uno dice qualcosa che non va, entra subito in un polarizzatore manicheo in cui non essendo l’UNO deve essere necessariamente l’unità dai mille nomi del NEGATIVO. Plotino! Mai un pensiero fu più macho di quello di Plotino."

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cazzi nostri
by Gepi Friday, Dec. 31, 2004 at 12:42 PM mail:

RESISTENZA E REVISIONI STORICHE: CAZZI NOSTRI

http://gepsblog.clarence.com/archive/041516.html

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piccolo spazio pubblicità :)
by Nguyễn Tất Thành Friday, Dec. 31, 2004 at 2:42 PM mail:

Da "Il Manifesto", giovedì 25 Gennaio 2001

L'epopea di un combattente ai margini dei sentieri dell'odio
Dalla resistenza alle risaie del Vietnam. "Asce di guerra",
il libro sulla vita di Vitaliano Ravagli che sarà presentato domani a Roma

GERALDINA COLOTTI


Portare alla luce storie dannate, cancellate o rimosse. Scoprire "la rabbia, lo sporco e la dinamite" dietro le frasi fatte ripetute dai pulpiti che consegnano "al presente quello che chiede". Ovvero disseppellire Asce di guerra (Tropea, pp. 376, L. 29.000). Questo l'intento di Wu-Ming, officina collettiva in cui militano alcuni degli autori di Q, ora in libreria con un romanzo (in pochi mesi già alla seconda edizione) incentrato su alcuni episodi in ombra della resistenza e del dopo resistenza.
Coautore e protagonista centrale ne è il sessantasettenne Vitaliano Ravagli, il "vietcong romagnolo": partigiano mancato (è ancora un bambino, e poverissimo), comunista "fuori linea" dopo (non sopporta gattopardismi e burocrazie), combattente nelle lotte di liberazione in Indocina degli anni cinquanta. Infine reduce a vita e testimone infastidito delle varie italie succedutesi da allora.
In Asce di guerra, dunque, Ravagli racconta. Voce narrante incontrata e raccolta da un'altra voce narrante, quella di Daniele Zani, giovane avvocato bolognese impegnato nella difesa di immigrati in via di espulsione o di altri, consimili, "rifiuti sociali" della città di Vitali e Guazzaloca. Daniele si aggira fra tute bianche, madri "rifondarole" e vecchi (più o meno istituzionali) partigiani. Alla ricerca di una cerniera fra passato e presente, di una memoria priva di oleografie e capace, magari, di spiegargli i centri di accoglienza temporanea, cioè quei lager per immigrati costruiti dagli eredi del partito "che veniva da lontano e andava lontano".
Così, egli rimpiange di non aver mai parlato davvero con suo nonno, il partigiano "Soviet", "perché quello che i vecchi ci raccontano dipende anche dalle domande che gli rivolgiamo". E inizia a frequentare gli archivi, a sfogliare libri "noiosi", a raccontare ad amici stralunati di Volante Rossa e di "Triangolo della morte".
Chi sono gli uomini che sono dietro delle espressioni divenute quasi impronunciabili? Indesiderati. Spediti a Praga per non disturbare la via italiana al socialismo o reinseriti sottovoce, in un'impossibile acclimatazione fianco a fianco ai fascisti amnistiati dal "Migliore". Fra loro, la storia di Ravagli. Piena di miseria e rancore. E' infilato in Indocina insieme a un piccolo ma consistente drappello di italiani, a combattere (in due brevi riprese) in Laos e in Vietnam a fianco dell'esercito di liberazione. Tutti, però, combattenti "invisibili", guardati con sospetto da quelle formidabili "formiche rosse" che non capivano la loro motivazione, inquadrati nelle pattuglie di irregolari appoggiate dai cinesi. Di fronte, la ferocia dei meo, "bande di ragazzi, quasi bambini, feroci come belve, che ammazzavano, stupravano, bruciavano vivi", indigeni pagati dalla Cia. Il sadismo degli anticomunisti ma anche l'odio, il desiderio e l'esercizio di vendetta che si incistano nell'esercito di liberazione. Alcuni degli italiani muoiono nelle risaie. Ravagli torna dopo meno di un anno, a un passo dall'intossicazione da violenza e tormentato dagli incubi.
Questo, in definitiva, è il libro di Wu Ming. Volutamente duro, premeditatamente demistificatorio, responsabilmente ideologico. E pertanto non è un libro "raffinato". Spiacerà ad alcuni degli estimatori di Q (del quale, pure, ripropone la concezione storiografica) ma sarà forse apprezzato dalle aree culturali dell'antagonismo. C'è infatti, alla base del romanzo, un'esigenza di memoria che vien fatta valere nella forma più plausibile per gli "invisibili" di oggi. Il tema dell'irregolarità, di una contro-storia scevra persino dalle illusioni degli indirizzi culturali alternativi al togliattismo, di un'idea di "perdente" meno nobile e più ruvida di quanto abbia prodotto la vena storiografica dell'"altro" movimento operaio.
Quando Ravagli racconta le torture dei filo-americani, quando elenca i suoi incubi o il succedersi delle azioni partigiane, siamo fuori da ogni descrizione edificante. Le asce di guerra, secondo Wu Ming, si seppelliscono ai bordi dei "sentieri dell'odio". E il loro disseppellimento è possibile in una moltiplicazione di storie, in un proliferare di "identità frattali", in una successione di link che "infetti" i meccanismi di mercato senza timore di subirne l'effetto di recupero.
Wu Ming non è certo Malraux, ma neanche Debord. Chi è dunque? Un collettivo di "senza nome" che gira per centri sociali (in tre mesi è già alla ventesima presentazione) a raccontare perché "le storie vengono prima degli autori". Venerdi 26, alle 19,30 sarà a Roma, ospite del laboratorio culturale del Corto Circuito (via F. Serafini, 57, tel. 067217682), insieme al "Vietcong romagnolo".

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chi è Leonelli
by wizard of id Friday, Dec. 31, 2004 at 3:05 PM mail:

Nei primi tempi di Indy "Squalo" (il primo Squalo, quello degli ansiolitici) diceva di essere di Bologna e di chiamarsi Paolo Leonelli. Nessun mistero.

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ioi
by wizard of Squalo Friday, Dec. 31, 2004 at 11:06 PM mail:

Errato collega, Squalo è un burinazzo. Infatti è di Casalecchio sul Reno ;-)
Un pvovinciale, cavi miei...

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L'elettrauto
by La B€sti@ Friday, Dec. 31, 2004 at 11:12 PM mail:

Approfitto del dibattito per fare autocritica, devo ammettere purtroppo di avere intaccato ignobilmente la mia integrità di militante antifascista.
Recentemente infatti ho scoperto che l'elettrauto dal quale vado da anni è un ex parà e ha votato pure per AN.
Rendendomi conto della gravità della situazione e ho deciso di ritirarmi in isolamento correttivo forzato.

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se
by e io? Friday, Dec. 31, 2004 at 11:15 PM mail:

Pensa io che mia nonna 86enne ha votato tutta la vita MSI perche'credeva nella lotta alla criminalita'...(mia nonna ora non ce'piu', l'ho fatta deportare in sibirien)

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ma non diciamo wuminchiate
by maramara Friday, Dec. 31, 2004 at 11:32 PM mail: maramara04g@yahooh.it

Andrea ha scritto: "Caro K., se ci fossero + interventi come il tuo, dove si cerca di ricapitolare una questione, Indy funzionerebbe meglio". Ebbene, cercherò anch'io di "ricapitolare", mi sforzerò di fare un intervento ordinato nel tentativo di sbrogliare un po' questa matassa ingarbugliata esprimendo il mio punto di vista e le mie impressioni.
Solo qualche settimana fa ho postato il mio primo commento nel forum per rispondere al messaggio di Carlo (Indy e la pub) che chiedeva (cito a memoria):"qual è il messaggio pubblicitario apparso su Indy che + vi ha infastidito?". questa domanda mmi ha spinto ad intervenire perché mi offriva la possibilità di togliermi qualche rospo dallo stomaco. La mia risposta è stata che la pub + di merda che avevo visto su Indy era quella di un film sul 77 (non lo nominavo per non fare appunto pub): la foto dell'attrice presentata da una serie di !!! era seguita da qualche reazione e l'ultimo della serie concludeva (cito ancora a memoria):"I WM se la inchiappetano e voi siete invidiosi".
Nel mio mes sottolineavo il sessismo dei wuminchioni ( é dunque a me che si riferisce Gioconda, ora mi rendo conto di non essere stata granché originale, ma il fatto è che io non ho letto Giap, nèé 54 né altri che citi, mi avevano regalato per un Natale Q ma per me era terribilmente noioso e non sono mai riuscita a finirlo, quindi poi non ho neanche provato a leggere gli altri).
Il mio commento ha ricevuto 2 risposte:
Nel 1 un certo povero Fred, criticando la mia battuta (mio povero ragazzo, non essere troppo pessimista circa "il riso dei deboli" o presunti tali!!!) sottolineava l'importanza del revisionismo storico nel percorso e nelle opere di WM. Inizialmente ero un pò perplessa, perché non sapevo nulla di questa questione (perché appunto non ho letto i loro libri). In questi ultimi giorni però in seguito agli interventi comparsi tra i commenti a "Zappare con lentezza" e in questa discussione o pseudo-discussione, sto cominciando a farmi un'idea. In breve, mi sembra che se èé vero (e penso che sia proprio vero, dato che anche molti loro "sostenitori" lo ammettono) che i WM hanno diffuso materiale revisionista che negava le camere a gas, QUESTO SIA MOLTO GRAVE e non é giustificabile né come "errore di gioventù" (questo tema della gioventù mi ricorda un po' troppo tutta la retorica sui ragazzi e le ragazze di Salò) né con le solite pippe della volontà di creare uno shock (come vorrebbe K., ma in quale castello vivi?). Né tantomeno con la lotta per la cosiddetta libertà di parola, perché (e questa discussione ne é un esempio) proprio chi si fa paladino della libertà di espressione diventa qui inquisitore e censore, cercando di squalificare come "paranoico" e "matto" (qui cito alla lettera) chiunque sia contro i WM e le loro trovate (provocatorie???). Anche qui uno strano senso di dejà-vu: ma non era lo stalinismo che psichiatrizzava i suoi avversari?
Ma quello che meno mi convince di questa discussione è il vostro insistere sul complotto: accusate chi critica i WM (antirevi? Gioconda? adesso metterete anche me nella lista di quelli che dovrebbero essere spediti in manicomio, come vorrebbe chi si permette di dire che "la legge Basaglia aveva dei pro e dei contro"?). Sarò anch'io paranoica se affermo che questa è pura retorica reazionaria?
E poi, non è francamente un po' ridicolo che i fan di un gruppo (o il gruppo fan di se stesso? a furia di scrivere di complotti sembrate complottardi voi stessi!) che ha per insegna il "no name" (Wu Ming non vuol dire senza nome?) si metta qui a fare il poliziotto, a cercare di scoprire chi c'é "dietro" i nick names (vanno bene solo quando li usate voi e sono da perseguire quando li usano gli altri?) e se a scrivere sia un'unico individuo (o "dieci dita ") o +?
Vi posso assicurare che, contando me, sono almeno 2!!!
L'impressione avvilente é che alla questione posta (il revisionismo) non é stata data risposta, così come alla questione che io avevo posto (il sessismo), ma si cerca con poveri e squallidi mezzucci (accuse qua di paranoia e la di moralismo) di tappare la bocca a chi contesta questo andazzo.
E vengo con questo al secondo messaggio che avevo ricevuto nel forum, in cui mi si accusava di "moralismo" e di essere fautrice del "politically correct" (mi sembra, anzi temo di intuire che l'autore del messaggio avesse in mente l'accezione banalizzata e deformata del politically correct che é stata spacciata qui in Europa, ignorando che l'attacco al politicamente corretto é (negli USa e in alcuni paesi europei come la Germania) la bandiera dell'offensiva della destra conservatrice contro le rivendicazioni dei diritti delle minoranze e delle donne.
Mi dispiace ma ti non hai capito proprioun "do it" (per riprendere l'eufemismo usato - pare - da certi compagnuzzi negli anni 70 in presenza di donne, dato che tutto quello che erano riusciti a capire della lotta antisessista era il presunto divieto di pronunciare parole come cazzo e figa).
Replicare a chi pone la questione del sessismo (dove per sessismo non intendo la stessa cosa di Gioconda, è un punto importante ma spero che ne riparleremo )con l'accusa di moralismo mi sembra ancora una volta una wuminchiata (scusatemi se mi ripeto). Nessuno darebbe del moralista a chi critica degli enunciati razzisti, e se qualche coglione lo facesse comunque andrebbe a sbattere contro un duro rifiuto (almeno qui in Indy... spero!).
Perché con il sessismo non succede lo stesso?

Buon anno da Maramara

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x maramara
by boh Saturday, Jan. 01, 2005 at 1:32 AM mail:

Maramara, se non hai letto niente dei WM e non sai nulla delle polemiche e l'unica tua fonte sono le stronzate senza senso di Gioconda, io al tuo posto eviterei - quantomeno per umiltà o per buon gusto - di scrivere papielli così lunghi saltando alle conclusioni su compagni che non conosci. Ad esempio, questa storia del sessismo non sta né in cielo né in terra. Un cretino qualsiasi scrive che "i WM si inchiappettano la Pandolfi" e tu, invece che prendertela con lui, te la prendi coi WM medesimi? Poi vuoi che non ti si dica che sei da manicomio? E anche questa storia delle camere a gas: tu scrivi che se uno diffonde dei documenti è una cosa grave. Bene, carissima, DIFFONDERE DOCUMENTI NON E' MAI UNA COSA GRAVE, io al contrario di te preferisco leggere coi miei occhi e farmi un'idea in prima persona, su qualunque argomento, invece che farmelo raccontare da Gioconda. Secondo questo tuo parametro, anche la Cineteca di Bologna che proietta i film del terzo reich dovrebbe essere condannabile. e invece io me li voglio vedere, perchè accresce la mia conoscenza di quel periodo e di quei modi di propaganda. Mai sentito parlare di Storia, di fonti, di ricerca?

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volete le fonti?
by antifa Saturday, Jan. 01, 2005 at 1:34 AM mail:

Volete delle fonti? Eccole. Questa spiegazione di Bui viene dal cd della lista "movimento" di ECN, è del 2 novembre 1998. Bui rispondeva a Hobo. L'avevo già postato qui su Indy. La posizione mi sembra chiarissima, c'è la presa di distanza dai modi (provocatori, almeno all'inizio) di quella polemica e si parla anche dlla discontinuità fra Transmaniacon e Blisset, e considerato che Wu Ming è un'ulteriore cosa ancora mi sembra ridicolo continuare a rompere i coglioni a questi compagni.
Sicuramente oggi Bui non citerebbe più Preve, vista la piega che ha preso, ma ricordiamoci che nel '98 la presenza di Preve nella sinistra marxista non era messa in discussione da nessuno.

--------------

Il reato d'opinione e' una delle espressioni piu' aberranti del potere
di classe. Sono contro la censura e per la liberta' d'espressione. Sono
contrario anche alla legge Mancino del 1993 contro l'incitazione
all'odio razziale, perche' punisce le opinioni e perche', cosi' facendo,
mitizza e riproduce i nazisti.
Quelli che tu chiami "negazionisti" devono poter parlare, o comunque non
e' lo Stato che deve arrogarsi il diritto di impedirglielo. Molti
"democratici" e addirittura sedicenti "libertari" pensano che concedere
la liberta' di parola a persone che mettono in discussione l'Olocausto e
le camere a gas fiaccherebbe e danneggerebbe l'opposizione ai fascismi e
ai razzismi. Io non sono per niente d'accordo, lo ritengo un
ragionamento aberrante. ANNI FA CERCAI DI SPIEGARE LE MIE RAGIONI, E LO FECI IN MODO TROPPO CONFUSO, DA VENTENNE QUALE ERO [maiuscolo mio]. Si sono spiegati
meglio di me Losurdo, Preve e altri intellettuali dell'area di
Rifondazione, col loro "Appello per la liberta' di ricerca storica
sull'Olocausto" (1995).
Tra non molto tempo saro' "dalla parte sbagliata dei trenta", e se
indago su qualcosa non lo faccio per mera "provocazione". Per provocare
non avrei bisogno di sbattermi tanto.
Ti capisco quando dici che il tuo tempo e' limitato e non puoi difendere
tutti, ma nemmeno io difendo *tutti*, almeno non direttamente. Ho un
interesse per i casi-limite, perche' sono proprio i casi-limite ad
essere usati strumentalmente, come cavalli di troia dentro cui far
passare inasprimenti repressivi *per tutti quanti*, come e' successo
appunto con la "pedofilia". E' solo in questo senso che difendo "tutti"
- te compreso.
Comunque, da parecchio tempo non mi occupo piu' di "revisionismo"
storiografico. Quella fu una polemica del collettivo Transmaniacon, che
si sciolse alcune ere geologiche fa. LA MAGGIOR PARTE DELLE PERSONE CHE
A BOLOGNA ANIMANO IL LBP (e la campagna contro l'emergenza-"pedofilia")
NON E' *MAI* TRANSITATA PER TRANSMANIACON. NON C'E' CONTINUITA' TRA
QUELL'ESPERIENZA E IL LUTHER BLISSETT PROJECT BOLOGNESE [maiuscolo mio], e l'antica
polemica dei transmaniaci su Faurisson e La Vieille Taupe non ha nulla a
che vedere con la controinchiesta sulle nuove emergenze.

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Altre fonti? Questo è un pezzo di "Nemici dello Stato", sempre del '98. Parlando delle leggi che limitano le liberta' civili, a un certo punto i Blissett scrivono:

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In tutta Europa leggi analoghe vengono approvate quasi in simultanea, con grave limitazione della libertà di parola ed estensione della già vasta area dei reati d’opinione. La più perversa è la legge Fabius-Gayssot, approvata dal parlamento francese il 13/7/1990, che all'art. 8 punisce (con pene da un mese a un anno di reclusione, e/o con un'ammenda da 2000 a 300.000 franchi) “coloro che avranno contestato… l'esistenza di uno o più crimini contro l'umanità come li si è definiti nell'articolo 6 dello statuto del Tribunale militare internazionale, allegato all'accordo di Londra dell'8 agosto 1945, e che sono stati commessi dai membri di un'organizzazione dichiarata criminale in applicazione dell'articolo 9 del suddetto statuto, o da una persona riconosciuta colpevole di tali crimini da una giurisdizione francese o internazionale” (trad.nos.). Si sanziona un'opinione - quella che nei lager nazisti non siano state in funzione camere a gas per lo sterminio di massa dei prigionieri ebrei - e lo si fa sulla base dei documenti del processo di Norimberga.

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Insomma, dove sarebbe il mistero? Dove sarebbe la grande rivelazione? Non sono mica gli unici a difendere la libertà di parola anche per quelli che gli stanno sul cazzo. Poi, a vent'anni piace provocare a tutti i costi, me li immagino i toni fastidiosi e magari hanno pure superato certi limiti, ma nel momento in cui c'è l'autocritica (e c'è da un bel pezzo), la presa di distanza, si evidenzia che c'è una discontinuità, io dico che con tutte le cose di cui potremmo occuparci come antagonisti, questa è proprio l'ultima delle cacate.

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libertà di parola!!!
by Gordo Saturday, Jan. 01, 2005 at 1:41 AM mail:

e piantatela con questo antirevisionismo, fasci travestiti. la libertà di parola e d'opinione deve valere per tutto. Non sono un fan di/dei Wu Ming (estimatore sì) ma ne ho abbastanza di questa caccia al revisionista. Se c'è qualcuno che non vuole credere alla storia delle camere a gas, e lo fa tra l'altro con documenti inoppugnabili e MAI contestati nel merito, a voi che cazo frega?
siete voi i veri fasci reazionari e bigotti, assassini della libertà, questa è la verità

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ma quale gordo...
by ultimo arrivato Saturday, Jan. 01, 2005 at 1:46 AM mail:

è chiaro che quello di Gordo qui sopra è un falso. ribadisco anch'io che i wu ming NON appoggiano il negazionismo, se ne fottono di Rassinier e Faurisson, NON negano le camere a gas, NON sono antisemiti etc.
Indy ormai è la peggior fogna che c'è in rete, non so chi c'è dietro ma ormai è in balia di se stessa, viene usata solo per diffondere delirio e cercare di delegittimare compagni sul cui impegno antifascista non ci sono mai stati dubbi.

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a dirla tutta...
by Giovanni F. Saturday, Jan. 01, 2005 at 1:51 AM mail:

a me Gordo non sembra un fascio travestito ma compagno anti-wu ming che cerca di passare per finto compagno vero fascio pro wu ming... insomma, avete capito. purtroppo ho paura che invece MaraMara sia davvero cmpagna, e la cosa mi fa un pò ribrezzo.

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a si?
by a si? Saturday, Jan. 01, 2005 at 1:58 AM mail:

il dogmatismo e'il peggiore dei fascismi.
E' LA TOTALITARIETA'.

W Wu (Chi) Min
W i Nabat

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x MaraMara
by arg Saturday, Jan. 01, 2005 at 2:16 AM mail:

MaraMara scrive:
"alla questione posta (il revisionismo) non é stata data risposta, così come alla questione che io avevo posto (il sessismo)"
ecco, per dire una cosa del genere dopo questo thread è necessario essere in malafede totale.
non sono certo i wu ming che devono rispondere a calunnie senza senso che si commentano da sole, e non hanno bisogno di difese perché la loro difesa è proprio il loro percorso, ma da parte chi frequenta indy e cerca di mantenere un po' di lucidita' era indispensabile postare e linkare testi, argomenti, contributi, per chi quel percorso non conosce.
poi, le teste di cazzo possono dire che è una reazione da "fan club", ma se io vedo che viene gettata merda aggratis e senza motivo contro qualcuno che non la merita, e se io so che non la merita, io INTERVENGO.

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Udite, gabia stultorum...
by Gioconda (La) Saturday, Jan. 01, 2005 at 2:42 AM mail:

Udite, gabia stultorum... Mi esprimo in modo ilare perché so che pochi sanno vedere. Per tutti gli altri io non ho senso. O loro non hanno occhi e orecchie.
Ho molto apprezzato il “Comunicato ufficiale del PMLI” che è stato trascritto nel quaderno come grato ricordo di questo ottuso party della nevrastenia ipocrita e menzognera. Mi fa piacere che ci sia ancora qualcun* che tiene “all’eleganza tagliente della battuta”. Beh il resto... sciacquature... mi han fatto venire un gran sonno.

Con Antirev concordo fino a un certo punto. Lui si ferma alla questione delle camere a gas. Tende ad accreditare un racconto diviso tra la gioventù confusa della provocazione revisionista e la maturità dell’indagine storica in forma di romanzo. Ma questa conversione improvvisa non c’è! È un processo graduale di raffinamento artistico. “Estetizzazione della politica” – “a cui il comunismo risponde con la politicizzazione dell’arte” (Benjamin, L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica).

Antirev insomma ACCETTA la versione di WM1 e chiede che vi faccia fede: “Anni fa cercai di spiegare le mie ragioni, e lo feci in modo troppo confuso, da ventenne quale ero. Si sono spiegati meglio di me Losurdo, Preve e altri intellettuali dell’area di Rifondazione, col loro «Appello per la libertà di ricerca storica sull’Olocausto» (1995). Tra non molto tempo sarò «dalla parte sbagliata dei trenta», e se indago su qualcosa non lo faccio per mera «provocazione». Per provocare non avrei bisogno di sbattermi tanto”. Egli si rivolge a loro dicendo: è a causa vostra se il vostro è UN PASSATO CHE NON PASSA. Ma c’è un ma. C’è qualcosa di più.

Quanto alla tua ipotesi, Alice, non credo che tu abbia ragione.
Nel saggio COME SI CURA IL NAZI di Franco Berardi (detto Bifo, citato in Giap! e altrove), il filosofo è ossessionato da una minacciosa setta di comunisti (?) o comunque di antifa (?), a suo dire di gran lunga peggiore dei Nazi e che egli chiama a più riprese “i RUDI”! Non quindi una persona, ma forse un’organizzazione che potrebbe sopravvivere anche da cinquant’anni! Dal 1954! Sempre che il numero non sia sapientemente fuorviante.
Era un messaggio trasversale. Non un’autocitazione celebrativa o un personaggio mitologico tipo Mongolfier.
Inoltre le teorie di Propp sono ipersemplicistiche. Il 1954 o il 50 non mi sembrano significativi. Sono SICURA che, almeno nel caso fantozziano, si alluda a una compagna. È tutta la simbologia. La patata in bocca. Svedese. Testa nel secchio. Coazione a ripetere.


RIASSUMO INVECE LA NOSTRA TESI:

1) IL FILM “LAVORARE CON LENTEZZA” È UN FILM REVISIONISTA.
Per questo ora viene presentato come una fantasticheria, ora invece come un'attendibile ricostruzione storica. Se avessero fatto un film analogo su Genova e Carlo Giuliani, tutti si sarebbero sdegnati. Ma sul Settantasette è necessario che “cada finalmente il sipario”, come scrive B. Vecchi, ripubblicando un altro ulteriore libro sul Settantasette...!
http://italy.indymedia.org/news/2004/12/700001_comment.php
Ma si veda pure anche in Giap!, pp. 44-45, il confronto tra Lorusso e Carlo...

2) IL REVISIONISMO DI “LAVORARE CON LENTEZZA” NON È SOLO DI NATURA ARTISTICA, MA HA UN FONDAMENTO DOTTRINARIO.
La base concettuale è nell’opera di Franco Berardi detto Bifo, soprattutto nei saggi intitolati DELL’INNOCENZA, COME SI CURA IL NAZI e LA NEFASTA UTOPIA DI POTERE OPERAIO. Né Wu Ming ha mai taciuto questo rapporto di filiazione, ad esempio in Giap!, p. 189.

...3) IL REVISIONISMO NON È UN DATO ESTERNO DELL’OPERATIVITÀ DI WU MING, MA È DATO ORIGINARIO E FONDANTE, VIA VIA RAFFINATO ARTISTICAMENTE.
Gente che ha scritto RESISTENZA E REVISIONI STORICHE: CAZZI NOSTRI (Giap!, pp. 177-181) e si nasconde dietro tristi dita... I loro trascorsi sono ben noti alla memoria dei compagni più vecchi. Non uno. Tanti. Si parla sempre di storia orale, ma quando si tratta di sé dovremmo riferirci all’Unico Sito Autorizzato?

NB. Queste sono tesi basate su una lettura attenta dei testi e su un'indagine d'archivio e sul campo. Non alludono affatto a collusioni o complotti.

Mi è capitato di leggere alcuni file della vecchia “ProvocAzione Revisionista”.

Invito chiunque fosse mai in possesso di qualcuno di quei testi a NON postarli. È un trappolino. Tutti i dementi e i fascistelli arriverebbero come mosche a dire: - E se avessero ragione?

Compagn*, non gettiamo le cicche nei boschi.

E, mi raccomando, difendete la mia libertà di parola, non solo quella dei fasci. W Voltaire! W l'anno che verà! W la libertà!

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Mara 2 domande
by Erithacus rubecola Saturday, Jan. 01, 2005 at 2:45 AM mail:

<<< QUESTO SIA MOLTO GRAVE e non é giustificabile né come "errore di gioventù" >>>

Vale anche x Renato Curcio che da giovane era un fascio della Giovane Europa ?
O x Dax che da ragazzino era di destrae poi è morto x le sue idee?

Ma ti rendi conto che dicendo queste cazzate getti merda anche su di loro?

Poi mi dici dove sta il sessismo dei WM? Avendo letto i loro libri 54 e AdG e avendo letto molti interventi di WM1 qui a Indy, non riesco a comprendere- Mi fai un esempio?

Poi, cazzo (adesso sono diventato sessista anch'io) fanno un film sul 77 e vuoi che nessuno apra thread sul NW-

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cc
by cc Saturday, Jan. 01, 2005 at 2:50 AM mail:

destrorso....diciamo pure che Dax andava in giro con Azione Skinhead..

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-
by ER Saturday, Jan. 01, 2005 at 2:57 AM mail:

Hai ragione, x rispetto di Dax e dei suoi amici mi sono autocensurato-
Comunque la sostanza non cambia di una ,.

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gioconda! :-)))))))))))
by arg Saturday, Jan. 01, 2005 at 3:18 AM mail:

Gioconda, ma stai sempre lì con "Giap!" in mano, a cercare disperatamente di trovarci dentro le prove del "fascismo" dei Wu Ming?

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domande
by ??? Saturday, Jan. 01, 2005 at 3:27 AM mail:

ma se lavorare con lentezza è un film così infame e menzognero (non ho capito perché, poi), come mai gli ex di radio alice vanno in giro per l'italia a fare dibattiti e presentarlo? e perché nei titoli di coda è ringraziato valerio monteventi?

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due cose poi basta
by k. Saturday, Jan. 01, 2005 at 4:24 AM mail:

Gioconda scrive:

"È un trappolino. Tutti i dementi e i fascistelli arriverebbero come mosche a dire: - E se avessero ragione?
Compagn*, non gettiamo le cicche nei boschi."

Scrivendo questo, rivela due cose.

La prima è che considera non solo i Wu Ming ma TUTTI NOI (tutti noi qui sul nw) dei fasci, perlomeno potenziali. E qui uno potrebbe anche sentirsi insultato.

La seconda è che non è poi così sicura dei suoi argomenti (....argomenti??!!).

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equazione
by keomo Saturday, Jan. 01, 2005 at 4:25 AM mail:

Gioconda come Squalo. Non perdete tempo.

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curioso
by curioso Sunday, Jan. 02, 2005 at 2:13 AM mail:

che ne pensano i Wuminghi della Grazia a Priebke?

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E' aberrante!
by precario Sunday, Jan. 02, 2005 at 2:20 AM mail:

E' aberrante che Priebke sia graziato e che un ragazzo, Paolo Dorigo credo si chiami, che tra l'altro,si professa innocente,abbia scontato più di 13 anni in una cella per aver annerito una rete metallica con una molotov.Ma in che paese viviamo?Ma i valori dell'antifascismo presenti nella nostra Costituzione dove sono applicati nella realtà?

Rivolgiamo appelli per la liberazione di chi non potrà usufruire di alcuna legge ad personam!



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Curioso2
by Curioso2 Sunday, Jan. 02, 2005 at 2:25 AM mail:

E dei nuovi gusti di gelato WM cosa ne pensa?
E' tradizionalista oppure appoggia la nouvelle vague?

E la tagliata? Al sangue o ben cotta?

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wu ming e salò
by . Sunday, Jan. 02, 2005 at 2:26 AM mail:

ricordo una presentazione di Asce di guerra a Trieste, in una libreria di movimento che si chiama In Der Tat. Wu Ming 1 commentò una lettera pubblicata sul Piccolo, in cui ex-repubblichini si lamentavano di non aver avuto la pensione militare. WM1 disse: altro che pensione, era già uno scandalo che quelli potessero morire di vecchiaia, tranquilli nei loro letti, e che dovrebbero leccare i piedi e ringraziare di non essere in fondo a una foiba. Fate un po' voi cosa possono pensare di Priebke.

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interessante
by mr x Sunday, Jan. 02, 2005 at 2:31 AM mail:

pensate che prima di questa discussione i WM mi stavano un po' sul cazzo e adesso invece mi stanno simpatici! mi sa che adesso vado sul loro sito a leggermi qualcosa.

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curioso
by curioso Sunday, Jan. 02, 2005 at 2:45 AM mail:

Indypercui deduco che i Wuminghi sono d'accordo per la carcerazione a vita di persone che superano il 70 anno di eta'pur se il reato e'in prescrizione??

vorrei una conferma dei Wuminghi...lo so'che e'chiedere troppo..

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.
by . Sunday, Jan. 02, 2005 at 2:49 AM mail:

Questo non è l'ufficio Informazioni WM.
Se vuoi sapere qualcosa chiedila a loro, no?
Va nel loro sito e chiediglielo...

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x .
by x . Sunday, Jan. 02, 2005 at 2:58 AM mail:

puntino stai tranquillo, indymedia 1)non e'tua 2)non sei tu a decidere cosa si puo' o meno chiedere.

crepa idiota

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giusto ma...
by é Sunday, Jan. 02, 2005 at 3:14 AM mail:

...sì tu puoi chiedere quello che vuoi, ma se chiedi a tizio cosa pensa caio, e poi ti incazzi pure se caio non risponde, un altro ha il diritto di dirti che dovevi chiedere a caio, non a tizio. non so se mi sono spiegato... siccome i Wu Ming hanno il loro sito, i loro forum e le loro liste di discussione, vai là sopra elo chiedi. un conto è discutere DI loro, commentare i loro testi, un conto è interpellarli DIRETTAMENTE dato che loro non ci sono e non ti possono rispondere.

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non ci sono?
by y Tuesday, Jan. 04, 2005 at 12:00 PM mail:

non ci sono???

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carcere a vita per i fascisti
by Elektro2 Tuesday, Jan. 04, 2005 at 12:08 PM mail:

...non so cosa ne pensino gli ottimi Wu Ming (che scrivono mediamente belle cose) riguardo alla carcerazione post 70 anni.... ma penso che sopra ci si riferisse (ammesso l'episodio sia vero") ai repubblichini di Salo... e sul carcere a vita per qs "belligeranti interni" saremmo d'accordo in tanti.

non ha senso trarre conclusioni generali da una affermazione specifica (al massimo puoi fare il contrario)



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foibe
by andrea Tuesday, Jan. 04, 2005 at 1:27 PM mail:

cheppoi wu ming mica parlava di carcere a vita, parlava proprio di foibe! :-)))

da 54:

"Tornando alle foibe: non era con gli italiani in quanto tali che ce l'avevano, Pierre. Sicuro, nelle fosse ci sono finiti anche tanti innocenti, ma una buona parte erano fascisti, collaborazionisti, delatori, gente che aveva permesso ai tedeschi di catturare e torturare i partigiani, compiere massacri, incendiare interi villaggi. Dopo l'8 settembre l'intera regione fu annessa di fatto al Terzo Reich, e non si trattò piú di togliere le «k» e le «i lunghe» dai cognomi, o bacchettare le nocche di un bambino. Si scatenò una repressione inenarrabile. Chi collabora a un eccidio non può attendersi che i parenti delle vittime siano clementi quando riescono a mettergli le mani addosso. Anche dalle tue parti, a Imola, i responsabili della strage del Pozzo Becca furono linciati dalla folla.
- Sí, lo so. Quel giorno in piazza c'era anche mio fratello."

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x maramara
by G. Tuesday, Jan. 04, 2005 at 8:17 PM mail:

Ti ho scritto anche sul forum, ma lo faccio anche qui per conoscenza. Già 4 mesi fa i WM, sul sito del film, spiegarono che non c'entravano niente con qualunque 3d sul film aperto qui sopra, anzi, parevano piuttosto infastiditi.
E' tutto qui: http://www.lavorareconlentezza.com/commenti.phpsc?&p=9

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precisazione su Indymedia
2 ottobre 2004 | wu_ming@wumingfoundation.com
In risposta ad alcune richieste di chiarimento pervenuteci via e-mail e dal vivo, precisiamo di non avere niente a che vedere con il ripetuto e tignoso inserimento di testi relativi al film nello spazio "News" del sito http://www.italy.indymedia.org, né con discussioni seguite alla pubblicazione di tali testi.
Si tratta perlopiù di testi presi da qui o da wumingfoundation e incollati su indymedia a frammenti, o fuori dal loro contesto originario.
I nostri mezzi di comunicazione diretta (sul film e non solo) sono i due siti e la newsletter.
Quest'ultima viene spedita solo a chi ne fa esplicita richiesta iscrivendosi alla nostra mailing list.
In generale, ci capita di partecipare a discussioni su qualche blog o forum, ma solo quando siamo chiamati in causa da chi li gestisce o frequenta, e allo scopo di fare precisazioni sul nostro lavoro e le nostre prese di posizione.
Per motivi che abbiamo spiegato in passato e su cui non vorremmo tornare (anche perché facilmente intuibili), su Indymedia questo non avviene più da molto tempo.
Quando nostri testi e interventi scritti per i *nostri* mezzi di comunicazione appaiono altrove nella rete, è sempre per iniziativa altrui. Nella grande maggioranza dei casi è iniziativa gradita e utile, ma sia chiaro che noi *non* facciamo spam sul web o via e-mail imponendo i nostri contributi a persone non interessate o in contesti in cui verrebbero fraintesi.
Questa è la nostra policy, alla quale ci atteniamo strettamente. Grazie dell'attenzione.

Wu Ming

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Help! Giù le mani da John Lennon!
by Amici di John Lennon Friday, Jan. 07, 2005 at 12:38 PM mail:

Sotto il titolo "Paranoia", andrea ha scritto:

>>Caro K., se ci fossero più interventi come il tuo, dove si cerca di ricapitolare una questione, Indymedia funzionerebbe meglio. però temo non serva a niente: è un dato di fatto che la paranoia non si può disinnescare. qualunque tentativo di spiegazione è visto dal paranoico come parte integrante del complotto. se qualcuno crede che delle potenze occulte stiano cercando di fotterlo in un certo modo, e tu gli spieghi paziente che non può essere così, secondo lui stai cercando di impedire che si difenda. si può andare avanti all'infinito. se qui su Indy verrà fuori uno che dice che la Resistenza era un complotto dei nazifascisti per fingere di perdere la guerra, e che tutti i comandanti di brigata erano dei doppi agenti, hai voglia a cercare di spiegare che è un delirio: se lo fai, chissà, forse pure tu sei un doppio agente :-)))
No, credo che l'unica sia non cagare certi discorsi, che tanto non vanno da nessuna parte. Non mi sembra che gli stessi Wu Ming se ne preoccupino, credo sia inevitabile, quando si diventa un po' celebri: per il solo fatto che esisti accendi la scintilla a qualche matto, che poi diventa ossessionato da te e dedica la vita a denigrarti.
BISOGNA SOLO STARE ATTENTI A NON FINIRE COME JHON LENNON, o come l'ex-cantante dei Pantera<<
_____________________________________

Dopo che un mitomane ha ucciso John Lennon, adesso tu vuoi pure uccidere la sua memoria.
Come osi paragonare Lennon ai Wu Ming?
Vi preghiamo, fermate questo scempio, prima che arrivi qualche provocatore che paragona John Lennon a Mino Reitano!




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iwu ming su indy
by un dubbioso Monday, Jan. 10, 2005 at 3:29 PM mail:

io penso che ci sono ma ancora hoqualche dubbio

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per Dax
by calmini!!! Monday, Jan. 10, 2005 at 3:34 PM mail:

se Dax èstato un fascio e poi è diventato ilcompagno generoso che è stato,certo, può succedere.
Però dà fastidio che tirate fuori quella vita e quella morte per parare ilculo a quei pataccari dei wuminghi.
PERCHE' DAX NON E' MAI STATOUN BUFFONE.

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wuminghi e negazionismo
by un dubbioso Monday, Jan. 10, 2005 at 3:37 PM mail:

Non ci sono mai stati dubbi sul fatto che i wuminghi sono compagni? Sicuro???

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x dubbioso
by . Monday, Jan. 10, 2005 at 4:09 PM mail:

no, non ci sono mai stati. perlomeno da parte di chi non vuole negare l'evidenza.

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a dirla tutta...
by maramara Tuesday, Jan. 11, 2005 at 11:47 AM mail:

caro giovanni, da giorni mi dibatto in questo amletico dilemma:devo essere contenta che mi definisci compagna e soffrire del fatto che ti faccio ribrezzo o il contrario, cioè essere contenta di far ribrezzo a un "compagno" come te?
Che dici? Lancio un sondaggio su Indy? Opppure, più semplicemente ti mando a cagare?

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x maramara
by . Tuesday, Jan. 11, 2005 at 1:25 PM mail:

maramara, ma invece di fare la sprezzante, che ci vorrebbe a dire: scusate, mi sono lasciata trascinare, ho scritto cose imprecise e molto gravi, non conoscevo bene l'argomento di cui parlavo, mi sono fidata di resoconti di parte ecc.? tutto quello che hai scritto è stato smontato pezzo per pezzo, pure sul forum. però tu imperterrita continui a far finta di niente. tutta 'sta polemica sul sessismo l'hai montata perché qualcuno ha scritto "i Wu Ming si inchiappettano la Pandolfi".
e' come se uno scrivesse sul muro "maramara è una troia" e qualcuno pretendesse che gliela dai in cambio di soldi, ma ti rendi conto del meccanismo che hai innescato?

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Wu Ming
by Maggiore Palmer Tuesday, Jan. 11, 2005 at 2:21 PM mail:

Francamente non capisco una cosa: per quale motivo bisogna dire una cosa assolutamente falsa, ovvero che i Wu Ming sono fascisti? Lo sanno tutti che non c'è cosa più lontana dalla verità. A me i Wu Ming non piacciono e lo dico conoscendo le loro opere che ho sempre letto, ma non per questo mi metto a dire che sono dei fascisti infiltrati.
Se uno li vuole criticare è liberissimo di farlo, mica si deve essere per forza d'accordo con loro ( e qui trovo comica anche una certa difesa ad oltranza su tutto quello che dicono e fanno i Wu Ming ) ma bisogna farlo sui contenuti non utilizzando cazzate tipo " sono fascisti, sono infiltrati, sono agenti del capitale "; se li critichiamo per quello che scrivono e per certi loro comportamenti un po' arroganti allora ci sto, ma se lo si fa su questi presupposti falsi e calunniosi penso che non si tratti più di critica ma di cialtroneria.

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Ma va là, buffone!..
by mavalà Tuesday, Jan. 11, 2005 at 2:29 PM mail:

Sul documento di Progetto Memoria postato da arkivia non avete smentito un tubo.
Non potete dire che è un falso.
La vostra interpretazione (cioè le cagate che provate a versarci sopra) se dio vuole non è obbligatoria.
Sta aprendo gli occhi molta più gente di quel che immaginate.

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su Progetto Memoria
by . Tuesday, Jan. 11, 2005 at 2:46 PM mail:

" Sul documento di Progetto Memoria postato da arkivia non avete smentito un tubo.
Non potete dire che è un falso. "

A parte che qui su Indy il pezzo di Progetto Memoria non è mai stato riportato, e chi scrive il contrario dice balle, perché qui abbiamo visto solo una breve premessa, da cui si capiva che era un pezzo non redazionale, scritto da una situazione di movimento bolognese e ospitato dalla rivista.
Non è un falso, perché uscì davvero. Ma non per questo è scontato che dicesse la verità, (non tutto quello che viene stampato è per forza vero), e in ogni caso è dubbio che abbia a che fare coi Wu Ming, che all'epoca non esistevano.
Chi lo pubblicò (Valerio Evangelisti) oggi collabora strettamente e quotidianamente coi Wu Ming, su ngvision c'è un video con Evangelisti che parla benissimo dei WM, quindi delle due una: o gli accusati erano altri e coi futuri WM non c'entrano un cazzo, oppure qualcosa c'entravano ma Evangelisti ha riconosciuto di aver dato ospitalità sulla sua rivista ad accuse non vere, e ha preso le distanze nei fatti.
SOno d'accordo con chi scriveva che non ha senso difendere a oltranza tutto quello che fanno i Wu Ming. Solo che non è assolutamente questo che sta succedendo.

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ma va la'...
by gavi Tuesday, Jan. 11, 2005 at 2:49 PM mail:

" Sta aprendo gli occhi molta più gente di quel che immaginate. "

ma se siete sempre gli stessi due-tre, da settimane, finiamola con questa farsa, se proprio volete fare delle crociate ne avete di argomenti e di nemici veri, senza perdervi in queste cazzate... sta a vedere che con tutto quello che succede in Italia il problema sono i wu ming.

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black panther
by andrea Tuesday, Jan. 11, 2005 at 2:55 PM mail:

quello che sta succedendo qui sopra ricorda molto come furono fottute le pantere nere. la zizzania, i sospetti, le dicerie, gli "io gli ho sentito dire che", le citazioni senza fonti...
lo spiega proprio Wu Ming 1 in "New Thing", ma ancora meglio è spiegato nella storia delle pantere nere pubblicata da Shake.
in quel caso, era l'fbi a diffondere le calunnie. e in questo? in questo, ho paura che stiamo facendo tutto da soli.

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riepiloghiamo la questione
by k. Tuesday, Jan. 11, 2005 at 3:14 PM mail:

è un dato di fatto che queste presunte dichiarazioni "negazioniste" dei WM nessuno degli "inquisitori" le ha mai tirate fuori, nonostante le pressanti richieste.
forse perché non esistono?
al contrario, tutto quello che riguarda l'innegabile antifascismo dei WM è nero su bianco e disponibile, e sono disponibili le loro affermazioni sulla libertà di parola ANCHE per chi ti sta sui coglioni.
tutta roba che infatti è stata postata qui sopra varie volte.
dall'altra parte, l'unica cosa che abbiamo visto non è nemmeno un articolo, ma la presentazione altrui di un articolo di dieci anni fa scritto da gente che accusava di qualcosa altra gente, ma non sappiamo in base a cosa, non abbiamo visto nessun testo direttamente scritto da chi veniva accusato.
insomma, tutta roba di terza o quarta mano.
eppure, chi riporta qui sopra i documenti e cose su cui ci si può confrontare NEL MERITO, è definito un "fan" e preso per il culo.
e invece chi fa affermazioni basate sul nulla, insulta, e NON riporta documenti (quindi fa solo disinformazione), cos'è?

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Ma perché?
by spostarsi Tuesday, Jan. 11, 2005 at 3:21 PM mail:

Ma perchè quelli che non ne possono più di questi scemi non proseguono la dsicussione sotto il topic con il testo postato da arkivia su "Wu Ming, revisionissmo".
Non mi sembra molto intelligente che continuate a discutere sotto il topic questi qui.
Se poi vogliono ribattere che lo facciano in coda all'unico documento dei primi anni 90 che è stato pubblicato.
Stiamo a discutere all'ombra delle diverse casacche rivoltate da questi nel corso degli anni?
Ti ci metti pure tu Maramara, che mi sembri così sveglia?

E per finire due parole per andrea: credevo che la presa per il culo postata dagli amici di john Lennon ti fosse bastata.
Eh, certa gente non impara niente.

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tirateli fuori, grazie
by . Tuesday, Jan. 11, 2005 at 3:25 PM mail:

alla faccia del documento. e le fonti primarie dove stanno?
se avete a mano dichiarazioni nazi o negazioniste DEI WU MING, perché non le tirate fuori?
Tiratele fuori, poi si può discutere.
Se continuate a non tirarle fuori eppure insistete a infamare, la faccenda puzza di merda.
viene da pensare che non sapete come criticare in modo serio chi vi sta sul cazzo, e allora vi inventate le cose.

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Documento di Progetto Memoria
by mavalà Tuesday, Jan. 11, 2005 at 3:43 PM mail:

E' un testo redazionale. Quindi è DI Progetto Memoria (sennò avrei scritto: SU Progetto Memoria). E dati gli anni che sono passati è un documento.
Vuoi revisionare pure questo?
Come ha detto Carlo (un commento a: "avviso ai naviganti")giocate sempre a falsare il senso di chi critica i vostri idoli cadenti.
Tra ci siete e ci fate io non ho dubbi: ci fate!
Ma io confido che chi legge capisca. Molte volte au vostri fraintendimenti artefatti con cui cercate di falsare il senso di quel che dicono gli interlocutori non rispondono e si affidano, immagino, al buon senso dei lettori. Sennò si passa la vita a cincischiare con voi. Che sarebbe triste.
Se mi capiterà di intervenire di nuovo, scriverò chiaro, e poi, come fanno tanti altri, non passerò il tempo a rimbeccare i vostri bla bla.
E' una spirale di merda.
Ma dovevo dissipare le ombre che cerchi di gettare su quel che ho scritto.
Ribadisco: molti stanno cominciando a capire. Leggono e giudicano, discutono. Non tutti hanno voglia di scrivere qui, ma rcordatevi: la gente sa pensare!

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mavalà ma davvero
by manlio Tuesday, Jan. 11, 2005 at 3:51 PM mail:

ciarpame disonestissimo, quest'ultimo, mavalà lo dico io, ed è il mio primo intervento qui sopra. chi fa disinformazione cerca di passare per paladino della libertà d'espressione, e far passare per falsificatore chi invece riporta le cose al loro senso. tranquilli che gli occhi sono già aperti, lo vediamo tutti che c'è un qualche disegno diffamatorio, lì dietro. perchè non rispondete sul perché il direttore di quella rivista (verosimile autore del commento redazionale) è un amico e collaboratore proprio di quelli che secondo voi avrebbe attaccato?

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boh
by papale papale Tuesday, Jan. 11, 2005 at 3:54 PM mail:

"molti stanno cominciando a capire"

cosa, ad esempio? io non ci sto capendo un cazzo. non so niente dei wu ming, vedo solo che c'è qualcuno che sostiene che hanno detto certe cose, e altri che rispondono: ok. dove e quando? e i primi continuano a non rispondere. cosa devo pensare?

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Replico a Manlio
by Franchinio Wednesday, Jan. 12, 2005 at 10:55 AM mail:

Ho risposto a Manlio sotto il topic "Wu ming revisionissmo: le fomnti", postato da arkivia.
Di quello si patla e io scrivo lì.

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evangelisti vi smerda
by . Wednesday, Jan. 12, 2005 at 11:45 AM mail:

da carmillaonline, oggi:

Gennaio 12, 2005
Polemica balorda contro i Wu Ming

di Valerio Evangelisti

ProgMem18.jpg
Mi vedo costretto a fare ciò che più vorrei evitare: intervenire su queste pagine per “fatto personale”. Vi avevo rinunciato anche nelle rare occasioni in cui su qualche sito o qualche giornale erano apparse considerazioni sul mio conto poco gradite. Di norma non ritengo dignitoso instaurare polemiche che poi si esauriscono da sole, dopo avere imbrattato tutte le parti in causa.
Se questa volta violo la regola, è perché la faccenda di cui sto per parlare non riguarda realmente me, bensì i Wu Ming. Io vi entro solo in quanto vengo “usato” come arma contro di loro. Cosa stupefacente per chi sappia quanto io stimi i Wu Ming, collabori regolarmente con loro (vedi ultimamente il caso Battisti) e li ritenga, nel panorama letterario nazionale, il gruppo di scrittori più vicini alle mie vedute (il che non significa che siano sempre identiche). Per non parlare dell’amicizia personale, che negli anni si è solo rafforzata.

Entrando nel merito, mi tocca riassumere per sommi capi una vicenda poco importante e dimenticata, che non interesserà nessuno dei lettori di Carmilla On Line. Mi scuso con costoro. Lo faccio solo perché è stata rievocata da un noto sito “di movimento”, forse un po’ troppo liberale nell’accettare i contributi più disparati, a rischio di trasformarsi periodicamente in un collettore di immondizia. Comunque è scelta sua e non la discuto; solo, evito di scrivervi, ed è per questo che le mie precisazioni escono su Carmilla.
Era il 1990 e all’università di Bologna il movimento di occupazioni detto “La Pantera” si era appena spento (l’averlo sostenuto mi costò l’incarico quanto mai precario che svolgevo presso la facoltà di Scienze politiche). L’esperienza veniva in qualche modo continuata da una miriade di collettivi, sia politici che culturali. Uno di questi, politico e culturale al tempo stesso, si chiamava Transmaniacon. Oltre che nell’ambito universitario, agiva nella rete ECN, una bbs (Internet esisteva già ma non era ancora accessibile al grosso pubblico).
Il collettivo sembrava ispirarsi al situazionismo (non starò a spiegare ai lettori ignari cosa sia; facciano da soli le loro ricerche). Uno dei suoi esponenti – uno solo, si badi – fu poi tra i fondatori del Luther Blissett Project, e oggi porta il nome di Wu Ming 1. Gli altri quattro sono estranei alle sue esperienze.
A quei tempi ero il direttore di una rivistina intitolata Progetto Memoria – Rivista di storia dell’antagonismo sociale, che tra alterne vicende sopravvisse per quasi un decennio. Parte dei redattori di Progetto Memoria diedero poi vita a Carmilla, cartacea e on line; ma ciò non vuol dire che dietro Carmilla si nasconda l’antico Progetto Memoria. Non più di quanto, dietro i Wu Ming, si celi lo scheletro del collettivo Transmaniacon.
Nel numero 14 Progetto Memoria, nel proprio editoriale (se ben ricordo, scritto da me), attaccò duramente i “transmaniaci”, sia pure di sfuggita. Il tema era il pericolo di commistioni tra destra e sinistra, ed era accaduto che il collettivo preso di mira avesse diffuso su ECN testi “negazionisti” (cioè di autori che, facendo perno sull’esistenza o meno di camere a gas nei lager nazisti, giungono a negare un tentativo di sterminio totale degli ebrei da parte del Terzo Reich). Il resto del fascicolo di PM era però polemico principalmente nei confronti degli storici “revisionisti” alla Ernst Nolte o alla Renzo De Felice. Categoria diversa e forse più temibile, anche se i “negazionisti” tentano di assimilarsi a essa definendo se stessi “revisionisti”.
Personalmente credo di non essere sospettabile di “negazionismo”: quando mi occupavo di storia ho scritto parecchio sul tema, e conservo una lettera di tale Cesare Saletta che, dopo una mia trasmissione radiofonica contro i “negazionisti”, mi coprì di insulti. Credo anche che Progetto Memoria facesse sostanzialmente bene a rimproverare con durezza il collettivo Transmaniacon: settori minoritari del movimento antagonista cominciavano a prendere troppo alla lettera i suoi interventi, e tesi ambigue, proprie normalmente dell’estrema destra, iniziavano a circolare anche nell’estrema sinistra.
Tuttavia la vis polemica (accentuata da questioni di schieramento) portava ad appiattire e a semplificare. E’ forse vero che i “transmaniaci”, che come tutti i situazionisti erano influenzati dal pensiero di Amadeo Bordiga, tendevano a negare la specificità dell’Olocausto (se la seconda guerra mondiale è stata conflitto interno alla borghesia, come vuole la vulgata bordighista, tutte le parti in causa, alleati e nazifascisti, si equivalgono sotto il profilo morale). E’ però anche vero che non era quello l’obiettivo centrale del collettivo. Da un lato cercava di provocare a fini di dibattito, dall’altra difendeva la legittimità di conoscere e discutere anche tesi eterodosse. Due obiettivi male impostati e peggio conseguiti, secondo me, ma che comunque non implicavano un legame tra il collettivo Transmaniacon e l’estrema destra,
In seguito quelle controversie si esaurirono e il collettivo si dissolse. Nulla di simile riapparve nell’azione culturale dei Luther Blissett, né in quella dei Wu Ming. Anzi, fu opera loro Asce di guerra, forse il libro più vivacemente e visceralmente antifascista mai apparso in Italia. Per non parlare degli articoli e degli interventi su Wumingfoundation, su Carmilla stessa, su altri siti della rete, in ogni ambito della cultura. Solo il “complesso di Tafazzi”, cioè l’impulso a darsi martellate sui coglioni (vizio tipico della sinistra in genere, che nell’estrema sinistra si ritrova amplificato), può indurre qualcuno al tentato linciaggio, per fortuna subito abortito, degli scrittori più coerentemente antagonisti esistenti in Italia.
Ma il colmo dello squallore è servirsi di cinque righe di Progetto Memoria risalenti a quindici anni fa (!), e di oggetto totalmente diverso, per cercare di negare l’evidenza e provare a inchiodare i Wu Ming a un’identità che è l’inverso della loro. Antisemiti, negazionisti, criptonazisti. Ma scherziamo? Il movimento antagonista dovrebbe ringraziare ogni giorno il cielo di avere dalla propria parte intellettuali della loro levatura. Io, che non ho di certo la loro coerenza, lo faccio. E diffido dal coinvolgermi in battaglie astiose e insensate, chiuse da millenni e portate avanti solo da Terminators mezzi pazzi. Con tutto il revisionismo autentico che c’è in giro, la guerra da combattere è ben altra.


Pubblicato Gennaio 12, 2005 05:19 AM | TrackBack

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al 100%
by k. Wednesday, Jan. 12, 2005 at 11:54 AM mail:

l'ex-direttore di Progetto Memoria conferma TUTTO quello che avevo ipotizzato io nel post di apertura di questo thread. non ci voleva molto ad arrivarci, evidentemente.

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per papale papale
by papa g. Wednesday, Jan. 12, 2005 at 3:34 PM mail:

Mi sembra che vi hanno dato un'intera bibliografia (cercati Leonelli), che fonti vuoi? I materiali fascisti e negazionisti fatti girare all'epoca dai wuminghi?
Forse certi compagni semplicemente non ne vogliono mezza di far girare certa roba.

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per papale papale
by papa g. Wednesday, Jan. 12, 2005 at 3:34 PM mail:

Mi sembra che vi hanno dato un'intera bibliografia (cercati Leonelli), che fonti vuoi? I materiali fascisti e negazionisti fatti girare all'epoca dai wuminghi?
Forse certi compagni semplicemente non ne vogliono mezza di far girare certa roba.

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Fonti primarie
by papa g. Wednesday, Jan. 12, 2005 at 3:37 PM mail:

Chiedete le fonti primarie, ovvero i materiali negazionisti fatti girare all'epoca dai wuminghi.
Ma ci vuole tanto a capire che dei compagni - dei veri compagni - fanno fatica a farla girare certa merda?

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SPOSTARSI?
by maramara Wednesday, Jan. 12, 2005 at 5:05 PM mail:

Io scrivo e sto dove mi pare, si é creato un clima che non mi piace, una guerra di merda come tutte le guerre; dove non ci sono vinti ne' vincitori, ma solo coglioni. Ci mancavi solo tu che ti atteggi a fare il generale che ordina ai battaglioni di spostarsi da un'altra parte.
Se il problema era il testo di Arkivia lo trovate adesso anche qui (di seguito).
I problemi per me sono altri, il piu' urgente: faccio fatica a trovare le riviste con gli articoli citati da Leonelli. altreragioni l'ho trovato in biblio, ma per altre la ricerca é stata vana; ad es: di invarianti c'è un sito ma non c'é l'articolo citato.
qualcuno può darmi una dritta?
vi lascio ad arkivia
maramara



Un documento del 1994 sulla questione della "Provocazione revisionista" riproposto come contributo alla discussione attuale sul revisionismo in quegli anni.

PREMESSA: Ogni tanto scoppia qua e là (come ora in Indy) una discussione sui trascorsi revisionisti (secondo alcuni anche sul loro revisionismo attuale) dei Wu Ming.Si fa rimerimento, sul piano storico, alla vicenda della cosiddetta "Provocazione Revisionista" del collettivo Transmaniacon di Bologna, che in seguito ha dato vita a Luther Blissett e poi a Wu Ming.
In realtà, a parte qualche intervento argomentato, la qualità generale dei contributi si risolve in un battibecco che funziona a singhiozzo e non permette a chi non ha partecipato ai fatti (che risalgono ai primi anni '90) di capirci niente.
IL PROBLEMA E' DI METODO: MANCANO LE FONTI. Qualcuno le invoca, qualcun'altro denuncia la loro assenza, ma nessuno le tira fuori. Così si crea sempre più disorientamento su una quastione importante. E questo è un pessimo servizio agli utenti, e anche a se stessi, a meno che non si punti proprio a disorientare.

Quindi propongo un testo per cercare di smorzare le diatribe senza documenti e spostare la discussione sul piano delle fonti tanto invocate e mai esibite.
Io posso citarne una: il numero 15 della rivista "La Comune - Progetto memoria" (organo dell'Archivio Storico della Sinistra Rivoluzionaria "Marco Pezzi", di Bologna)pubblicato nell'autunno-inverno 1994.
E' un documento d'epoca, e penso che possa essere utile conoscerlo.
Quel numero pubblica un contributo dal titolo "Contro il revisionismo storico "di sinistra", firmato dal Centro di Documentazione Autonomo di Bologna. E' un testo interessante, ma molto lungo. Non ho uno scanner, quindi non lo riproduco: non posso ricopiare 14 pagine!

Però il testo è preceduto da una introduzione redazionale abbastanza breve per le mie scarse doti di dattilografo. La ricopio con la massima attenzione possibile qui sotto. (ho sostituito le sottolineature dell'originale con il carattere il maiuscolo):




CONTRO IL REVISIONISMO STORICO "DI SINISTRA"
(da "La Comune- progetto Memoria, n. 15, 1994, pag. 20)

E' un fenomeno preoccupante, segno dei tempi confusi in cui viviamo. Persone o gruppi di "sinistra" accostano o fanno proprie tematiche della destra, e addirittura dell'estrema destra, in nome della libertà di discussione, del rifiuto dei dogmi o a fini di pura provocazione dagli effetti "stimolanti". Noi non consideriamo tutto ciò un esercizio di intelligenza, bensì un ulteriore tassello dell'opera di demolizione dell'identità della sinistra - ma qui intendiamo in primo luogo la sinistra di classe - a cui da temposi sono dedicati i vari Cacciari, Vattimo e soci. Un gioco micidiale che non credevamo di vedere riproposto in ambito di movimento.
Eppure così sta avvenendo da quasi due anni, ad opera di personaggi che hanno scelto un'ambiguità ostentata quale
forma di agire "politico". Ha cominciato Franco Berardi detto "Bifo", che solo la stampa borghese ama definire MITICO LEADER DEL 77, con collaborazioni sporadiche alla rivista di estrema destra ELEMENTI. Ha proseguito (ma era attivo da un bel poi'), tale Cesare Saletta, pittoresto "storico" bordighista e divulgatore della paccottiglia antisemita di Faurisson. C'è stato poi il caso della casa editrice SYNERGON di Bologna, che ha avuto il buon gusto di offrire pagine e tribune ad alcuni fascisti militanti.
Il caso più allarmante e ambiguo è però quello del collettivo "situazionista" TRANSMANIACON. Allarmante perché chi compone questo gruppo trova spazio e credito in settori di movimento non sospetti, e anzi carichi di meriti per grado di militanza, per tenacia e anche per integrità morale. Approfittando di questa eccessiva condiscendenza (che attribuiamo a leggerezza, e non a malafrede), il collettivo TRANSMANIACON ha invaso la rete telematica ECN, una delle più preziose sedi di dibattito di cui la sinistra rivoluzionaria disponga, con una pioggia di files tesi a rivalutare - da sinistra (?) - le tematiche del revisionismo stotiografico di bassa lega caro ai gruppetti nazisti di tutto il mondo. Operazione ai confini del delirio, accompagnata da attacchi all'antifascismo e ak concetto stesso di sinistra.
C'è stato chi ha reagito con la necessaria durezza. E' il caso del centro di Comunicazione Autonomo di Bologna, che tra l'altro redige la migliore rivista oggi espressa dal movimento (VIS-A_VIS - QUADERNI PER L'AUTONOMIA DI CLASSE). Il documento che proponiamo ci pare esemplare per chiarezza e complessità. Siamo naturalmente disposti a pubblicare evntuali repliche, purché non provengano da chi, avendo scelto la via della commistione con la destra, si colloca in bilico tra l'incoscienza e l'infamia.


PS di Arkivia, PER NON CONCLUDERE: Invito chi ha altri testi d'epoca su questo tema (e magari più mezzi tecnici di me) di tirarli fuori, per permettere a tutti gli interessati di costruirsi un'opinione in base ai documenti.






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.
by Erithacus rubecula Wednesday, Jan. 12, 2005 at 5:34 PM mail:

maramara basta! dio mio cosa vuoi?
Sei più odiosa di tutti gli "odiosi difensori di WM" messsi assieme.
Ma ci dici che cazzo vuoi veramente?
Fai tutto sto casino, Evangelisti in persona si esprime x dire che spari solo cagate,(visto che sembrava fosse lui l'accusatore di WM) e alla fine sai portarci solo 10 righe di 10 anni fa????
Poi non hai capito che Leonelli esiste solo virtualmente?




Ma porco dio a te a quelli che usano il NW come il lavabo della propria cucina-

Sei una rompicoglioni al massimo sistema, mettitelo in quella testa piena di ciance.


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impara
by io Wednesday, Jan. 12, 2005 at 5:41 PM mail:

Non si dice "rompicoglioni al massimo sistema", ma semmai "rompicoglioni al massimo grado"

ma cosa lo dico a fare ad un analfabeta?

L'articolo di Evangelisti in pratica non smentisce niente: Wuming1 scrisse all'epoca testi per "riabilitare" i negazionisti da sinistra, e all'epoca Evangelisti si incazzo'... poi sono entrambi diventati scrittori famosi per lo stesso editore (Berlusconi) e quindi oggi cercano di sostenersi l'un l'altro.

fine.

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x lo squallido
by Erithacus rubecula Wednesday, Jan. 12, 2005 at 5:59 PM mail:

Senti squallido se volevo scrivere massimo grado avrei scritto massimo grado.
Potrei anche aver scritto massima potenza che suona certamente meglio di massimo grado.
Ma io volevo scrivere rompicoglioni al massimo sistema,
capisci squallido?


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Da quel che leggo qui
by Tina M. Thursday, Jan. 13, 2005 at 3:33 PM mail:

Da quel che leggo qui, devo dire che a me mi piace deppiù l'Evangelisti prima maniera.

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analfabeta e pure tronfio!
by io Thursday, Jan. 13, 2005 at 4:01 PM mail:

si, beh, se vuoi scrivere qualcosa che non significa nulla, liberissimo, pero' qualche critica al tuo spreco di bit puoi pure aspettartela, poetastro!

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domenicale=merda
by AK-47 Thursday, Jan. 13, 2005 at 4:10 PM mail:

Per i fallitacci e i lettori del domenicale che
ce la tritano cone le stronzate su WM, recitate coi ginocchi sui ceci questo rosario 1000 volte al giorno

I WU MING SONO GRANDI E IO NON SONO UN CAZZO
ESSI HANNO SUCCESSO ESTIMA E IO SONO UNA TENIA
ROSICO COME UN PORCO
I WU MING SONO GRANDI E IO NON SONO UN CAZZO
ESSI HANNO SUCCESSO ESTIMA E IO SONO UNA TENIA
ROSICO COME UN PORCO
I WU MING SONO GRANDI E IO NON SONO UN CAZZO
ESSI HANNO SUCCESSO ESTIMA E IO SONO UNA TENIA
ROSICO COME UN PORCO
I WU MING SONO GRANDI E IO NON SONO UN CAZZO
ESSI HANNO SUCCESSO ESTIMA E IO SONO UNA TENIA
ROSICO COME UN PORCO.....

Pentitevi!




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.
by Erithacus rubecula Thursday, Jan. 13, 2005 at 4:24 PM mail:

???
Invece le tue risposte sono essenziali vero? Nessuno spreco di bit eh?

Ah brutta bestia l'auto-referenzialismo. Avete sempre e comunque ragione-
Sarò analfabeta ma da quel che ho capito sono uno dei pochi a sapere (avendo letto WM e Evangelisti) di quello che scrivo.

Ma rispondi sempre quando ti chiamano squallido?

Ps
Visto che hai già detto "Cosa lo dico a fare a un analfabeta" evita di rispondermi visto che non sarei in grado di comprendere (e così risparmi i bit).

PPs
Chissà perchè il nostro maestrino non corregge gli errori di Tina... forse xchè sta dalla sua parte... dopo giorni di figure di merda, avendo esaurito tutti gli argomenti ( ne avevavate uno a dire il vero)non sapete + comew controbattere e allora vi attaccate a presunti errori di ortografia.
Lo capisci quanto basso è il tuo livello dialettico?

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la bibliografia?
by . Thursday, Jan. 13, 2005 at 4:28 PM mail:

"Mi sembra che vi hanno dato un'intera bibliografia (cercati Leonelli), che fonti vuoi?"

Perché,gli articoli di Leonelli parlavano dei wuminghi?
c'era una recensione a Balibar, un pezzo su Rousseau, articoli generici sul revisionismo, roba su Foucault...
E poi che cazzo dici, come si fa a definire dei titoli (non i testi: i titoli!) delle fonti? Tu li hai letti, quegli articoli? quali parlano anche dei wuming e quali no? Contengono prove o anche quelli soltanto attacchi e calunnie?

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non avevo ancora visto questo
by . Thursday, Jan. 13, 2005 at 4:30 PM mail:

non avevo ancora visto questo:
http://italy.indymedia.org/news/2005/01/710965.php
Bui taglia la testa al toro. Fine.

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x Erithacus rubecula
by io Thursday, Jan. 13, 2005 at 4:56 PM mail:

errore di ortografia e' scrivere "squaldo" invece di "squallido": il tuo non e' un errore di ortografia, ma una cazzata (per di piu' sostenuta con arroganza, visto che il suo significato e' pari a zero: i massimi sistemi sono quelli copernicano e tolemaico nel titolo di un famoso dialogo galileiano, per cui con "insultare ai massimi sistemi" volevi forse dire "dare della stronza alla teoria eliocentrica" oppure per traslato "vomitare merda su una filosofia onnicomprensiva" ? cosa cazzo c'entra questa frase con il contesto in cui era inserita?). Ammettilo: ti sei lasciato trascinare da una frase fatta, succede anche ad Omero di dormicchiare talvolta..

se scrivo brevemente sono autoreferenziale?? ma forse nella tua testa autoreferenziale significa laconico...

gli analfabeti sono in grado di comprendere, di scrivere no, ma di comprendere si (e' per questo che da piccoli si va a scuola: si parte analfabeti poi piano piano si impara a leggere e a scrivere... si, a scuola, scuola, lo sai che cos'e' vero)?

e non ti arrabbiare se ti correggo: e' per il tuo bene, in fondo vedi che ti voglio bene?

sulla questione in se (wuming revisionisti, negazionisti o no)poi mi astengo perche' mi sembra poco interessante

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per il cretino che scrive "bibliografia?"
by maramara Friday, Jan. 14, 2005 at 2:35 PM mail:

Purtroppo per te ed altri li sto leggendo (quelli che ho trovato, non è facile reperirli. mi manca ancora vis a vis ed anche invarianti, rinnovo la richiesta di aiuto, qualcuno può inviarmeli anche via mail? grazie), mi sembrano interessanti e solo un cretino come te può attaccarsi al fatto che "non parlano dei wuminchioni". Non ne parlano perchè sono precedenti a questo ennesimo cambio di nome, dato che questi qua cambiano nome con la stessa frequenza con la quale si cambiano le mutande.
Comunque vi pregherei di non scrivere più commenti così idioti alle cose che scrivo perchè tra un mese ho un esame e non posso stare qui a menarmela.

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Il cavallo di troia
by maramara Friday, Jan. 21, 2005 at 4:31 PM mail:

All'anonimo che ipotizzava la scritta sul muro "Maramara è una troia".
Carissimo se volevi darmi della troia potevi farlo tranquillamente senza tanti rigiri.
Comunque il tuo esempio non sta in piedi. Nel caso della frase Wuminchiona (ovvero: i wm si inchiappettano l'attrice e voi siete invidiosi) si contrappone l'immagine di una donna (l'attrice) esibita come oggetto passivo a un soggetto attivo (i wm che se la inchiappettano) con lo scopo di celebrare la presunta "virilità" di questi ultimi (e di riflesso tutti quelli che con loro si identificano).
Nel caso invece della scritta sul muro "maramara è una troia"non c'è ovviamente nessuna apologia di maramara. Semmai il maldestro tentativo di rendere oggetto di insulti sessisti una donna che qui è sempre stata soggetto e soggetto critico proprio di enunciati sessisti.
L'unico punto in comune tra le due frasi è il fatto che entrambe sono state scritte da maschi, segaioli e frustrati.
Se volevi fare un esempio calzante dovevi scrivere "Maramara strappa le palle a un sessista e poi gliele infila in bocca".
Inoltre come giustamente fai notare se dalla frase dell'inchiappettamento non si può trarre la conclusione che gli autori siano i wu ming (così come dalla frase "maramara è una troia" non si può trarre la conclusione che maramara la da via per soldi - ma poi mi devi spiegare che problemi hai con quelle che la danno per soldi -), dalla frase che ti suggerisco per il tuo muro ovvero "MARAMARA STRAPPA LE PALLE A UN SESSISTA E POI GLIELE INFILA IN BOCCA" non devi necessariamente dedurre che farei veramente una cosa così deplorevole nonchè estremamente dolorosa per la vittima.
Del resto per mia ma soprattutto tua fortuna siamo protetti da sant'anonimato.
maramara
PS: comunque a te non la darei nè per soldi nè tantomeno gratis.

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