MOZAMBIQUE 31/12/2004 2:05
MAREMOTO: MAPUTO DONA IL DOPPIO DI WASHINGTON?
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MOZAMBIQUE 31/12/2004 2:05 MAREMOTO: MAPUTO DONA IL DOPPIO DI WASHINGTON? General General, Standard
Il governo del Mozambico ha stanziato 100.000 dollari per le vittime del maremoto che ha sconvolto il sud est asiatico. Una donazione "simbolica", coma ha umilmente fatto notare il governo mozambicano in una nota ufficiale. Nessuna coalizione mondiale, nessuna aspirazione a guidare i Paesi del pianeta nella ‘guerra’ ai disastri naturali, solo l’impegno di un Paese povero, uno dei più poveri del mondo, a cui le immagini di questi giorni provenienti dall'Asia hanno fatto rivivere le terribili alluvioni che colpirono zone del Mozambico nel 2000. Nel comunicato, il governo di Maputo ricorda l'aiuto umanitario ricevuto allora dalla comunità internazionale e con i 100.000 dollari donati alla Croce Rossa intende ricambiare la generosità. Nella stessa nota Maputo ha lanciato un appello a tutti i cittadini, alle aziende e alle istituzioni perché contribuiscano, ognuno secondo le proprie possibilità, agli sforzi di soccorso in un "gesto umanitario tipico dei mozambicani". Paragonati con il Prodotto interno lordodel Mozambico, i 100.000 dollari corrispondono allo 0,0005% del Pil nazionale (poco più di 21 miliardi di dollari); una generosità quasi doppia rispetto a quella degli Stati Uniti d'America, che ieri hanno annunciato lo stanziamento di 30 milioni di dollari: pari allo 0,0003% dei quasi 11.000 miliardi di Pil americano. Il “New York Times”, tornando sulla polemica dei giorni scorsi relativa alla “tirchieria” degli Stati Uniti, scrive: “ E’ vero, siamo tirchi” e spiega che per aiutare le popolazioni del sud-est asiatico Washington – dopo aver più che raddoppiato lo stanziamento iniziale dopo molte pressioni - non spendera' più di quello che costerà al partito repubblicano l' insediamento del presidente George W. Bush, il 20 prossimo. “35 milioni di dollari sono una goccia d'acqua in un oceano e fanno parte della misera somma che il bilancio americano riserva agli aiuti non militari”. Bush ha definito gli aiuti già annunciati “solo l'inizio” e ha tentato di lanciare una nuova grande coalizione. “Speriamo sia vero – scrive il quotidiano di New York - e che questa volta le nostre azioni corrispondano alle nostre promesse”. Era stato il coordinatore degli aiuti di emergenza dell'Onu, Jan Egeland, a definire “tirchi” gli Stati Uniti anche se poi aveva precisato di riferirsi in genere agli aiuti dei paesi occidentali allo sviluppo in generale, molto ridotti nel 2003. [CO]
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