Sergül Albayrak sta per morire inseguito alle ferite riportate. Reagiamo per
far cessare la tragedia dei prigionieri politici. Domandiamo la fine del regime d'isolamento nelle prigioni di tipo F!
Il 26 dicembre 2004, una giovane donna di 26 anni, chiamata Sergül Albayrak in libertà da due settimane dopo 9 anni di carcerazione per ragioni politiche, si è data fuoco in piazza Taksim a Istanbul per protestare contro il regime di isolamento a cui è stata sottoposta, similmente a migliaia di suoi compagni.
Durante gli ultimi mesi della sua detenzione, aveva partecipato ad uno sciopero della fame sino alla fine chiamato "digiuno verso la morte" per protestare contro queste condizioni di detenzione. Ustionatasi all'80% è in fin di vita per le ferite (martedì 28 dicembre intorno alle 15.00, ora turca). A oggi, 118 persone, prigionieri, parenti e amici dei prigionieri, sono morte nel corso di una lunga azione di resistenza iniziata il 20 ottobre 2000, per prevenire l'imminente trasferimento della popolazione carceraria politica verso dei sistemi penitenziari di alta sicurezza chiamati prigioni di tipo F. Se la maggior parte dei detenuti sono morti per le conseguenze del loro digiuno, circa 600 di questi sono stati torturati tramite un programma di alimentazione forzata che li ha ridotti a "morti viventi". Affetti dalla sindrome di Wernicke-Korsakoff, tutti soffrono di atassia e amnesia. Dopo la deportazione nelle prigioni di tipo F, costata la vita di 28 di loro, i prigionieri sono confinati in celle d'isolamento e soffrono tutti di turbe psico-fisiche provocate dalla privazione sensoriale. Protestano inoltre per il cattivo trattamento inflitto loro dalle guardie. Questa tragedia è stata sicuramente l'elemento scatenante l'atto di protesta disperata di Sergül Albayrak. Per por fine al calvario dei prigionieri politici turchi, esigiamo dalle autorità turche che mettano immediatamente fine al regime di isolamento in vigore nelle prigioni di tipo F. Solo l'eliminazione di questo regime carcerario inumano potrà mettere fine alla morte silenziosa dei prigionieri politici e impedire che altre Sergül agiscano in questo modo.
Ci appelliamo inoltre a tutte le persone che si oppongono alla tortura perché regaiscano inviando fax di protesta alle autorità turche di cui forniamo qui sotto i recapiti:
Ministro della Giustizia
ADALET BAKANLIGI
Cemil Çiçek
PK 06659
KIZILAY-ANKARA
Tel : 0 312 419 46 69
Fax: 0090-312 417 39 54
Mail: cemil.cicek@adalet.gov.tr
Primo ministro
Basbakan Recep Tayyip Erdogan
TC Basbakanlik
Bakanligi
Ankara, Turkey
Fax: + 90 312 417 0476
Ministro dell'Interno
Içisleri bakanligi
Abdülkadir Aksu
aaksu@icisleri.gov.tr
Presidente della Repubblica
Cumhurbaskanligi
Ahmet Necdet SezerMail:cumhurbaskanligi@tccb.gov.tr
Fax: 0090-312 427 13 30
Direttore generale delle prigioni
Ceza ve Tevkifevleri Genel Müdürlügü
Suat Ali Ertosun
Mail: ertosun@adalet.gov.tr
Fax:0090-312 414 63 01
Piattaforma internazionale di lotta contro l'isolamento: isolation@post.com
Tél : 00 32 2 230 08 66
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Testo della lettera sopra tradotta da inviare in francese:
Nous demandons la fin du régime d'isolement dans les prisons de type F! Le 26 décembre 2004, une jeune femme de 26 ans, dénommée Sergül Albayrak libérée depuis deux semaines après 9 ans d'emprisonnement pour des raisons politiques s'est immolée par le feu sur la place Taksim à Istanbul afin de
protester contre le régime d'isolement dans lequel elle était confinée, à l'instar de plusieurs milliers de ses camarades. Durant les derniers mois de sa détention, elle avait participé à une grève de la faim au finish appelée
« jeûne de la mort » afin de protester contre ces conditions de détention. Brûlée à 80 %, elle vient de succomber (mardi 28 décembre vers 15h, heure turque) à ces blessures.
A ce jour, 118 personnes, prisonniers, parents et amis de prisonniers, sont décédés au cours d'une longue résistance déclenchée le 20 octobre 2000, pour prévenir le transfert imminent de la population carcérale politique vers des
systèmes pénitentiaires de haute sécurité appelés prisons de type F. Si la plupart des détenus sont morts des suites de leur jeûne, près de 600 d'entre eux ont été suppliciés par un programme d'alimentation forcée qui les a réduit à l'état de « morts-vivants ». Atteints du syndrome de Wernicke-Korsakoff, ils souffrent tous d'ataxie et d'amnésie. Depuis leur déportation vers les prisons de type F qui coûta la vie à 28 d'entre eux, les prisonniers sont confinés dans des cellules d'isolement et souffrent tous de troubles psycho-physiques provoqués par la privation
sensorielle. Ils se plaignent en outre des mauvais traitements que les gardiens leurs infligent. Toutes cette tragédie a certainement été l'élément déclencheur de l'acte
désespéré de Sergül Albayrak. Pour mettre un terme au calvaire des prisonniers politiques de Turquie, nous
exigeons des autorités turques qu'elles mettent immédiatement fin au régime d'isolement en vigueur dans les prisons de type F. Seule la levée de ce régime carcéral inhumain pourra mettre un terme à la mort silencieuse des prisonniers politiques et empêcher que d'autres Sergül
agissent ainsi.
Multilanguage: FR
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