ACCIAIERIE TERNI: SCIOPERO, CORTEO, FERMATI DUE TRENI = AGI) - Terni, 13 gen - Due treni bloccati alla stazione di Terni, duemila palloncini rossoverdi (i colori della citta') liberati in aria assieme ad un volantino che spiega le ragioni della protesta; un corteo e uno sciopero di tre ore. E' stata questa la mattinata di mobilitazione degli operai delle acciaierie di Terni che ad un anno dalla manifestazione regionale di piazza contro la Thyssen Krupp, sono tornati in strada per impedire la chiusura del reparto Magnetico dello stabilimento controllato dalla multinazionale tedesca. La TK, disconoscendo l'accordo che venne sottoscritto a Palazzo Chigi nella primavera del 2004, ha confermato la decisione irrevocabile di chiudere il Magnetico a partire, addirittura prima del prossimo mese di settembre per "puntare con decisione sulla produzione di acciaio inossidabile per noi strategica". Sindacati e lavoratori hanno interrotto il tavolo locale della contrattazione optando per il ritorno alla mobilitazione di massa, tesa a chiedere un impegno determinato del Governo. "Palazzo Chigi - dicono i sindacati - deve garantire il rispetto degli impegni presi dalla Tk nella primavera dello scorso anno. Chiudere il Magnetico significa chiudere tutta la fabbrica. Non crediamo piu' alle assicurazioni tedesche". Da stamattima e' dunque ripresa la mobilitazione dura degli operai. Tre ore di sciopero, dalle 9.30 alle 12.30, con un corteo che dopo essere partito dai cancelli dalle acciaierie in viale Brin si e' concluso alla stazione ferroviaria dove i mille partecipanti hanno occupato i primi quattro binari. Due sono stati i treni rimasti bloccati dalla protesta: un regionale per Perugia e uno per Roma Fiumicino Aeroporto. Sulla motrice di quest'ultimo gli operai hanno affisso un cartello rivolto al presidente del Consiglio dei Ministri con su scritto: "Silvio rimembri il patto con gli italiani? Guarda che non siamo mica tedeschi!". Prima di arrivare alla stazione ferroviaria, il corteo si e' fermato per una decina di minuti nella centralissima Piazza Tacito a due passi dalla Profettura di Terni. Qui sono stati liberati in aria duemila palloncini rossi e verdi ai quali era attaccato un volantino con le ragioni della lotta. "Le linee strategiche presentate dalla Thyssen Krupp lo scorso 6 gennaio - vi e' scritto - sono un vero e proprio piano di progressivo ridimensionamento e di dismissione del polo industriale di Terni". Poco dopo mezzogiorno il blocco alla stazione ferroviaria e' stato rimosso e sindacati e istituzioni sono stati ricevuti dal prefetto di Terni. Ora non resta che attendere - dicono i sindacati - un segnale dal Governo. (AGI)
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