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Roberto Bui (Wu Ming 1) a proposito delle calunnie sul suo conto
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k. Thursday, Jan. 13, 2005 at 4:03 PM |
mail:
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da carmillaonline.com
detritus.jpg, image/jpeg, 166x132
Gennaio 13, 2005 Il verde livore della discordia. Una noterella...
...di Roberto Bui (alias Wu Ming 1)
Solo due parole, senza perdere troppo tempo, ché gli amici mi invitano a lasciar correre ma siccome l'attacco è personale c'è una riflessione da fare (appunto) in prima persona. Qualcuno sta dedicando la propria vita al tentativo - peraltro vano - di scalfire il mio buonumore. Nella più totale assenza di fonti o pezze d'appoggio, il mio nome (e cognome, ripetuto in modo ossessionante) è fatto oggetto di calunnie e sistematici tentativi di diffamazione. Calunnie addirittura neo-barocche, piene di orpelli, di gargoyles, altorilievi, come le facciate di certe cattedrali... ma costruite sulle sabbie mobili e naturalmente destinate ad affondare. Cui prodest? Nei giorni scorsi qualcuno ha ricordato proprio le vicende del Black Panther Party raccontate dal mio alter ego, Wu Ming 1, nel suo romanzo New Thing. Ad un certo punto la comunicazione di movimento fu "dirottata" dall'FBI verso un pantano di dicerie, illazioni, pettegolezzi maligni, frasi mai dette ma ossessivamente ripetute, accuse reciproche tanto gravi quanto infondate. La discordia e il sospetto lievitarono come ciambelle avvelenate, e ciascun compagno - pur criticando il trend - assaggiava una fetta e commentava.
Senza andare troppo in là e troppo in alto con le citazioni, basterebbe ricordare l'albo di Asterix intitolato Asterix e la zizzania. In quell'episodio, i romani mandano nel villaggio dei Galli tale Tullius Detritus, "un essere spregevole, ma molto capace. L'orribile, verde livore della discordia apparirà al suo passaggio, è miracoloso". Resta da capire se anche in questo frangente sia in azione un Tullius Detritus, o se - ipotesi più semplice, ma anche più avvilente - ciò che fu il "movimento" produce da sé i propri "esseri spregevoli". Quel che è certo è che spazi nati per la comunicazione libera e orizzontale si sono via via trasformati in cannoni carichi di letame e fandonie, puntati contro la capacità di riflettere e ragionare. Non sta a me cercare di appurare le responsabilità, e comunque non in questa sede. Rimane il fatto che ci sono ambiti protetti di comunicazione totalmente irresponsabile, usati per calunniare nell'anonimato e nell'inattingibilità più completa.
Ad ogni modo: sfido chiunque a dimostrare che, in una qualunque occasione e in una qualunque fase della mia vita io abbia scritto o detto che non vi furono camere a gas nei lager nazisti o che non vi fu sterminio degli ebrei da parte del regime hitleriano. Sfido chiunque a dimostrare che, in una qualunque occasione e in una qualunque fase della mia vita, io abbia sostenuto posizioni diverse da questa: i fascisti di ogni tendenza e sfumatura vanno combattuti sempre, per ogni dove e con ogni mezzo che sia necessario. Sfido chiunque a dimostrare che, in una qualunque occasione e in una qualunque fase della mia vita, io abbia giustificato le azioni di un regime nazifascista o un qualunque crimine d'impronta o ispirazione nazifascista. Sfido chiunque a dimostrare che, in una qualunque occasione e in una qualunque fase della mia vita, io abbia sostenuto posizioni basate sulla discriminazione di un popolo, di un'etnia, di una razza (non credo alla loro esistenza), di una cultura, di un genere. Sfido chiunque a dimostrare che, in una qualunque occasione e in una qualunque fase della mia vita, io abbia criticato un'azione di antifascismo militante per motivi che non fossero la sua scarsa efficacia o la sua approssimativa realizzazione. Sfido chiunque a dimostrare che, in una qualunque occasione e in una qualunque fase della mia vita, io abbia criticato la memoria storica della Resistenza per fini diversi dal suo rinnovamento e perfezionamento, verso una migliore prevenzione dell'insorgere di nuovi fascismi.
Il mio buonumore non è pregiudicato, ma ho visto in sogno i miei parenti morti, nonni e zii comunisti e partigiani, mio nonno Settimo deportato a Mauthausen (ci rimase undici mesi)... Beh, loro mi hanno detto di non essere affatto di buonumore: - Chi cazzo sono questi maiali lordi di merda che s'inventano infamie sul tuo conto? Sono dei fascisti, dei delatori? - Mio nonno dice che ai loro tempi la questione del "cui prodest" si risolveva senza troppe chiacchiere: i provocatori e le spie si passavano per le armi senza indugi. Bei tempi, quelli. Poca fatica. Oggi tocca parlare, ragionare... Il numero delle porcilaie è aumentato a dismisura, e sono più inquinanti di quelle di una volta. Bella idea, l'open publishing. Peccato che di belle idee e buone intenzioni sia lastricata la via dell'inferno.
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x quello qui sopra
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gavi Thursday, Jan. 13, 2005 at 4:18 PM |
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questo post, per me, mette proprio fine alla polemica, anzi, ci mette una pietra sopra. come mai questi sfoghi non li hai riservati a chi accusava senza fondamento, invece che a chi chiarisce la cosa una volta per tutte? come mai quando si infama tutti zitti e poi quando si ristabilisce la verità saltano fuori misteriosi "indyani" che cavillano sulla policy, o dicono di andare sul forum etc.? la verità è che con la policy indy ci si è spazzata il culo da molto tempo, ormai.
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come mai?
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indyan* Thursday, Jan. 13, 2005 at 4:25 PM |
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perchè thread come quelli dei wuminghi non sono out policy lo diventano quando la demenza (come la tua di sospettoso al cazzo) tracima.
tu sei quello che a chi ti dice che rompi i coglioni chiede perchè fino ad allora ti ha sopportato? le liti da cortile le fate altrove, grazie. e leggete anche il post sulla policy, chi lo ha messo ha capito il problema.
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Erithacus rubecula Thursday, Jan. 13, 2005 at 4:36 PM |
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Un solo appunto: doveva postarla personalmente qui. Ciavevano ragione i parenti del sogno: doveva venire qui , incazzrsi di brutto e queste verità spararle in faccia in alle varie Gioconde o Maramare. E credo tutto si sarebbe smorzato molto velocemente.
Comunque non credo che ci sia qualcuno che tiri le fila. Credo sia solo ignoranza, crassa e fatta in casa.
Ciao WM1 :)
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e Mario Capanna si tromba la principessina
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Elektro2 Thursday, Jan. 13, 2005 at 9:40 PM |
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questi patetici tentativi di sparare addosso agli ottimi Wu Ming (avendone letto le produzioni ed avendone pure scoperto la gratuita' e l'ottimo sito etc etc) mi ricordano di quando la destraglia ci dava dentro con il Capanna Mario (e gia' che c'erano con il Corrierone nazionale) dicendo che il primo si trombava la figlia del proprietario del secondo (se non la moglie... non ricordo, ma puttanata per puttanata prendete pure quella che piu' vi garba)
il signor indyan poi, dimostra a mio parere poca "analisi politica" se mi posso permettere (troppa poca per essere vero e non parte del giochino scemo)... non rendersi conto che gli attacchi della destraglia sono per principio mascherati (da sempre... basta ricordarsi un po le cose, non e' necessario studiare la storia) da attacchi da sinistra per rendersi conto del "garbuglio"
Per una volta spero che tutta qs pubblicita' abbia finito per spingere piu' gente a leggersi qualche bel libro (invece del cofanetto della fallaci)
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il/la sig.r* indyan*
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x elektro2 Thursday, Jan. 13, 2005 at 10:00 PM |
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è anche abbastanza non-ingenu*, da pensare che i wuminghi siano capacissimi di farsela da soli
come sa' benissimo che questi sono casi nei quali furbi ed idioti diventano indistinguibili.
strano non lo capiscano i geniali commentatori invece..........
se piace questo maialaio contenti voi io non devo difendere l'onore di nessuno, me ne catafotto dei wuminghi e dei turbamenti da filologi, ho altri interessi.
rispettate anche gli altri interessi, ma soprattutto l'intelligenza, che senso ha riempire indy di deliri sui wuminghi?
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ha un senso però
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rintuzzare l'infamia Thursday, Jan. 13, 2005 at 11:54 PM |
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non me ne frega una sparata sega di wuming e di questa polemicuzza sterile, m due cose mo' le dico (anche se non sono importanti) a wuming: ha ragione chi vi dice che se avete qualcosa da dire sul n.w. di indy qui le dovete dire e non altrove, per fare in modo che voi 'non vi abbassate' e qualche fan ingenuo fa per voi il lavoro sporco che non volete fare ... sapete benissimo che il n.w. ha un valore enorme, e sapete altrettanto bene che il padre degli imbecilli fa in modo che i suoi eredi siano un milione di volte più di lui ... da fini intellettuali quali siete dovreste capirle certe finezze. a quanti alimentano qui e altrove quest'attacco a wuming: non credo che si possa tacciarli di fascismo. se campano con il loro lavoro, non gli si può dargli addosso, considerato comunque che suggeriscono contenuti che nel caso in cui arrivino alle orecchie di mia madre, o dell'impiegato che va allo stadio o all'alto/medio borghese, etc. magari gli stura un minimo il cervello e forse cominciano a pensare. non fate che una sterile e invidiosa polemica tolga spazio a cose mooolttooopppiuuuù importanti (se siete fasci o provcatori, allora fanculo. ciao
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ancora ?
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iscritt* liste di Indy Friday, Jan. 14, 2005 at 4:38 PM |
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ci sono due fazioni anti wm e pro wm (da chi siano composte e per quali scopi non me ne può fregare di meno) che lottano perennemente sul nws per toccare il fondo. A volte una delle due ci riesce, poi l'altra scava un'altro pò di fondo per poi essere superata dalla precendente che finisce ancora più in basso. Bisognerebbe cominciare a hiddare i thread peggiori tanto per dare il segnale che è l'ora di darsi una regolata. Così chi si lamenta del troppo open publishing viene servito
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urca
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altr* iscritt* liste INDY Friday, Jan. 14, 2005 at 4:55 PM |
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>Mio nonno dice che ai loro tempi la questione del "cui >prodest" si risolveva senza troppe chiacchiere: i >provocatori e le spie si passavano per le armi senza >indugi.
Questo non solo è coglione ma c'ha avuto anche il nonno coglione o racconta da coglione quello che si ricorda del nonno. Ma la responsabilità di tanto ego generosamente sparso (sic) in rete non è, una volta tanto, sua. E' di quelli che si arrampicano sulle vetrate per ricordarsi episodi di 10 anni fa e creare chissà quale scandalo. Dando così modo al signore in questione, alla sua tifoseria e all'ufficio marketing informale che si porta appresso di deliziarci con battutine, commenti fake che rimandano al altri fake, lettere di smentita al nulla etc. Ora, i vari Squalo e sionisti che appestano il newswire hanno problemi di varia natura (e dispiace) e non appartengono al movimento. Ma visto che i piccoli fan pro o contro wu minghi vengono dal movimento non potrebbero dare l'esempio dandosi una regolata ? BASTAAA con i botta del tipo "ai tempi di quel collettivo a Bologna" e le risposte del genere "WM 1-2-3-4-593 hanno la biografia politicamente corretta come dimostra il sano e corretto certificato di sana e robusta costuzione culturale vedi link" sennò penso anch'io che qualche hiddata è tutta salute
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ma sì!
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Paolo Da Corte Friday, Jan. 14, 2005 at 7:32 PM |
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Massì, rispondiamo a Bui! " Mio nonno dice che ai loro tempi la questione del "cui prodest" si risolveva senza troppe chiacchiere: i provocatori e le spie si passavano per le armi senza indugi" Detta da uno come te,che tante volte è stato fatto passare per provocatore e spia e Dio sa quant'altro,questa frase suona un po' strana. Fosse stato per tuo nonno non avrei dato un centesimo per la tua vita!
Ciao e in bocca al lupo!
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Oh, mamma mia!
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Paolo Da Corte Saturday, Jan. 15, 2005 at 12:10 PM |
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Caro (A) dicevo così per dire! Spia no, è vero, ma senz'altro negazionista revisionista deviazionista sabotatore diffamatore e tutta una serie di cose che non lo avrebbero fatto uscire vivo dalla Russia dei bei tempi! Avessi visto quando l'hanno preso per il collo! Tutto per motivi che nel 2005 non sono molto più di un rutto nell'universo, chi se li ricorda... Chissà cosa aveva detto o scritto, ma senz'altro quando si può rispondere a parole ma si preferiscono i fatti, abbiamo tutti da temere... amarcord a parte spero di aver chiarito i dubbi di (A) ciao
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il gioco dei cloni
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Tiresia the original Saturday, Jan. 15, 2005 at 3:19 PM |
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Il gioco dei cloni può anche essere divertente.In effetti,pare che il Tiresia nella parentesi dei sette anni vissuti da donna,pare che abbia sperimentato sensazioni più intense(eroticamente parlando)di quando fù uomo. Quindi,ci starebbe benissimo che desideri permanere nell'ivolucro femminile... Ma..... Non di solo corpo vive l'uomo e la cosa più importante di Tiresia,aldilà del corpo,è la conoscenza pre-veggente sulle cose del mondo della vita.. Ciao Tiresia
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Tiresia (bel nick comunque)
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. Saturday, Jan. 15, 2005 at 3:26 PM |
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Tiresia era un celebre indovino tebano. Alcune versioni del mito narrano di come diventò cieco per aver visto Atena nuda, mentre si bagnava nella fonte Ippocrene. Dante prende spunto per il personaggio di Tiresia dalla "Tebaide" di Stazio (Pg.), ma rispetto all'opera del poeta latino elimina tutti i tratti eroici del personaggio: l'episodio che il poeta narra, infatti, e che pone in ridicolo la vanità del celebre indovino è assente nell'opera di Stazio, ma Dante poteva leggerlo in Ovidio (Metamorfosi III).
Narra Ovidio che, vedendo due serpenti accoppiati, Tiresia colpì la femmina e venne tramutato in donna, fino a quando, sette anni dopo, riuscì a colpire il maschio della stessa coppia di serpenti e potè, così, riacquistare le sembianze maschili. A seguito di questa doppia trasformazione, fu interrogato dagli dei su chi provasse maggior piacere nell'amore, se l'uomo o la donna: la sua risposta indignò Era, che lo accecò, mentre piacque a Zeus, che gli donò il potere della veggenza, che Tiresia utilizzò largamente nella guerra che oppose i sette principi greci a Tebe, la sua città. Egli, infatti, rivelò il parricidio e l'incesto di Oreste (Pg.), mentre Ulisse, disceso nell'Ade, evocò la sua ombra per conoscere la propria sorte. Anche Manto, la figlia di Tiresia, ebbe dagli dei il dono di predire il futuro.
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altra banda sottratta
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Tiresia Saturday, Jan. 15, 2005 at 3:49 PM |
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Possiamo anche ricordare che la fonte più nota su Tiresia è l'odissea di Omero,che Tiresia ebbe il dono dell'immortalità da Zeus(mica poco).ecc.ecc. Belli,anche se scarsi,i passi su Tiresia in "the waste land" (la terra desolata)diT.S.Eliot,grande poema di un grande poeta conservatore. Adesso basta sottrarre banda. Ciao Tiresia
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ma va'
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Tiresia il greco Saturday, Jan. 15, 2005 at 5:28 PM |
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" Non di solo corpo vive l'uomo" dice il presunto Tiresia originale, evidentemente non sa che per il vero Tiresia, l'uomo gode solo un decimo della donna, perche' la donna il resto lo gode "con l'anima"... dal che si deduce che lui di Tiresia ha letto solo distrattamente, mentre io (che sono quello vero) ne so dieci volte di piu'...
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sì!
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manson Sunday, Jan. 16, 2005 at 1:31 AM |
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antichrist_superstar.jpg, image/jpeg, 440x440
" preso x il collo?"
Sì, e una volta gli hanno pure versato addosso una tanica di benzina, gli hanno dato fuoco ma lui se l'è cavata senza una scottatura, è ancora vivo, sghignazza e scrive alla faccia dei visitors, di chi millanta di conoscerlo, di chi s'inventa cazzate. Dorme su un letto di chiodi, ingoia spade, non sanguina. E' l'Anticristo Superstar e vi s'incula (perchè è pure sessista).
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Chiunque precisa
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Chiunque Tuesday, Jan. 18, 2005 at 11:46 AM |
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Sono Chiunque. Non mi piacciono le polemiche teatralizzate, ma sono costretto a intervenire perchè un tale che si firma "Roberto Bui" fa più volte riferimento a me sfidandomi a dimostrare questo e quello e quell'altro ancora. E perchè mai dovrei dimostrare qualcosa? E perchè proprio a lui? Se questo "Bui", come dice lui, ha partecipato alla provocazione revisionista E' LUI CHE DEVE DIMOSTRARE CHE L'HA FATTO PER I NOBILI MOTIVI DI CUI VA CIANCIANDO! Pubblichi lui, se ha davvero coraggio, TUTTI i files della provocazione revisionista e poi dia le sue spiegazioni, ma la smetta di cercare di imbrattare chi come me non ha niente a che vedere con le sue imprese. Tutto il resto sono chiacchiere. Distinti saluti al pubblico, Chiunque
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Ulteriori prove dell'ignoranza e della stronzaggine di WU MING 1
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stalinista del forum Tuesday, Jan. 18, 2005 at 1:24 PM |
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Un altra prova della sua ignoranza e arroganza Wu Ming l'ha fornita proprio sul forum di INDYMEDIA Infatti una volta rispondendo ad un compagno stalinista asserì che il glorioso inno nazionale sovietico fu scritto nel 1944, mentre in realtà sappaimo benissimo che l'inno fu scritto nel 1943 ed ENTRO' IN VIGORE solo nel 1944.
Ecco un pezzo :
Wu Ming 1
Registrato: 16/02/03 16:42 Messaggi: 38 Località: Bologna
<<...L'autore del testo dell'Inno Sovietico, scritto nel 1944..>>
http://italy.indymedia.org/forum/viewtopic.php?p=9115&highlight=#9115
Risposta dello stalinista Tovarish:
TOVARISH
Registrato: 11/04/03 22:14 Messaggi: 57
<<..PERALTRO NEL 1943 E NON NEL 1944(ANCHE SE L'INNO SOVIETICO E' STATO ESEGUITO PER LA PRIMA VOLTA NEL 1944)..>>
Risposta del Wu Minghia 1 ( arrogantissimo ) ...
<<Tovarish, ripeto che di cio' che non si sa si deve tacere. La musica dell'inno sovietico fu composta da A. V. Aleksandrov (1883 - 1946). Mikhalkov scrisse solo il testo, e lo scrisse nel '44. Non so dove trovi le tue informazioni, forse sull'equivalente PMLI del "Corriere dei Piccoli"... >>
http://italy.indymedia.org/forum/viewtopic.php?t=1016&postdays=0&postorder=asc&start=30
risposta dello stalinista fighter
<<Ecco altre pagine che provano che chi non sa niente sei tu ,l'inno è del 1943 ,non del 1944 e fu commissionato da Stalin
http://www.cyberussr.com/rus/sg-gimn.html
http://www.radicalparty.org/georgia/ilfoglio050101.htm
http://www.pmli.it/abissoinnostalinputin.htm
http://www.helsinki-hs.net/news.asp?id=20001212IE2
http://news.bbc.co.uk/1/hi/not_in_website/syndication/monitoring/media_reports/1050006.stm
Ci sono una trentina di altre pagine che dicono le stesse cose. Quindi è meglio che la pianti così smetti di fare figuracce>>
http://italy.indymedia.org/forum/viewtopic.php?t=1016&postdays=0&postorder=asc&start=30
Da notare che nella successiva risposta il Wu Minghia si limita a sottlineare alcune inesattezze dei suoi intelocutori SENZA AMMETTERE IL SUO PALESE ERRORE DELLO SBAGLIO DELLA DATA CHE ERA IL 1943 E NON IL 1944 Da notare anche che dopo la figura di merda il Wu Minghia 1 non è più stato sul forum di Indymedia. Infatti qui c'è la dimostrazione che Wu Ming 1 sia in realtà UNA CAPRA. E non solo è ignorante, ma fa pure lo stronzetto con gli altri..
Da notare anche gli errori del famoso scrittore segnalato da Tro
tro
Registrato: 18/02/03 15:06 Messaggi: 1721
<<rega' un errore di Wu Ming 1 !
si dice "che un regista si chiami" >>
Il Wu Minghia questa volta AMMETTE L'ERRORE UNA VOLTA TANTO ma si giustifica: più che altro un refuso, dice lui..
<<piu' che altro un refuso, comunque grazie della segnalazione >>
http://italy.indymedia.org/forum/viewtopic.php?p=9510&highlight=#9510
Ma che bravo questo scrittore eh...
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che pietà
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keom* Tuesday, Jan. 18, 2005 at 4:38 PM |
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Capirai, aò, fa una differenza incredibile, ai fini de sta discussione, se nel '44 l'inno sovietico fu scritto o entrò i vigore. certo che state proprio messi male: siccome non siete riusciti a dimostrare nessuna delle accuse infamanti e sbirresche che gli avete vomitato addosso, adesso vi attaccate a una data sbagliata in un thread. gente che prima di pubblicare un libro - bello o brutto - studia tre-quattro anni... comunque lo hanno scritto perché non sono + venuti su indy, perché la loro presenza scatenava flame. ma visto che le flame ci sono pure senza di loro, tanto vale che tornino, che almeno si alza un po' il livello.
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chi c'è dietro?
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x chiunque Tuesday, Jan. 18, 2005 at 4:50 PM |
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di solito uno è innocente, e chi accusa deve dimostrare la colpevolezza. solo nei tribunali speciali e negli stati fascisti c'è la presunzione di colpevolezza. in questo caso, chi fa l'infame deve fornire qualche prova, altrimento è solo un uomo di merda. e prove non ne ha fornite nessuno. dall'altra parte invece, ci sono spiegazioni, testi e un percorso riconoscibile.
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mah
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giapster eretico Tuesday, Jan. 18, 2005 at 5:27 PM |
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A me sembra ovvio che quanto postato dallo "stalinista del forum" e' una pura provocazione, ma forse mi sbaglio. Comunque i wu ming su Indy non tornano (almeno col loro nome, ma forse con pseudonimi vari si) perche' non gli va di sputtanare la loro immagine a parlare con chiunque. Nei dibattiti faccia a faccia si vede che le critiche negative gli stanno pesantemente sui coglioni e - per quanto effettivamente si sforzino - non ce la fanno a restare lucidi. Figurati quando protetti dalla tastiera gli si puo' vomitare addosso di tutto! Nonostante tutte le belle parole sull'atteggiamento aperto di confronto coi lettori, da pari a pari, ecc. in realta' hanno bisogno di essere adorati (so' artisti, ecchecazzo!), qualsiasi critica un po' tosta li fa andare fuori di melone (o meglio: si sentono in dovere di rispondere, di giustificarsi, di spiegare anche quando l'atteggiamento giusto sarebbe quello di prendere nota e stop: ma loro si sentono dalla parte del giusto, e quindi siamo noi che non capiamo, mentre noi spesso abbiamo capito benissimo, ma abbiamo opinioni diverse, cosa per loro inconcepibile) quindi mi sa che qui col loro nome non li vedremo mai piu'. Almeno finche' su indy resta la filosofia dell'open publishing totale.
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x giapster eretico
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roby Tuesday, Jan. 18, 2005 at 8:06 PM |
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mah, mi pare una cazzata. io in toscana li ho visti almeno 2-3 volte presentare loro libri e mi sembravano tranquillissimi pure di fronte a critiche. lo ho visti due volte a pisa e una a livorno. anche sul "prendere nota", anni fa gli ho spedito delle osservazioni critiche alla loro "dichiarazione d'intenti", loro mi hanno risposto via mail che avevo ragione io e nell'autocritica che conclude l'edizione cartacea di Giap hanno accolto quasi tutti i punti. idem per la questione disobbedienti, hanno fatto autocritica. pure su questa storia della libertà di parola x i negazioniti la mail di Bui di qualche anno fa che fa autocritica sui toni e sul casinismo di allora. credo che di tutte le persone, i wm siano proprio quelli che si comportano in modo opposto a quello che scrivi tu, se gli mandi una mail magari ci mettono un po' ma ti rispondono sempre anche sulla minima cazzata o su roba che trovavi da solo con google in due minuti. insomma decidetevi, se non si spiegano li attaccano xché non si spiegano. se si spiegano li attaccano xché si spiegano, e c'è sempre una accusa nuova man mano che quelle vecchie diventano improponibili.. troppo rancore, secondo me. anche uno che per identificarsi ha bisogno di dire che è contro Giap e fa il giapster "eretico", boh... andate sul forum di new thing e vedrete che wm1 è lì a rispondere e confrontarsi con tutti.
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quando c'erano
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keom* Tuesday, Jan. 18, 2005 at 8:20 PM |
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quando su indy ci scrivevano si confrontavano con qualunque interlocutore, uno dei 3d più lunghi (trecentoventi commenti!) e interessanti della storia di indy è proprio una specie di "wu ming 1 risponde a tutti", mtto il link:http://italy.indymedia.org/news/2003/04/273182.php se si legge fino in fondo, quelli che insultano cercano di farlo incazzare ma lui risponde con calma e pian piano rimangono a parlare solo quelli interessati. in fondo c'è il post che, mesi dopo, wm1 ha messo in coda a tutti i 3d in cui compariva. secondo me hanno sbagliato ad andare via, il metodo migliore era quello, però capisco che ci vuole un sacco di tempo e loro hanno già i loro, di forum, e devono pure scrivere i libri e andare a presentarli. a proposito, ma dove sono finiti gli interlocutori di wm1 in quel 3d di due anni fa? Krainer, per esempio?
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L' imperdonabile ignoranza di Wu Ming 1
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WuMing1 vada a studiare la storia!! Tuesday, Jan. 18, 2005 at 9:49 PM |
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Vorrei far presente che è semplicemente VERGOGNOSO che questo intellettuale da strapazzo con un'arroganza ed una boria degna del peggior Ferrara, affermi delle COLOSSALI MENZOGNE e una volta smascherato non abbia neanche il coraggio di ammettere di aver torto. Come si può affermare che il glorioso inno sovietico sia stato scritto nel 1944 quando ANCHE I SASSI SANNO CHE E' STATO SCRITTO NEL 1943. eccolo qui
http://en.wikipedia.org/wiki/Hymn_of_the_Soviet_Union#Original_text_of_1943
http://en.wikipedia.org/wiki/Hymn_of_the_Soviet_Union
ANCHE I BAMBINI LO SANNO PER GIOVE! Invece quel cialtrone non solo insisteva a negare l'evidenza, ma non ha neanche ammesso il suo monumentale e palese errore nonostante due coraggiosi utenti gli abbiano sbattuto la sua ignoranza in faccia! Nonostante tutto ciò, il Bui preferiva continuare con il suo atteggiamento da stronzetto ignorante commettendo anche errori di italiano!
E possiamo quindi fidarci di uno CHE NON CONOSCE NEANCHE LE BASI?
Questo prova che Wu Ming 1 oltre ad essere un grande ignorante è anche un mistificatore e un arrogante che non ammette mai quando ha torto anche quando ciò è evidente.
WU MING 1 VERGOGNATI! SOMARO!!
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la prova che è un nazista
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. Wednesday, Jan. 19, 2005 at 12:39 AM |
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Wu Ming 1 è un cialtrone e un ignorante, una volta ha anche detto che la distanza effettiva della Luna dalla Terra varia tra 356.400 km al perigeo e 384.600 km all'apogeo, e invece varia tra 356.410 km al perigeo e 384.700 km all'apogeo, e in media è di circa 384.400 km, cioè circa 60.28 volte il raggio terrestre! Questo, tra l'altro, dimostra che è un nazista!
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negazionismo allo stato puro
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paranoico Wednesday, Jan. 19, 2005 at 2:15 AM |
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Anche questo è negazionismo, in quanto Wu Ming 1 negava una cosa effettivamente successa. Infatti l'inno dell'Urss è del 1943 e lui lo negava più volte dicendo che invece era del 1944. Da qui a negare anche i campi di sterminio il passo è breve. Eh io li conosco bene questi revisionistelli..si comincia con il cambiare le date e poi si finisce per negare l'Olocausto. State attenti anche voi, mi raccomando.
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le prove del negazionismo di Bui
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schizofrenico Wednesday, Jan. 19, 2005 at 2:28 AM |
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una volta, sfuggendo alla tele-sorveglianza dei servizi segreti cileni, che mi controllano da quando sono nato, sono riuscito a intercettare per strada Roberto Bui, che poi in realtà è Daniele Silvestri, il cantautore, che si spaccia per uno scrittore. Siccome avevo intorno a me uno sciame di api assassine, gli ho chiesto di darmi uno scacciamosche avvelenato. Lui, negando l'evidenza, mi ha detto che non ce l'aveva! Tutto questo succedeva davanti a casa di Bifo. Negazionisti!!!! Porci!!!! Mi avete lasciato in balia delle armi di psico-distruzione del capitale, e adesso pagherete le conseguenze, qui su indy vi farò vedere i sorci verdi.
I sorci verdi sono il risultato di un esperimento della CIA irlandese che....
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scherzate pure..
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realista Wednesday, Jan. 19, 2005 at 9:38 AM |
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Intanto il vostro idolo ha fatto una gaffe colossale sull'inno sovietico. Ostentava tanta sicurezza nel sostenere erroneamente che l'inno fosse stato composto nel 1944, addirittura strillava ai poveracci che cercavano di farlo ragionare con tono ducesco: "sulle cose che non si sanno bisognerebbe tacere!" ed invece era lui a non sapere un cazzo. ahahaha:D Che coglione! Ma che ci voleva ad informarsi meglio? :D Poi mica che ammette l'errore, no! Prende e scappa! Il problema è fidarsi di uno così... sai le cazzate e le inesattezze che scrive nei suoi libri..
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La vera sfida
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mavalà Wednesday, Jan. 19, 2005 at 9:50 AM |
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<<Chiunque>> ha scritto qui sopra:
<<Sono Chiunque. Non mi piacciono le polemiche teatralizzate, ma sono costretto a intervenire perchè un tale che si firma "Roberto Bui" fa più volte riferimento a me sfidandomi a dimostrare questo e quello e quell'altro ancora. E perchè mai dovrei dimostrare qualcosa? E perchè proprio a lui? Se questo "Bui", come dice lui, ha partecipato alla provocazione revisionista E' LUI CHE DEVE DIMOSTRARE CHE L'HA FATTO PER I NOBILI MOTIVI DI CUI VA CIANCIANDO! Pubblichi lui, se ha davvero coraggio, TUTTI i files della provocazione revisionista e poi dia le sue spiegazioni, ma la smetta di cercare di imbrattare chi come me non ha niente a che vedere con le sue imprese. Tutto il resto sono chiacchiere. Distinti saluti al pubblico, Chiunque>> ____________________________________
A volte l'ironia, qundo è intelligente, pone i problemi veri. Nè Bui nè voi avete risposto. O sbaglio?
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x robi
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giapster eretico Wednesday, Jan. 19, 2005 at 10:08 AM |
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mi piace, perche' se qualcuno ha una diversa percezione delle cose, questa diventa subito una "cazzata".
Vedi, una cosa e' il loro atteggiamento quando devono promuovere qualcosa, un altro e' quello, diciamo, quotidiano, libero da impegni di qualche sorta. Ma lasciamo perdere: tanto ognuno resta della sua opinione, finche' non prova con mano il contrario. E come dice Federico "di solito la si fa pagar cara a chi ti fa cambiare opinione".
per quanto riguarda il mio nick, non e' che "per identificarmi ho bisogno di dire" alcunche': sono un giapster, mi sento eretico (sia in quantogiapster, sia perche' non mi sento un fan pronto a immolarmi per la causa) ergo: giapster eretico. Sono contro Giap? Devi essere impazzito, oppure hai bevuto (e' una citazione scherzosa, non ti incazzare).
Il forum di new thing e' aperto perche' c'e' il libro da promuovere: quello di lavorareconlentezza.com e' chiuso perche' ormai non c'e' piu' niente da promuovere (ma riaprira' con l'uscita in dvd, vedrai, o forse credi davvero alla storiella dello spam di quel tipo?)
hasta luego
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Personale e politico (senza accento sulla e)
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Iskra Wednesday, Jan. 19, 2005 at 11:03 AM |
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Anche per me nella sfida teatralizzata di Bui c'era qualcosa che suonava falso, a partire dal fatto che si lamenta perché chi scrive parla di lui, quando deve ringraziare di questo proprio gli avvocati dei Wu Ming che hanno additato Wu Ming 1 per scagionare il gruppo, personalizzando una questione che è tutta politica.
"Chiunque" ha risolto la questione con un'operazione materialista, cioè ha rimesso sui piedi una questione ribaltata, che poggiava sulla testa. Se quelli che continuano a zuzzerellare leggessero di più i classici saprebbero che Lenin (da quel grande polemista che era) usa in certe occasioni l'espressione "fare dello spirito a un funerale". E questa volta il funerale è quello della credibilità politica di Wu Ming 1, 2, 3 ecc.
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Critica a questo intervento di Wu Ming 1, nella forma.
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deluso Wednesday, Jan. 19, 2005 at 11:49 AM |
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Al di là del fatto se Wu Ming 1 sia o meno un revisionista, cosa che non mi interessa, rimane certa l'odiosità del personaggio. A parte la polemica "stalinista" che francamente dimostra come il personaggio in questione faccia delle figuracce che non è neanche disposto ad ammettere e si comporti spesso da perfetto stronzo ( cosa che non cambia nulla visto che uno può essere pure la persona più antipatica della Terra ma allo stesso tempo essere comunque degnissimo di stima ) , c'è una cosa particolarmente fastidiosa ed irritante.
Uno che scrive:
<<Il mio buonumore non è pregiudicato, ma ho visto in sogno i miei parenti morti, nonni e zii comunisti e partigiani, mio nonno Settimo deportato a Mauthausen (ci rimase undici mesi)... Beh, loro mi hanno detto di non essere affatto di buonumore: - Chi cazzo sono questi maiali lordi di merda che s'inventano infamie sul tuo conto? Sono dei fascisti, dei delatori? - Mio nonno dice che ai loro tempi la questione del "cui prodest" si risolveva senza troppe chiacchiere: i provocatori e le spie si passavano per le armi senza indugi. Bei tempi, quelli. Poca fatica. Oggi tocca parlare, ragionare... Il numero delle porcilaie è aumentato a dismisura, e sono più inquinanti di quelle di una volta. Bella idea, l'open publishing. Peccato che di belle idee e buone intenzioni sia lastricata la via dell'inferno.>>
Ecco, che bisogno c'è di tirare fuori il nonno partigiano o nonno Settimo deportato? Mi ricorda Riotta quando polemizzava con Mazzetta e tirava fuori i nonni deportati o il fatto che il nazista Concutelli gli desse la caccia. Non c'è niente di più patetico e di cattivo gusto che tirare fuori i propri morti per certificare la propria appartenenza o non appartenza ad un determinato filone ideologico e politico. Se vuoi ribattere a chi ti accusa ingiustamente di essere un revisionista o ti calunnia, lo puoi tranquillamente con i fatti, perchè mai bisogna tirar fuori i propri morti? Perchè, caro Wu Ming, devi rompere i coglioni alla buon'anima di tuo nonno per dimostrare a noi che non sei un negazionista? Esiste forse qualcosa di più vigliacco e meschino di questo comportamento? Come la teatrale rappresentazione di tuo nonno che ti appare in sogno e ti comunica quelle fregnacce che pensi solo tu? Per me quel poveretto si starà rivoltando nella tomba e ti darebbe un sonoro scappellotto se sapesse che sei arrivato a strumentalizzarlo per una questione personale che dunque non riesci a risolvere ( forse perchè non puoi risolvere ) smentendo con i fatti i tuoi interlocutori e richiede addirittura il suo aiuto ultraterreno.
Patetico, patetico davvero.
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bravo
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bravo Wednesday, Jan. 19, 2005 at 2:12 PM |
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mi fa' piacere che un Eroe Partigiano che ha pagato come tuo nonno venga ribaltato dalla sua tomba per giustificare le stronzate di un nipote coglione e cerebroleso. Per me tuo Nonno per le armi ci avrebbe fatto passare solo i parolai infami come te.
merdazza ciao ciao
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I modi berluscoidi
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Tina M. Friday, Jan. 21, 2005 at 10:15 AM |
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Il fatto di vantare antenati antifascisti, per quel che ne so, è uno degli espedienti più meschini per coprire qualche magagna. Vi ricordate la biografia di Berlusconi spedita per posta in tutte le case, in cui si parlava della sua mamma incinta che difende coraggiosamente gli ebrei durante un viaggio in treno? Ma sì: la "piccola donna con una grande pancia"...! A forza di lavorare per il Berlusca i Wu Ming stanno prendendo i suoi modi di fare: arroganti, pubbliczzati fino alla noia, il vittimismo indignato contro le "diffamazioni faziose", la voglia di archiviare il loro passato, e mo' pure gli avi usati come paravento. Per non parlare del "lodo Evangelisti"...
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Tutto sbagliato
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Tiresia il greco Friday, Jan. 21, 2005 at 12:42 PM |
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Vedo nel futuro: un giorno luminoso Roberto Bui apparira' in televisione a dirci che ha finalmente capito che il suo passato di comunista era tutto un errore, che in fondo lui e' sempre stato un liberale e che le persecuzioni che ha subito lui dall'intellighenzia comunista sono le stesse che ha subìto il piu' grande imprenditore di questo paese, tutte generate dall'invidia per chi ha successo. I comunisti infatti detestano naturalmente chi ha successo, perche' la loro e' un'ideologia di miseria e di morte. E finalmente verranno resi pubblici i famigerati Tansmaniacon-files, per i quali si approntera' un best seller formidabile: "il libro nero dell'antifascismo".
Verra' seduta stante nominato capo dei deputati di Forza Italia e gli verranno dati appannaggi sostanziosi tipo la presidenza di alcune fondazioni bancarie, un posto in RAI, gli verra' affidata la direzione del Foglio e se fa il bravo diventera' pure sottosegretario. Bastera' solo fare un piccolo cambiamento nel libro paga del Capo.
E in quel giorno ricordatevi delle mie parole profetiche (e andate a ricercarle, se ancora esistera' Indymedia)!
Augh! Ho detto.
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“Rifiutare la propria storia sicuramente è la strada più facile” (Asce di guerra, p. 274).
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Maria e Alice Sunday, Jan. 23, 2005 at 2:05 PM |
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Sfidando l’universo con superbia melodrammatica WM 1 esce allo scoperto per personalizzare e svilire una questione che ha invece portata un tantino più generale. Un ciclo di lotte si è sfilacciato bruscamente. È un fatto, credo, sotto gli occhi di tutti. Ricominciare da capo vuol dire anche guardare indietro. Per non ripercorrere gli stessi passi. Per non raddoppiare lo sforzo in direzioni manifestamente inefficaci. Per capire dove siamo. Mi pare che non a tutti sia gradita la rabdomanzia verbale: per una volta ci sforzeremo di tralasciarla. Ci scuserete il ritardo. Ci eravamo distratte. Eravamo perse dietro la militanza “spicciola” (ahahahah!!!) e antispettacolare (senza risarcimento spettacolare, né rimborso spese). Noi crediamo che si tratti di scavare, ormai con le unghie, il terreno gelato della società. Venuto l’inverno si tratta solo di sopravvivere. Giullari alla porta dell’ipercoop parata a festa? Sì, “anonimi giullari”. Fiere di esserlo! Ops... niente rabdomanzia “neobarocca”... troppo maraglia... Dove siamo?
1. Da qualche parte Marx sostiene: “Finora i filosofi hanno interpretato il mondo. Ora si tratta di cambiarlo”. Dal canto suo Franco Berardi aveva permutato quella frase con questa: “Credevamo si trattasse di cambiare il mondo, ma bastava cambiare il nostro cervello”. Non è un ‘conto da regolare’ (ma come ragionate? con i testicoli?), bensì un problema complesso e affascinante. Basta modificare le rappresentazioni per cambiare il mondo? È sufficiente ciò che Wu Ming ha chiamato “mitopoiesi”? Qual è la sua radice? Noi affermiamo che L’ESTETIZZAZIONE DELLA RADICALITÀ POLITICA SERVE ALLA GESTIONE SOCIALDEMOCRATICA DEI MOVIMENTI. Ma, se è così, questo uso del racconto non è intrinsecamente revisionista?
2. Nondimeno: si passa da un gesto estensivo (Marx: dal discorso al mondo) a uno limitativo (Berardi: dal mondo al cervello). Su questa linea di ripiegamento abbiamo provato a spargere tutti i fiori ilari che abbiamo saputo cogliere. Ma era arduo cambiarla. Quei fiori ci paiono ora crisantemi. La “mitopoiesi” NON libera se non ci si libera da TUTTE le strutture dell’oppressione! L’analisi dell’oppressione non può essere sostituita dai miti viscerali di una rivoluzione solo immaginata.
Che questo “guardare indietro” sia anche doloroso e amaro, nessuno lo nega. Che prendere la genealogia di Wu Ming come metafora del tempo che abbiamo appena alle spalle sia scortese, nessuno lo nega. Ma da WM 1 ci saremmo aspettati qualcosa di più. Lui che ha scritto o sottoscritto frasi straordinarie come queste: “Ma quando i nodi vengono al pettine, tra scendere nel dettaglio e rifiutare la storia, la seconda strada è sicuramente la più facile” (Asce di guerra, p. 274). E la strada facile qui diviene quella del conformismo scaltro e avvocatesco. Si nega il “dettaglio” per costringere il discorso nei dettagli. Per privatizzarlo. Per ridurlo a una questione di insondabili scazzi antidiluviani. Come già avevano suggerito le precisazioni riduttive di Valerio Evangelisti e Rudy M. Leonelli. Esorcizzare l’ombra lunga del revisionismo...? Propongo qui di seguito un’antologia di “discese nei dettagli”, ma non prendetele solo come tali. Sollevate lo sguardo e guardate anche i problemi generali che vi sono legati. Leggete questi “dettagli” anche come metafore.
ANTIFASCISMO. Vi è una militanza solo culturale per cui certe cose sono lodevolissime solo quando sono remote nel tempo o nello spazio. È una fedeltà feticista per cui la rappresentazione sostituisce la pratica. Va bene la Jacquerie. Va bene Thomas Müntzer. Va bene Ho Chi Minh. Va bene il passamontagna di Marcos. Va bene tutto ciò che è lontano, esotico, antico. Ecco come in Asce di guerra (p. 306) Wu Ming ricorda una memorabile manifestazione contro un congresso nazionale di Forza Nuova a Bologna:
“La paranoia miete vittime. C’è chi vede nero dappertutto, nazisti dietro ogni sigla, infiltrati ovunque. Primo pomeriggio: la piazza si riempie. Ci sono i partigiani e quelli del sindacato, la sinistra giovanile e le “tute bianche” [...] e purtroppo anche mentecatti a petto in fuori, fazzoletto sulla faccia, manico da piccone in pugno. A che servirà mai portarsi in piazza il cosiddetto “stalin”, quando poi non lo sai nemmeno usare ed è la prima cosa che molli per scappare a gambe levate coi celerini dietro? [....] A che cazzo serve un misero bastone, se non per allestire una patetica autorappresentazione, fingersi “uomini veri”, giocare la simulazione dei “duri e puri”? Poveretti. Le “tute bianche” hanno tutt’altra strategia: imbottiture con la gommapiuma o protezioni da sport a contatto pieno [...]”.
Ecco la pagella. IL sindacato ovvero la CGIL? Promossa! I giovani DS?... quelli zitti per la Turco-Napolitano, zitti per le bombe su Belgrado? Promossi! Le tute bianche? Dieci e lode! I “mentecatti” & “poveretti”? Due debiti, per manifesta ineleganza culturale!!! I compagni che tirarono sui forzanovisti dai viali? Voto non pervenuto. Tutti i restanti compagni e gruppi che parteciparono? Voto non pervenuto.
Ora lasciamo perdere che il referto psichiatrico di Wu Ming (“paranoia”, “mentecatti”, “simulazione” di una virilità solo simbolica ecc.) coincida con una recente sentenza di tribunale. Lasciamo perdere che oggi Forza Nuova cresce... fa banchetti e volantinaggi ogni settimana... non sdegna certo i bastoni... Ma qui si sta criticando un’azione antifascista non per la sua scarsa efficacia (Forza Nuova fece i bagagli e ripartì in tutta fretta). La si sta criticando in nome di un criterio di normalità psicologica! La “mitopoiesi” ha sempre un risvolto normativo e autoritario. Questo è il dettaglio. Ora solleviamo lo sguardo e chiediamoci: la rappresentazione del fascista come aguzzino e torturatore è SUFFICIENTE a far capire e riconoscere il fenomeno fascista? Lo scrittore Valerio Evangelisti ci assicura che Asce di guerra è “il libro più vivacemente e visceralmente antifascista mai apparso in Italia”. Ma la questione è: abbiamo bisogno di un antifascismo viscerale e virtuale, oppure di un antifascismo ragionato e pratico? È un bel libro, ma ci dà qualcosa o ci mette fuori strada? Wu Ming ha un campo visivo caratterizzato da alcuni punti ciechi. Uno di essi (accogliendo il pensiero revisionista di Franco Berardi) è costituito dagli anni Settanta e Ottanta. Ma ciò permette di COMPRENDERE che cosa sia ORA il fascismo? La mia risposta è: NO. In Giap! (Mi dispiace per le tue costole) un WM racconta la bussata a un compagno perché aveva posto prima sul terreno teorico e poi su quello pratico il problema degli anni Settanta. Impropriamente, confusamente. Noi diciamo: non si possono rimuovere gli anni Settanta e Ottanta. Non si può accogliere una “mitopoiesi” revisionista come il film “Lavorare con lentezza”. È solo un’opinione, ma ci tengo a ribadirla. Lasciamo perdere i dettagli. “Lavorare con lentezza” sovraimprime sugli anni Settanta gli anni Sessanta, la psichedelia, il sentimento freak. Nel mostrare il Settantasette con presunzione di ricostruzioni filologiche, lo rimuove e lo nasconde. Nel feticismo del dettaglio, cancella i problemi che gli anni Settanta continuano a porci. Che lo si sappia o no. Negli anni Settanta e Ottanta la Destra non ha MAI isolato, perseguito, spiato, denunciato o combattuto i propri estremismi, anche violenti. Negli stessi decenni, invece, la Sinistra ha negoziato la sua importanza ISTITUZIONALE quasi esclusivamente spiando e combattendo ogni estremismo extraparlamentare (anche non violento). Ciò comporta alcune fondamentali conseguenze che ancora oggi ci riguardano. Da una parte la Destra non ha MAI diviso la cultura e l’azione: il fascista in strada, quello in doppiopetto, il raffinato ideologo di destra, l’intellettuale di estrema destra che dialoga “a sinistra” ecc. (ognuno a suo modo) FANNO SISTEMA. Dall’altra parte, invece, la Sinistra ha separato la cultura e l’azione: va bene esclusivamente ciò che è SOLO culturale. La cultura come sfera separata ha solo sostanza estetica. Non deve MAI tradursi in pratica sociale. Ne consegue: 1) che l’estetizzazione della politica deve essere negoziata sul mercato delle merci; 2) che la pratica sociale deve esistere solo per essere negoziata (svenduta) sul piano istituzionale. “Lavorare con lentezza” si colloca in questo scarto. La fedeltà al dettaglio d’annata è il corrispettivo del feticismo della merce.
CAMERE A GAS. Anche qui si pone un problema avvocatesco. Tra il 1990 e il 1994 il collettivo Trasmaniacon ha promosso una campagna revisionista sulle camere a gas (“La ProvocAzione Revisionista”). Scrive ancora Evangelisti: “era accaduto che il collettivo avesse diffuso su ECN testi «negazionisti» (cioè di autori che, facendo perno sull’esistenza o meno di camere a gas nei lager nazisti, giungono a negare un tentativo di sterminio totale degli ebrei da parte del Terzo Reich)”. WM 1 era figura di spicco di questo collettivo. Ma tutti i file che abbiamo potuto consultare sono firmati con sigle o pseudonimi. Per quanto ci riguarda R. B. può stare anche per Ruggero Bacone, Rocco Buttiglione, Ray Bradbury, Roland Barthes, Roy Buchanan, la Rollins Band oppure, specularmente, per i Boomtown Rats... Non ci interessa affatto... Ma l’uso del “no name” nasce qui... nel fango... Tuttavia, quando il collettivo Trasmaniacon venne criticato pubblicamente per il revisionismo sulle camere a gas, la risposta fu una garbata metafora revisionista: chi ha osato criticarci è peggio di un kapò di Buchenwald (campo di concentramento nazista). È la medesima metafora di ritorsione che si legge nel volume: Roberto Bui, TRANSMANIACALITÀ E SITUAZIONAUTI, introduzione di Federico Guglielmi, Bologna, Synergon, 1994. – Synergon? Per dirla con il documento di Archivia: “la casa editrice SYNERGON di Bologna, che ha avuto il buon gusto di offrire pagine e tribune ad alcuni fascisti militanti”. Lasciamo perdere che nell’introduzione F. Guglielmi (oggi Wu Ming 4) si rallegri dell’adesione del giovane autore al pensiero di Franco Berardi (p. 3: “abbandono del senso della Storia, del tribalismo, dell’identità, del senso d’appartenenza, della responsabilità storica”...). Prendiamo questo secondo “dettaglio” come piccolo esempio concreto di OPERATIVITÀ revisionista. Alle pp. 72-73 si legge:
“La famiglia Addams dell’estrema sinistra ha in casa una pianta carnivora, una Dionea Horribilis che continua a buttare qui e là germogli di ceti politici, destinati a seccarsi e rattrappirsi o a crescere per gestire il nulla. [...] È esattamente come a Buchenwald: i nostri padroni selezionano i prigionieri più capaci & creano gerarchie ufficiose (i “politici” contrapposti ai “comuni”, con alcuni “comunisti” a fare da kapò) per garantire il massimo controllo col minimo sforzo dei carcerieri. Chi sono i più adatti ad autoamministrarsi? Come a Buchenwald il leader stalinista Ernst Thaelmann “smistava” i nuovi arrivati & misurava loro il torace, oggi i vari spacciatori di politica incanalano & incasellano il disgusto TOTALE degli spossessati, ricompongono i conflitti livellandoli su parzialissime piattaforme, confondono il desiderio di CAMBIARE LA VITA con la periodica opportunità di “emendare” alcuni aspetti della sopravvivenza. Ciò che misurano i Thaelmann di oggi è la “soglia di socializzazione”, è FINO A CHE PUNTO SI PUÒ TOLLERARE LA NON-VITA”.
Lasciamo pur perdere che qui si cerchi di calunniare la memoria di un comunista tedesco “passato per le armi” dai nazisti: Ernst Thaelmann. Per loro fortuna, i morti non hanno orecchie, né leggono i nostri libri. Il fatto è che in questa metafora (la famiglia Addams dell’Autonomia come kapò di Buchenwald) ci sono DUE erranze o derive revisioniste: 1) la prima erranza è che la metafora non regge: la sproporzione manierista è volta solo a mascherare e offendere. Pare la piccola vendetta di chi allora si dichiarava “provocatore professionista”. Il revisionista sulle camere a gas paragona chi lo critica a... (mitopoiesi del rovesciamento). 2) La seconda erranza è appunto che Thaelmann non era a Buchenwald. Che Thaelmann fosse un kapò di Buchenwald è una delle MENZOGNE revisioniste inventate da Rassinier per negare le camere a gas. Fandonie che il collettivo Trasmaniacon propagandava. Dare rilievo al racconto falso e falsificante che un leader comunista sia stato il kapò di un campo di concentramento vorrebbe suggerire che a Buchenwald i nazisti erano i mandanti e i comunisti gli esecutori!? O comunque che nazisti e stalinisti stanno sullo stesso piano!? Che la famiglia Addams dell’estrema sinistra nel 1994 era “esattamente” (p. 73) come i kapò di Buchenwald!!! Ma qualcuno potrebbe dire: – Vabbè, non ha il coraggio di ammetterlo, ma ora la pensa diversamente. Tant’è vero che Ernst Thälmann figura in positivo a p. 15 di Asce di guerra. Lasciate perdere. Sennò è persecutorio. – Ma proviamo invece a sollevare lo sguardo. Non focalizziamoci solo sul “dettaglio”. Che cos’è il revisionismo? Quali sono i suoi tratti salienti? Si crede generalmente che il revisionismo sia un riesame del discorso storico sul passato. Se fosse così, qualsiasi discorso sul passato sarebbe revisionista. A me pare invece che il tratto distintivo sia un altro: il revisionismo ROVESCIA specularmente il discorso sul passato. A ogni affermazione contrappone il suo esatto contrario. È un gioco di specchi che intende segretamente insidiare la POSSIBILITÀ della memoria: azzerarla, fiaccarla, narcotizzarla. È un diversivo di lustrini e riflessi che promuove soltanto lo spettacolo e la merce. Ogni affermazione deve trovare allora il suo rovescio provocatorio. A quel punto non è più COSÌ importante da quale parte della barricata ci si colloca. Prima da una parte, poi dall’altra, poi al centro, a sinistra, a destra, sopra, sotto, di lato... Ma l’una e l’altra parte SONO il revisionismo. Una volta caduti in questo gioco reattivo, lo si alimenta e lo si raffina a meno che non ci si fermi a riflettere. Ma ormai si appartiene allo spettacolo e si ragiona con l’avvocato virtuale automatico: “Non sta a me cercare di appurare le responsabilità, e comunque non in questa sede”. Così il paladino della libertà espressiva di negazionisti e fascisti finisce per vagheggiare la censura: “Bella idea, l’open publishing. Peccato che...”. Insomma, nella “logica del rovesciamento” l’intera operatività del racconto diventa revisionista. Chi è dunque Thälmann? Il kapò infame di Buchenwald o l’eroico comunista di un mondo spietato? Meno e più. Sopra e sotto. Tutto e il contrario di tutto. La “logica del rovesciamento” porta alle “narrazioni senza soggetto”. Noi leggiamo una continuità tra Trasmaniacon, LB e WM. Ora non si nega che le questioni poste da WM e da Berardi siano importanti e significative. Ma le loro soluzioni sono fuorvianti e avvocatesche. Negli anni Novanta lo svuotamento dell’identità e la volontà di innocenza erano il CORRISPETTIVO della spensieratezza individualista di un Occidente che spremeva il mondo a pieno regime. L’identità pareva un impaccio stalinista. Deng Xiaoping apriva alla Coca-Cola. Le collaborazioni di Berardi con intellettuali e riviste di estrema destra erano (a suo dire) liberatorie e creative (si veda ad es. il suo panegirico di Alain De Benoist in “Mongolfiera”, n. 151, 29 luglio-agosto 1991, pp. 46-48). La retorica della provocazione di Transmaniacon appariva molto chic. Tutto si può fare, tutto si può dire. Noi, i privilegiati della “fine della storia”. Oggi possiamo leggere sorridendo il libro di Germinario... Ormai...! Ricordo alcuni pensionati in un bar di San Donato, in fila per il Superenalotto. Gioconda si era messa a convincerli che il gioco d’azzardo è l’oppio dei proletari. Uno di questi, basso, grasso, tondo, triste, bellissimo sguardo, sollevando una moneta tra l’indice e il pollice all’altezza del suo cappello da marinaio, di panno blu, disse risentito o divertito: - Ragazzina, bonalè. Non vedi che siamo vecchi. Con questa moneta io ci compro di poter sognare per tre giorni cosa farei se avessi dei baiocchi. Poi... magari... capita di vincere... – Ecco, ci sono certi compagni prepensionati che vogliono sempre salire sul ricco carro dei vincitori. Ma negli anni Novanta forse non si capiva bene quale fosse. Pare saltassero qua e là. Ogni volta che cadevano era una beffa surrealista.
Seconda metà degli anni Novanta. Viene fuori la dirompente forza economica dell’Asia. A un certo punto (con la crisi profonda della sinistra istituzionale) non era più tempo di ambigue provocazioni. “Noi crediamo che la moltitudine esprima un bisogno di nuovi miti fondativi” (Giap!, p. 25). “Occorre giocare la partita del mito, e con schemi diversi da quelli avversari. La risposta all’apologia metafisica non può essere solo negativa, pura demitologizzazione” (Giap!, p. 172). Ma bisognerà infine chiedersi: davvero la “mitopoiesi” produce memoria? Oppure definisce uno spazio separato e intangibile dell’immaginazione romanzesca? Non è solo immagine entro il sistema spettacolare? Può esistere una “mitopoiesi” critica? La si può applicare rizomaticamente alla storia recente?
Altrimenti la nostra Frankenhausen (Genova, 2001) è stata invano. Noi stiamo cedendo i nostri migliori strumenti di analisi alla destra (l’innesto dell’antimperialismo e del populismo di destra) e ci dovremmo accontentare delle perline opache della “mitopoiesi”. Sorel più Mondadori. Tranne che Sorel parlava invece di “immagini di battaglie” come corrispettivo del “trionfo” della “causa” proletaria (Giap!, p. 31). Non diceva che vincere o perdere è uguale e l’importante è l’eleganza (54, p. 486). Questa non solo è un’idea destroide di Ernst Jünger, Al muro del tempo (Giap!, p. 213). Ma è un’idea revisionista che livella tutto. Nel romanzo 54 l’eleganza, lo “stile”, è ciò che mette sullo stesso piano qualsiasi opzione: mafiosi, funzionari di partito, attori, compagni, killer, avventori del Bar Aurora. Tutto diviene un tic, un soprannome, un gesto reiterato da macchietta. Tutto appare sullo stesso piano. Tutto è uguale. Una sparatoria tra mafiosi per una partita di droga emerge nel racconto come battaglia di partigiani e nazisti. Non focalizzatevi sempre sui dettagli: non si sta dicendo che qualcuno abbia OFFESO la Battaglia di Porta Lame. Si sta dicendo che nel romanzo 54 c’è una categoria cognitiva profondamente revisionista. Alla devastazione revisionista dell’identità (Trasmaniacon) succede l’eleganza impeccabile e salvifica, l’innocenza dello stile (Wu Ming). Ma non è una cosa diversa. È un raffinamento artistico del revisionismo.
VARIE ED EVENTUALI. Si potrebbe continuare a lungo. Ma cui prodest? Basti aver mostrato che “tra scendere nel dettaglio e rifiutare la storia, la seconda strada è sicuramente la più facile” (Asce di guerra, p. 274). E, mentre percorre la SUA strada più FACILE con in mano Asterix e dietro l’ombra del nonno, auguriamo al nuovo Ercole che si senta almeno un po’ ridicolo. Senza perdere il buonumore. Come Socrate quando si vide messo alla berlina in una commedia e rise di gusto. Anche Campbell, “sommo studioso di mitologia” (Giap!, p. 44), dice che la sconsacrazione dell’eroe è una figura di rinascita. Paragonarsi al Black Panther Party fa molto megalomania. Vorrei anche che il mio discorso risultasse esplicito. WM = compagni. Criticabili, benché non accettino le critiche che non siano complimenti travestiti. Pessimi, a mio giudizio. Con un forte residuo di autoritarismo. Con l’esigenza di difendere l’onorabilità della ditta. Ma in nessun modo si può applicare ad essi parole stupide e fuorvianti come “fascisti” o “antisemiti”. Dichiaro quindi, anche a nome di Gioconda, la piena solidarietà contro questi modi sguaiati e manipolatori. Chi lo ha fatto è stronzo. E ci scusiamo se il metodo della rabdomanzia verbale ha sollevato un’onda di merda. Un’onda umana, comunque. Tutti “mentecatti”? Tutti “poveretti”? (Asce di guerra, p. 306). Altro discorso è però porre il problema della logica della provocazione. Ora la provocazione NON è un’affermazione. Non va presa alla lettera. Ma la lettera rimane e opera degli spostamenti. Il problema è quello della distruzione revisionista dell’identità storica. Le “storie senza soggetto” ne sono la continuazione con altri mezzi. Il “no name” non riguarda solo il frontespizio, ma il racconto. Il “no name” gioca con “un’identità che è l’inverso” (come dice V. Evangelisti). Qualcuno ci ha obiettato: – Ma se Asce di guerra lo legge la casalinga o l’impiegato, magari impara qualcosa, no? Si rende conto in quale merda di paese siamo. È un libro utile e necessario. – Lasciamo perdere la sociologia d’accatto. Ecco, non sono così sicura che questo libro (bello in alcune parti) funzioni così. Esso separa dal presente una storia come storia senza soggetto. “La nostra idea della narrazione storica consiste nell’isolare istanti precisi in cui tutto sembra possibile ed esaminare a trecentosessanta gradi questo infinito arco di possibilità” (Giap!, pp. 221-222). Anche Asce di guerra (certo il miglior libro dei WM) non sfugge a un’operatività intrinsecamente revisionista. È la nostra meditata opinione, ci teniamo a ribadirla. Punto.
Queste sono le SCUSE in coda. Abbiamo scoperto che un bar Aurora è veramente esistito a Bologna. Quell’irreale contenitore di 54 ci aveva tratto in inganno. Non avevamo messo in conto che potesse riferirsi a un bar. Bottone...! L’avevamo preso come un divertissement da romanzo di genere. Nulla è sacro, nemmeno i vostri libri. Ma non era nostra intenzione offendere. Almeno non volevamo offendere se non con la verità. Il nome di Rudy e quello di Luana avevano un che di esotico e di inventato. Ci abbiamo giocato perché era stata fatta un’allusione all’anno 1954. Poteva avere un rapporto decisivo col romanzo. Nell’indice dei nomi di NEMICI DELLO STATO c’è un Leonelli, Rudy. Ma il nome non compare nel libro. Non rimanda a nulla. Una scricchiolante scala a chiocciola che conduce a una porta murata. Un personaggio aereo e immaginario stile Mongolfier. Invece no, Rudy M. Leonelli non ha gradito. Non volevamo offendere. Almeno non volevamo offendere se non con la verità.
“Nel tempo dell’inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario” (George Orwell).
Non la facciamo troppo lunga. Speriamo che nessuno si lamenti più del nostro meritato silenzio. – Eccheccazzo!? Dove sono finite le seccatrici saccenti e verbose? Tacciono? Si sono finalmente pentite dei loro peccati? Ma è vero che sono venusiane con trenta palle sotto le ascelle e mezzo metro di lingua viola...? Ehi! come mai LEGGONO così attentamente i libri quando ormai TUTTI si limitano a comprarli e al limite vanno per scrupolo alle presentazioni...? Non avranno mille occhi come le mosche indocinesi...? In questo caso non sarà facile “passarle per le armi” (hmmm!?)... Ci vorrà la carta moschicida... Non saranno Terminators moscoviti...? Visitors copti...? Vegan vermiformi...? Ops... scusate: la rabdomanzia verbale non vi piace... Ma è l’ultima volta... Ruit hora... è l’ora del ruttino... Sfidate pure altri, pifferai... imbroglioni...
Composto sotto la dolce protezione di Santa Emerenziana 22-23 gennaio 2005
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e' buyo
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Garfield Wednesday, Jan. 26, 2005 at 7:05 PM |
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E Buy ha la somma preoccupazione che schiere di mentecatti potrebbero scalfire il suo "buon nome". Quel "buon nome" che oggi e' un articolo di commercio quanto e forse piu' di un "buon libro". Con la differenza che il primo lo leggono tutti, il secondo quasi nessuno per niente, forse il retro di copertina. Insomma qui innanzitutto si difende il "buon nome" addirittura scomodando il cointelpro e la controrivoluzione preventiva, l' FBI e il "trend" delle ciambelle avvelenate. Buy comincia a sentirsi Dio e qualsiasi critica al suo operato intellettualartisticomitopoietico gli appare, lesa maesta', come una " infamia in se' ".
Cio' che fu movimento produce i suoi giuda? E se anche fosse perche' scandalizzarsi, in fondo non e' la stessa tecnica del raccontare la storia dal buco della serratura messa all' opera nelle opere di Buy e soci a formare "lo spregevole" ? O bisogna sottilizzare distinguendo l' inneffabile tra i raffinati teorici spregevoli e i popolari Detritus? A beh certo Buy e soci sono come l' angelo di Benjamin che volava verso il futuro guardando dietro di se' le macerie. Oppure se lo imaginavano mentre semplicemente riciclavano i detriti del novecento. E sarebbe quasi un merito se non avessero cominciato a sentirsi come il demiurgo della favola di platone.
L' unico essere dotato di capacita' di ragione e riflessione e' sempre Buy mentre gli altri che gozzovigliano nei luoghi della comunicazione orizzontale, plebe!!, infamano tramano nell' ombra dell' anonimato web e tuttavia non e' ancora commercio...
"Sfido chiunque a dimostrare che io"..io IO...Io--IO...IO...io... Tutti fascisti, tutti delatori...si..si!!! ma non erano le famose ciambelle avvelenate di cui sopra...e le fette... I provocatori si passavano per le armi: bei tempi!!! C' hai ragione Buy tu non sei revisionista sei solo uno stalinista postmoderno, un' autoritario ma situazionista tutto qui.
A Buy ma chi cazzo sei per sparare merda sull' open publishing?
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è sparito Bud Sspencer?
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non allucinata Thursday, Jan. 27, 2005 at 12:08 PM |
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M'ero preparata una risposta a una frase che ero convinta d'aver letto nel testo della sfida eroicomica di Bui. La frase riguardava Bud Spencer:Bui raccontava che questa star una volta aveva risposto a certe dicerie sul suo conto menando cazzotti o sberle... Intanto è uscita da un po' su tutti i giornali la notizia che il vecchio Bud (che non mi è mai piaciuto) è andato a cena dal grande Silvio che gli ha proposto di candidarsi per Forza Italia a una poltrona della Regione Lazio. Questo fatto confermava secondo me una certo stile comune tra WM e l'industria per cui lavora. E di questo volevo scrivere. Ma prima di inserire il mio commento ho riletto il testo della sfida di Bui e la frase su Bud non c'è! Ora non so più bene che pensare: soffro di allucinazioni? Non credo. Mi sono confusa con un altro articolo? Improbabile. Qualcuno che ha letto il testo della sfida di Bui nei primi giorni si ricorda qualcosa? Qualcuno l'ha scaricato giorni fa e sa darmi notizie precise su questo particolare? Grazie.
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Su "Rifiutare la propria storia..."
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""" Friday, Jan. 28, 2005 at 12:49 PM |
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In "rifiutare la propria storia Maria e alice hanno scitto:
Ma in nessun modo si può applicare ad essi parole stupide e fuorvianti come “fascisti” o “antisemiti”. Dichiaro quindi, anche a nome di Gioconda, la piena solidarietà contro questi modi sguaiati e manipolatori. Chi lo ha fatto è stronzo.
_________
Le accuse di "fascismo" sono volate da una partte e dall'altra, non solo contro i WM ma anche contro chi li contesta. Molte sono così rozze che sembrano scritte a bella posta per fare la caricatura delle critiche ricevute. Roba finta e d'occasione, insomma. Già "Franchino" da qualche parte, aveva detto che non sono accettabili. Son gravi non perché siano credibili, al contrario perché fanno del "fascismo" un aggettivo vago che non significa più niente. E anche questo è revisionismo.
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c'era un bel pesce che andava ovunque io andavo
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Tiresia il greco Tuesday, Feb. 01, 2005 at 4:47 PM |
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Il Paradiso degli adoratori dei wuminghi e' come un campo ben arato: chiunque osi avanzare delle critiche e' sicuramente servo del "padre di menzogna" che - come Dante ben sapeva - non a caso fa rima baciata con "Bologna"...
24 Aliam parabolam proposuit illis dicens: “ Simile factum est regnum caelorum homini, qui seminavit bonum semen in agro suo. 25 Cum autem dormirent homines, venit inimicus eius et superseminavit zizania in medio tritici et abiit. 26 Cum autem crevisset herba et fructum fecisset, tunc apparuerunt et zizania. 27 Accedentes autem servi patris familias dixerunt ei: “Domine, nonne bonum semen seminasti in agro tuo? Unde ergo habet zizania?”. 28 Et ait illis: “Inimicus homo hoc fecit”. Servi autem dicunt ei: “Vis, imus et colligimus ea?”. 29 Et ait: “Non; ne forte colligentes zizania eradicetis simul cum eis triticum, 30 sinite utraque crescere usque ad messem. Et in tempore messis dicam messoribus: Colligite primum zizania et alligate ea in fasciculos ad comburendum ea, triticum autem congregate in horreum meum” ”.
P.S. Il paragone con Bud Spencer (assieme con quelli con Godzilla e Bruce Lee) e' stato fatto da Bui nel sito del filmetto molto belissimo (di cui riaprira' il forum in occasione dell'uscita del DVD).
AAAAAAMEEEEEEENNNNNNNNNNNN!
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Non mi toccate Robertino mio!
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la ragazza di Wu Ming 1 Thursday, Feb. 17, 2005 at 10:28 AM |
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nazifrau.jpg, image/jpeg, 258x395
Ciao a tutti, sono la ragazza di Roberto Bui. Probabilmente vi starete chiedendo perché lui non ha ancora fornito spiegazione a riguardo del fatto che scritto un libro edito da una casa editrice per la quale scrivono anche i fascisti e che in quel libro ha scritto delle infamie su un dirigente comunista tedesco ucciso dai nazisti. Ebbene, non ha dato spiegazioni perché no ne ha e allora mi ha mandato avanti a me a difenderlo ( come fa sempre quando ci sono cattivoni ). Voi dite che Robertino è un nazi? Ma perché mai? E' vero, adora farmi mettere questo costumino, ma dovreste sapere che la svastica è un simbolo indù e loro lo usavano da prima dei nazi. E poi lui è fatto così, perché chiamarlo fascista? Come vi permettete? Lui è nazionalsociasta, è diverso! Va bene, ora vado, salutoni e allenatevi anche voi in palestra
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fabry sanna, chi era costui?
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vecchiatalpa Thursday, Feb. 17, 2005 at 11:42 AM |
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un simpatico (?) aspirante scrittore e grande spammatore, lo dice lui, su indy. Ora c'ha un suo sito e da quà si può comprendere cosa intende per letteratura il nostro simpatico (?) fabry. Ecco alcune "spigolature" tratte dalla sua ultima "fatica" letteraria :
I 18 anni trovarono Manlio completamente discostato dal resto dei suoi coetanei.All'epoca la moda era il look un po' trasandato ma sempre molto curato del Grunge.Lui invece vestiva improbabili maglie dolcevita da terrorista degli anni di piombo e pantaloni perlopiù in velluto da intellettuale di sinistra.Una chioma di capelli ricci e ispidi fatta a fungo ed un'acne fittissima andavano a completare l'opera.Manlio ,che aveva aspettative artistiche nella vita,si iscrisse all'Accademia.Non che avesse talento certo,alcuni suoi quadri dell'epoca li ho visti.Rappresentavano delle specie di caldaie nere su sfondo rosso con tubi e valvole che partivano da ogni parte per andarsi a raccordare con altri tubi ed altre valvole.Per chi conosce Manlio questo resterà noto come il periodo delle caldaie Frequentò l'accademia due anni per poi rendersi conto che quelli dell'accademia,i suoi compagni, gli insegnanti persino i bidelli erano un branco di inconcludenti capaci solo a farsi delle canne ed a cui la pittura interessava ben poco.Così Manlio mollò e passò i due anni seguenti a casa.
Parrebbe autobiografico, ma chi può avere lo stomaco calatafato così tanto da leggerlo tutto?
In buona sostanza il nostro fabry è, a mio modesto parere, un emerito imbecille scribacchino. Da qui la sua ricerca di visibilità a buon mercato, ottenuta attaccando fieramente chi, fermo restando che non a tutti può piacere, ha dimostrato di essere quanto meno in grado di scrivere decentemente. Non bisogna però sottovalutarlo il nostro fabry. Anche Hitler era uno studente frustrato dell'accademia, e guardate quanti danni ha fatto.
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ma no
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za-la-mort Thursday, Feb. 17, 2005 at 11:54 AM |
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ma dai... fabry sanna e' solo un poveretto che si diveriva a prendere per il culo wuming1 e gli ha datto cosi' involontariamente il destro per chiudere lo spazio dei commenti su lavorareconlentezza.it (il bui non aspetta altro, visto che per gestirlo la fandango gli dava troppo poco, eh eh).
nessuno spam su indymedia (a meno che non vogliamo chiamare spam 3 o 4 post in cui pubblicizza il suo sito, ma non l'ha cagato nessuno), peraltro...
dai, vecchia talpa, scava meglio, che magari riporti alla luce gli infami post di Transmaniacon, hai visto mai.... allora si' che ci sara' da divertirsi!
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non c'entro niente con Tiresia il greco
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Tiresia Thursday, Feb. 17, 2005 at 12:01 PM |
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Ci tengo a precisare che non c'entro niente con "Tiresia il greco",nic che compare da poco tempo e ,stranamente,vicino al mio.Non ne capisco ben il perchè;ora quando si cerca vengono i post mescolati..essì che di nomi mitologici e/o di veggenti vari ce ne sono una valanga.. Comunque,io di sta storia di wmng non so niente e,pur avendo tentato (senza grossi sforzi,per la verità)di capirla,non ne sono uscito,quindi non saprei che posizione prendere. ciao Tiresia
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come stanno le cose
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dati di fatto Thursday, Feb. 17, 2005 at 12:27 PM |
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E' logico che quando dicono che Bui è un nazista, è una provocazione. I dati di fatto però sono questi: innazitutto è un ignorante e le imprecisioni riportate sopra lo provano, poi ha prodotto merda revisionista e finora non ha ancora dato uno straccio di spiegazione, ma si è limitato solo a resuscitare il suo povero nonno deportato dalla tomba, strumentalizzando per una semplice polemica e rendendosi ancora più meschino. Finora mi pare che neanche il più strenuo leccacul..ehm fan di Wu Ming1 abbia avuto nulla da ridire. Fatti ragazzi, fatti. Finora non li ho visti e fino a prova contraria per me Bui rimane un porco revisionista.
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