l'articolo di Liberazione dopo la deposizione di gaggiano all'udienza del 25 gennaio.
Processoai manifestanti,la difesa:«Testeinattendibile G8, lo smemorato funzionario che ordinò le cariche di Tolemaide
Sul filo della falsa testimonianza la deposizione al controesame di Angelo Gaggiano nel corso del processo ai manifestanti contro il G8 2001 accusati di devastazione e saccheggio. Gaggiano è il funzionario di ps che doveva aspettare al capolinea di Brignole il corteo regolarmente autorizzato che scendeva dal Carlini. Quel corteo fu caricato a freddo da un plotone di carabinieri (agli ordini dello stesso Gaggiano) . Negli scontri che ne scaturirono fu ucciso un ragazzo di 23 anni, Carlo Giuliani, dalla pistola di un militare dell'Arma. Ieri, per valutare l'attendibilità del teste dell'accusa, i legali dei manifestanti hanno presentato una sentenza di condannaper ricettazione acarico del dirigente di polizia, risalente ai primi anni 90. Gaggiano ha tentato di sorvolare sull'argomento ricordando che aveva «solo comprato un mobile da un pretore». Ma il giudice Devoto gli ha ricordato la verità: «Lei ha detto una inesattezza: è stato condannato per vendita di materiale rubato, non per averlo acquistato». Durante le tre udienze (due delle quali di otto ore), Gaggiano ha risposto alle domande della difesa palesando numerose dimenticanze e cadendo in svariate contraddizioni. Confonde le vie, non ricorda o ricorda poco e male, nega la validità degli orari dei video della questura, ma non ricorda mai un'ora precisa («non guardavo l'orologio, c'era il sole quel giorno»), finge di non riconoscersi in un video, rasentando lafalsatestimo-nianza. Anche ieri ha commesso gravi errori «di memoria» tanto che anche il giudice a latere lo sottolinea, quasi a fine udienza, affermando di avere visto bene i video sulla carica dei carabinieri in via Tolemaide, «non vista» dal teste e sottolineando la contradditorietà della deposizione. Ancora: Gaggiano nega che gli scudi di plexi-glass in corso Gastaldi siano la testa del corteo, poi deve rimangiarsi alcune dichiarazioni su auto incendiate «da alcuni manifestanti conle imbottiture» perché i video della difesa lo sconfessano. Infine, spiega la sintesi pubblicata su Indymedia, proverà ad autoassol-versi dalla condanna per ricettazione. Secondo gli osservatori, la difesa dei manifestanti colpiti dalle gravissime e incredibili accuse, avrebbe segnato un punto «pesante» sottolineando la poca credibilità di un teste. Prossima udienza martedi' 1 febbraio ma domani, sempre a Genova, si terrà la prima udienza preliminare perle torture ai manifestanti nella caserma di Bolzaneto, carcere provvisorio perle retate di massa del G8.
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