Con i rivoluzionari prigionieri
Le perquisizioni effettuate Lunedì 20 dicembre nella sezione speciale del carcere di Biella che hanno portato al sequestro di tutto il materiale scritto, delle lettere e delle foto personali, dei francobolli e delle buste, di libri e di riviste sino al sequestro di parte del vestiario e delle coperte ritenute in “eccedenza” da parte della polizia penitenziaria e la devastazione delle celle durante la perquisizione, dimostra il persistente tentativo di annientamento (torture, 41/bis, isolamento, intimidazioni e lusinghe) che i cani da guardia della borghesia attuano nei confronti dei rivoluzionari prigionieri che, resistendo a questi tentativi, rappresentano una forza politica ed hanno un importante influenza sullo stesso movimento politico del nostro paese. La borghesia, attanagliata dalla crisi generale del sistema capitalista grazie al quale si è ingrassata sino ad ora, non esita ad infrangere le sue stesse leggi “democratiche” quando vede in pericolo il suo dominio: crea “diritti speciali” per gli immigrati, così da poterli rinchiudere quando non possono essere utilizzati e sfruttati, denuncia e fa condannare operai in sciopero, pone fuori legge organizzazioni politiche impegnate nella lotta per la sovranità nazionale, l’indipendenza e contro regimi fascisti e non esita a trasformare in eroi poliziotti, carabinieri e sgherri assassini dei compagni. In questo quadro proliferano le incriminazioni e i procedimenti giudiziari, le campagne mediatiche sempre più aggressive contro chi si oppone all’ordinamento capitalista, nel subdolo tentativo di “mettere fuori legge” i comunisti con una guerra non dichiarata, con una chiusura autoritaria di fondamentali spazi di libertà di pensiero e di organizzazione politica, spazi riconquistati a suo tempo con la vittoria della Resistenza sul nazifascismo. Anche il processo di Trani che dovrebbe tenersi il 23 febbraio contro alcuni rivoluzionari prigionieri delle BR e contro Giuseppe Maj, direttore de “IL BOLLETTINO “dell’ASP è da considerarsi un altro particolare rilevante dell’attacco repressivo più generale della borghesia imperialista. Anche in questo caso si tratta di un processo che mette in discussione la libertà di pensiero, di parola e di stampa non solo per gli imputati a cui si vuole impedire di pensare, si vuole tappare la bocca ed impedire di scrivere e di pubblicare, ma per tutti coloro che si oppongono ad alta voce contro il nefasto sistema della borghesia imperialista. La levata di invettive dei politici della destra e della sinistra borghese contro la sentenza del tribunale di Milano che assolveva dall’accusa di terrorismo internazionale alcuni dei tanti perseguitati islamici in Italia, decine di processi aperti contro compagni accusati del reato (270 e sue varianti) riesumato dalla sinistra borghese dai codici fascisti, danno il quadro di sviluppo della mobilitazione reazionaria in atto. Difatti, queste situazioni, annunciano una nuova grande ondata repressiva della borghesia imperialista che, inevitabilmente, passerà dall’attacco selettivo ( contro comunisti e rivoluzionari) a quello più generalizzato contro i movimenti di lotta dei proletari e delle masse popolari che resistono alla crisi generale, sempre più acuita, del sistema capitalista che peggiora sempre più le loro condizioni di vita. (…)Occorre rispondere alla repressione borghese in ogni sua particolare manifestazione. Occorre prevenire la grande ondata repressiva rispondendo oggi con una Resistenza attiva basata principalmente sullo sviluppo della solidarietà, mettendo in campo un vero fronte di lotta contro la repressione. Senza questa Resistenza qualsiasi altra lotta politica o rivendicativa non potrà mai raggiungere la vittoria.(…)
La solidarietà delle masse popolari rafforza la Resistenza dei rivoluzionari prigionieri alle pressioni e alle promesse della borghesia, la Resistenza dei rivoluzionari prigionieri rafforza la Resistenza delle masse popolari al progredire della crisi del capitalismo. Solidarietà ai compagni Nicola Di Maria, Cesare Di Lenardo e Ario Pizzarelli!
ASP(Associazione di Solidarietà Proletaria) aspilbolletino@virgilio.it 3396662816 fax 081 5616206 ASP Torino 3476558445 carctorino@yahoo.it.
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