Oggi la manifestazione a Roma alle 14. Abbraccio tra la famiglia Sgrena e Simona Torretta. Il video per le tv arabe: «Tenermi prigioniera non aiuta gli iracheni».
ROMA - Sul sequestro di Giuliana Sgrena «non ci sono novità». Lo ha detto il direttore del Manifesto Gabriele Polo al termine di un incontro nella tarda serata di venerdì a Palazzo Chigi con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta sul sequestro Sgrena. Alla domanda se il governo avesse consigliato toni bassi per la manifestazione di oggi, Polo ha replicato che il governo ha fatto «gli auguri per la buona riuscita della manifestazione».
MANIFESTAZIONE - E mentre anche il premier Berlusconi mantiene la linea del riserbo, la macchina della solidarietà per ottenere il rilascio della giornalista del Manifesto marcia spedita. Anche l'Ue si mobilita. I ministri degli esteri dell'Unione europea chiederanno lunedì che siano «immediatamente liberate le due giornaliste europee, l'altro ostaggio europeo e tutti gli altri ostaggi» in Iraq. Il riferimento è appunto alla Sgrena ma anche alla reporter francese Florence Aubenas di Liberation. Intanto a poche ore dal corteo, è stato diffuso il video per i rapitori preparato da Pier Scolari, compagno della reporter. Il filmato - della durata di circa un minuto - è stato inviato a tutte le principali televisioni arabe. La partenza della marcia è prevista per le 14 da piazza Repubblica, attese 200mila persone.
IL VIDEO - «Mi chiamo Giuliana». Questo il titolo del video-appello in arabo che racconta - attraverso le immagini realizzate da Sgrena - l'impegno professionale e umano della giornalista sequestrata a Bagdad lo scorso 4 febbraio. In sottofondo una voce femminile racconta: «In tutta la mia vita ho combattuto e scritto dalla parte dei più deboli, conosco la sofferenza del popolo iracheno: questo è un paese che ho imparato ad amare». Poi il disperato appello, rivolto direttamente ai terroristi che la tengono in pugno da 15 giorni: «Vi prego di riflettere... Penso che tenermi prigioniera non aiuti la causa del popolo iracheno e che dia un'immagine sbagliata della vostra gente».
AL JAZIRA TRASMETTE LE FOTO - Il telegiornale della tv del Qatar Al Jazira ha mostrato quattro foto scattate dalla giornalista italiana Giuliana Sgrena di quelle contenute nel video diffuso dal Manifesto. Le foto - che ritraggono persone sofferenti in Iraq - sono state mostrate tanto nella prima che nella seconda edizione del telegiornale di sabato. Al Jazira ha anche annunciato la manifestazione convocata per oggi a Roma per sollecitare la liberazione di Giuliana Sgrena e della collega francese Florence Aubenas. Franco e Antonietta Sgrena, genitori di Giuliana, nella redazione del Manifesto (Melissari) LA FAMIGLIA SGRENA - Sono giunti venerdì a Roma, in vista del corteo che si terrà sabato, i genitori di Giuliana. Franco e Antonietta Sgrena hanno fatto visita alla redazione del Manifesto, dove ad attenderli c'era anche Simona Torretta. Toccante l'abbraccio tra i due genitori di Giuliana e la pacifista rapita insieme a Simona Pari a Bagdad e rilasciata dopo diverse settimane. La Torretta ha confermato che interverrà durante il comizio che concluderà la manifestazione. «La giornata di sabato potrebbe essere il tocco finale, la soluzione, ciò che serve per la liberazione di mia figlia», ha detto Franco Sgrena. Il fratello della giornalista, Ivan, ha detto invece che resterà a casa. «Non verrò alla manifestazione di Roma, perché qualcuno deve pur restare qua, vicino a quel telefono - ha detto -. Ci saranno i miei genitori, io mi accontento della televisione. A qualcuno di noi doveva toccare».
POLEMICHE SULLA RAI - Polemiche politiche ha provocato la trasmissione tv del corteo romano. Paolo Gentiloni, responsabile comunicazione della Margherita, ha spiegato: «Non mi rassegno all'idea che la Rai dedichi alla grande manifestazione per la libertà di Giuliana Sgrena soltanto una piccola finestra di dieci minuti su Rai Tre». In serata l'azienda ha comunicato che al corteo verrà dedicato uno Speciale primo piano del Tg3, in onda dalle 17.25 alle 18.10. Non solo. L'edizione del Tg3 delle 14 durerà cinque minuti in più rispetto alle edizioni normali.
LE DIRETTE - La7 seguirà invece in diretta il corteo, dalle 15.50 alle 17, con uno speciale condotto da Andrea Molino. In studio ci saranno il capo del pool anti-terrorismo della Procura di Roma Franco Ionta, il Presidente della Commissione Esteri della Camera Gustavo Selva e Magdi Allam, vicedirettore del Corriere della Sera. In collegamento da Bagdad interverrà Lorenzo Cremonesi, inviato del Corriere. No stop di diretta anche su Rainews24, il canale satellitare della Rai, e su SkyTg24, dalle 14 alle 18. Per quanto riguarda le radio, Popolare Network seguirà l'intera giornata di mobilitazione, con uno streaminig sul sito Internet dell'emittente.
CALDEROLI ALL'ATTACCO - Farà discutere anche la dura presa di posizione del ministro delle Riforme Roberto Calderoli. L'esponente leghista, interpellato sulla sua assenza (che è anche quella di tutto il Polo) alla manifestazione romana, ha dichiarato: «Non vado alla manifestazione non perché promossa dal Manifesto o dalla sinistra, oppure perché non abbia a cuore la sorte di Giuliana Sgrena, ma perché la ritengo inutile se non addirittura rischiosa per la vita della giornalista sequestrata». «Per fare l'interesse della giornalista sequestrata - ha osservato Calderoli - dobbiamo dimostrare un fronte unico e compatto contro il ricatto dei terroristi, mi chiedo cosa potrebbe succedere se, anche in questa occasione, ci fosse qualche demente a gridare una, cento, mille Nassiriya...»
LA SOLIDARIETA' DEL PALLONE - «Facciamo tutti il tifo per lei», è stato invece il commento del presidente della Federcalcio Franco Carraro che venerdì si è recato al Manifesto per esprimere la solidarietà del mondo del pallone. Durante il prossimo turno di campionato, ricordiamo, i capitani delle squadre di serie A indosseranno maglie inneggianti alla liberazione della giornalista e in tutti gli stadi sarà diffuso dagli altoparlanti l'annuncio: «aspettiamo il ritorno di Giuliana Sgrena».
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