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Al via la manifestazione di Roma
by dal corriere Saturday, Feb. 19, 2005 at 2:58 PM mail:

Il padre di Giuliana: «Siamo più ottimisti». Il padre Franco alla testa del corteo. Anche la madre di Giuliana stupefatta della partecipazione. Pier Scolari: mi sento bene.

ROMA - «Vedendo tutte queste persone e tutti questi giornalisti, oggi siamo ancora più ottimisti di ieri». Così il padre di Giuliana Sgrena, Franco, alla testa del corteo la cui partenza è prevista tra poco. Anche la moglie Antonietta si è detta stupefatta della quantità di persone giunte a Roma per la manifestazione. Con i genitori e il compagno di Giuliana, anche il direttore del Manifesto, Gabriele Polo.

IL COMPAGNO - «Come mi sento? Mi sento bene perché dopo 15 giorni mi trovo in mezzo a tanta gente che vuole la liberazione di Giuliana, e speriamo che avvenga presto». E’ quanto afferma Pier Scolari, il compagno di Giulia Sgrena in testa al corteo in piazza della Repubblica. Scolari è alla testa del corteo e tiene il grande striscione con la scritta «Liberiamo Giuliana, liberiamo la pace».

LA MANIFESTAZIONE - Sono in tanti ad aver aderito all'appello del 'Manifesto'. Lentamente cresce la folla delle persone che si preparano, da piazza della Repubblica, a prender parte alla mobilitazione con cui si vuole sollecitare la liberazione delle giornaliste Giuliana Sgrena, Florence Aubenas e del suo interprete iracheno Hussein Hanoun al Saadi, scomparsi il 5 gennaio. Imponente è stata infatti fin dai primi giorni l'adesione delle associazioni, dei partiti, degli enti locali, delle sigle sindacali, delle testate giornalistiche e radiofoniche, delle organizzazioni religiose, laiche e studentesche che hanno risposto da subito all'appello del quotidiano per il quale lavora Giuliana Sgrena.

Gli organizzatori si aspettano centomila persone, anche se la piazza fatica un po' a riempirsi. I partecipanti sono giunti nella capitale anche con un treno speciale partito alle 7 dalla stazione centrale di Milano, organizzato dall'associazione Fermiamo la guerra, insieme ai pullman dell'Arci e della Cgil provenienti dal Trentino come dalla Sicilia, da Trieste, Torino, Bologna, Ferrara, Napoli ma anche da Catania e Palermo.

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