Ieri a Rome gli italiani più sensibli alle sorti e al futuro del mondo, hanno chiesto la pace!
Mezzo milione dipersone hanno pensato di recarsi a Roma e partecipare alla manifestazione per la pace e l'autodeterminazione dei popoli, chiedendo anche che venga liberata l'incolpevole giornalista, Giuliana Sgrena.
Non so se i rapitori sono persone ragionevoli e sensibili, al punto di capire che Giuliana è sempre stata contro la guerra in Iraq, e ha fatto il possibile, con le foto scattate sul posto, per dimostrare le atrocità degli eserciti occupanti il libero suolo iraqueno.
Non so nemmeno se i rapitori sono iraqueni e contro l'invasione degli anglo-americani, non so se sono contrari alla guerra in Iraq!
Forze i Servizi di intelligence, che non sempre hanno dimostrato di essere intelligenti, anzi spesso hanno fatto gli stupidi per interesse privato di alcuni dirigenti, evocati in questi giorni dalla destra italiana al governo di questo martoriato Paese, favorevole alla guerra in Iraq, forse, dicevo questi uffici sanno chi sono e dove stanno i rapitori e stanno trattando la liberazione di Giuliana.
Per quanto riguarda la pace e l'autodeterminazione dei popoli, per ottenere la pace duratura, purtroppo non bastano le manifestazioni di piazza, i convegni e gli appelli, altrimenti saremmo in pace da tempo.....per fermare la guerra, tutte e guerre, occorre che chi vuole la guerra, possa essere dissuaso da questa decisione con buoni motivi, e dal momento che le guerre, da sempre sono originate da interessi economici e finanziari contrastanti, basta stabilire una serie di regole e leggi a livello internazionale, uguali per tutti, alle quali tutti si devono attenere, pena l'intervento di sanzioni economiche e finanziarie, contro il paese che non le rispetta e anche contro chi lo aiuta non rispettando l'embargo; intervento deciso dalle UN e se non basta l'embargo si passa all'intervento dei Servizi segreti e in seguito, se occorre, degli eserciti, messi a disposizione della Organizzazione Internazionale da tutti i Paesi partecipanti a questo accordo.
Limitarsi agli appelli e alle manifestazioni, temo, non fermerà chi ha in campo affari per migliaia di miliardi di euro e di dollari e deve difendere gli interessi del proprio Paese!
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