La richiesta della Camera del lavoro di Rimini è rivolta alle istituzioni affinché si adoperino politicamente per scongiurare l’arrivo a Rimini dei marines. "Chiediamo che il Consiglio di Amministrazione di Aeradria – conclude la Cgil - risponda delle scelte compiute su questa vicenda non solo alle istituzioni ma all’intera collettività su cui tali scelte ricadono".

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RIMINI - In merito alle operazioni della compagnia World Airways per lo scalo all’aeroporto "Federico Fellini" del personale militare e paramilitare in arrivo e destinato al Golfo Persico e all’Iraq, la città di Rimini sta mettendo in campo tutte le sue ragioni sia favorevoli che contrarie al passaggio dei militari. Tra queste ultime figurano anche quelle della CGIL riminese.

"La questione è molto complessa sia perché la nostra è una località turistica, con tutte le implicazioni del caso – afferma la segreteria generale della Camera del lavoro -, sia perché questa vicenda porta in primo piano il fatto che la riviera è servita da un aeroporto militare "prestato" al traffico civile, una delle tante contraddizioni che il nostro territorio vive."

Per la CGIL va ribadito l’impegno nel perseguimento della pace, contro una guerra sbagliata e per il ritiro delle truppe dall’Iraq. "A differenza del Governo italiano –aggiunge il sindacato - che anche recentemente ha deciso di mantenere la presenza militare in quel Paese esponendo civili e militari al pericolo delle rappresaglie, la CGIL ritiene che la guerra non sia il mezzo che possa portare allo sviluppo e alla libertà dei popoli".

"La nostra è una economia turistica attenta all’accoglienza – prosegue Cgil - e, anche da questo punto di vista, non c’è niente che contrasti con l’idea di vacanza, riposo, divertimento, e benessere come l’utilizzo dell’aeroporto "Federico Fellini" quale scalo logistico per i militari. Preferiremmo dare il benvenuto ai cittadini americani che giungessero a Rimini per trascorrere un periodo di vacanze".

La richiesta della Camera del lavoro di Rimini è rivolta alle istituzioni affinché si adoperino politicamente per scongiurare l’arrivo a Rimini dei marines. "Chiediamo che il Consiglio di Amministrazione di Aeradria – conclude la Cgil - risponda delle scelte compiute su questa vicenda non solo alle istituzioni ma all’intera collettività su cui tali scelte ricadono".

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