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LA LEGA CONTRO LA MANIFESTAZIONE DI SABATO 26 FEBBRAIO
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un* Thursday, Feb. 24, 2005 at 1:04 PM |
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Dopo Forza Nuova, che per sabato 26, pomeriggio, organizza un presidio autorizzato
contro la manifestazione gay lesbica e trans, anche la Lega scende in campo
contro la manifestazione.
Questa mattina conferenza stampa in Palazzo Barbieri, i leghisti mostravano magliette con su scritto "NOI ROMEO E GILUIETTA, VOI SODOMA E GOMORRA, NO AL GYA PRIDE". Si rinnova per l'ennesima volta il connubio razzismo (Lega)-integralismo (Integhralisti cattolici)-nazifascismo (Forza Nuova); un nuovo attacco alla democrazia e al diritto di cittadinanza.
La manifestazionbe di sabato diventa sempre di più una risposta alle tante manifestazioni intolleranti avvenute a Verona contro tutti quei soggetti che non godono a pieno titolo di un diritto di cittadinnaza: gay, lesbiche, trans, Rom, Migranti, prostitute ecc.
italy.indymedia.org/archives/display_by_id.php?feature_id=1150
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Notizia Ansa
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un* Thursday, Feb. 24, 2005 at 5:41 PM |
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GAY: LEGA, CONTRO GAY PRIDE VERONA RILANCIAMO ORGOGLIO ETERO SONO GIULIETTA E ROMEO A MANDARE AVANTI LA SOCIETÀ.
Contro il gay pride in programma venerdì a Verona, la Lega Nord ha già pronto il manifesto: un lenzuolo verde con il simbolo del Carroccio e la scritta «Noi siamo per Romeo e Giulietta. No al gay pride». Lo presentano alla stampa in una conferenza alla Camera il presidente dei deputati 'lumbard' Alessandro Cè, il suo vice Federico Bricolo e Francesca Martini, capogruppo in commissione Affari Sociali a Montecitorio. «Siamo per i veronesi Romeo e Giulietta - spiega Cè - perchè rappresentano una coppia normale contro una manifestazione provocatoria che vuole essere assurda ostentazione di qualcosa di altro». Noi, dice l'esponente del Carroccio, non vogliamo in alcun modo discriminare i gay, ma «qui si sta facendo una gran confusione perchè un conto sono i diritti individuali, cioè l'orientamento sessuale che è chiaro debba essere libero, altra cosa è cercare di equiparare la coppia, anzi la cosiddetta coppia omosessuale, alla famiglia eterosessuale». L'unione omosessuale, si infervora Cè, «non ha infatti alcun senso sotto il profilo sociale, e perciò non può avere nessuna titolarità di finanziamenti pubblici e risorse che devono essere invece indirizzate assolutamente a favore della famiglia tradizionale, quella fatta da un uomo e una donna, cardine della nostra società». La spiegazione? È semplice, anzi, sostiene il capogruppo lumbard, è «teleologica»: la famiglia, secondo un ordine naturale, «procrea» e manda avanti la società, la coppia omosessuale no. Per questo, spiega la troika leghista, è ora di passare «al contrattacco» contro la battaglia politico-culturale portata avanti anche in Europa dalla sinistra e dalle lobby gay che «stanno cercando di cambiare radicalmente i valori della nostra comunità e di scardinare il concetto di famiglia». Due le strategie per farlo secondo il Carroccio: «rilanciare l'orgoglio eterosessuale» contro quello gay e «promuovere strenuamente il valore della famiglia», a partire proprio, interviene la Martini, da una proposta di legge che la Lega ha presentato ieri alla Camera per accordare uno sconto fiscale di 10.000 euro alle giovani coppie etero che si sposano e che assumono in questo modo l'unica identità «costituzionalmente e socialmente riconosciuta». «Su questo - chiosa Cè - non ci arrenderemo mai».
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COMUNICATO STAMPA
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Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli Thursday, Feb. 24, 2005 at 5:42 PM |
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ANCHE ROMEO E GIULIETTA FURONO VITTIME DEI PREGIUDIZI DELL'EPOCA
E' stato presentato oggi alla Camera dei Deputati in una conferenza stampa, un manifesto leghista con scritto "Noi siamo per Romeo e Giulietta . No al gay Pride". I promotori sono i deputati leghisti Cè, Bricolo e Martino. Il manifesto è stato presentato contro la manifestazione nazionale, alla quale il Mario Mieli aderisce e partecipa, che si terrà sabato 26 febbraio a Verona sui diritti di cittadinanza, a partire da quella dei gay, delle lesbiche e dei/delle transessuali e per ricordare i dieci anni di Alziamo la Testa, il movimento nato intorno al Circolo Pink in risposta agli attacchi delle destre che in quel periodo erano maggioranza nel consiglio comunale della città scaligera. Il Circolo Mario Mieli condanna duramente le dichiarazioni di intolleranza e omofobia espresse dall'onorevole Cè. Il sentir parlare ancora di ordine naturale su cui è fondata la famiglia tradizionale, per il solo fatto che possa procreare, è ormai un'assurdità. Il riconoscimento dei diritti di una comunità per quanto piccola possa essere deve essere tutelato da uno stato che si definisce democratico e laico. Hanno ragione i Leghisti nell'affermare che la famiglia va valorizzata, ma commettono l'errore di non discostarsi dalla loro visione retrograda, omofoba e razzista, e cioè di non considerare famiglia una coppia di omosessuali. Ricordiamo agli onorevoli leghisti che le famiglie omosessuali sono a tutti gli effetti cittadini italiani e in quanto tali contribuisco con il loro reddito e le relative tasse alle casse dell'erario. Forse l'onorevole Cè non ha studiato Shakespeare, ma dovrebbe ricordare che Romeo e Giulietta sono morti suicidi perchè impossibilitati, per i pregiudizi dell'epoca, a vedere riconosciuto il loro amore. Nella stessa situazione, anche se per pregiudizi diversi, si trovano oggi tanti Romeo e Romeo e tante Giulietta e Giulietta.
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