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Alianza por la Vida y la Paz nel Petén (Guatemala)
by brisop Wednesday, Mar. 02, 2005 at 6:09 PM mail:

Approfondimento sul Guatemala

"Alianza po la Vida y la Paz" e’ un insieme di organizzazioni sociali e popolari, donne e uomini, indigeni e ladinos del Petén, Guatemala, che cerca il rispetto per la vita e la pace.
Nasce per l’urgente necessità di costituire un fronte ampio di opposizione e proposta che aggreghi persone e organizzazioni che, con spirito di lotta instancabile, aspirano a un mondo e a un Guatemala migliori.
Lottiamo per la terra, il benessere sociale, la salute, l’educazione, lo sviluppo, la giustizia, l’uguaglianza, il rispetto e la difesa della natura. Lottiamo contro l’esclusione e lo sfruttamento economico, sociale, culturale e politico ai quali sono stati sottomessi i nostri popoli. Alziamo la nostra voce e rafforziamo la nostra lotta per obbligare le autorità a soddisfare le necessità degli esclusi.

Il coordinamento tra tutte le organizzazioni e le comunità permette di partecipare in forma unitaria alle lotte sociali, rafforzando la nostra voce e la nostra lotta con la partecipazione di compagne e compagni della campagna e della città. Il nostro sogno è di avere un Petén in cui le generazioni future convivano come fecero i nostri antenati.
Le realtà che compongono l’Alianza sono:


Asociación Maya para la Paz - AOMAPADES
Asociación de Desarrollo para América Central - ADEPAC
Comité Ecológico de La Libertad - CEL
Asociación Indígena Elías Manuel
Programa de Salud Maya Petén
Asociación Nacional de Mujeres Guatemaltecas – Ixmucané
Comunidades Populares en Resistencia – CPR Petén
Asociación de Maestros Rurales de Guatemala – AMERG
Cooperativa Nuevo Horizonte
Asociación de Comunidades Forestales de Petén – ACOFOP
Asociación de Desarraigados en Desarrollo del Petén – ADEP
Asamblea Consultiva de la Población Desarraigada – ACPD
Red Comunitaria de América Central para la Gestión del Riesgo
Frente Petenero contra las Represas – FPCR
Centro de Investigación y Educación Popular – CIEP
Cooperativa Unión Maya Itza
Asociación Campesina Nuevo San Francisco
La Guadalupe, Dolores
Radio Ut’an Kaj, Poptún
Iglesia Católica, Poptún
Iglesia Presbiteriana, San Benito
Asociación Guías de Turismo de Petén
Asociación de Servicios Comunitarios en Salud – ASECSA

Acqua, Mais e Terra sono nostri
Lotta e resisti...

Che cosa vogliamo ottenere con la campagna?
Generare discussione e opinione pubblica
Costruire forza sociale antisistema
Esercitare pressione sul governo e gli organismi internazionali
Rafforzare e moltiplicare “fuochi” di lotta

Si stanno sviluppando, in coordinamento con tutte le organizzazioni, attività informative nelle comunità per consolidare l’organizzazione sociale comunitaria e l’articolazione a livello di dipartimento

Denunciamo e rifiutiamo:

I piani di costruzione di strade che attraverseranno la Biosfera Maya
La costruzione di dighe idroelettriche nel fiume Usumacinta
La imposizione di un nuovo sistema di agroesportazione che si appropria delle nostre terre e dei nostri fiumi
La manipolazione genetica dei nostri semi e dei nostri alimenti
La privatizzazione di beni comuni e servizi pubblici come: le aree protette, l’acqua, la biodiversità, l’educazione, la salute e l’aereoporto di Santa Helena, tra gli altri.

Esigiamo:
Che il governo abbandoni le politiche neoliberali e soprattutto il Trattato di libero commercio, il Plan Puebla Panama e l’Area di Libero Commercio delle Americhe.

Che il governo assuma con responsabilità il compimento degli accordi di pace, perché si costruisca un fondamento democratico in Guatemala che permetta la partecipazione piena della popolazione nella ricerca e nella costruzione di un paese giusto e solidale.

NO al TLC, NO al PPP, NO all’imperialismo

Il Trattato di libero commercio, il Plan Puebla Panama e l’Area di Libero Commercio delle Americhe sono parte delle politiche neoliberiste e imperialiste portate avanti dal governo nordamericano, dal Fondo Monetario Internazionale, dall’Organizzazione Mondiale del Commercio e dal Banco Interamericano di Sviluppo. L’impero nordamericano impone in quasi tutto il mondo le politiche neoliberiste. La cosiddetta triade (OMC, BM, e FMI) si costituisce in apparati di oppressione di nazioni e popoli interi. I popoli del mondo soffrono le conseguenze del sistema capitalista neoliberale. Lo sfruttamento, l’emarginazione e la discriminazione ci sommergono a milioni, donne e uomini, nella povertà e nella fame.
... per l’autodeterminazione dei popoli, perchè un altro mondo è possibile ci uniamo alla lotta...

In relazione all’11 settembre denunciamo il terrorismo dell’”impero” statunitense. Repressione, massacri, torture, violazioni, guerra… sono i sinonimi dell’”impero” nella storia e nel presente della nostra America Latina e del mondo.

Cos’è il Plan Puebla Panamá (PPP)


Il PPP è un piano per l’intero Centro America che serve come strumento per incrementare le politiche neoliberiste nei nostri Paesi. Il PPP servirà a saccheggiare il Centro America attraverso due grande corridoi:
Corridoio Economico: uno dei progetti più importanti per le imprese multinazionali è la creazione di corridoi terrestri (vie di comunicazione) che permettano di trasportare i propri prodotti dalla Costa Atlantica a quella Pacifica e viceversa. Cosi’ facendo le imprese multinazionali ottimizzeranno lo sfruttamento della mano d’opera, quasi non pagheranno tasse, utilizzeranno l’energia e le risorse naturali dei nostri Paesi; in sintesi, si approprieranno di tutta la ricchezza.

Corridoio Biologico Mesoamericano: questo Corridoio ha come obiettivo strategico l’appropriazione delle risorse naturali della regione: Petrolio, Minerali, Acqua, Flora e Fauna, Aree Protette (naturalistiche e luoghi sacri Maya), ecc... Tutte queste risorse collettive saranno privatizzate con l’introduzione di patenti, brevetti, concessioni, ed altro: la terra si concentrerà nelle mani di pochi terratenientes (latifondisti) e destinata alla coltivazione per l’agro-esportazione. La nostra cultura millenaria verrà distrutta.

Il Plan Puebla Panamá porta Povertà per il Popolo

Il PPP, come già detto, è un piano strateico che interessa il continente Centroamericano (Centro America e 9 stati del sud del Messico) e che ha come obiettivo l’incremento delle politiche Neoliberiste. Per capire meglio cos’è il PPP vediamo la storia della nostra regione.
Un po’ di storia... Dalla “venuta” degli Spagnoli nel nostro continente, la cosidetta “Conquista”, iniziò il furto della ricchezza dei nostri paesi. Questo vero e proprio saccheggio si concretizzò come appropriazione e privatizzazione delle risorse naturali, quanto come sottomissione delle popolazioni locali e loro sfruttamento come forza lavoro. Succesivamente, con le Colonie, questo processo si acutizzò stabilendo un sistema di sfruttamento della forza lavoro e della terra a scapito della popolazione indigena ridotta in schivitù. L’indipendenza dei paesi del Centro Ameria dalla Corona Spagnola non cambiò sostanzialmente le condizioni di vita della popolazione mantenendo un sistema organizzato per il vantaggio di pochi e sullo sfruttamento e l’emarginazione della maggioranza indigena.
Nel secolo passato, ossia dal 1900 in poi, le dittature miliari sono state lo “strumento normale” di governo dei paesi della regione finalizzate al controllo ed al mentenimento della popolazione come mera mano d’opera da sfruttare. Finita la II Guerra Mondiale (1945) i governi europei prestarono molto denaro per poter ricostruire le città e le infrastrutture (fabbriche, ospedali, scuole, vie di comunicazione) d’Europa distrutte dalla guerra. Nacquero così la Banca Mondiale (BM) ed il Fondo Monetario Internazionale (FMI) con la funzione di prestare denaro ai paesi per la costruzione di infrastrutture. Cominciò il prestito a quasi tutti i paesi del mondo.
Negli anni ’70 - ’80 i governi dei paesi del Sud del mondo si ritrovarono affogati nel debito estero e senza la capacità di pagare gli interessi del denaro ricevuto. Questo permise alla BM e al FMI di incrementare le POLITICHE di AGGIUSTAMENTO STRUTTURALE (PAS) nei paesi del SUD del mondo.

L’ Aggiustamento Strutturale significa per i governi debitori :
- PRIVATIZZARE tutti i servizi pubblici-statali (educazione, sanità, energia, telefonia, trasporti,ecc…)
- APRIRE LE FRONTIERE alle grandi imprese multinazionali (cambiando le leggi nazionali, mantenere bassi salari, tagliare imposte d’impresa, ecc…) per agevolare gli investimenti stranieri nei propri paesi.
Le guerriglie e la resistenza di molti popoli del Centro America (Guatemala, El Salvador, Nicaragua) non permisero il pieno sviluppo e l’applicazione completa di questi piani. Nonostante tutto le Politiche di Aggiustamento Strutturale furono imposte ed i governi dell’ America Latina cominciarono a cedere alle multinazionali il controllo di settori strategici e vitali dell’economia come il petrolio, le miniere, gli aeroporti, le strade, e molto altro.
Con gli anni ’90 si cominciarono ad utilizzare i Trattati di Libero Commercio (TLC) come strumenti per garantire la cosiddetta integrazione economica ovvero il dominio dei paesi piu’ sviluppati e ricchi su quelli più poveri. Gli Stati Uniti D’America che vogliono mantenere il loro ruolo di prima potenza mondiale trovano oggi sulla propria strada due ostacoli, 2 forti competitori economici : L’Unione Europea (UE) ed i Paesi Asiatici (le cosiddette Tigri Asiatiche ; Giappone, Corea del Sud, China, Taiwan, ecc…). In questa competizione mondiale gli Stati Uniti utilizzeranno al massimo il potenziale del Continente Latinoamericano. Hanno imposto differenti Trattati di Libero Commercio a partire dal NAFTA (imposto al Messico nel 1994). Oggi se ne stanno negoziando dei nuovi come il TLC tra Centro-America e USA, l’ ALCA (Area di Libero Commercio delle Americhe) che abbraccia tutto il continente (USA, Centro-America, Caraibi e Sud-America) ed è composto da vari trattati, piani e accordi specifici.

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