PER RACCONTARE LA VERITA’ SUL DELITTO DI VIA POMA, L’EX QUESTORE DI ROMA, DOTTOR SUCATO, MI AFFIDO’ AL SUO UOMO DI FIDUCIA, CON QUESTE PAROLE:"SIGNORA CARLIZZI, A LUI PUO’ DIRE TUTTO, E’ IL MIGLIORE DEI FUNZIONARI CHE ABBIAMO, LE DO’ LA MIA PAROLA".
ED A NICOLA CALIPARI CONTINUAI A FARE RIFERIMENTO, DESCRIVENDOGLI NEI MINIMI PARTICOLARI CHI VIDI ENTRARE A VIA POMA 2, IL 7 AGOSTO DEL 1990.
IERI SERA, MENTRE MI UNIVO ALLA GIOIA COLLETTIVA PER LA LIBERAZIONE DI GIULIANA SGRENA, APPENA HO APPRESO CHE UN NOSTRO AGENTE DEL SISMI ERA CADUTO VITTIMA, NEL CONFLITTO A FUOCO DURANTE LA LIBERAZIONE DELLA PRIGIONIERA, HO ESCLAMATO: "SPERIAMO CHE NON SI SIA APPROFITTATO DI QUESTA OCCASIONE PER TOGLIERSI DI MEZZO UNO 007 DEPOSITARIO DI VERITA’ SCOMODE".
UN PRESENTIMENTO CHE POCHE ORE DOPO SI SAREBBE CONFERMATO NELL’APPRENDERE DELLA DOLOROSA ED INQUIETANTE MORTE DI NICOLA CALIPARI, L’UOMO CHE HA PORTATO CON SE’ UNO DEI PIU’ INTRICATI MISTERI ITALIANI.
IL SENSO DI QUESTA MIA TESTIMONIANZA E’ SOLO QUELLO DI METTERE A DISPOSIZIONE DEI FAMILIARI DEL DEFUNTO E DELLO STATO, QUANTO PUO’ CONTRIBUIRE A FAR LUCE SU UNA MORTE FORSE PREMEDITATA, ED ESEGUITA IN IRAK, CON IL VISTO DI UN ALTRO PAESE E PER FINALITA’ "RISERVATE".
Gabriella Pasquali Carlizzi
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