La parola direttamente a Torretta (finalmente ci raccontano qualcosa, finora il loro silenzio era assordante) e Sgrena. Poi, per le ipotesi, si vedrà, temo ci vorrà un lungo tempo, per avere più elementi. Ma speriamo di non dover aspettare così tanto. Confesso di avere ceduto inizialmente, in modo fin troppo facile, all'idea dell'agguato, ora mi sembra gli elementi portino verso l'errore (tenendo conto che l'età media dei soldati americani è 19 anni; giovani che vengono principalmente dai ghetti e dalle periferie suburbane). Vedremo.
PS
In appendice anche un bell'articolo di oggi, a uno dei migliori giornalisti italiani (e uno dei pochi buoni di Repubblica).
Torretta: «Anche noi sfuggite agli Usa» L'ex ostaggio del «Ponte» racconta la sua liberazione: nascoste ai check point, gli americani volevano prenderci ANGELO MASTRANDREA ROMA http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/05-Marzo-2005/art12.html Il drammatico racconto della giornalista: la liberazione, l'incontro con Calipari, la gioia, poi verso l'aeroporto... "Una pioggia di fuoco e proiettili" Sgrena, la sua verità sul Manifesto http://www.repubblica.it/2005/c/sezioni/esteri/iraq45/manifesta/manifesta.html
L'ANALISI I misteri da chiarire prima degli spari di GIUSEPPE D'AVANZO
http://www.repubblica.it/2005/c/sezioni/esteri/iraq45/ombre/ombre.html
|