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giuliana e nicola, visti con cuore latinoamericano.....
by laura fantozzi Thursday, Mar. 10, 2005 at 3:29 PM mail: laurafantozzi75@yahoo.it

La morte di nicola, la sofferenza di giuliana, le polemiche politiche...tutto è assolutizzato. nessuno ha vinto, nessuno ha perso, c'e solo molto, molto dolore in piu. Speriamo che almeno si trasformi in consapevolezza costruttiva....

Svegliamoci, tutti,
questo e il modo migliore
per ringraziare Giuliana
e per rendere onore vero a Nicola.
Svegliamoci.



4 marzo 2005, Brasile, Italia, Iraq
Malpensa innevata e più silenziosa del solito. Pare triste, chissà. Dopo 10 mesi in viaggio tra centro e sud america il rientro è un contrasto e forte, sorrisi e cuori naturalmente aperti mancano gia. I primi giornali, le prime pagine che parlano di Giuliana Sgrena, da un mese sequestrata in Iraq. Oggi torno in patria, una patria che già sento triste, troppo triste e troppo rassegnata.

5 marzo, Iraq, Italia, Brasile
Piango. In treno, La Repubblica appoggiata sulle macchie di terra brasiliana, guatemalteca, salvadoregna, messicana, honduregna. Le PreAlpi si intravedono dal finestrino mentre la radio continua a raccontare la liberazione di Giuliana e la morte di Nicola. L’essere italiana e l’essere uno spirito del mondo adesso sono uniti in un muto sbigottimento. Non e possibile. Eppure è possibile. L’ho gia visto, l’ho gia sentito, l’ho gia provato. Solo che adesso lo vedo, lo sento, lo provo anche come italiana, non solo come testimone estera in terra latino americana. Adesso mi rendo davvero conto che non ci sono bandiere e non ci sono differenze di diritti, quando i diritti vengono calpestati.

Fuoco amico di difesa o fuoco amico intenzionale? Attentato o drammatico caso? Quanto fanno paura le testimonianza raccolte da Giuliana è quanto e grande la paura dei ragazzini soldato che nell’ultimo anno il governo americano ha mandato in Iraq? Rabbia e una lacerante, silente disperazione, che esplodono in un NO, NO, NO, NO, in ogni caso non lo possiamo accettare. Dobbiamo esigere una svolta, e non solo in Iraq. Uscire allo scoperto, impegno e lotta aperta per cambiamenti concreti. Fino a quando potremo restare avvolti, difesi dalle nostre coperte, chiudendo gli occhi e anestetizzando la mente? La guerra porta la guerra, la morte chiama la morte. Scorrono nella mente immagini e suoni dell’America Latina, in dieci mesi un faccia a faccia indimenticabile con la presenza degli Stati Uniti in Guatemala, Messico, El Salvador, Honduras, Brasile. Storie di un passato recente e di un recente presente, testimonianze vive e morte di ingerenze politiche ed economiche che hanno segnato intere nazioni.

El Salvador
Il dollaro imposto dl 2001, un’economia familiare che affonda, per strada bottiglie vuote di Coca Cola, neonati denutriti tra i mendicanti, campesinos che lottano contro multinazionali che ‘acquistano’ terra e acqua…E poi un passato indimenticabile, gli anni del regime, i segni delle mitragliatrici sui muri delle case, i resti delle bombe, vegetazione che ancora risente del napam sparso 30 anni fa, sulle teste di bambini e donne che cercavano rifugio in montagna…

Guatemala
I vecchi ricordano le speranze del nuovo governo, negli anni 50, la possibile riforma agraria, la fine di una secolare dipendenza da colonizzatori. Poi l’appoggio della CIA al colpo di stato, oltre 30 anni di dittatura, 200.000 morti, soprattutto indigeni, moltissimi ammassati in fosse comuni, corpi senza volto e senza storia. Oggi petrolio acqua e legname esportati a basso prezzo, campesinos uccisi da un esercito ancora rifornito da fabbriche americane, una discriminazione razziale che non accenna a diminuire, molti giovani volontari nord americani, uno o due anni fuori patria, un modo per aiutare e per dire no, no con la propria vita alle politiche internazionali del proprio governo.

Brasile
Maria ha dodici anni, da 2 e costretta a prostituirsi a Fortaleza, per turisti americani ed europei. Pedro ha piu di 30 anni e tre figli. Ha trovato il coraggio di denunciare il lavoro schiavo, lui e 2 dei sue 3 figli, 12 e 10 anni già chiusi in una fabbrica di carbone. Adesso Pedro peregrina con la sua famiglia in differenti stati del Brasile, con il programma di protezione della polizia federale. Lucas ha appena 3 mesi, da 3 settimane vive in una palestra di Goiania, la capitale dello stato di Goias. Il 16 febbraio 2500 tra soldati e poliziotti hanno distrutto l’accampamento di senza tetto dove Lucas viveva con la sua famiglia. Bombe e mitragliatrici contro gente disarmata, colpevole di aver invaso una proprietà privata per erigere un tetto…

Ecco, solo piccoli pezzi di un puzzle grandissimo…...

Che la morte eroica di Nicola ci apra gli occhi, a tutti. Il grido di dolore della sua famiglia si unisce al grido di dolore di milioni di famiglie, in Africa, in Asia, in Sud America, in tutto il mondo. La finanza e la politica non possono e non devono gestire la vita, la vita di nessuno. La vita di un solo uomo vale immensamente di più della stabilità della borsa, delle pressioni di una lobby, degli interessi di vecchie e nuove massonerie, nazionali ed internazionali……La vita di una persona vale immensamente di più di sere tranquille di fronte alla televisione, di domeniche sulle piste da sci e in riva alle spiagge, di silenzi paurosi e occhi sempre più chiusi. Che oggi il dono della vita fatto da Nicola ci convinca a cambiare almeno pezzi delle nostre vite.

Svegliamoci, tutti,
questo e il modo migliore
per ringraziare Giuliana
per rendere onore vero a Nicola.
Svegliamoci.


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Pina o Mariangela più che Laura
by Filini Thursday, Mar. 10, 2005 at 4:04 PM mail:

Forse ti chiami Pina o Mariangela, non certo Laura.

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a Filini
by laura fantozzi Thursday, Mar. 10, 2005 at 5:00 PM mail:

Brutto pezzo di merda, mi chiamo veramente Laura, non Pina!

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Ti sbagli ... Mariangela
by Filini Thursday, Mar. 10, 2005 at 5:16 PM mail:

Guarda che ti sbagli. Ho visto le foto sul tuo sito...

Mariangela è sicuro. Pina se va bene.

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che squallore
by servizio stampa Thursday, Mar. 10, 2005 at 5:29 PM mail:

Un'altr@ giornalistucol@ che usa indymedia per spammare articoli strappalacrime ben attent@ a lasciare nome e cognome per farsi pubblicità.
Non è così che ti chiama il Corriere della Sera, mi spiace.

Se vuoi dire la tua, usa uno pseudonimo e non mettere link al tuo sito. Altrimenti dai i soldi a indy x i consigli x gli acquisti.

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mah
by signorina silvani Thursday, Mar. 10, 2005 at 7:07 PM mail:

vedi,
ieri faceva la scorta
domani, magari,
avrebbe fatto una bella...
strage di stato

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stupore
by laura fantozzi Friday, Mar. 25, 2005 at 1:58 AM mail:

Non c'e commento che tenga.
A chi si firma con il mio nome. O a chi mi accusa di volermi far pubblicità.

Mah, una ristrettezza mentale da far paura.
Prima di criticare a vanvera, rimboccatevi le maniche, andate come volontari in giro per il mondo un po di tempo, aprite gli occhi, poi ci risentiamo.

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uno che passa
by per caso Friday, Mar. 25, 2005 at 2:16 AM mail:

o strozetta, vaffanculo tu e il volontariato di merda,, pia illusione di ogni borghesotto cattolico.
Ma perchè non andate a destra che è la vostra collocazione naturale....
maledetto pacchetto treu...a quest'ora sennò

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porcaccia
by madonna Friday, Mar. 25, 2005 at 2:20 AM mail:

dimenticavo, svegliati tu cara "fantozzi" invece di pregare sant'agostino!
maporcoiddio che gente, l'altra faccia del capitale, i cattivi bombardanoe i buoni fanno i missionari.
porcamadonna chi è che si deve svegliare?

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com cap
by don vinicio Friday, Mar. 25, 2005 at 9:51 AM mail:

mmmmiiiii.. pure alla comunità di capodarco sei venuta....
chisse che orge coi neocatecumeni!!!

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e ora...
by don vinicio Friday, Mar. 25, 2005 at 1:13 PM mail:

che i bambini vengano a me.....

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cara francesca...
by mons. salvador de bahia Friday, Mar. 25, 2005 at 2:30 PM mail:

...ti ricordi quella sera nel villone dietro la bidonville, che scintille! che numeri!

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facce di cazzo
by oss Friday, Mar. 25, 2005 at 2:35 PM mail:

minchia che facce di cazzo che hanno i tuoi fratelli!

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Perdonali Laura
by Perdonali Laura Friday, Mar. 25, 2005 at 2:37 PM mail:

Continua così Laura e non ti curare di certa gente che probabilemte non saneanche cosa vuol dire vedere gente che soffre ma sta bello tranquillo dietro al suo pc a scrivere su indy e a insultare chi non la pensa come loro.
Purtroppo sono talmente ristretti di cervello che non vedono oltre il loro naso se ci arrivano. Non ti arrabbiare che l'articolo è interessante e fa riflettere. Brava e apresto ciao.

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ma và và
by ateo Friday, Mar. 25, 2005 at 3:02 PM mail:

certo, perchè per vedere gente che soffre bisogna andare in sud america...da noi invece si sta tutti bene, sopratutto chi cia i "din din" per fare i missionari, vero?
Tanto, con due ave maria e una preghiera a s. agostino e il voto alla margherita stiamo tutti a posto.
Chissa perchè voi missionari non avete mai bisogno di cercarvi un lavoro, chissa?
p.s. bello l'articolo sul guatemala..vittime e carnefici tutti uguali.

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X ateo
by X ateo Friday, Mar. 25, 2005 at 3:11 PM mail:

Anche tu sei ristrtto mentalmente che ne sai chi è e cosa fa? Se ha soldi se non si occupa delle persone sofferenti anche in Italia?
Risparmio di risp0onderti sulle preghiere perchè sono delle sciocchezze da bambino dell'asilo.

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mi hai stufato
by ateo Friday, Mar. 25, 2005 at 3:17 PM mail:

sarò anche un bambino, ma "voi" siete solo lo specchietto dell'ultraviolenza del capitale.
A cosa servite? o chi servite?

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x ateo
by x ateo Friday, Mar. 25, 2005 at 3:20 PM mail:

Io servo del capitale e che ne sai di me? io non sono servo ne servo nessuno a parte la gente che soffre invece tu servi la telecom digitando sulla tastiera

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sei un poveraccio
by scopa di più Friday, Mar. 25, 2005 at 3:25 PM mail:

mavvaffanculo và, porcoiddio e la madonna, tu non servi nessuno, tu servi la gente che soffre e come?
con la carità cattolica, perniciosa, pelosa, volgare, sistematicamente legata a questo sistema di merda.
fanno bene in alcune zone a non volervi tra palle, sempre a mediare i conflitti, naturalmente al ribasso per i popoli oppressi.
Vedi di non scassare il cazzo con questa retiroca stomachevole.

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X Ateo
by X Ateo Friday, Mar. 25, 2005 at 3:28 PM mail:

Che argoemti adesso si che si discute visto gli argomenti che porti. Parla di contenuti non sparare slogan mi spiace per te che tu abbia la mente offuscata da tanta propaganda ignorante

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