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Il governo Berlusconi e la P2, inquietanti somiglianze
by a&a Friday, Mar. 18, 2005 at 5:51 PM mail:

Il governo Berluscon...
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Il governo Berlusconi e la P2
Inquietanti somiglianze...

La p2 (propaganda due) è una loggia massonica di cui si è sempre saputo poco e niente. Disinformazione.it ci informa che è implicata in numerose vicende di sangue, come stragi e omicidi. La stessa massoneria “ufficiale” l’ha sempre definita «un capitolo nero della massoneria». Le persone che ne facevano parte ricoprivano alte posizioni di potere.
La loggia è stata poi ufficialmente sciolta (?) in seguito alla scoperta dello “scandalo”.
La p2 aveva un suo piano (sequestrato a Maria Grazia Gelli figlia di Licio) e parte di questo è oggi a conoscenza di tutti. Il piano era denominato
“piano di rinascita democratica” e non prevedeva alcun colpo di stato, ma “semplicemente” una serie di riforme che avevano come scopo finale quello di controllare i mass media, rafforzare l’autorità del potere centrale, controllare i sindacati e ridare una vita più forte alle aziende.
Pax Christi, un'organizzazione cattolica impegnata sul fronte del pacifismo, ha di recente denunciato le somiglianze tra le riforme e le leggi dell'attuale governo Berlusconi (numero di fascicolo 625) e alcune riforme elencate nel piano della p2. Elencherò di seguito le più interessanti, ma più in basso trovate i collegamenti ipertestuali del piano di riforma democratica nella sua interezza, e della lista dei piduisti.
- Le proprietà di Berlusconi hanno molto a che fare con la comunicazione mediale (reti TV, blockbuster, medusa film, cinema, mondadori….) proprio come era nei piani della loggia controllare la comunicazione e quindi l’opinione pubblica (da notare che nella lista dei piduisti figurano anche Rizzoli, Fabbri, Einaudi)
- Tra i piani della p2 vi era quello del dissolvimento della RAI-TV, in nome della libertà di antenna
- Altro scopo era quello del controllo della magistratura (ricordare le recenti vicende che hanno visto protagonista Taormina, il governo e le “toghe rosse”)
- Grazie all’approvazione della Camera possono rientrare in Italia i Savoia (Vittorio Emanuele di Savoia, numero di fascicolo 516)
Il piano presenta inoltre degli obiettivi a “medio e lungo termine” dove vengono proposte altre leggi.


Il piano di rinascita di Licio Gelli
Quando Gelli parla di Berlusconi, è lapidario: "Ha preso il nostro Piano di rinascita e lo ha copiato quasi tutto", dichiara all'Indipendente nel febbraio 1996. Il Piano di rinascita democratica era il programma politico della P2. Fu sequestrato all’aeroporto di Fiumicino nel sottofondo malamente camuffato di una valigia di Maria Grazia Gelli, figlia di Licio, che stava tornando in Italia da Nizza. Il documento è databile attorno al 1976. Dopo averli fatti rinvenire, Gelli ha avuto cura di introdurre nuovi elementi di confusione precisando, nel giugno del 1984, che il Piano di rinascita non è mai esistito. Esso era solo un insieme di appunti che dovevano servire da scaletta per una serie di articoli e relazioni. "Non era altro – dirà lo stesso Gelli - che un'esposizione sullo stato della nazione, lecita per qualsiasi cittadino che voglia esprimere il suo punto di vista sull'andamento generale del paese".
Sta di fatto che, rileggendo oggi questo piano, esso risulta profetico. Prevede, infatti, di "usare gli strumenti finanziari per l'immediata nascita di due movimenti l'uno sulla sinistra e l'altro sulla destra". Tali movimenti "dovrebbero essere fondati da altrettanti club promotori". Nell'attesa, il Piano suggerisce che con circa 10 miliardi è possibile "inserirsi nell'attuale sistema di tesseramento della Dc per acquistare il partito". Con "un costo aggiuntivo dai 5 ai 10 miliardi" si potrebbe poi "provocare la scissione e la nascita di una libera confederazione sindacale". Per quanto riguarda la stampa, "occorrerà redigere un elenco di almeno due o tre elementi per ciascun quotidiano e periodico in modo tale che nessuno sappia dell'altro"; "ai giornalisti acquisiti dovrà essere affidato il compito di simpatizzare per gli esponenti politici come sopra". Poi bisognerà: "acquisire alcuni settimanali di battaglia", "coordinare tutta la stampa provinciale e locale attraverso un'agenzia centralizzata", "coordinare molte tv via cavo con l'agenzia per la stampa locale", "dissolvere la Rai in nome della libertà d'antenna"; "punto chiave è l'immediata costituzione della tv via cavo da impiantare a catena in modo da controllare la pubblica opinione media nel vivo del Paese".
La giustizia va ricondotta "alla sua tradizionale funzione di equilibrio della società e non già di eversione". Per questo, è necessaria la separazione delle carriere del pubblico ministero e dei giudici, "l'istruzione pubblica dei processi nella dialettica fra pubblica accusa e difesa di fronte ai giudici giudicanti", la "riforma del Consiglio superiore della magistratura che deve essere responsabile verso il Parlamento". Molto è già stato realizzato. Per il resto si vedrà.
Che fine hanno fatto gli altri "fratelli" di loggia? Alcuni hanno fatto proprio una brutta fine. Sindona, dopo essere stato condannato per l'omicidio di Giorgio Ambrosoli, è morto in carcere, per una tazzina di caffè al veleno. Il suo successore nella finanza d'avventura, Roberto Calvi, tessera numero 1624, ha gettato la più grande banca italiana, il Banco Ambrosiano, nelle braccia della P2 che gli ha sottratto un fiume di miliardi e lo ha fatto finire in bancarotta; alla fine, il 18 giugno 1982, è stato trovato penzolante sotto il ponte dei Frati neri, a Londra.
Mino Pecorelli, tessera 1750, giornalista in contatto con i servizi segreti, direttore di Op e piduista anomalo che voleva giocare in proprio, è stato crivellato di colpi nella sua automobile, il 20 marzo 1979.

Per avere il testo integrale "rinascita Democratica"il piano della P2 clicca qui

La Loggia P2 e Licio Gelli fino a Berlusconi
È molto probabile che la Loggia P2, che si è delineata come un vero e proprio servizio segreto atlantico, fosse stata trasformata anche in una sede di raccordo e di incontro tra tutte le strutture parallele che gestivano il potere reale in Italia.



Nelle liste della P2, rinvenute il 17 marzo 1981 nella villa di Gelli di Castiglion Fibocchi, risultavano iscritti numerosi nomi di dirigenti dei servizi segreti:Miceli, Maletti, La Bruna, D'Amato, Fanelli, Viezzer.
Vi risultavano anche Giuseppe Santovito, Grassini e Walter Pelosi, capo del CESIS dal maggio 1978.
C'erano i nomi di numerosi altri dirigenti, tra cui Musumeci, capo della segreteria di Santovito, Sergio Di Donato e Salacone, dell'ufficio amministrativo…
Nelle liste della P2 c'era anche una nutrita schiera di funzionari del SISDE.
Per molti iscritti la data di iniziazione era immediatamente precedente o successiva al passaggio nei servizi segreti.
Nel 1962-64 il generale De Lorenzo e il SIFAR predisposero principalmente un'attività di schedatura dei cittadini e di preparazione di un possibile colpo di Stato.
Negli anni settanta i dirigenti del SID (mutamento del nome del servizio segreto da SIFAR a SID, dopo lo scandalo del "piano Solo") esplicarono soprattutto azioni per proteggere eversori di destra e sospetti autori di stragi.
Gli ufficiali del SISMI, che ne costituirono le strutture occulte, nel 1978-81 spaziarono dalla trattativa trilaterale con Br e camorra per la liberazione di Cirillo, al depistaggio dei giudici impegnati nelle indagini sulla strage del 2 agosto alla stazione di Bologna, dalla operazione "Billygate" al peculato, dalle macchinazioni nei confronti dei collaboratori del capo dello Stato alla diffusione di notizie calunniose attraverso la stampa, da loro stessi finanziata.
A somiglianza della P2, della quale per altro la struttura era una articolazione, il SUPERSISMI svolgeva un amplissimo ventaglio di attività, tutte direttamente o indirettamente finalizzate a intervenire nella sfera politica, il che era, con tutta evidenza, incompatibile con le finalità d'istituto.

Quando Gelli nel marzo del 1965 s'iscrisse alla massoneria nella loggia del Grande Oriente "Romagnosi" di Roma, aveva già delle buone credenziali come fascista della repubblica di Salò.
Contava sull'amicizia con Giulio Andreotti e referenze con gli ambienti del Vaticano, una lista di cinquanta nuovi iscritti molto qualificati.
Aveva legami con molti ufficiali dei servizi segreti, in particolare col generale Giovanni De Lorenzo e con il colonnello dell'Arma dei Carabinieri Giovanni Allavena, reduci dalle trame del "piano Solo", (che sarebbe scattato se il governo di centrosinistra avesse adottato un programma autenticamente progressista), e dallo scandalo delle schedature del SIFAR, il nostro servizio segreto che in pochi anni aveva raccolto 157 mila dossier, per usarli come arma di ricatto su politici, militari, giornalisti, preti, privati cittadini, uomini di cultura.
Questi dossier passarono molto probabilmente nelle mani di Gelli, che ne fece uno degli strumenti del suo stesso potere.
Allo stesso De Lorenzo, capo del Sifar, venne dato il compito di organizzare l'esercito clandestino di Gladio.
Nel 1962, quando Antonio Segni salì al Quirinale, De Lorenzo era impegnato con gli uomini della CIA di Roma a creare "squadre d'azione per compiere attentati contro le sedi della Democrazia cristiana e di alcuni quotidiani del Nord, da attribuirsi alle sinistre; sono necessari altresì gruppi di pressione che chiedano, a fronte degli attentati, misure di emergenza al governo e al capo dello Stato."
(Il brano è tratto da un memorandum dei servizi segreti americani ratificato da De Lorenzo).

La carriera di Gelli in Massoneria fu velocissima.
Nel dicembre del 1966, poco più di un anno dopo la sua iscrizione alla massoneria, venne nominato capo della loggia HOD, nota come P2, la più importante e misteriosa di tutto il Grande Oriente.

La Commissione parlamentare d'inchiesta ha sottolineato che il ruolo di Gelli crebbe di pari passo col defilarsi di Frank Gigliotti ormai anziano.
Gigliotti, uomo della CIA, era un feroce anticomunista, amico di molti mafiosi siciliani, ex agente della OSS, la rete di spionaggio degli Stati Uniti in Italia durante la guerra.
Dalle logge massoniche americane gli era stato affidato il compito di rimettere insieme quello che rimaneva della massoneria conservatrice di piazza del Gesù, con il Grande Oriente di palazzo Giustiniani.
Gigliotti rimise in circolo logge come la "Alam" del principe Giovanni Alliata di Montereale, protagonista di almeno un paio di mancati golpe e amico di boss mafiosi e finanzieri alla Michele Sindona.

Gelli stesso rivendicherà sempre con orgoglio i legami con la destra americana più reazionaria.

I legami tra la CIA e la P2 sono stati confermati in un'intervista al TG1 nel 1990, dalle rivelazioni di Richard Brenneke e Razin, ex agenti della CIA, sui finanziamenti dei servizi segreti americani alla P2.
Presero, quindi, l'avvio le inchieste che portarono a scoprire il ruolo della CCI, la "Kriminal Bank", usata dalla CIA e dai trafficanti internazionali di valuta e di armi.
I due agenti parlarono anche di qualcosa molto simile a Gladio.
Razin era stato addirittura supervisore della Gladio europea.
Questa intervista scatenerà una delle prime esternazioni del presidente Cossiga e porterà alla rimozione del direttore del telegiornale, Nuccio Fava, e alla esautorazione del giornalista Ennio Remondino, autore dell'inchiesta.
Per Cossiga, allora capo dello Stato , era inammissibile che i servizi di sicurezza di un paese amico venissero attaccati in quel modo.
Bisognava prendere provvedimenti contro dirigenti e funzionari Rai.
Con altrettanta foga reagì qualche mese dopo, dando del "giudice ragazzino" a Casson che voleva interrogarlo su Gladio.

Nella sua testimonianza resa ai giudici di Bologna, che indagavano sul coinvolgimento del capo della P2 nella strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, Tommaso Masci, primo portiere nella seconda metà degli anni 70 dell'albergo romano Excelsior, di cui Gelli era in quel periodo cliente fisso, tracciava una descrizione efficace del formicolio dei potenti intorno a Licio Gelli.
Tra i visitatori di Gelli c'erano politici, militari, giornalisti, alti funzionari dello Stato, banchieri. Tra coloro che lo frequentavano, c'erano Andreotti, Cossiga, Craxi, Fanfani, solo per fare i nomi più noti.
Tra i visitatori c'era anche il bombarolo Paolo Aleandri, il terrorista di destra a cui Gelli aveva affidato il compito di mantenere i contatti con Filippo de Jorio, consigliere politico dell'onorevole Andreotti, che era latitante per il golpe Borghese del 1970.
Lo stesso Aleandri incontrò nella stanza di Gelli il generale Vito Miceli, capo del SID, cioè l'uomo che avrebbe dovuto arrestarlo.
Verso la fine del 1979 Alfredo De Felice, della cerchia dei neofascisti, assistette ad un incontro tra Gelli e il ministro del Commercio Estero Gaetano Stammati, che doveva sottoporre a Gelli le bozze di un decreto economico del Governo.
Il deputato democristiano si iscrisse alla loggia P2 nel 1977 e, poco dopo, diventò ministro del Commercio estero del governo Andreotti.
Dopo le elezioni del giugno 1979, l'incarico di formare il nuovo governo fu dato a Cossiga, che affidò il ministero del Commercio Estero a Stammati, quando, precedentemente, lo aveva promesso al liberale Altissimo.
Alle inferocite rimostranze dei liberali, Cossiga rispose: "Non ne ho potuto fare a meno; ho ricevuto tante pressioni…".
Nello stesso tempo Gelli, nella sua stanza all'Excelsior, si vantava con gli amici di avere imposto Stammati.

L'attività della P2 negli anni '70 era frenetica.
C'era la pratica costante della raccomandazione e c'erano gli affari, e gli affari intrecciati col potere che lo alimentavano.
Degli affari citiamo i più noti: l' Eni-Petronim, il banco Ambrosiano, il crak della Banca Privata di Sindona, la scalata al "Corriere della Sera", tutti collegati a scandali e cadaveri come quello di Calvi, penzolante sotto un ponte di Londra o quello di Ambrosoli, liquidatore della banca Privata di Michele Sindona.

A volte gli uomini della P2 si servirono delle organizzazioni criminali: mafia, camorra, 'ndrangheta.
Collegamenti accertati dalle inchieste giudiziarie sul finto rapimento di Sindona, sul caso Cirillo, sulla strage del rapido 904, sull'omicidio di Roberto Calvi.
I nomi degli iscritti alla P2 ritornano con ossessiva puntualità in tutte le indagini sui misteri d'Italia: la strage sul treno Italicus, il caso Moro, la strage della stazione di Bologna del 2 agosto 1980, il delitto Mattarella, il traffico di armi e droga, solo per citarne alcuni.

Il treno "Italicus", linea ferroviaria Firenze-Bologna, il 4 agosto 1974 verso sera tardi, venne squassato dalla forte esplosione di una bomba ad altissimo potenziale:12 persone morte e 105 feriti.
Apparve certo, fin da subito, che la strage era opera del neonazismo. Le indagini si diressero sul gruppo di neofascisti di Arezzo e precisamente su Franci, Malentacci e Tuti, che avevano legami anche con la P2. I tre sono rinviati a giudizio e poi assolti. Il giudice istruttore di Bologna Angelo Vella, affiliato alla massoneria locale, non coinvolge nessun piduista.

Il neofascismo terrorista era coinvolto nella grande operazione presidenzialista, che rappresentava e rappresenterà lo scopo principale a cui tende, trasversalmente a tutti i partiti, la politica italiana.

Luciano Violante, partendo dal golpe presidenzialista, era arrivato ai gruppi terroristici di estrema destra. "Sussistono prove - scrive - di una corrispondenza tra Edgardo Sogno e l'avvocato Antonio Fante di Padova…Che dagli elementi in atti appare che tale corrispondenza abbia ad oggetto la costituzione di una organizzazione intesa a raggruppare tutti i gruppi di estrema destra, tra i quali anche Ordine Nuovo, in epoca successiva al decreto di scioglimento di questo gruppo."
Spiega, inoltre, nella sua requisitoria contro Sogno e Cavallo, Violante: "..Va considerato che l'allertamento disposto venne a conoscenza di quei settori militari che molteplici fonti di prova indicano come interessati all'iniziativa eversiva, disincentivando per il momento la realizzazione del piano…"

I giudici milanesi Turone e Colombo arrivarono alla scoperta degli archivi di Gelli indagando sul finto rapimento e il soggiorno in Sicilia del bancarottiere Michele Sindona.
I giudici milanesi, come quelli di Palmi, che indagavano sulle nuove logge coperte, scoprirono che attraverso la P2 passavano molti dei misteri e degli scandali italiani di quegli anni, e furono costretti a suddividere in capitoli il materiale raccolto:
· la P2 e lo scandalo Eni;
· la P2 e il Banco Ambrosiano;
· la P2 e lo scandalo dei petroli;
· la P2 e la magistratura;
· la P2 e la Rizzoli;
· la P2 e i segreti di Stato;
· la P2 e i finanziamenti all'eversione nera;
· la P2 e le stragi;
· la P2 e il sequestro Moro;
· la P2 e il caso Pecorelli.

Un altro gigantesco capitolo fu aperto dall'inchiesta del giudice Carlo Palermo sul traffico di armi, che coinvolgeva molti piduisti e da cui trasparivano forti legami con la criminalità organizzata e col traffico di droga………….
Un intreccio solido quello che traspare dalle inchieste giudiziarie su mafia e massoneria.

Prima che i giudici di Palmi riaprissero il capitolo oscuro dei rapporti tra massoneria, traffici di armi, affari sporchi e criminalità, altre logge coperte erano finite in inchieste della magistratura.
A Palermo il giudice Falcone, prima di essere costretto a trasferirsi a Roma, si era a lungo occupato di massoneria. Aveva scoperto la loggia di via Roma 391, dove politici locali e funzionari pubblici venivano iniziati, insieme a mafiosi del calibro di Michele Greco e Giovanni Cascio, del quale molti anni dopo verrà intercettata una telefonata in cui si parlava in termini amichevoli di Gelli.
Gran maestro della loggia di via Roma era Pietro Calacione, direttore sanitario dell'ospedale Civico di Palermo e il Civico, forse non per una semplice coincidenza, era uno dei feudi elettorali dell'onorevole Salvo Lima.
Falcone si era occupato di un'altra inchiesta sull'intreccio tra mafia e massoneria e le indagini dei carabinieri si erano svolte in tre direttrici: logge massoniche, rilevamento di società sull'orlo del fallimento, contatti con i politici.
Le indagini erano arrivate fino a Roma e a Milano.
Pino Mandalari, capo di alcune logge, poi condannato a due anni di carcere per riciclaggio di denaro sporco, in una telefonata intercettata, si vantava di potere arrivare fino alla segreteria di Bettino Craxi; in altre telefonate si parlava del generale Cappuzzo, siciliano già iscritto alla P2, di Salvo Lima, di alcuni sottosegretari di governo.

Inesplorata resta la questione delle coperture assicurate a Gelli dai politici, a cominciare da Andreotti, suo grande amico, poi da Cossiga, da Fanfani, da Craxi, da Forlani e da molti altri.
Fu scoperto che dietro la sigla del circolo Scontrino di Trapani si celavano ben sei logge massoniche e una superloggia coperta( loggia C), con iscritti deputati regionali, alti funzionari e mafiosi.
La loggia C saltò fuori anche nelle indagini del giudice Augusto Lama di Massa Carrara, sui traffici di armi di Aldo Anghessa, un collaboratore dei servizi segreti italiani. Questa storia intricata vede coinvolti anche dei neofascisti che, secondo una sentenza della magistratura, avrebbero ricevuto tra l'altro finanziamenti da Licio Gelli.
E' un intreccio solido quello che traspare dalle inchieste giudiziarie su mafia e massoneria delle logge coperte.

Uno studio attento della struttura massonica più conosciuta, la P2, fa rilevare che la regione più rappresentativa tra gli iscritti alla loggia di Gelli è proprio la Sicilia, che non è, storicamente, una terra di grandi tradizioni massoniche.
La P2,quindi, risultò coinvolta in molte inchieste giudiziarie sulle stragi e su alcuni omicidi politici
Non è un caso che a Castiglion Fibocchi, alla villa di Gelli, perquisita dai carabinieri per ordine dei magistrati milanesi Gherardo Colombo e Giuliano Turone, il 17 marzo 1981, i giudici milanesi siano arrivati, indagando sul misterioso soggiorno in Sicilia di Michele Sindona, il bancarottiere di Patti, iscritto alla P2 e legato a filo doppio ad Andreotti.
Nel corso del suo finto sequestro, Sindona si era avvalso dell'appoggio, tanto della massoneria quanto della mafia.
Proprio durante il suo soggiorno in Sicilia, nell'estate del 1980, si aprì, con gli omicidi del commissario Boris Giuliano e del giudice Cesare Terranova, la stagione dei cosiddetti delitti "eccellenti".
E' solo un caso che nella stessa estate ci sia la strage alla stazione di Bologna?

Il 20 maggio 1981, il governo messo alle strette dallo scandalo, comunicò al Parlamento la lista dei presunti aderenti alla loggia segreta P2 di Licio Gelli, alla quale risultavano affiliati, tre ministri, un segretario di partito, i vertici dei servizi segreti, militari, imprenditori, parlamentari, banchieri, giornalisti. .

Ogni nome era preceduto da un numero di fascicolo e da un numero di gruppo; seguiva un "codice", al quale talvolta seguiva il numero della tessera e un appunto relativo alle quote sociali.
Nella lista c'erano: 52 alti ufficiali dei Carabinieri, 50 dell'esercito,
37 della Guardia della Finanza, 29 della Marina, 11 Questori, 5 Prefetti, 70 imprenditori, (uno era un famoso costruttore di Milano, figlio di un dipendente della Banca Rasini, pluriinquisito e pluriindagato), 10 presidenti di banca, 3 ministri in carica, 2 ex ministri, il segretario di un partito di governo, 38 deputati,14 magistrati, sindaci, primari ospedalieri, notai e avvocati.
Gli elenchi della loggia segreta P2 del Venerabile Maestro Gelli, come si può notare, erano impressionanti: politici, imprenditori, giornalisti, alti gradi delle forze armate, tutori dell'ordine pubblico, funzionari dello stato, dirigenti dei servizi segreti, magistrati. E ancora,119 piduisti già insediati ai vertici delle maggiori banche, nel ministero del tesoro, e in quello delle finanze.
Gente che spesso aveva giurato fedeltà e obbedienza tanto alla Costituzione Italiana quanto alla massoneria.
Secondo la commissione parlamentare d'inchiesta, l'elenco completo degli iscritti alla P2 era all'incirca di 2500 nomi; ne mancano 1650. Solo la magistratura ha avuto il coraggio di punire gli appartenenti alla P2.
L'assoluzione più sconcertante è stata quella dei militari, voluta dal ministro della Difesa Lagorio, socialista e iscritto alla massoneria.

Tra i 962 iscritti c'è anche il "nostro" presidente del consiglio del 2001, l'on. Cav. Silvio Berlusconi.
Silvio Berlusconi risulta iscritto alla loggia P2, con la tessera numero 1816, codice e.19.78, gruppo 17, fascicolo 0625, il 26 Gennaio del 1978.
Lo stesso giorno in cui si era iscritto Maurizio Costanzo, numero di tessera 1819.
Dagli atti della Commissione parlamentare, ed in particolare dagli elenchi degli affiliati, sequestrati in Castiglion Fibocchi, figura il nominativo del Berlusconi (numero di riferimento 625) e l'annotazione del versamento di lire 100.000, eseguito in contanti in data 5 maggio 1978, versamento la cui esistenza risultava comprovata anche da un dattiloscritto proveniente dalla macchina da scrivere di proprietà di Gelli.

Alla Magistratura di Venezia Berlusconi, sotto giuramento, nega di aver versato personalmente soldi per la sua iscrizione, contro tutte le prove portate a suo carico, e per questo viene condannato come "spergiurio", in via definitiva, dal Tribunale veneziano.
Berlusconi sarà comunque amnistiato, e così potrà diventare Presidente del Consiglio nel 1994 e nel 2001.



MEMBRI P2

Chi erano i membri della P2?

E che ne è stato di loro dopo più di vent'anni dalla scoperta della lista?

Ad oggi il nome più illustre dei "piduisti" è sicuramente quello dell'attuale Pres. del Cons. Silvio Berlusconi, titolare della Tessera n. 1816. Berlusconi ricevette, per questa vicenda, la sua prima condanna definitiva per falsa testimonianza, nel 1990, visto che aveva giurato il falso dinanzi ai giudici negando la sua appartenenza alla loggia; la condanna non ebbe seguiti perchè l'anno prima c'era stata una provvidenziale amnistia che salvò Berlusconi ed altri piduisti. La Commissione parlamentare presieduta da Tina Anselmi, getta un'ombra oscura sul Pres. del Cons. Berlusconi, secondo la Commissione, ebbe finanziamenti al di là di ogni merito creditizio, grazie evidentemente agli appoggi che la P2 gli assicurava: e con il denaro ottenuto grazie alla P2 Berlusconi costruì palazzi a Segrate, che però rischiarono di rimanere invenduti. Allora Berlusconi fu soccorso da un altro piduista, F. De Lorenzo, futuro Ministro della Sanità e futura vittima di Tangentopoli; De Lorenzo, come presidente dell'Enpam, fece acquistare i palazzi invenduti di Berlusconi.

Sindona è stato ucciso (o forse fu una simulazione di suicidio malriuscita) da un caffè avvelenato, mentre era in carcere per l'omicidio Ambrosoli. M. Pecorelli, giornalista "scomodo", e R. Calvi, successore di Sindona al Banco Ambrosiano, furono uccisi in circostanze misteriose.

Molti piduisti sono stati coinvolti in inchieste e processi per tentati colpi di stato, stragi, eversione…e sono stati "accantonati". Ma altri, miracolosamente scampati a processi ed indagini, occupano oggi posizioni di assoluto rilievo nella vita pubblica italiana. Gustavo Selva è oggi parlamentare di AN; Maurizio Costanzo è direttore di Canale 5 e, nonostante si professi "uomo di sinistra", è sempre dalla parte di Berlusconi nei momenti cruciali; Publio Fiori è stato ministro di Berlusconi nel 1994 ed oggi è parlamentare di AN; D. Poggiolini è stato Ministro della Sanità e la sua carriera è stata stroncata da Tangentopoli; De Carolis, amico personale di Berlusconi, è membro di Forza Italia, e coinvolto anche lui in Tangentopoli; Antonio D'Alì jr, figlio del banchiere Antonio D'Alì - legato ad ambienti mafiosi -, è senatore di Forza Italia, eletto in Sicilia; Vittorio Emanuele di Savoia oggi rientrato in Italia, grazie all'interessamento del Governo Berlusconi e del Parlamento a lui legato, e in Italia continua comunque da sempre a fare affari; nel 1994, intervistato, dichiarò che Berlusconi "è un buon imprenditore e può fare molto per l'Italia…" parlando, in tempi non sospetti, della necessità di abolire lo Statuto dei Lavoratori e in particolare il divieto di licenziamento.

LISTA APPARTENENTI ALLA P2 SEQUESTRATA A GELLI

Questo è l’elenco alfabetico dei nomi di 962 presunti iscritti alla "Loggia P2" della massoneria sequestrato il 17 marzo 1981 a Licio Gelli (distribuito dalla presidenza del Consiglio il 21 maggio 1981).

La relazione della Commissione parlamentare d'inchiesta, consegnata ai presidenti della Camera e del Senato il 12 luglio 1984, afferma che:

"le liste sequestrate a Castiglion Fibocchi sono da considerare:

a) autentiche: in quanto documento rappresentativo dell'organizzazione massonica denominata Loggia P2 considerata nel suo aspetto soggettivo;

b) attendibili: in quanto sotto il profilo dei contenuti, è dato rinvenire numerosi e concordanti riscontri relativi ai dati contenuti nel reperto".

Ciononostante, dal momento che questo elenco è stato contestato, con successo, da diverse persone i cui nominativi figurano nello stesso e che si sono rivolte alla magistratura, è necessario avvertire il lettore che la presenza di un nominativo in questa lista non significa l’acclarata appartenenza dello stesso alla Loggia massonica P2.

C’è infine da tenere conto del fatto che la Corte d'Assise romana ha recentemente negato la fondatezza della accusa di cospirazione mediante associazione, escludendo quindi che la P2 sia stata una struttura in grado di interferire ad un livello diverso da quello (di bassissimo profilo) dello scambio di favori e di raccomandazioni.

Quella che segue, quindi, è solo la lista degli appartenenti alla P2 così com’è stata sequestrata a Licio Gelli.

ten col Sergio Acciai (Firenze, in sonno, fascicolo 113) - dott Pierluigi Accornero (Viarigi, 321) - rag Giacomo Agnesi (Roma, 169) - dott Enrico Aillaud (Roma, 560) - dott Aldo Alasia (Buenos Aires, 150) - dott Gioacchino Albanese (Roma, 913) - dott Raffaele Albano (La Spezia, 286) - cap Amedeo Aldegondi (Torino, 425) - ten col Vito Alecci (Milano, 789) - magg Giuseppe Aleffi (Pisa, 762) - dott Alessandro Alessandrini (Roma, 728) - amm Achille Alfano (Livorno, capo gruppo 12, fasc 450) - gen Giovanni Allavena (Roma, 505) - prof Canzio Allegriti (Torino, 94) - principe Giovanni Alliata d iMontereale (Roma, passato al Grande Oriente, 361) - dott Italo Aloia (Cosenza, 173) - Bruno Alpi (Ancona, in sonno, 426) - dott Roberto Amadi (Milano, 364) - dott Antonio Amato (Cagliari, 807) - dott Wilfrido Ambrosini (Verona, in sonno, 112) - avv Walter Amendola (Brasile, 615) - dott Aristide Andreassi (Roma in sonno, 170) - avv Loris Andreini (Montecatini, 417) - dott Mario Andreini (Verona, 177) - on Clement Anet Bilè (Costa d'Avorio, 765) - dott Franco Angeli (Montevarchi, 153) - dott Ennio Annunziata (Roma, 134) - prof Fausto Antonini (Roma, 1) - prof Giuliano Antonini (Roma, 2) - Renzo Antonucci (Pisa, 736) - col Pietro Aquilino (Perugia, in sonno, 358) - dott Giuseppe Arcadi (Reggio Calabria, 3) - dott Aldo Arcuri (Benevento, 4) - dott Romolo Arena (Roma, 848) - dott Giacomo Argento (Roma, 384) - dott Sergio Argilla (La Spezia, 270) - on Gian Aldo Arnaud (Torino, 726) - dott Carlo Arnone (Firenze, 393) - dott Francesco Aronadio (Roma, 944) - dott Renato Aschieri (Milano, 917) - dott Giuseppe Attinelli (Palermo, 942) - on dott Angelo Atzori (Oristano, capo gruppo 2, fasc 651) - avv Alfredo Aubert (Torino, in sonno, 287) - col Mario Aubert (Milano, in sonno, 427) - Alberto Aureggi (Roma, 727) - dott Josè Avila (Brasile, 599) - rag Vittorio Azzari (Roma, 171) - rag Gilberto Bacchetti (Firenze, 834) - cap Vasco Bacci (San Vito, 5) - dott Enzo Badioli (Roma, 581) - dott Francesco Baggio (Vicenza, 732) - dott Urio Bagnoli (Roma, in sonno, 6) - gen col Enrico Baiano (Reggio Emilia, in sonno, 175) - Pietro Baldassini (Firenze, 394) - cap Giorgio Balestrieri (Livorno, 907) - dott Giorgio Ballarini (Firenze, 701) - on Pasquale Bandiera (Roma, 114) - dott Guido Barbaro (Torino, 851) - dott Vito Barbera (Livorno, morto, 182) - rag Franco Barducci (Firenze, 702) - gen Tommaso Barile (Roma, in sonno, 420) - dott Giovanni Barillà (Palermo, 288) - dott Hippolito Barreiro (Buenos Aires, 689) - geom Giovanni Bartolozzi (Firenze, 705) - dott Federico Barttfeld (Buenos Aires, 479) - on Antonio Baslini (Milano, 483) - dott Giuseppe Battista (Roma, 518) - dott Alberto Battolla (La Spezia, 800) - avv Salvatore Bellassai (Palermo, 289) - avv Girolamo Bellavista (Palermo, morto, 7) - dott Danilo Bellei (Bologna, 484) - ing Enzo Bellei (Roma, in sonno, 178) - dott Ottorino Belli (Firenze, 229) - dott Mario Bellucci (Perugia, in sonno, 174) - on Costantino Belluscio (Roma, 540) - prof Nello Bemporad (Firenze, 115) - dott Giorgio Beninato (Roma, 563) - dott Silvio Berlusconi (Milano, 625) dott Domenico Bernardini (Firenze, capo gruppo 6, fasc 699) - dott Francesco Bernasconi (Roma, 155) - cap fr Carlo Bertacchi (Roma, 629) - dott Giuseppe Bertasso (Torino, 870) - dott Luigi Bertoni (Roma, 179) - dott Mario Besusso (Roma, morto, 180) - dott Luis Alberto Betti (Buenos Aires, 481) - dott Lodovico Bevilacqua (Milano, 877) - dott Angelo Biagini (Firenze, 700) - ing Livio Biagini (Roma, 529) - dott Carlo Biamonti (L' Aquila, in sonno, 378) - avv Gian Paolo Bianchi (Firenze, 703) - dott Giorgio Bianchi (Torino, morto, 422) - avv Giulio Bianchi (Pistoia, 183) - avv Pierluigi Bianchini Mortani (Firenze, 742) - prof Francesco Biancofiore (Roma, 365) - ing Franco Bida (Roma, 911) - p i Giorgio Bida (Novara, morto, 423) - dott Giorgio Billi (Firenze, 548) - dott Maurizio Bina (Cagliari, 819) - dott Luigi Bina (Roma, 8) - amm Gino Birindelli (Roma, 130) - dott Luigi Bisignani (Roma, 203) - dott Garibaldo Bisso (Livorno, 773) - gen Luigi Bittoni (Firenze, passato ad altra Loggia, 116) - col Bartolo Blasio (Roma, 824) - cap Alessandro Boeris Clemen (Roma, 738) - prof Giulio Bolacchi (Cagliari, 886) - uff Josè Bolshaw Salles (Brasile, 601) - dott Gianni Bonaga (Torino, 376) - Vincenzo Bonamici (Pistoia, 880) - dott Ugo Bonasi (Roma, 857) - geom Antonio Bonetti (Cesena, 366) - Sandro Boni (Firenze, in sonno, 704) - dott Nicolò Borghese (Roma, 546) - avv Fabio Borzaga (Trento, passato ad altra Loggia, 424) - dott Enrique Victor Boully (Buenos Aires, 691) - dott Osvaldo Brana (Dakar, 101) - gen Ettore Brancato (Roma, 504) - dott Pasquale Brandi (Bari, 9) - avv Agneletto Branko (Trieste, passato ad altra Loggia, 291) - dott Carlos Braulio (Brasile, 600) - Maurizio Bruni (Livorno, 774) - dott Vittorio Bruni (Firenze, 706) - dott Ottorino Bruno (Roma, 103) - dott Paolo Bruno (Cosenza, 181) - gen Walter Bruno (Roma, 10) - Ivan Bruschi (Arezzo, 395) - dott Ettore Brusco (Roma, 11) - Renzo Bruzzone (Torino, 176) - dott Fosco Buccianti (Firenze, 638) - avv Brunetto Bucciarelli Ducci (Arezzo, 573) - gen Paolo Budua (Roma, 292) - avv Glauco Buffarini Guidi (Roma, 102) - dott Roberto Buffetti (Roma, 322) - Aldo Bugnone (Torino, 785) - dott Antonio Buono (Forlì, 104) - rag Giancarlo Buscarini (Roma, 850) - magg Antonio Cacchione (Firenze, 197) - cap Carlo Cadorna (Roma, 780) - Giorgio Cagnoni (Ravenna, 166) - dott Mario Cagnoni (Ravenna, 167) - Paolo Cagnoni (Ravenna, 168) - Paolo Caiani (Montecatini, 838) - Piero Caiani (Montecatini, 676) - Dott Salvatore Cajozzo (Svezia, 586) - col Antonio Calabrese (Bologna, 485) - dott Silvio Caldonazzo (Roma, 293) - cap Guido Calenda (Roma, 156) - dott Roberto Calvi (Milano, 519) - dott Antonio Calvino (Buenos Aires, 692) - dott Antonio Campagni (Pisa, 665) - dott Ennio Campironi (Milano, 888) - dott Umberto Campisi (Catania, 12) - maestro Paolo Candigliota (Roma, 379) - dott Antonio Cangiano (Cosenza, 367) - col Rocco Cannizzaro (Roma, 200) - cap Antonio Cantelli (Messina, 185) - ing Fernando Cantini (Firenze, 836) - dott Alberto Capanna (Roma, 553) - prof Ilvo Capecchi (Pistoia, sospeso, 205) - dott Achille Capelli (Firenze, 640) - dott Carlo Capolozza (Roma, 294) - rag Franco Caponi (Civitanova, 882) - rag Attilio Capra (Milano, 188) on Giulio Caradonna (Roma, 909) - prof Luigi Caratozzolo (Messina, 875) - p i Antonino Carbonaro (Cagliari, 13) - dott Eugenio Carbone (Roma, 493) - magg Alberto Carchio (Livorno, 199) - dott Italo Cardarelli (Roma, 385) - dott Giampaolo Cardellini (Roma, 157) - col Rocco Carducci (Roma, 186) - prof Cesare Carella (Viterbo, 396) - on Egidio Carenini (Milano, 551) - ten col Guido Carenza (Roma, 108) - on Vincenzo Carollo (Palermo, 295) - dott Piero (Pier) Carpi (Reggio Emilia, 14) - dott Vittorio Carrieri (La Spezia, 878) - dott Giorgio Carta (Roma, 794) - Silvio Casagni (Arezzo, 397) - dott Roberto Casarubea (Palermo, in sonno, 296) - dott Pietro Casellato (Treviso, 15) - gen Giuseppe Casero (Roma, 488) - Remo Casini (Firenze, 428) - prof Alessandro Casotto (Perugia, 190) - dott Salvatore Cassata (Marsala, 903) - dott Carlo Castagnoli (Torino, 876) - ing Antonio Castelgrande (Roma, 956) - avv Francesco Catalano (Bari, 16) - dott Giuseppe Catalano (Roma, 17) - ing Laico Bruno Cattaneo (Buenos Aires, 790) - dott Filippo Causarano (Roma, 195) - col Secondo Cavalli (Firenze, in sonno, 429) - prof Luigi Cavallini (Pisa, 861) - prof Giorgio Cavallo (Torino, 696) - dott Enrico Ceccarelli (Roma, 189) - Mario Ceccherini (Grosseto, 191) - ten col Luigi Cecchetti (Roma, 919) - dott Mario Cecchi (Firenze, 649) - rag Bruno Cecchi (Firenze, 721) - dott Bruno Cecchini (Firenze, 397) - amm Marcello Celio (Roma, 815) - dott Massimiliano Cencelli (Roma, 897) - prof Isidoro Centrella (Roma, 905) - col Amedeo Centrone (Roma, 187) - dott Alberto Cereda (Roma, 645) - on Gianni Cerioni (Ancona, 843) - dott Giovanni Cerquetti (Roma, 18) - cap Umberto Cesari (Roma, 630) - geom Eugenio Cesarini (Roma, 741) - cap Salvatore Cesario (Udine, 670) - dott Gabriele Cetorelli (Roma, 723) - on Aldo Cetrullo (Pescara, passato al Grande Oriente, 154) - dott Francesco Cetta (Roma, in sonno, 192) - rag Alessandro Checchini (Firenze, 835) - rag Claudio Chiais (Roma, 265) - dott Antonio Chiarelli (Firenze, passato ad altra Loggia, 399) - dott Brunetto Chiarelli (Firenze, 797) - dott Giulio Chiarugi (Firenze, 400) - gen Giuseppe Cianciulli (Bari, 164) - on Fabrizio Cicchitto (Roma, 945) - amm Giovanni Ciccolo (Lerici, 129) - dott Italo Cichero (Genova, morto, 204) - dott Bernardino Cifani (Roma, 193) - dott Luigi Cimino (Cagliari, 822) - geom Mario Cingolani (Ancona, 668) - Manlio Ciocca (L' Aquila, 380) - dott Mario Ciolini (Firenze, morto, 221) - Mario Ciolli (Firenze, morto, 430) - dott Vasco Cioni (Firenze, 431) - dott Elio Cioppa (Roma, 658) - col Enzo Cirillo (Firenze, 352) - rag Carlo Ciuffi (Firenze, 419) - dott Roberto Ciuni (Roma, 814) - Renato Civinini (Firenze, 743) - col Enzo Climinti (Roma, in sonno, 201) - col Ennio Cocci (Pisa, 576) - dott Joaquin Coelho (Brasile, 605) - dott Antonio Colasanti (Roma, 360) - dott Enrico Colavito (Venezia, 345) - rag Giuseppe Colosimo (Livorno, 681) - dott Giuseppe Compagno (Palermo, 298) - magg Marino Conca (Roma, 351) - magg Giuseppe Consalvo (L' Aquila, 381) - dott Alfonso Coppola (Roma, 19) - dott Loris Corbi (Roma, 562) - dott Fausto Cordiano (Brescia, 910) - col Antonio Cornacchia (Roma, 871) - Heitor Correa De Mello (Brasile, 593) - dott Stefano Corruccini (Pisa, 664) - dott Vincenzo Corsaro (Roma, 416) - p i Carmelo Cortese (Catanzaro, 20) - cap vasc Carlos Alberto Corti (Buenos Aires, 641) - dott Francesco Cosentino (Roma, 497) - prof Alfiero Costantini (Fiesole, 512) - ten col Alessandro Costanzo (Roma, 152) - dott Maurizio Costanzo (Roma, 626) - dott Francesco Cravero (Milano, 731) - Giovanni Cravero (Fossano, 140) - dott Giampaolo Cresci (Roma, 525) - dott Giovanni Cresti (Siena, 521) - dott Fabio Crivelli (Cagliari, 299) - dott Giuseppe Renato Croce (Roma, 787) - dott Francesco Crupi (Roma, 300) - dott Giorgio Csepanyi (Palermo, 301) - ing Giampiero Cungi (Brasile, 184) - dott Lino Curiale (Ancona, 583) - dott Antonino Cusimano (Palermo, 302) - cap vasc Sergio D' Agostino (Roma, 131) - dott Antonio D'Alì Staiti (Trapani, 303) - gen Romolo Dalla Chiesa (Roma, 500) - cap Giuseppe D' Allura (Palermo, 892) - dott Federico D' Amato (Roma, 554) - dott Antonio D' Ancona (Palermo, 941) - on Emo Danesi (Livorno, 752) - dott Mario D'Angelo (Viterbo, 763) - col Salvatore Dargenio (Roma, 209) - ing Giovanni D' Arminio Monforte (Milano, 936) - dott Lorenzo Davoli (Roma, 659) - avv Sergio De Almeida Marques (Brasile, 616) - dott Stefano De Andreis (Roma, 939) - dott Gabriele De Angelis (Roma, 277) - dott Gustavo De Bac (Roma, 657) - dott Hans De Belder (Vienna, 208) - magg Umberto De Bellis (Venezia, 304) - dott Svandiro De Blasis (Roma, 663) - rag Antonio De Capoa (Roma, 21) - on Massimo De Carolis (Milano, 624) - dott Matteo De Cillis (Roma, 22) - sen dott Danilo Dè Cocci (Roma, 404) - dott Pietro De Feo (Firenze, 432) - prof Domenico De Giorgio (Reggio Calabria, 216) - Domenico De Giudici (Arezzo, 652) - geom Giancarlo Degl'Innocenti (Firenze, 708) - dott Renzo De Grandis (Bologna, morto, 433) - ten col Sergio Deidda (Roma, 215) - on Filippo De Jorio (Roma, 511) - dott Guglielmo De La Plaza (Uruguay, 589) - dott Cesar De La Vega (Argentina, 590) - Alessandro Del Bene (Firenze, 745) - geom Vittorio Del Bianco (Firenze, 709) - col Mario Del Bianco (Roma, 133) - rag Giampiero Del Gamba (Livorno, 863) - ten col Manlio Del Gaudio (Roma, 117) - Pierluigi Del Guerra (Firenze, 710) - dott Giuseppe Dell' Acqua (Roma, 305) - dott Massimo Dell' Aquila (Bari, 306) - ten col Bruno Della Fazia (Livorno, capo gruppo 7, fasc 23) - dott Giuseppe Dell' Ongaro (Roma, 739) - dott Pietro De Longis (Genova, 768) - dott Jorio Del Moro (Firenze, 707) - on Ferruccio De Lorenzo (Napoli, 25) - dott Giuseppe Del Pasqua (Arezzo, passato al Grande Oriente, 353) - dott Pietro Del Piano (La Spezia, 212) - dott Michele Del Re (Roma, 661) - prof Edoardo Del Vecchio (Roma, 143) - magg Vittorio De Marco (Roma, 890) - avv Fulviano De Mari (Roma, 24) - Romolo De Martino (Firenze, 744) - dott Paolo De Michelis (Roma, morto, 213) - dott Vincenzo De Nardo (Roma, 307) - ing Salvatore Dente (Roma, 214) - Sergio Denti (Firenze, 643) - dott Bonifacio De Oliveira (Brasile, 606) - dott Carlo De Risio (Roma, 733) - col avv Antonio De Salvo (Firenze, 194) - gen Luigi De Santis (Roma, capo gruppo 8, fasc 359) - dott William De Sena (Brasile, 603) - dott Ercole De Siati (Teramo, 308) - avv Jorge De Souza (Brasile, 612) - Denis De Stafanis Baiardo (Tirrenia, 218) - Dott Levy De Suoza (Brasile, 597) - dott Osvaldo De Tullio (Roma, 309) - Vincenzo De Vito (Roma, 310) - dott Franco Di Bella (Milano, 655) - avv Alberto Di Caro (Bra, 98) - ten col Sergio Di Donato (Roma, 158) - dott Leonardo Di Donna (Roma, 827) - ten vasc Bruno Di Fabio (Roma, 210) - dott Rodolfo Di Filippò (Roma, 311) - prof Giuseppe Di Giovanni (Palermo, 935) - rag Sergio Di Lallo (Firenze, 211) - gen Sebastiano Di Mauro (Milano, 207) - dott Mario Diana (Roma, 555) - dott Luigi Dina (Milano, passato al Grande Oriente, 118) - dott Vincenzo D' Isanto (Firenze, 777) - prof Giuseppe Donato (Roma, 902) - Massimo Donelli (Napoli, 921) - avv Pedro Dos Santos (Brasile, 611) - dott Duilio Dottorelli (Roma, 434) - cap Gian Carlo D'Ovidio (Roma, 569) - avv Giovanni Druetti Di Ussel (Roma, 940) - dott Mario Duce (Cagliari, 799) - mar Maurizio Durigon (Arezzo, 418) - on Mario Einaudi (Roma, 552) - dott Antonio Esposito (Roma, 251) - rag Claudio Fabbri (Milano, 132) - dott Giovanni Fabbri (Roma, 816) - dott Carlo Fabricci (Trieste, 26) - dott Luigi Fadalti (Treviso, 938) - col Nicola Falde (Roma, in sonno, 119) - dott Carlo Falla Garetta (Cremona in sonno, rest tessera, 96) - dott Giovanni Fanelli (Roma, capo gruppo 5, fasc 219) - cap Giovanni Fantini (Livorno, 406) - dott Francesco Farina (Arezzo, 510) - Mario Elpidio Fattori (Milano, 755) - dott Tito Favi (La Spezia, 435) - gen Enrico Favuzzi (Roma, 633) - dott Mario Alberto Fazio (Roma, 27) - ten col Luciano Federici (Arezzo, 568) - prof Franco Ferracuti (Roma, 849) - dott Ruggero Ferrara (Roma, passato ad altra Loggia, 28) - Alberto Ferrarese (Firenze, 746) - dott Alberto Ferrari (Roma, 520) - dott Aldo Ferrari (Roma, 891) - avv Giuseppe Ferrari (Roma, 538) - dott Mario Ferrari (Firenze, 401) - rag Ivo Ferretti (Livorno, 29) - dott Antonio Ferri (Roma, 729) - ten col Domenico Fiamengo (Cosenza, 837) - dott Cirino Fichera (Catania, 312) - dott Wilson Filomeno (Brasile, 613) - dott Gerardo Finauri (Argentina, 595) - dott Beniamino Finocchiaro (Molfetta, 522) - dott Ennio Finocchiaro (L' Aquila, 436) - dott Walter Fernandes Fins (608) - dott Ovidio Fioretti (Cagliari, 873) - dott Publio Fiori (Roma, 646) - dott Ruggero Firrao (Roma, 498) - dott Alessandro Flora (Bari, 30) - dott Fabrizio Flumini (Roma, 784) - gen Carlo Foce (La Spezia, 120) - dott Marco Folonari (Brescia, 927) - amm Vittorio Forgione (Roma, 31) - on dott Franco Foschi (Roma, 680) - prof Arnaldo Foschini (Roma, 32) - sen Franco Fossa (Roma, 354) - Michele Fossa (Genova, 954) - dott Artemio Franchi (Firenze, 402) - Giorgio Franchini (Firenze, 776) - cap Luciano Francini (Pisa, 574) - dott Gianfranco Franco (Roma, 579) - dott Luigi Franconi (Roma, 437) - dott Francesco Franzoni (Torino, 438) - on Aventino Frau (Roma, 533) - dott Luis Fugasot (Uruguay, 596) - dott Sebastiano Fulci (Messina, passato ad altra Loggia, 313) - dott Silvestro Furgas (Cagliari, 798) - cap Silvio Fusari (Livorno, 788) - dott Ugo Fuxa (Palermo, 314) - dott Gian Piero Gabotto (Roma, 928) - gen Eduardo Gallardo Rincon (Messico, 610) - dott Salvatore Galante (Palermo, 315) - dott Giuseppe Gallo (Genova, 33) - col Salvatore Gallo (Roma, 933) - gen Vitaliano Gambarotta (Livorno, 225) - dott Adolfo Gamberini (Ravenna, 224) - dott Edoardo Gasser (Trieste, passato ad altra Loggia, 316) - comm Licio Gelli (Arezzo, 440) - dott Mario Genghini (Roma, 523) - dott Carmelo Genoese Zerbi (Stati Uniti, 159) - ten col Francesco Genovese (Pisa, 860) - col Pasqualino Gentile (Roma, 357) - amm Antonino Geraci (Roma, 809) - dott Roberto Gervaso (Roma, 622) - dott Antonio Josè Ghirelli Garcia (Argentina, 620) - geom Giancarlo Ghironi (La Spezia, 879) - dott Giuseppe Giacchi (Roma, 217) - dott Ado Giacci (Ravenna, 35) - prof Giacomo Giacomelli (Massa, 441) - Romano Giagnoni (Firenze, 748) - dott Domenico Gialli (Roma, 222) - ing Mario Giannetti (Firenze, 712) - ing Osvaldo Giannetti (Massa, 36) - gen Orazio Giannini (Roma, 832) - dott Orazio Giannone (Firenze, 650) - gr uff Piero Giannotti (Viareggio, 403) - prof Gennaro Giannuzzi (Livorno, 735) - dott Renato Giaquinto (Firenze, 711) - col Renato Giarizzo (Roma, 223) - on Ilio Giasolli (Roma, 556) - rag Renzo Giberti (Genova, 895) - prof Luigi Gioffrè (Roma, 883) - dott Tommaso Giorgeschi (Firenze, 747) - avv Raffaello Giorgetti (Arezzo, 541) - dott Angelo Giovanelli (Roma, morto, 317) - dott Giovanni Giraudi (442) - dott Vincenzo Gissi (Bergamo, 227) - gen Raffaele Giudice (Roma, 535) - cap Giovanni Giuffrida (Reggio Emilia, 561) - dott Ezio Giunchiglia (Tirrenia, capo gruppo 11, fasc 639) - ten col Umberto Giunta (Reggio Calabria, 904) - dott Michele Giovanni Giuratrabocchetta (Potenza, 951) - Vittorio Gnocchini (Arezzo, 698) - dott Gherardo Gnoli (Roma, 318) - ten col Vittorio Godano (Bologna, 226) - dott Giordano Goggioli (Firenze, 444) - dott Cesare Golfari (Galbiate, 817) - prof Egone Golimari (Trieste, passato ad altra Loggia, 443) - col Umberto Granati (Siena, 248) - dott Osvaldo Grandi (Massa, 37) - dott Pietro Paolo Grassi (Potenza, 319) - gen Giulio Grassini (Roma, 515) - dott Gianfranco Graziadei (Roma, 679) - gen Giulio Cesare Graziani (Roma, 503) - dott Giuseppe Graziano (Palermo, 320) - Mario Grazzini (Firenze, 445) - Mario Luigi Gregoratti (Firenze, 858) - dott Francesco Gregorio (Roma, 803) - dott Angelo Grieco (Novara, 446) - dott Matteo Grillo (Livorno, 439) - cap Ernesto Grossi (Firenze, 636) - ten col Santo Gucciardo (Siena, 867) - dott Ferdinando Guccione Monroy (Pavia, 136) - dott Giovanni Guidi (Roma, 830) - dott Paolo Gungui (Cagliari, 859) - gen Giuseppe Guzzardi (Roma, capo gruppo 1, fasc 694) - dott Ever Haggiag (Roma, 137) - dott Julio Haratz (Brasile, 604) - col Rubens Iannuzzi (Roma, 138) - dott Giuseppe Impallomeni (Palermo, 920) - Francesco Imperato (Genova, 865) - Dott Waldemar Incrocci (Torino, morto, 97) - dott Oreste Innocenti (Milano, in sonno, 355) - dott Antonio Ioli (Torino, 852) - dott Francesco Ioli (Torino, capo gruppo 16, fasc 572) - dott Carmelo Isaia (Cagliari, 38) - dott Luigi Ivaldi (Roma, 230) - dott Josè Isaac Katz (Buenos Aires, 688) - dott Guido Kessler (Verona, in sonno, 39) - gen Giuseppe Kunderfranco (Palermo, 372) - dott Adolfo Kunz (Firenze, 766) - on dott Silvano Labriola (Roma, 782) - cap Antonio La Bruna (Roma, 502) - dott Luciano Laffranco (Perugia, in sonno, 232) - dott Ippolito La Medica (Roma, 121) - ten col Michele La Medica (Firenze, 447) - comm Remo Landini (Verona, 109) - dott Claudio Lanti (Roma, 914) - dott Giovanni La Rocca (Perugia, 672) - dott Raul Alberto Lastiri (Argentina, 621) - Gennaro (Gino) - Latilla (Firenze, 41) - dott Armando Lauri (Firenze, 588) - dott Silvio Lauriti (Roma, 952) - col Fulberto Lauro (Roma, 542) - dott Pablo Lavagetto (Buenos Aires, 480) - cav lav Mario Lebole (Arezzo, 139) - dott Antonio Leccisotti (Roma, 662) - dott Giovanni Ledda (Nuoro, 42) - col Federico Lenci (Buenos Aires, 558) - avv Vito Lenoci (Bari, morto, 231) - Luigi Lenzi (Pistoia, sospeso, 236) - avv Leonardo Leonardi (Roma, in sonno, 373) - dott Emilio Leonelli (Roma, 448) - dott Vincenzo Leporati (Torino, morto, 324) - dott Enzo Lerario (Firenze, 405) - dott Walter Levitus (Trieste, in sonno, 325) - cap Matteo Lex (Firenze, 724) - dott Antonino Li Causi (Roma, 526) - cap Serafino Liberati (Roma, 389) - dott Vittorio Liberatore (Ancona, 804) - on Gaetano Liccardo (Napoli, 557) - dott Bruno Lipari (Roma, 693) - dott Vincenzo Lipari (Roma, 326) - gen Vittorio Lipari (Bologna, capo gruppo 13, fasc 449) - prof Gianfranco Lizza (Roma, 233) - ing Glauco Lolli Ghetti (Genova, 539) - magg Giovanni Longo (Roma, 234) - prof Pasquale Longo (Alberobello, 165) - on Pietro Longo (Roma 926) - dott Gaetano (Nino) - Longobardi (Roma, 368) - dott Luigi Loni Coppedè (Firenze, 278) - avv Gaetano Lo Passo (Messina, 43) - dott Antonio Lopes (Brasile, 598) - dott Jose Lopez Rega (Argentina, 591) - gen Donato Lo Prete (Roma, 482) - col Giancarlo Lorenzetti (Roma, 44) - Giancarlo Lorenzini (Roma, 855) - prof Massimo Losappio (Siena, 697) - dott Domenico Lo Schiavo (Australia, 247) - cap Mario Lotta (Udine, in sonno, 377) - col Giuseppe Lo Vecchio (Roma, 514) - avv Rocco Lo Verde (Palermo, 328) - dott Alvaro Luciani (Roma, 329) - ing Luciano Luciani (Trieste, 451) - dott Otello Macchioni Di Sela (Roma, 45) - dott Giuseppe Macina (Arezzo, 868) - dott Luigi Madia (Milano, in sonno, 46) - sottoten vasc Fulvio Mafera (Pisa, 725) - gen Gianadelio Maletti (Roma, 499) - dott Francesco Malfatti di Montetretto (Roma, 812) - prof Giancarlo Maltoni (Firenze, 415) - on dott Enrico Manca (Roma, 864) - col Pierluigi Mancuso (Piacenza, 206) - dott Andrè Mandi (Roma, 363) - ten col Roberto Manniello (Firenze, in sonno,249) - dott Giuseppe Mannino (Palermo, 452) - dott Dario Manzini (Firenze, 407) - cap fr Vito Marano (Livorno, 369) - geom Guglielmo Marcaccio (Roma, 160) - col Carlo Marchi (Reggio Emilia, 241) - arch Antonio Marchitelli (Roma, 862) - Maresco Marini (Firenze, 408) - dott Pasquale Marino (Roma, 566) - on Luigi Mariotti (Firenze, in sonno, 489) - dott Renato Marnetto (Roma, 677) - dott Giovanni Marras (Cagliari,737) - dott Osvaldo Marras (Firenze, 453) - cap fr Mariano Marrone (Ancona, 840) - Franco Marsili (Firenze, in sonno, 753) - Mario Marsili (Arezzo, in sonno, 506) - dott Carlo Martino (Torino, 252) - on Anselmo Martoni (Molinella, in sonno, 123) - cap Antonio Marturano (948) - dott Massimo Mascolo (Roma, 781) - dott Marco Masini (Roma, 237) - on Renato Massari (Milano, 889) - amm Aldo Massarini (Roma, 695) - dott Sergio Massenti (Pisa, 253) - gen Emilio Eduardo Massera (Buenos Aires, 478) - dott Carlo Massimo (Firenze, 409) - prof Paolo Matassa Marchisotto (Palermo, 943) - dott Carlo Mauro (Roma, 565) - dott Giacomo Mayer (Roma, 47) - dott Giorgio Mazzanti (Roma, 826) - col Rocco Mazzei (Milano, morto, 386) - sen Luigi Mazzei (Roma, 48) - col Giuseppe Mazzotta (Livorno, 818) - dott Giuseppe Mazzotti (Roma, 454) - dott Roberto Memmo (Roma, 564) - ten col Gaetano Mendolia (Roma, 550) - dott Gianni Mercatali (Firenze, 778) - gen Francesco Mereu (Roma, morto, 490) - dott Giorgio Merli (Roma, in sonno, 49) - cap Pietro Mertoli (Livorno, 734) - prof Renzo Merusi (Roma, 240) - dott Marco Messeni Petruzzelli (Roma, in sonno, 50) - dott Antonio Messina (Cosenza, 250) - prof Michele Messina (Firenze, 414) - rag Elio Messuri (La Spezia, 51) - dott Roberto Romero Meza (Genova, 686) - dott Leo Micacchi (Roma, 330) - gen Vito Miceli (Roma, 491) - gen Giuliano Micheli (Padova, 653) - dott Franco Michelini Tocci (Roma, in sonno, 331) - rag Enrico Michelotti (Messina, 52) - col Giuseppe Midili (Roma, 244) - arch Aladino Minciaroni (Roma, 931) - col Giovanni Minerva (Roma, 517) - avv Sergio Minervini (Livorno, 513) - gen Osvaldo Minghelli (Roma, 142) - avv Pietro Minnini (Bari, passato al Grande Oriente, 456) - gen Igino Missori (Roma, 559) - geom Roberto Misuri (Pisa, 962) - dott Arrigo Molinari (Genova, 767) - on prof Ottorino Monaco (Roma, 53) - cap Giuseppe Mongo (Firenze, 684) - on Amleto Monsellato (Lecce, 54) - col Giuseppe Montanaro (Brescia, 906) - ten col Anselmo Montefreddo (Pavia, 246) - Riziero Monti (Ravenna, 55) - dott Flavio Montisci (Cagliari, 823) - gen brig aerea Otello Montorsi (Roma, 144) - ten col Franco Morelli (Reggio Calabria, 918) - dott Mario Moretti (Roma, 932) - cap Carlo Mori (Roma, 841) - dott Gaetano Morreale (Firenze, 56) - dott Flaviano Morri (Forlì, 674) - dott Panfilo Morroni (Venezia, 239) - dott Paolo Mosca (Roma, 813) - dott Francesco Mosciaro (Palermo, passato ad altra Loggia, 245) - comm Bruno Mosconi (Firenze, capo gruppo 9, fasc 392) - dott Giovanni Motzo (Cagliari, capo gruppo 3, fasc 57) - cap fr Angelo Murru (Savona, 58) - magg Franco Murtas (Nuoro, 930) - dott Arrigo Musiani (Siena, 59) - gen Fausto Musto (Bolzano, 457) - col Pietro Musumeci (Roma, 487) - dott Franco Nacci (Roma, 759) - dott Paolo Nannarone (Cortona, 536) - on Vito Napoli (Roma, 887) - dott Luigi Nebiolo (Roma, 810) - arch Mario Negri (Firenze, 713) - prof Rosario Nicoletti (Roma, 950) - ten col Renato Nicoli (Firenze, 455) - dott Edilio Nicolini (Genova, 916) - col Domenico Niro (Torino, capo gruppo 10, fasc 458) - dott Giovanni Nisticò (Roma, 675) - mar magg Enrico Nocilli (Livorno, 923) - Alighiero Noschese (Roma, morto, 343) - Alberto Nosiglia (Livorno, 869) - col Franco Novo (Arezzo, 459) - prof Angelo Nunziante (Messina, 460) - Antonio Nunziati (Firenze, 885) - ten col Salvatore Oddo (Roma, 937) - prof Gianluigi Oggioni (Firenze, 637) - dott Luigi Oliva (Rapallo, 770) - Carlo Onnis (Oristano, 898) - dott Giovanni Organo (Padova, in sonno, 332) - dott Giampiero Orsello (Roma, 60) - avv Umberto Ortolani (Roma, 494) - dott Antonio Pacella (Livorno, 671) - dott Gian Carlo Pagano (Torino, morto, 202) - dott Antonio Paladini (Roma, in sonno, 61) - dott Giovanni Palaia (Roma, 792) - dott Claudio Palazzo (Cagliari 821) - avv Giampaolo Pallotta (Firenze, 258) - dott Bruno Palmiotti (Roma, 220) - gen Giovambattista Palumbo (Firenze 135) - ing Pasquale Palumbo (Roma, in sonno, 62) - comm Costantino Panarese (Torino, 461) - dott Roberto Pandolfini (Firenze, 900) - ten col Giancarlo Panella (Milano, 371) - dott Andrea Panno (Genova, 802) - dott Sergio Panzacchi (Roma, 290) - col Marco Paola (Bologna, passato ad altra Loggia, 462) - avv Mario Paola (Firenze, 257) - dott Enrico Paoletti (Firenze, 254) - prof Ivan Papadia (Bari, 922) - rag Nicolino Pappalepore (Paganica, in sonno, 382) - Angelo Paracucchi (La Spezia, 769) - dott Maurizio Parasassi (Roma, 582) - cap dott Giuseppe Paratore (Arezzo, 845) - dott Angelo Parisi (Pesaro, 806) - Pieruggero Partini (Roma, 255) - dott Tito Pasqualigo (Torino, 874) - dott Andrea Pasqualin (Firenze, 683) - dott Bruno Passarelli (Roma, sospeso, 141) - dott Vito Passero (Torino, 63) - dott Ferdinando Pastina (La Spezia, 801) - ten col Franco Pastore (Nuoro, 370) - cap Giovanni Pastore (Tirrenia, 894) - dott Salvatore Pastore (Roma, 960) - Marcello Pastorelli (Livorno, 833) - dott Giovanni Pattumelli (Roma, 64) - Alvaro Pazzagli (Firenze, passato al Grande Oriente, 259) - dott Franco Peco (Milano, 110) - avv Carmine (Mino) - Pecorelli (Roma, morto, 235) - on Mario Pedini (Brescia, 570) - dott Vitaliano Peduzzi (Milano, 111) - dott Davide Pellegrini (Roma, 387) - dott Olivo Pelli (Roma, 107) - prof Renato Pellizzer (Siena, 682) - dott Walter Pelosi (Roma, 754) - dott Francesco Pennacchietti (Roma, 65) - dott Corrado Pensa (Roma, in sonno, 333) - dott Maurizio Pepe (Torino, 263) - Claudio Perez Barruna (Costa Rica, 594) - dott Aldo Peritore (Roma, passato al Grande Oriente, 261) - dott Alberto Perna (Torino, 796) - dott Cesare Peruzzi (Firenze, 716) - dott Carlo Pesaresi (Forlì, 172) - rag Lamberto Petri (Ancona, 567) - cap Gianfranco Petricca (Livorno, 627) - Antonio Petrucci (Firenze, 715) - on Sergio Pezzati (Firenze, 528) - Claudio Pica (in arte: "Claudio Villa") - (Roma, in sonno, 262) - on dott Rolando Picchioni (Torino, 808) - gen Franco Picchiotti (Roma, capo gruppo 4, fasc 495) - ten col Antonio Piccirillo (Como, 264) - mar cav Romano Piccolomini (Firenze, 256) - prof Claudio Pierangeli (Siena, 463) - dott Giuseppe Pieri (Roma, 530) - Roberto Pieri (Firenze, 756) - Giovanni Pieroni (Firenze, 714) - on Giulio Pietrosanti (Roma, 66) - dott Michele Pignatelli (Roma, 334) - dott Waldimiro Pinto (Brasile, 602) - magg Francesco Pirolo (Roma, 260) - gen sq aerea Luigi Pirozzi (Roma, 854) - cap Gino Pisani (Genova, 40) - dott Giorgio Pisano (Cagliari, 642) - dott Sergio Piscitello (Roma, 507) - dott Alberto Pistolesi (Firenze, 749) - dott Giuseppe Pizzetti (Firenze, morto, 410) - dott Giulio Pizzoccheri (Milano, passato ad altra Loggia, 242) - dott Michele Pizzullo (Roma, 145) - dott Giovan Vincenzo Placco (Roma, 947) - prof Carlo Poglayen (Macerata, 267) - dott Giuseppe Pluchino (Ragusa, 957) - cap fr Giuliano Poggi (Caracas, 464) - cap fr Osvaldo Poggi (Padova, passato ad altra Loggia, 161) - dott Marcello Poggini (Roma, 388) - dott Duilio Poggiolini (Roma, 961) - col Italo Poggiolini (Livorno, 575) - avv Wolfango Polverelli (Roma, 162) - dott Domenico Pone (Roma, 421) - prof Leonello Ponti (Roma, 660) - dott Saverio Porcari Li Destri (Cuba, 831) - cap Fausto Porcheddu (67) - cap Roberto Porcheddu (68) - dott Pasquale Porpora (Milano, capo gruppo 14, fasc 70) - dott Michele Principe (Roma, 829) - dott Massimo Pugliese (Roma, 266) - prof Clemente Pullè (Messina, 955) - prof Pietro Pulsoni (Roma, 69) - cap Giuseppe Putignano (Firenze, 764) - ten col Giuseppino Quartararo (Livorno, 577) - amm Giovanni (Juan) - Questa (Argentina, 617) - dott Domenico Rabino (Modena, 825) - dott Giorgio Ramella (Genova, 771) - prof Vincenzo Randi (Ravenna, morto, 71) - dott Giacomo Randon (Roma, 146) - Bruno Ranieri (Roma, morto, 465) - dott Domenico Raspini (Ravenna, 72) - gen Osvaldo Rastelli (Bologna, 105) - maestro Giulio Razzi (Roma, morto, 466) - dott Angelo Rega (Roma, 73) - cap Aldo Renai (Firenze, 268) - avv Lucio Riccardi (Bari, 74) - avv Emilio Riccardi (Torino, morto, 95) - dott Giuseppe Ricci (Viterbo, 467) - gen Giovanni Riffero (Torino, 486) - dott Renato Righi (Firenze, 122) - dott Giovanni Rizzi (Verona, 760) - dott Angelo Rizzoli (Milano, 532) - col Vincenzo Rizzuti (Roma, 811) - dott Enrico Rocca (Cagliari, 884) - col Fausto Rodinò (Ostia, 269) - Carlo Rolla (Genova, 881) - dott Francesco Romanelli (Roma, 75) - dott Ovidio Romanelli (Roma, 335) - ten col Antonio Romano (Roma, 549) - dott William Rosati (Genova, capo gruppo 15, fasc 673) - cap Andrea Roselli (Potenza, 585) - gen Roberto Roselli (Roma, 99) - prof Edmondo Rossi (Roma 805) - dott Giorgio Rossi (Milano, 323) - Mario Rossi (Frosinone, 730) - dott Bruno Rozera (Roma, passato al Grande Oriente, 76) - ing Mario Rubino (Palermo, 336) - dott Carlo Ruffo della Scaletta (Firenze, 717) - dott Felice Ruggiero (Roma, 847) - dott Domenico Russo (La Spezia, 846) - dott Francesco Russo (Agrigento, 196) - cap Guido Ruta (Stati Uniti, 628) - dott Claudio Sabatini (Roma, 783) - ten col Gianfranco Sabatini (Aosta, 953) - dott Elio Sacchetto (Roma, 634) - arch Ambrogio Sala (Torino, 228) - magg Mario Salacone (Roma, 163) - ing Simonpietro Salini (Roma, in sonno, 531) - dott Francesco Salomone (Roma, 678) - arch Francesco Sanguinetti (Roma, morto, 337) - Ermido Santi (Genova, 772) - geom Ferruccio Santini (Roma, 775) - dott Mario Santoro (Bologna, 77) - gen Giuseppe Santovito (Roma, 527) - dott Roberto Sarracino (L'Aquila, 383) - geom Stefano Sassorossi (Firenze, 719) - cav Carlo Satira (Reggio Calabria, 78) - dott Vittorio Emanuele di Savoia (Ginevra, 516) - dott Vittorio Sbarbaro (Roma, 934) - dott Francesco Scalabrino (Messina, morto, 469) - dott Leonardo Scali (Roma, 958) - ten col Pasquale Scarano (Oristano, 839) - ten col Michele Schettino (Torino, 761) - dott Darcy Schettino Rocha (Brasile, 607) - Aldo Schiassi (Bologna, 924) - avv Giulio Schiller (Padova, 654) - ten col Mario Scialdone (Firenze, 147) - dott Santo Sciarrone (Milano, 635) - gen Salvatore Scibetta (Roma, 124) - col Domenico Scoppio (Roma, 274) - ing Alberto Scribani (Parigi, 198) - on Loris Scricciolo (Chiusi, 125) - dott Piero Scricciolo (Arezzo, passato al Grande Oriente, 149) - prof Albino Secchi (Firenze, 411) - dott Gustavo Selva (Roma, 623) - dott Mario Semprini (Roma, 544) - dott Pasquale Setari (Padova, 106) - ing Lucien Sicouri (Genova, 580) - dott Elio Siggia (Roma, 656) - ten vasc Giuseppe Silanos (Roma, 271) - dott Enrico Silvio (Genova, 338) - prof Augusto Sinagra (Roma, 946) - avv Michele Sindona (501) - magg Giovanni Sini (Livorno, 578) - dott Raffaele Sinisi (Arezzo, 297) - gen Giuseppe Siracusano (Roma, 496) - dott Fiorello Sodi (Firenze, 34) - dott Edgardo Sogno Del Vallino (Torino, 786) - Ugo Soldani (Firenze, 718) - dott Angelo Raffaele Soldano (Roma, 272) - dott Gerolamo Sommo (Aosta, 912) - dott Girolamo Sorrenti (Roma, 339) - dott Franco Sorrentino (Cagliari, 79) - ten col Lino Sovdat (Firenze, 471) - gen Pietro Spaccamonti (Roma, 472) - dott Ettore Spagliardi (Aosta, 915) - dott Carmelo Spagnuolo (Roma, in sonno, 545) - dott Piero Spalluto (Milano, 872) - dott Paolo Sparagana (Losanna, 537) - dott Aldo Spinelli (Milano, in sonno, 80) - on Gaetano Stammati (Roma, 543) - dott Antonio Stanzione (Forlì, 793) - ten col Savino Stella (Firenze, 722) - dott Domenico Stellini (Treviso, in sonno, 81) - magg Marcello Stellini (Roma, 273) - dott Giorgio Sternini (Venezia, 82) - dott Giorgio Florio Stilli (Firenze, 648) - dott Randolph K Stone (Los Angeles, 899) - dott Bruno Strappa (Ancona, 584) - cap dott Giuseppe Strati (Reggio Calabria, 959) - dott Francesco Sturzo (Palermo, 340) - gen Carlos Suarez Mason (Argentina, 609) - dott Giuseppe Szall (Milano, 524) - Leandro Tacconi (Roma, 632) - cap Ezio Talone (Napoli, 276) - ing Gennaro Tampone (Firenze, 750) - dott Vittorio Tanassi (Roma 473) - magg Giacomo Tarsi (Roma, 151) - avv Paolo Tartaglia (Roma, 842) - dott Bruno Tassan Din (Milano, 534) - Giovanni Tassitano (Pisa, 925) - dott Elijak Taylor (Liberia, 619) - dott Alberto Teardo (Albissola, 341) - dott Mario Tedeschi (Roma, 853) - on Emanuele Terrana (Roma, morto, 356) - cap Corrado Terranova (Taranto, 83) - prof Carlo Terzolo (Torino, morto, 342) - gen Guido Tesi (Firenze, in sonno, 587) - Augusto Tibaldi (Roma, sospeso, 100) - dott Mario Tilgher (Roma, passato al Grande Oriente, 84) - dott Alessandro Tizzani (Torino, 795) - col Mario Tognazzi (Firenze, morto, 412) - dott William Tolbert (Liberia, morto, 618) - dott Emanuele Tomasino (Palermo, 669) - Osvaldo Tonini (Brasile, 614) - amm Giovanni Torrisi (Roma, 631) - cap Menotti Tortora (Firenze, 275) - Silvano Tosi (Arezzo, 477) - Massimo Tosti (Roma, 929) - dott Gaetano Trapani (Milano, 779) - ten col Mario Traversa (Brindisi, 758) - dott Roberto Trebbi (Tirrenia, 685) - prof Fabrizio Trecca Trifone (Roma, capo gruppo 17, fasc 327) - comm Lorenzo Tricerri (Torino, in sonno, 85) - cav Aurelio Tripepi (Reggio Calabria, morto, 474) - col Giuseppe Trisolini (Roma, morto, 547) - avv Francesco Troccoli (Bari, 86) - dott Francesco Trois (Cagliari, 820) - ten col Domenico Tuminello (Perugia, 148) - gen Mauro Turini (Roma, 740) - dott Vincenzo Tusa (Palermo, 344) - comandante Paolo Uberti (Roma, 280) - dott Asdrubale Ugolini (Firenze, 413) - geom Mauro Ugolini (Firenze, 720) - ten col Giacomo Ungania (Roma, 901) - prof Antonio Urbano (Catania, 279) - ten col Ottavio Urciuolo (Firenze, 126) - dott Salvatore Vagnoni (Roma, 468) - avv Mario Valenti (Arezzo, morto, 644) - dott Roberto Valenza (Roma, 757) - dott Vincenzo Valenza (Roma, 243) - gen Enzo Vallati (Roma, 508) - dott Cesare Valobra (Milano, in sonno, 87) - dott Giancarlo Elia Valori (Roma, espulso, 283) - prof Walter Vannelli (Roma, 88) - prof Cesare Vannocci (Livorno, 89) - dott Giuseppe Varchi (Trapani, 908) - gen Dante Venturi (Palermo, morto, 346) - dott Aldo Vestri (Genova, 90) - dott Giovanni Viarengo (Torino, 91) - cap Massimo Vicard (Roma, 866) - col Mario Pompeo Vicini (Roma, 127) - col Antonio Viezzer (Roma, 509) - dott Alberto Vignes (Argentina, morto, 592) - dott Luigi Nello Villa (Torino, 374) - dott Vincenzo Villata (Roma, 391) - dott Maria Josè Villone (Buenos Aires, 690) - avv Enrico Vinci (Roma, 282) - dott Francesco Viola (Torino, 375) - magg Enrico Violante (Livorno, 284) - dott Ferdinando Visciani (Firenze, morto, 281) - dott Annibale Viscomi (Montecatini, 647) - Roberto Visconti (Firenze, 751) - dott Angelo Visocchi (Roma, 791) - dott Gaetano Vita (Roma, 390) - dott Fabio Vitali (Torino, in sonno, 347) - dott Vincenzo Vitali (Siena, 348) - avv Mario Vitellio (Roma, 666) - gen Ambrogio Viviani (Novara, 828) - avv Carlo Voccia (Roma, 667) - avv Gaetano Vullo (Milano, 856) - dott Fernandes Wilson De Valle (Buenos Aires, 687) - dott Mario Zaccagnini (Roma, 92) - cap Maurizio Zaffino (La Spezia, 285) - dott Leonida Zanaria (Milano, 896) - dott Mario Zanella (Roma, 476) - dott Lelio Zappalà (Roma, 475) - ing Lucio Zappulla (Palermo, 349) - dott Aldo Zecca (Roma, 350) - dott Sergio Zerbini (Modena, 93) - dott Giorgio Zicari (Roma, 844) - dott Alfredo Zipari (Roma, 470) - prof Amonasro Zocchi (Roma, 571) - Elie Zocheib (Modena, 893) - on Michele Zuccalà (Roma, 492

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Non si possono cambiare le regole del gioco quando è iniziata la partita
by SILVIO BERLUSCONI Monday, Sep. 19, 2005 at 9:36 PM mail:



Io non so forse come molti di voi per chi andró a votare ma dopo aver letto quanto segue ... saprò comunque per chi NON ANDARE A VOTARE .... !

"Se la maggioranza cercherà di adottare una legge elettorale senza il consenso dell'opposizione ci opporremo con tutti i mezzi, in Parlamento e nel Paese. In nessun paese mai si è cambiata una legge elettorale durante la campagna elettorale, e in Italia la campagna elettorale è cominciata. Non si possono cambiare le regole del gioco quando è iniziata la partita" (Silvio Berlusconi, leader dell'opposizione, La Padania, 5 ottobre 2000, a sette mesi dalle elezioni).

No Silvio,

no Piddue !

Maffia al Governo ancora ?
No, grazie !

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