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“There’s no need to recognize the enemy (it doesn’t matter, we are the stronger): SHOT!”
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La teocrazia statunitense
John Stanton vive in Virginia e scrive argomenti relativi alla sicurezza nazionale e Wayne Madsen è un giornalista investigativo di Washington, D.C. che scrive e commenta frequentemente su temi relativi alle libertà civili ed ai diritti umani. La testata telematica statunitense "Online Journal" ha pubblicato, il giorno 17 febbraio 2002, il seguente loro articolo:
«Gli storici registreranno che tra il novembre 2000 ed il febbraio 2002 la democrazia - come immaginata dai redattori della Dichiarazione di Indipendenza e della Costituzione USA - è realmente finita. Mentre moriva la democrazia, nasceva lo Stato fascista teocratico americano ["Lo Stato"]. Tale nuova era fascista venne creata e portata a conclusione soprattutto da organizzazioni repubblicane e da individui che finanziarono, sostennero ed infine misero in carica George Bush II. Ugualmente complice di questa atrocità fu il Partito Democratico, divenuto corrotto esso stesso ed attento ai propri interessi. Ma la maggiore tragedia di questa orribile svolta negli eventi è stata l'accettazione del nascere del fascismo da parte dell'opinione pubblica e dei media. Si deve notare che i valorosi sforzi del Partito dei Verdi sono stati troppo esigui e tardivi.
Sono tre gli eventi che hanno accelerato la fine della democrazia americana. Le elezioni del 2000 (la versione americana di un colpo di stato), gli attacchi al WTC ed al Pentagono dell'11/9 da parte soprattutto di terroristi dall'Arabia Saudita (vantato ma corrotto "alleato" USA che finanziava sia i terroristi della rete Al Qaeda che i talebani) e la risposta degli USA a questi, ed un gran numero di fallimenti di società, la più nota la Enron, che procurarono la prova evidente - a coloro che osavano osservarlo - che il sistema democratico americano era una finzione.
L'amministrazione Bush, composta nei suoi ruoli più elevati da numerosi ex funzionari Enron, poté solamente descrivere il peggiore crollo finanziario nella storia mondiale una "tragedia", come se fosse simile ad un uragano o ad un terremoto e non causata dall'uomo. L'amministrazione quindi proseguì col convincere una nazione di polli che la Enron non era uno scandalo politico ma solamente uno sfortunato errore che non doveva essere ripetuto. Comunque, cominciarono ad essere rilevati altri crolli simili a quello della Enron con uguali conseguenze disastrose per lavoratori e pensionati. Una lunga serie di abusi ed usurpazioni ebbe luogo a grande velocità nel breve periodo di 15 mesi.
Prima dell'11/9, i promotori dello Stato, erano occupati nello smantellare validi trattati ed accordi, come il Trattato sui missili antibalistici del 1972, faticosamente elaborato dal Presidente Richard Nixon e dal leader sovietico Leonid Brezhnev - ed eliminandone altri come l'Accordo di Kyoto sull'ambiente e l'Accordo di Oslo sulla pace israelo-palestinese. Vale la pena notare che durante quel periodo gli USA ottennero un voto negativo della Commissione Diritti Umani dell'ONU e, nonostante ciò, nominarono ad alte cariche nel Dipartimento di Stato e nel Consiglio per la Sicurezza nazionale tre sospetti violatori dei diritti umani (John Negroponte, Otto Reich e Elliott Abrams).
Il periodo post 11/9 vide la sospensione della legge costituzionale ed internazionale USA e modifiche per soddisfare ai bisogni dello Stato. Subito dopo, una legge impropriamente chiamata USA PATRIOT Act e l'istituzione dei Tribunali Militari USA sarebbero entrati in vigore con lo stesso fulmineo stile con il quale Adolph Hitler stracciò la Costituzione tedesca in seguito all'incendio del Reichstag del 1933. I portavoce del Pentagono cominciarono a guardare oltre l'11/9. Essi marchiarono gli "attivisti, anarchici ed opportunisti" come i terroristi di domani. Infatti, l'FBI iniziò a scansionare Internet in cerca di siti che avevano quel che Lo Stato considerava contenuto sedizioso ed antipatriottico ed in qualche caso cominciò a chiuderli in una specie di versione cibernetica del rogo dei libri nazista.
Con la cattura di John Walker Lindh nel nord dell'Afganistan, gli americani sono stati travolti con una valanga di cattive azioni del "Talebano americano", il Traditore. Era dai tempi della caccia alle streghe di Joe McCarthy e dell'esecuzione dei Rosenberg che il paese non veniva spazzato da una tempesta di facili accuse di attività di tradimento. Sui teleschermi orwelliani delle tre reti TV di notizie non si faceva alcun accenno agli stretti contatti tra le compagnie petrolifere americane, come l'UNOCAL, ed i talebani, ed al fatto che le aziende, diversamente da Lindh, pagavano il regime in contanti in cambio della desiderata pipeline di petrolio e gas naturale transafgana.
Le leggi USA che proibiscono la corruzione, come la Foreign Corrupt Practices Act, vennero ignorate. Tale ipocrisia e la dominante influenza del petrolio nella politica estera dello Stato vengono descritte in un nuovo libro dell'ex agente della CIA Robert Baer, un veterano delle operazioni segrete nel mondo islamico. Egli dichiara di aver scoperto "che i tentacoli delle grandi compagnie petrolifere si allungano del Mar Caspio alla Casa Bianca". Il Grande Petrolio convince l'amministrazione Bush a convertire una mal guidata ed inefficace guerra alla droga in Colombia in un'operazione anti-insurrezionale mirata a proteggere le pipeline delle compagnie petrolifere USA. La legge del Congresso che limita a cinquecento il numero del personale militare USA in Colombia venne superata.
Bush annunciò che voleva il numero di militari necessari per "stabilizzare" l'intera regione andina. Nel frattempo, le truppe d'urto della CIA cominciavano a destabilizzare il governo del Presidente venezuelano Hugo Chavez, che iniziava ad apparire come un candidato per "l'Asse del Male" a causa della sua indipendenza nei confronti della politica estera USA. Con la dichiarazione "Siete con noi o contro di noi" Lo Stato indicava agli alleati di lunga data che esso si riservava il diritto di istituire un nuovo ordine mondiale basato sulla grande Via Occidentale. Le dittature ed i regimi totalitari ora venivano lodati da funzionari governativi come nazioni amanti della libertà.
I dittatori militari divennero eroi. George Bush II usò l'apertura delle Olimpiadi Invernali di Salt Lake City per spingere il nazionalismo americano ed il suo ghigno di pietra diretto alla squadra dell'Iran - una delle nazioni dell' "Asse del Male" di Bush - mentre sfilava, evocava le memorie di un'altra cerimonia d'apertura delle Olimpiadi basata sul nazionalismo, quella di Berlino nell'estate del 1936, una cerimonia che vide Hitler fare osservazioni di disprezzo ai suoi luogotenenti alla presenza del velocista afroamericano Jesse Owens nella squadra americana. Con il pretesto di una guerra che non doveva finire mai, Lo Stato diveniva sfacciato nella propria missione.
Sul fronte domestico, la netta distinzione tra il governo e le corporations e tra il governo ed i militari era evaporata. I propagandisti governativi, ex propagandisti delle corporations, proclamarono che Lo stato sarebbe stato un articolo facile da vendere al popolo. Infatti, il Dipartimento di Stato nominò un dirigente pubblicitario della Madison Avenue a capo del suo Ufficio di Diplomazia Pubblica Internazionale per propagandare "America" all'estero come se fosse un marchio di scarpe da corsa, un detersivo o un deodorante.
Nel frattempo, Lo Stato dava carta bianca alla CIA per l'assassinio di leader stranieri - abrogando l'Executive Order del Presidente Gerald Ford del 1976 che vietava tali omicidi. In risposta alle politiche dello Stato, anziani ufficiali cominciavano ad interrogarsi sul perché gli elementi di estrema destra nominati da Bush al Dipartimento di Stato stracciassero i concetti della coalizione militare/internazionale per operazioni di pace ed umanitarie in favore di "operazioni di stabilità" e "unilateralismo".
Il bilancio della difesa schizzò a 400 miliardi di dollari mentre i più ricchi ottenevano dal governo riduzioni fiscali e sovvenzioni. Questi stessi licenziarono quasi un milione di persone e rapinato i loro fondi pensione, costringendoli opportunamente a rientrare nel posto di lavoro. Lo Stato predò i fondi della sicurezza sociale e della sanità per trasferire miliardi di dollari ai contraenti della difesa tirandoli fuori dalle tasche degli anziani cui veniva promessa assistenza con medicine prescritte con un imbroglio ora completamente esposto - una "compassionevole amministrazione conservatrice Bush".
In un paese impazzito, il bestiame ed i raccolti sarebbero divenuti materia di "sicurezza nazionale" come dichiarò disarticolatamente un non eletto occupante della Casa Bianca, "la nazione deve mangiare". Nel frattempo, la macchina dei mezzi d'informazione dello Stato riproduceva i discorsi di George Bush II, un individuo che si affida ad alcune linee di comunicazione con una breve lista di coppie di concetti opposti tra loro come "buono" e "cattivo", diversamente da Franklin Delano Roosevelt e Abraham Lincoln.
I funzionari governativi proclamarono in molte occasioni che il ogni forma di dissenso con e dalle iniziative di governo sarebbe stato etichettata come antipatriottica e terrorista. In quella situazione migliaia di americani e gente di colore erano esposti al disprezzo dal governo e da altri cittadini per aver messo in dubbio le azioni dello Stato. I dimostranti che si opponevano al potere corporativo in un mondo che ignorava il lavoro e la protezione sociale venivano descritti come terroristi economici e commerciali.
L'Ufficio Stampa della Casa Bianca spinse gli americani a guardare cosa essi avessero detto e fatto in risposta ad osservazioni aggressive di un attore televisivo. Cosa arrivò dopo, la creazione di una Stasi americana? Solamente questo. Lo Stato istituì il Corpo Cittadino, nel quale i residenti locali venivano incoraggiati a formare propri consigli, riferire attività sospette e raccogliere informazioni, cementando così il sostegno popolare per Lo Stato. Lo Stato agì velocemente per riprogrammare la cultura americana. L'arte fortemente contrastata dai funzionari del Dipartimento della Giustizia veniva nascosta al pubblico da un Ministro della Giustizia contrario agli stessi passatempi culturali e sociali per i quali una volta un editto dei talebani condannava a morte - il ballo, l'alcol, guardare sculture.
Il divieto di bruciare la bandiera divenne legge. Dio, il cui nome era stampato sulla valuta USA ed inserito nel Giuramento di Fedeltà negli anni '50, divenne indistinguibile dallo Stato. La religione canonica dello Stato era il paternalismo biblico letterale, a proprio modo militante. In questo ambiente non fu una sorpresa che le donne, ancora una volta, persero il dominio di se stesse e dei loro uteri dato che lo stato proclamò che tutti i nati e i non nati erano sudditi dello Stato.
I teorici dello Stato asserivano che la libertà doveva essere definita come la capacità di massimizzare la ricchezza. In tale forma di materialismo grezzo, "la vita, la libertà e la ricerca della felicità..." - concetti trascendentali caldamente ed apertamente dibattuti dagli autori della Costituzione USA - divennero merci essiccate. Lo Stato fondeva Dio, Paese e Affari in un unico credo. Con la Corte Suprema fermamente dalla parte dello Stato - avendo sanzionato l'accesso al potere di un presidente senza un'elezione con più di due opzioni nelle contestate elezioni in Florida o negli Stati Uniti - esso, insieme ad un esecutivo detenuto da zeloti religiosi, programmava nel lungo termine di sopprimere altre leggi, compreso il diritto di scelta della donna. Ma apparve l'11/9. Le Corti Federali videro il loro potere di sanzionare le irruzioni in case e uffici, controllare i telefoni e le e-mail, ed installare microspie usurpato da forze di polizia e servizi di informazione che, invece di essere costretti a rispondere alla loro mancanza di conoscenza sugli eventi dell'11/9, vennero beneficiati di miliardi di dollari e di nuovi incontrollati poteri.
Visto dall'interno del bagno acido della massimizzazione della ricchezza, l'11/9 divenne un regalo inaspettato allo Stato per la sua missione di costruire le fondamenta fasciste e teocratiche del proprio governo. Con Un Congresso impaurito, corporate media favorevoli, ed opinione pubblica in gran parte diseducata e nervosa, Lo stato orchestrò brillantemente la distruzione della società aperta. Prima dell'11/9, Lo Stato sapeva che, ad eccezione di pochi patetici, il Congresso poteva essere comprato. Ma vedeva i media ed il pubblico come ostacoli e temeva la ribellione negli editoriali e nelle cabine elettorali. Dopo l'11/9, con i media ora facenti parte dello "sforzo bellico" ed il pubblico istruito a volare e comprare per patriottismo lo Stato ottenne in soli 15 mesi l'assoluta distruzione della democrazia americana.»
Autori: John Stanton e Wayne Madsen Fonte: Online Journal, 17 February 2002 (a cura di Massimo Ortelli da http://www.ecplanet.com/canale/varie-5/globalizzazione-73/1/0/1745/it/ecplanet.rxdf)
---<•>--- (•)synThESIs
D(emokrat)IE-ab•US(e) => [$ & ∫faith]-Diktatur D(émocrat)IE-ab•US => [$ & ∫foi/fou]-Tyrannie
Democrazia statunitense abusata ::: Morire per mano degli u.$. ::: Dittatura del dollaro e della fede integralista (la folle fede monetarista?)
- I SA(i)D - In fin dei conti, c’è qualcosa (se volete, definitela pure “missione”) che spetta in esclusiva ai nord-ameriKani per liberare il popolo Irakeno (nonché per la Pace in M.O.). … ibidem x berlusconi…:
LEVARSI DAI CO***ONI!
__<•> Contro la sporca guerra: c’è chi fanaticamente la fomenta (propagandisti di regime copie di “fede” e “fallaci”), in termini economici ci si ingrassa sudiciamente (magnati, industriali, mercanti di armi, petrolio, finanza…), sul piano strategico la prepara, decide, dirige, e con criminale caparbietà la sostiene (vertici politico-militari) ::: > ED È ESATTAMENTE LÌ IL NEMICO.
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