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gli eversivi di san precario
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baz agit. com. Thursday, Mar. 31, 2005 at 1:58 PM |
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baz at.ecn.org |
<<Delitti aggravati ai sensi dell'articolo 1 del decreto legge n. 625 del 1979 (misure urgenti per la tutela dell'ordine democratico e della sicurezza pubblica), per reati commessi per finalita' di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico.>>
Cosi' si legge alla fine della capitolazione delle accuse rivolteci dalla procura di Bologna.
Violenza privata, turbativa violenta del possesso di cose immobili, molestia alle persone, piu' le circostanze aggravanti di essere stati in piu' di 10 persone a commettere il fatto...
Sembra proprio un impianto nello stile degli anni del compromesso storico e della criminalizzazione del movimento degli anni '70...
Alcuni dei partecipanti alla settimana di San precario della fine di ottobre 2004 a Bologna hanno cominciato a ricevere in questi giorni le denunce per l'iniziativa "Vola al cinema con San Precario". http://www.ecn.org/baz/precario/cine.html
Ventinove denunce per un'azione di riappropriazione della cultura messa in atto da un centianio di precari e studenti che pensavano, e continuano a farlo, che la cultura e i saperi che producono dal basso non debbano essere a disposizione solo per quelli che possono permetterseli, non debbano diventare merce in vendita a caro prezzo, ma siano beni comuni senza una proprieta' privata e quindi accessibili gratuitamente a tutti.
Un'iniziativa all'interno di una settimana di lotta sul piano del conflitto capitale-lavoro, delle occupazioni di case, di accesso gratuito ai trasporti, di sanzioni dimostrative alle agenzie interinali e deturnamento loghi.
Una settimana in cui il precariato sociale metropolitano ha cospirato insieme, respirando insieme la stessa aria, vivendo momenti di liberazione dalla logica della divisione, riconoscendosi finalmente come l'unico attore della produzione sociale.
Il Ministero degli interni ha individuato nel "movimento politico San Precario" la grave minaccia dell'ordine democratico.
Rimandiamo al mittente l'accusa.
Se di violenza vogliamo proprio parlare, e' quella di questo stato di cose che ci costringe alla precarita', all'intermittenza del lavoro senza garanzie sociali ed economiche, ai proibitivi costi degli affitti nel mentre sono inaccessibili le graduatorie delle case pubbliche per le nuove fasce della precarita', alle relazioni sociali, assistenza e cura che diventano cura dei servizi da comprare sul mercato, alla moltiplicazione di inceneritori e strumenti che producono smog ed elettrosmog, alle frontiere europee che diventano fortezze creatrici di morte e lager.
Il tutto in un regime di guerra infinita che va a determinare lo stato di miseria interna ed esterna, che identifica il nemico esterno nella popolazione che non vuole sottomettersi alle prepotenze economiche delle multinazionali e quello interno in un precariato sociale che ha cominciato la sua rivolta nell'autoriduzione dei beni primari, della cultura, dei trasporti, nell'occupazione di case, nella giornata del 6 novembre di Roma e' che ha ogni anno nella May day la possibilita' d'espressione della sua visibilita'.
Continueremo nelle nostre azioni contro la precarizzazione delle nostre esistenze, la messa a valore delle nostre intelligenze, il controllo dei nostri movimenti.
Ma denunciamo anche che, mentre i solerti funzionari di stato "investigavano", il consiglio comunale di Bologna si prodigava, unico in Italia, nel mettere sotto accusa la giornata del 6 Novembre.
Se Bologna e' l'esperimento locale di quello che sara' il centro-sinistra nazionale vittorioso alle prossime elezioni, abbiamo un'ulteriore conferma di quello che ci aspetteremo col cambio di Presidenza del consiglio.
Precarizzazione, repressione, miseria e cpt.
CRASH!
www.ecn.org/baz
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ben gli stà
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riformisti del cazzo Thursday, Mar. 31, 2005 at 4:07 PM |
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alex foti sentito il pericolo si è butato nelle braccia di scanio, un nome una promessa! gli altri che volevano fare i bambini disobbedienti e creativi pensavano che lo stato chiudesse un'occhio difronte a tanto neoriformismo" e invece no!!!!! se lo prendono nel culooooo,,,,alla grande!
bravi, grande analisi politica, grande fiducia nelle istituzioni democratiche!
coglioni 2 volte!!!!!
tantopeggiotantomeglio
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facile, facile...
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Null Thursday, Mar. 31, 2005 at 4:30 PM |
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Facile, facile criticare chi ha scelto un altra modalita` di lottare, far il comico a spesa altrui...
bel hobby, eh? facile anche dimenticare il gran contributo di alcun* compagn* in tutti sti anni, nel immaginario, percorso Mayday, elaborazione, convergenza,/...
La situazione e` grave per tutt*... e la soluzione nn e` moltiplicare piccoli scazzi...
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lampo di genio
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bene bene nel culo ai precari Thursday, Mar. 31, 2005 at 5:00 PM |
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lo stato non tratta!
noi non trattaiamo con lo stato!
semplice!
non si riforma un cazzo! capito cattolici, precari, donne in nero, pink, e tutta la flora e la fauna riformista!
ma genova non vi ha insegnato proprio un cazzo!
ciao geni della politica!
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mah
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mazzetta Thursday, Mar. 31, 2005 at 5:30 PM |
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spiace per il duropuro, ma le accuse sono totalmente inconsistenti.
a leggerele, fondate sulla testimonianza di due agenti intervenuti a cose fatte, e su quella degli addetti al cinema -tutte che escludono la violenza- si capisce solo il carattere smaccatamente politico del provvedimento.
difficile che regga in tribunale, pare un -obbedisco- a Pisanu fondato sul niente.
Se qualche giudice pensa che ad entrare gratis al cinema si attenti davvero all'ordine democratico, si spera che qualche altro provvederà a chiarirgli le idee.
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Solidarietà ai compagni denunciati!
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Ziz Thursday, Mar. 31, 2005 at 5:57 PM |
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Si vede in casi come questo fino a che punto la società borghese dia forma al principio filosofico di Kant: “Ragionate fin che volete e su quel che volete, MA obbedite” (Kant, Che cos’è l’illuminismo?). Finché si fanno discorsi culturali di cambiamento e rivoluzione, va tutto bene perché l’apparente libertà di pensiero (la pretesa superiorità illuminista e democratica dell’Occidente) non minaccia l’effettiva illibertà e schiavitù sociale in cui e di cui viviamo. Ma basta solo fare un piccolo gesto concreto che metta in discussione qualcosa, perché la Legge mostri la sua possibilità totalitaria di eccedere a piacere. Mentre infatti si depenalizza il falso in bilancio e si partecipa a crimini contro l’umanità in Iraq, non pagare una sera al cinema è ascritto tra i “reati commessi per finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico”! Lo stato perde il senso del ridicolo solo quando fa capolino l’idea che la società non sia UNA (non sia un unico corpo elettorale che legittima l’apparato statale), ma sia divisa tra privilegiati e spossessati, tra ricchi e poveri, tra sfruttatori e sfruttati. Né è un caso che questo avvenga proprio quando, dopo il fallimento dell’ingessatura socialdemocratica dei social forum, stanno crescendo piccole ma concrete campagne di lotta ed è imminente il ritorno di San Precario con l’avvicinarsi del 1 maggio!
Solidarietà ai compagni denunciati! Difendiamo uniti tutte le occupazioni!
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comunicato cub
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xxx Thursday, Mar. 31, 2005 at 6:14 PM |
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reddito
rivista quadrimestrale a carattere scientifico di analisi delle dinamiche economico-produttive e di politiche del lavoro [da poco on-line con tutti gli articoli disponibili]
Red-Lab News
La rivolta delle hostess di trenitalia,mercoledì, 26. gennaio 2005
Università di Bologna: studenti contro la privatizzazione e il carovita,domenica, 12. dicembre 2004
Rivolta dei forestali contro i tagli del Governo, Calabria bloccata,venerdì, 10. dicembre 2004
COLOMBIA: PEDRO JAIME MOSCQUERA E’ STATO ASSASSINATO!,domenica, 24. ottobre 2004
Istituti Rizzoli, Manutencoop e Coop “L’Operosa”: la privatizzazione creativa,domenica, 24. ottobre 2004
Idealservice: blocco ai cancelli contro i trasferimenti,venerdì, 15. ottobre 2004
Milano: duramente contestato Montezemolo,mercoledì, 13. ottobre 2004
Repressione alla Parmalat Nicaragua: campagna di solidarietà,mercoledì, 13. ottobre 2004
FIRENZE: CONTRO LE ESTERNALIZZAZIONI DI TELECOM,venerdì, 08. ottobre 2004
Palermo: i capetti dell’IMESI presi a uova in testa,mercoledì, 29. settembre 2004
Videotime (Mediaset): sciopero contro i trasferimenti coatti,venerdì, 17. settembre 2004
Siemens: I lavoratori respingono l’accordo voluto dai confederali,venerdì, 17. settembre 2004
Alitalia: la protesta dei lavoratori dei call center,venerdì, 17. settembre 2004
ROMA: LA NOTTE E’ BIANCA, IL LAVORO E’ NERO,venerdì, 17. settembre 2004
Verona: Occupata la Direzione Provinciale del Lavoro,martedì, 14. settembre 2004
Rifiuti tossici a Forlì: Che se ne vadano tutti!!,martedì, 14. settembre 2004
Sugli stipendi dei dipendenti pubblici: basta con i luoghi comuni,martedì, 07. settembre 2004
Milano: RdB/CUB vince il ricorso per i precari del Comune,domenica, 08. agosto 2004
A Roma Berlusconi chiude i cinema e licenzia,martedì, 03. agosto 2004
III Campeggio di lotta contro il ponte sullo stretto,giovedì, 15. luglio 2004
"Avanzi di società" - dove metterli, come sbarazzarsene?,giovedì, 15. luglio 2004
Vivere in un'auto a 89 anni....,mercoledì, 07. luglio 2004
Ecco perchè lascio la Cgil,lunedì, 14. giugno 2004
Arese: occupata una portineria dismessa della Fiat-Alfa,lunedì, 07. giugno 2004
Alla Michelin di Alessandria costitita l’Allca/CUB,lunedì, 07. giugno 2004
Montezemolo capo degli industriali: un nuovo corso?,lunedì, 07. giugno 2004
Quale futuro per telepost?,lunedì, 07. giugno 2004
Arriva Ikea, la multinazionale dell'arredo dove l'uomo è un soprammobile,lunedì, 31. maggio 2004
Appello di lavoratori e lavoratrici per il ritiro immediato dall'Irak,venerdì, 28. maggio 2004
FIEREBOLOGNA: SMANTELLANO SENZA SICUREZZA PANNELLI DI AMIANTO,venerdì, 28. maggio 2004
Cooperative sociali · LETTERA APERTA A PAPA GIOVANNI PAOLO II DEGLI OPERATORI SOCIALI (27 Mar 2005) · FIRENZE: LA BREVE MARCIA PER L’ENTRATA DEI PRIVATI NELLA SOCIETA’ DELLA SALUTE (19 Mar 2005) · MILANO: PRESIDIO ALLA COOP “K.C.S.” CONTRO I LICENZIAMENTI (17 Mar 2005) · Operatori coop sociali e no profit: sciopero nazionale 18 marzo e manifestazione (02 Mar 2005) · Il lago dei cigni: favola adatta a tutti, in particolare agli operatori sociali (28 Feb 2005)
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SAN PRECARIO EVERSIVO? IL VERO CRIMINE E’ LA PRECARIETA’, IL CAROVITA, L’ASSENZA DEL DIRITTO AL REDDITO, ALLA CASA, AL LAVORO STABILE Giovedì, 31 Marzo 2005 - 18:40
[Vedi anche Comunicato unitario | Comunicato Crash | Comunicato Rete Universitaria | Scarica il file della conferenza stampa (13 mb)]
La Procura di Bologna accusa 29 persone di violenza ed eversione per aver partecipato a pacifiche iniziative contro la precarietà e il carovita, per il diritto al reddito sociale.
Dopo le denunce di Napoli, Roma e Milano anche a Bologna la magistratura, accogliendo l’allarme lanciato dal Ministro degli Interni Pisanu, tenta di criminalizzare azioni che hanno solo il merito di porre l’attenzione sui temi drammatici della precarietà della vita e del lavoro, l’aumento del costo della vita, la difficoltà di pagarsi un affitto o un mutuo con salari bloccati e lavori incerti.
Le accuse sono di violenza e minacce, con l’aggravante assurda dell’eversione all’ordine democratico, per avere il 27 ottobre scorso (in preparazione della grande manifestazione nazionale del 6 novembre a Roma) chiesto, contrattato e ottenuto la proiezione gratuita di un film in un cinema di Bologna.
Una delle tante iniziative pacifiche contro il carovita che ha visto la partecipazione di un centinaio di precari, lavoratori e studenti senza nessun incidente e conclusasi con un accordo con la direzione della multisala.
Si vogliono trasformare iniziative pubbliche per la conquista di diritti in azioni delittuose e, oggi a Bologna, addirittura trasformare in eversione una contrattazione sociale di precari, lavoratori e studenti; lo stesso variegato movimento che utilizza l’immagine simbolo di San Precario diventa per la magistratura una rete eversiva. Tra gli indagati anche Luigi Marinelli, dirigente della RdB/CUB, accusato di essere "capo e organizzatore" dell’iniziativa, un ennesimo attacco al sindacato di base da sempre in lotta contro la concertazione e la precarietà.
Accuse gravissime che mirano a coprire una situazione drammatica di impoverimento generalizzato di sempre più ampie fasce della popolazione, provvedimenti repressivi che vogliono esorcizzare ogni possibile reazione all’arretramento dei diritti sociali, criminalizzando anche le azioni più pacifiche.
Su questa iniziativa della magistratura stanno arrivando in queste ore le prime prese di posizione da parte di parlamentari e giuristi democratici sull’assurdità del teorema eversivo di San Precario.
Continueremo come organizzazione sindacale di base, insieme alle altre realtà politiche e sociali che costituiscono la "Rete per il reddito sociale e i diritti", le nostre iniziative che vedono nella Mayday di Milano del primo maggio il prossimo importante appuntamento.
Bologna 31 marzo 2005
p. CUB Emilia Romagna Massimo Betti
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comunicato unitario
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xxx Thursday, Mar. 31, 2005 at 6:16 PM |
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0prima : Comunicato unitario Giovedì, 31 Marzo 2005 - 18:33 Stampa la pagina | Invia l'articolo ad un amico
In preparazione della manifestazione nazionale contro la precarietà e per il reddito del 6 novembre, a Bologna diverse realtà hanno organizzato numerose iniziative sui temi del diritto alla casa, sull’accesso gratuito a cultura e saperi, al trasporto pubblico.
La sera del 27 ottobre si è svolto "Vola al Cinema con San Precario": un centinaio di precari, lavoratori, studenti si sono ritrovati davanti al Cinema Multisala Capitol contrattando l’ingresso gratuito o scontato.
Dopo aver chiarito con la proprietà il senso ed i contenuti dell’iniziativa si è arrivati all’accordo per la proiezione gratuita a scelta di uno dei film in programmazione.
Alla fine della proiezione i partecipanti all’iniziativa sono usciti dal Cinema senza alcun incidente o problema.
Dopo il 6 novembre, il Ministro Pisanu, relazionando alla camera dei deputati, aveva citato l’iniziativa di Bologna tra gli episodi definiti "allarmanti" del movimento contro la precarietà e per il reddito.
La Procura di Bologna, a firma del pubblico ministero sostituto procuratore Paolo Giovagnoli, sta notificando a 29 persone l’avviso della conclusione delle indagini preliminari.
Agli indagati viene contestato di aver preso parte all’iniziativa al Cinema Capitol usando violenza e minacce.
Con l’aggravante dell’eversione (art. 1 del decreto legge 625 del 1979 convertito in legge 15 del 1980), perché reati commessi, secondo la Procura di Bologna, con finalità di eversione e per affermare le idee politiche delle associazioni Anti.Fa, Disobbedienti, Rete Universitaria Studentesca, partecipanti al movimento "SAN PRECARIO", indicando Luigi Marinelli, dirigente sindacale della RdB/CUB, come capo e organizzatore dell’iniziativa.
Dopo l’avvio dei procedimenti giudiziari in tutta italia in merito alle azioni contro la precarietà, riteniamo gravissima la decisione della Procura di Bologna di definire come eversivo il movimento che ha prodotto centinaia di iniziative intorno alla figura di "San Precario".
Riteniamo che rivendicare il diritto al reddito, nelle sue varie articolazioni, e lottare contro la precarietà, sia la giusta risposta del precariato al crescente attacco alle condizioni di vita e di lavoro di milioni di persone.
Dalle occupazioni di case, dalle lotte dei lavoratori dei call center, dagli scioperi dei soci delle cooperative sociali, dalle mobilitazioni degli studenti viene una istanza sociale che non può essere fermata da iniziative repressive di questo genere e che avrà nella prossima EuroMayDay di Milano, l’appuntamento di maggiore visibilità delle reti e realtà italiane ed europee in lotta contro la precarietà.
CRASH - CUB BOLOGNA - RETE REDDITO BOLOGNA - RETE UNIVERSITARIA - TPO ACCUSA DI EVERSIONE PER SAN PRECARIO 29 INDAGATI A BOLOGNA
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comunicato rete universitaria
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xxx Thursday, Mar. 31, 2005 at 6:17 PM |
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0prima : Comunicato Rete Universitaria Giovedì, 31 Marzo 2005 - 18:30 Stampa la pagina | Invia l'articolo ad un amico
VIVERE, NON SOPRAVVIVERE
Il 27 ottobre del 2004 un centinaio di studenti e precari hanno assistito gratuitamente ad uno spettacolo cinematografico, un'azione che si colloca in un percorso generale di rivendicazione dell'accesso gratuito alla cultura ed ai saperi. L'unica risposta delle istituzioni ad una azione pubblica e pacifica è stata ancora una volta la repressione: ventinove avvisi di garanzia, ventinove compagni accusati di violenza privata, turbativa violenta del possesso di cose immobili, molestia alle persone, accuse queste aggravate dall'aver commesso i "reati" in più di dieci persone. L'ultima aggravante contestata riesuma la legge 15 del 1980, una delle leggi speciali antiterrorismo degli anni di piombo: le idee, le pratiche di chi risponde al carovita ed alla precarietà economica dilagante vengono indicate come eversive dell'ordine democratico. Come studenti siamo un segmento di quel precariato che rivendica l'accesso gratuito alla cultura ed ai saperi in un contesto che li pensa come funzionali all'ordine economico esistente. Vediamo il nostro percorso formativo universitario come momento dentro la precarietà economica del presente, intravedendo le precarietà del futuro, come sempre più funzionale alla legittimazione e riproduzione degli assetti economici e sociali dominanti: l'università è oggi costruita da una parte per "sfornare" tecnici in grado di "amministrare" l'esistente , dall'altra per produrre linguaggi ed immaginari che ne vorrebbero sancire l'immutabilità. A questa "disciplina dei saperi" rispondiamo rivendicando l'accesso gratuito alla cultura dentro e fuori l'università, contrapponendo l'ambiguità costitutiva del sapere che è possibilità di guardare da dentro l'esistente per immaginare un fuori, un'alterità immanente ai nostri bisogni e desideri. Nell'ipermercato Bologna siamo costretti ad un'esistenza oppressa dalla precarietà e dal carovita, da condizioni materiali che rendono sempre più problematico studiare, spostarsi, mangiare, abitare; rivendichiamo la riappropriazione quotidiana di ciò che ci viene quotidianamente negato, vogliamo riconquistare il diritto di sognare, conoscere, godere, viaggiare. Vogliamo vivere, non sopravvivere!
RETE UNIVERSITARIA reteuniversitari.bo@inventati.org http://www.unibo.ma.cx
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Eversivo è il capitale - rilanciare la lotta anticapitalista
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Filippo Pangallo Thursday, Mar. 31, 2005 at 10:19 PM |
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Eversivo è il capitale
Mentre la crisi capitalistica produce l’accelerazione imperialistica su scala internazionale, sul fronte interno ecco come la borghesia e il suo Stato rispondono ai bisogni materiali delle masse popolari, dei precari e dei disoccupati. Mentre crescono le vertenze e le lotte si monta una nuova campagna repressiva. Mentre l’imperialismo è alla ricerca di nuovi profitti sulla pelle del popolo irakeno, generando morte, miseria e sfruttamento, la nostra borghesia difende i suoi privilegi di classe e i suoi profitti e colpisce duramente le lotte sociali. Precarietà e disoccupazione sono l’orizzonte di sfruttamento e di alienazione che il capitale ha imposto a migliaia di giovani e di lavoratori attraverso governi e amministrazioni locali borghesi, di centrodestra e centrosinistra; l’attacco incessante alle condizioni di vita delle masse popolari è la risposta di un capitale in crisi, che scarica i costi sulle pelle dei lavoratori e del proletariato; i prezzi dei servizi aumentano, aumentano le privatizzazioni e le esternalizzazioni, i salari operai sono da fame e il precariato una condizione quotidiana; reddito, diritti e casa sono bisogni ai quali si risponde con i manganelli, gli sfratti e la repressione. Il crollo dello stato operaio deformato sovietico, la crisi economica mondiale, l’incapacità e la degenerazione delle direzioni riformiste del movimento operaio, hanno spianato la strada, negli ultimi decenni, ad una attacco senza precedenti ai popoli e ai lavoratori, rendendo drammaticamente necessario un salto di qualità dei settori operai più avanzati e dei movimenti di lotta, dei giovani e dei precari autorganizzati: la costruzione di un fronte contro la borghesia, un fronte anticapitalistico in grado di costruire una vertenza unificata sul salario, la disoccupazione e la precarietà, sulla base di una piattaforma anticapitalistica di transizione in grado di legare necessariamente gli obiettivi di trasformazione socialista al livello di coscienza attuale. Bisogna partire dalla constatazione dello stato di crisi marcia del capitalismo scaricata sulle condizioni materiali delle masse e mettere all’ordine del giorno, tra i lavoratori e i giovani, il superamento della società e del potere borghese. La lotta per il diritto allo studio e per l’accesso alla cultura si combatte sullo stesso fronte anticapitalistico: la lotta dei compagni indagati, “colpevoli” di rivendicare servizi culturali e sociali garantiti e per tutti, è la stessa lotta degli operai in difesa dei posti di lavoro, dei disoccupati per il salario garantito, dei movimenti di lotta contro la precarietà e le sue leggi. A Bologna si reprime e si indaga chi solleva problemi e denuncia la condizione di vita di migliaia di sfruttati; a fronte di questo quadro, nel quale si inserisce anche una preoccupante quanto infame crescita di azioni squadristiche di un manipolo di neofascisti, la risposta dei lavoratori (con l’apertura fondamentale di una battaglia per la costruzione di una sinistra di classe nel sindacato in grado di unificare, sulla base di una piattaforma avanzata, settori del sindacato di massa con settori di classe autorganizzati) e dei disoccupati, dei precari, deve andare in direzione della costruzione di Comitati contro il fascismo, la repressione e la precarietà; attraverso lo strumento dei Comitati, anche sul piano studentesco, si possono unire i settori più avanzati dei movimenti giovanili e studenteschi, smascherare i limiti del riformismo e della collaborazione di classe, tanto sul piano locale quanto sul piano nazionale (tanto più in un contesto in cui l’Unione-Ulivo, filo-Nato e filo-Europa imperialista, si candida a ricomporre i rapporti con l’imperialismo Usa, dopo aver da tempo assunto il ruolo di referente politico di Confindustria, confermando totalmente l’impianto delle proprie controriforme borghesi, che dal 92-93 fino al 2001 hanno contribuito ad affamare le classi lavoratrici e a gettare nell’alienazione più completa le masse studentesche popolari) e costruire un piattaforma di lotta che sia egemonica e fuori da ogni corporativismo. I compagni e le lotte non si toccano ! I servizi sociali sono un diritto ! Il salario garantito e la casa pure ! Solidarietà ai compagni indagati ! Criminale è la proprietà capitalistica che affama i disoccupati e i precari e sfrutta il lavoro nero, delegando allo stato borghese la repressione di chi “attenta” ai suoi privilegi, di chi rivendica reddito, di chi per un giorno ha raccolto una briciola di quel profitto che le classi proprietarie succhiano dalle vene dei proletari e dei lavoratori ! La borghesia, in tempo di crisi capitalistica, non è disposta neppure a concedere le briciole, come si vede ! La migliore difesa per i compagni è il rilancio delle lotte e di una piattaforma unitaria dei movimenti di lotta e delle organizzazioni di classe. AUMENTI SALARIALI E RIDUZIONE DELL’ORARIO DI LAVORO, SENZA CONTROPARTITE DI FLESSIBILITA’ ABOLIZIONE DEL PACCHETTO TREU E DELLA LEGGE 30 VIA LE RIFORMA MORATTI E LA RIFORMA ZECCHINO, ABOLIZIONE DELLE LEGGI SULLA “PARITA’ SCOLASTICA” SALARIO GARANTITO PER I DISOCCUPATI SERVIZI SOCIALI GRATUITI E GARANTITI AUMENTO DELLA SPESA PUBBLICA VERSO ISTRUZIONE , SANITA’ ED EDILIZIA POPOLARE, FINANZIATA CON LA TASSAZIONE PROGRESSIVA DI PROFITTI E RENDITE NAZIONALIZZAZIONE SENZA INDENNIZZO DELLE IMPRESE CHE LICENZIANO E INQUINANO
SOSTEGNO ALL’INTIFADA E ALLA RESISTENZA IRAKENA – PER LA RIVOLUZIONE SOCIALISTA E PER UNA FEDERAZIONE SOCIALISTA DEL MEDIORIENTE
SOLIDARIETA’ AD EUSKAL HERRIA DIFENDERE CUBA E TUTTI GLI STATI OPERAI
COSTRUIRE L’ALTERNATIVA ANTICAPITALISTICA LE LOTTE NON SI PROCESSANO !
SOLIDARIETA’ AI COMPAGNI INDAGATI !
Filippo Pangallo, Circolo Universitario, CPF - PRC Bologna
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