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intervista:"da via avesella ce ne andiamo solo con la forza" e prox appuntamenti
by baz reporter Friday, Apr. 01, 2005 at 8:26 PM mail: baz at.ecn.org

intervista ad un occupante di via Avesella2, dopo l'incontro con il comune prossimi appuntamenti di lotta contro gli sfratti

intervista:"da ...
baz_akira.pngihn1ns.png, image/png, 400x600

Dopo l'invito da parte dell'assessore alla mobilità Maurizio Zamboni di
incontrare gli occupanti di via Avesella2, una delegazione dell'assemblea
dello spazio occupato è stata ricevuta. All'incontro erano presenti
l'assessore e Dino Cucchianella, capo gabinetto del Sindaco Cofferati. Non
appena usciti dagli uffici del comune incontriamo la delegazione degli
occupanti che ci spiega come è andato l'incontro:"Oggi l'assessore Zamboni
ci ha illustrato il piano di riqualificazione della struttura prodotto dal
comune: i lavori sono già partiti ed entro luglio le centraline dell'enel
e dell'atc dovrebbero essere spostate provvisoriamente in piazza Roosvelt
(di fronte alla prefettura) e successivamente posizionate nel sotto
passaggio di via Marconi. Per la riqualificazione dell'intera parte
abitativa dovremo aspettare fino ad ottobre, infatti ci è stato garantito
che entro luglio partirà la gara di appalto, una volta risolti inghippi
burocratici e trovati altri fondi.
Riteniamo queste dichiarazioni una prima vittoria della nostra lotta anche
se la consideriamo una vittoria parziale. Dal primo giorno di occupazione
abbiamo sempre ribadito che saremmo andati via ad inzio lavori! Alla
nostra richiesta di restare nello spazio fino all'inizio dei lavori non
c'è stata data alcuna risposta se non quella di andar via. Come non ci è
stata data risposta in merito alla necessità che Bologna abbia uno spazio
del precariato sociale metropolitano. Una necessità sociale dimostrata
dalle decine di inziative che giorno dopo giorno coinvolgono sempre più
precari, migranti, lavoratori e residenti del quartiere. Questo mese di
occupazione e di autogestione è il chiaro segnale che i precari stanno
dando alla città: senza spazi dove produrre dal basso cultura,
informazione e lotta non si puo' e non si deve stare. Siamo invisibili per
l'accesso ai servizi sociali pubblici, siamo invisibili alle graduatorie
erp, ma visibilissimi quando si tratta di non riconoscere o reprimere i
nostri bisogni e desideri di socialità, cultura e autorganizzazione!". Il
militante di Crash ci spiega come il capo di gabinetto del sindaco ha
risposto a queste sollecitazioni politiche:"Cucchianella ha ribadito che
il sindaco Cofferati non è assolutamente disposto a trattare con chi
occupa o sotto occupazione. Questa dichiarazione per noi è gravissima se
solo pensiamo alle centinaia di famiglie che occupano oggi anche
abusivamente le case per garantirsi un tetto e dignità. A quanto pare la
città delle regole che sta costruendo Cofferati è una città di regole
contro i precari, le famiglie con poco o senza reddito. Già un esempio di
regole, che ci pare il sindaco stia seguendo alla lettera, viene dalla
passata amministrazione di centro-sinistra capitanata dal sindaco Vitali:
nel giro di poco tempo Vitali privatizzò tutti i servizi pubblici dalla
sanità ai traspoti fino alle politiche sociali. Siamo arrivati al
paradosso che per poter godere di spazi aggregativi si deve partecipare a
bandi di concorso ed essere competitivi! Queste regole non ci piacciono,
non sono altro che neoliberismo fatto amministrazione. Anche per questo la
battaglia per spazi realmente sociali e autogestiti dal basso non è una
battaglia solo di alcuni collettivi ma è una rivendicazione politica che
riguarda la vita di tutta la città." Sullo spazio di via Avesella
continua:"da via Avesella andremo via solo tramite l'uso della forza
pubblica a meno che non vengano riconusciute le pratiche, i bisogni, i
desideri della soggettività precaria. Anche se la lotta per via Avesella2
sta pagando, abbiamo già detto e lo dichiariamo ancora una volta che il
movimento del precariato sociale ha bisogno di spazi e non si fermerà dopo
aver ottenuto la ristrutturazione di via Avesella."

-----------------------------------------------------------

Il Movimento Autorganizzato Occupanti (m.a.o.) da appuntamento alla rete
cittadina contro gli sfratti, ai collettivi, ai gruppi attivi nelle lotte
sociali per il reddito e contro il caro-vita, ai precari e ai senza casa
alle ore 17:30 di martedì 5 aprile in piazza del Nettuno.
Contro gli sfratti, contro una politica abitativa comunale sempre più
rivolta al mercato privato, per una sanatoria generalizzata delle
occupazioni di casa in città, per la l'introduzione nelle graduatorie erp
dei soggetti precari e senza reddito.

Impediamo con la nostra presenza gli sfratti del 13 e del 14 aprile.
Nessuno resti senza casa!
Dateci la casa e poi ne riparliamo!


--
Stay on line! Enjoy high tek proletariat infostreaming!

B.A.Z. - Bologna Autonomous Zone - http://www.ecn.org/baz

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beh
by ... Sunday, Apr. 03, 2005 at 9:29 AM mail:


"Oggi l'assessore Zamboni ci ha illustrato il piano di riqualificazione della struttura prodotto dal comune: i lavori sono già partiti ed entro luglio le centraline dell'enel e dell'atc dovrebbero essere spostate provvisoriamente in piazza Roosvelt (di fronte alla prefettura) e successivamente posizionate nel sotto
passaggio di via Marconi...

Riteniamo queste dichiarazioni una prima vittoria della nostra lotta anche se la consideriamo una vittoria parziale...

La nuova sede per la centralina, (utile per permettere l'inizio della ristrutturazione) era gia' stabilita da tempo!! Ajo'!! Prima dell'occupazione.
Infatti la Libreria delle Donne che per anni e' stata ospite in via Avesella 2, - con un contratto a prezzo di favore - si è trasferita in altra sede 1 anno fa'.
Attività importante mai citata nella storia di via Avesella 2 se non sbaglio.

Cmq massimo rispetto per il vostro lavoro (anche se un po' di umilta' non vi guasterebbbe).
Continuate a tenervi il posto...che non si sa' mai, perche' il problema sarà poi vedere se veramene la centralina verrà spostata...

byz.

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Umiltà chi?
by ,,, Tuesday, Apr. 12, 2005 at 10:00 AM mail:

A prescindere dagli accenti kazzuti che mette sui verbi, treppuntini, sul valore politico di un'occupazione esterna al sistema di ammortizzazione costruito in questi anni non dice nulla. Eppure una delle questioni + importanti è lì.
Ma "konsiglia" agli/alle okkupanti l' "umiltà"!!!
Certo, se prendessero esempio da lui sarebbero spocchiosi, ma per fortuna non sembra proprio che sia kosì!
Resta il fatto che questi sono giorni cruciali per l'eventuale sgombero e proprio oggi il Resto del Karlino gongola all'idea che il komune mandi finalmente gli sbirri.
Geniale! Far fare alla sinistra la politica della destra!!! Per loro è quasi meglio del vecchio Guazza. Ora sì che sguazzano davvero!!!
Solidarietà a* compagn* che occupano.

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prevedibile
by killo Tuesday, Apr. 12, 2005 at 10:38 AM mail:

Io, e credo tanti altri, ho votato sinistra alle regionali per dare un nocione al Berlusca (perfettamente riuscito), e senza illusioni sull'Emilia rossa.
Quindi non sono sorpreso dalla politica di merda che i centro(sinistri)hanno sulle occupazioni e anche sull'"ordine" in generale (cose come l'ordinanza "antibivacco" che, tra l'altro,farà ingrtassare i ristoratori bolognesi, già lardosissimi).
Bisogna combatterli in particolare su questo punto!

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Vengono da lontano...
by Storiko Wednesday, Apr. 13, 2005 at 10:55 AM mail:

Quello della sinistra amministrativa che fa una politica neoliberale e tendenzialmente di "tolleranza zero" verso le forme di organizzazione autonoma e tutti i comportamenti e le aggregazioni che escono dal suo quadro di governo è un problema storico, che a Bologna risale almeno ai tempi dell'amministrazione Vitali, e della sua segugia Silvia Bartolini(tracollata davanti al Guazza) che discriminava sfacciatamente tra (ex) occupanti da premiare (quelli a cui si concedeva uno spazio e poi finanziamenti in cambio dell'abiura delle occupazioni)e "criminali" da stangare, isolare, calunniare e perseguire. Sullo sfondo marciavano le privatizzazioni. E ci sta dentro anche quel mezzo pubblico-mezzo privato delle associazioni che vivono negli spazi "assegnati" (alcuni si chiamano ancora occupati tanto per sembrare un pochino antagonisti).
Con le percentuali bulgare delle regionali il centrosinistra in Emilia Romagna rischia di essere tronfio e di illudersi di poter fare di nuovo il gradasso contro i movimenti che non stanno nella sua agenda. E fa una cazzata madornale.
Esempio la zona universitaria di Bologna: Chiudono il traffico alle auto ma non si capisce se è per renderla più vivibile o per lasciare meglio scorazzare i gipponi antisommossa contro i "bivaccatori", cioè gente che dopo le 21 vuol mangiare qualcosa all'aria aperta, ecc.
E' una miscela esplosiva perché è piena di contraddizioni e non riusciranno a far tenere tutto.




Comunque gli ccupanti di Avesella nell'intervista pubblicata da BAZ (linkata nell'articolo qui sopra, sono consapevoli del fatto che Kofferati è nel solco (suicida) di Vitali. Cito:

<<Il militante di Crash ci spiega come il capo di gabinetto del sindaco ha risposto a queste sollecitazioni politiche: "Cucchianella ha ribadito che il sindaco Cofferati non e' assolutamente disposto a trattare con chi occupa o sotto occupazione. Questa dichiarazione per noi e' gravissima se solo pensiamo alle centinaia di famiglie che occupano oggi anche abusivamente le case per garantirsi un tetto e dignita'. A quanto pare la citta' delle regole che sta costruendo Cofferati e' una citta' di regole contro i precari, le famiglie con poco o senza reddito. Gia' un esempio di regole, che ci pare il sindaco stia seguendo alla lettera, viene dalla passata amministrazione di centro-sinistra capitanata dal sindaco Vitali: nel giro di poco tempo Vitali privatizzo' tutti i servizi pubblici dalla sanita' ai trasporti fino alle politiche sociali. Siamo arrivati al paradosso che per poter godere di spazi aggregativi si deve partecipare a bandi di concorso ed essere competitivi! Queste regole non ci piacciono, non sono altro che neoliberismo fatto amministrazione. Anche per questo la battaglia per spazi realmente sociali e autogestiti dal basso non e' una battaglia solo di alcuni collettivi ma e' una rivendicazione politica che riguarda la vita di tutta la citta'.>>

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