LIBERTA’ PER I MIGRANTI, LIBERTA’ SENZA CONFINI
Oggi, 2 aprile 2005, dopo le numerose azioni che hanno caratterizzato la giornata di ieri, il movimento di lotta dei migranti ha percorso l’Europa, prendendo parola all’unisono PER LA LIBERTA’ DI MOVIMENTO E IL DIRITTO DI RESTARE. Anche a Gradisca di Isonzo oltre 1500 uomini e donne hanno raggiunto il CPT in costruzione per ribadire ancora una volta quel NO ai centri di permanenza temporanea che da anni attraversa l’Europa.
NE’ QUI NE’ ALTROVE hanno ripetuto nei loro interventi i migranti del luogo e quelli che da ogni parte del nord d’Italia, in particolare da Brescia, Vicenza, Bologna, hanno raggiunto Gradisca per prendere parte alla mobilitazione di oggi.
NO ALLA LEGGE BOSSI-FINI, NO ALLA LEGGE TRENTA, che insieme costituiscono un attacco a tutti i lavoratori e che minacciano continuamente di clandestinità e detenzione la vita dei migranti in questo paese.
Oggi abbiamo percorso le strade della frontiera orientale d’Italia per opporci ancora una volta all’Europa delle frontiere: quelle militarizzate dei confini, quelle circondate da muri e filo spinato dei centri di permanenza temporanea, quella del contratto di soggiorno per lavoro.
Mentre in migliaia hanno condiviso queste parole d’ordine in quella che è la “porta meridionale” all’Europa, la Sicilia, di fronte al centro di permanenza temporanea di Ragusa, dopo la manifestazione di Gradisca alcune decine di compagne e compagni hanno lasciato un segno sulla rete che indica il confine tra l’Italia e la Slovenia. Uno striscione che afferma LIBERTA’ PER I MIGRANTI, LIBERTA’ SENZA CONFINI, per ribadire ancora una volta che nonostante e contro ogni frontiera centinaia di uomini e di donne, ogni giorno, attraversano la nostra “porta orientale” praticando quella LIBERTA’ DI MOVIMENTO che oggi ha preso parola con forza in ogni luogo in Europa.
Tavolo Migranti dei Social Forum Italiani
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