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GLI ULTRAS E I MILLE PERCHE'
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RESISTENZA ULTRAS Wednesday, Apr. 20, 2005 at 2:50 PM |
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Non può esistere Dio senza Satana, non si può parlare del bene senza definire il male. Questo uno degli assunti cardine del potere che guida le sorti del mondo. Quando questa “razionalità politica” si trasforma in “irrazionalità religiosa” entriamo nel mondo del Talebanesimo. Un mondo in cui l’ordine costituito si riveste di sacralità ed in cui corpi armati demandati a garantirlo diventano intoccabili e quindi impunibili. E di talebanesimo malcelato da quintessenza della democrazia si può parlare riguardo la gestione dell’ordine pubblico in occasione del derby Perugia-Ternana e della partita Lazio-Livorno.
Non può esistere Dio senza Satana, non si può parlare del bene senza definire il male. Questo uno degli assunti cardine del potere che guida le sorti del mondo. Quando questa “razionalità politica” si trasforma in “irrazionalità religiosa” entriamo nel mondo del Talebanesimo. Un mondo in cui l’ordine costituito si riveste di sacralità ed in cui corpi armati demandati a garantirlo diventano intoccabili e quindi impunibili. E di talebanesimo malcelato da quintessenza della democrazia si può parlare riguardo la gestione dell’ordine pubblico in occasione del derby Perugia-Ternana e della partita Lazio-Livorno. Il solito farsesco, con conseguenze tragiche, dejavu. Da una parte il bene assoluto (lo Stato in divisa) dall’altra il male altrettanto assoluto (gli ultras per di più comunisti). Da una parte chi difende il patrimonio pubblico dall’altra chi sfascia tutto. Da una parte gli “intoccabili” dall’altra quelli che da sempre pagano per le proprie responsabilità e strapagano per l’impunibilità altrui. Perché a sentire dai racconti dei più, alcuni con l’audacia di divenire pubblici, alla stazione di Perugia Ponte San Giovanni ha imperato la legge del manganello (una vera e propria mattanza con carne umana) così come la legge dell’ottusità (biglietti negati fino all’ultimo senza valide ragioni) ha innescato i primi incidenti alla stazione di Terni. Perché non si possono trattare ragazzi colpevoli di aver tirato un sasso al pari o peggio dei mafiosi da 41 bis, perché non si possono arrestare 14 persone per essersi incappucciate, perché non si possono criminalizzare, con tanto di show televisivo, 14 ragazzi colpevoli di aver “resistito”, perché non ci può essere dialogo fin quando ci sono 14 “ostaggi” in gabbia. Perché le forze dell’ordine dovrebbero prevenire per evitare e non pestare per poi arrestare. Perché non si può diventare vittime sacrificali della pratica dei due pesi e delle due misure attuata con tanto di scaricabarile dalle questure di Perugia e Terni in occasione dei due derby.. Perché i “rimedi” non possono essere peggiori dei “mali” Perché anche dalle semplici cronache ufficiali si evince come a Roma mentre si assisteva impotenti alla parata nazifascista della curva lazial/romanista, le forze di polizia davano il massimo per reprimere, al di là di ogni senso dello Stato e contro ogni senso del pudore, le “zecche” livornesi con particolare propensione verso la corporalità femminile. In pratica un remake, in piccolo, del vergognoso spettacolo inscenato 4 anni fa in quel di Bolzaneto.Come al solito tutto evitabile (compresa l’apologia del nazifascismo) con un po’ di buonsenso e con una gestione dell’ordine pubblico non ispirata da “sentimenti” di rancore, vendetta e arbitrarietà più totale. Ma si sa, viviamo in un paese dilaniato dalle bombe in piazze e stazioni. Un paese che, in tempi più recenti in quel di Genova, ha pensato di far tornare a ragione i contestatori globali ricorrendo ad una violenza cieca ed assoluta. Un paese in cui alcuni organi di polizia pensano di essere ancora al servizio del duce (non Lotito ovviamente). In un paese così risulta difficile affrontare con onestà e trasparenza i fenomeni sociali (non solo gli ultras) sistematicamente declassati dal potere a meri problemi di ordine pubblico con tanto di gogna mediatica. In particolar modo ciò risulta vero nei momenti di acuta crisi dei governi al comando. Le parole di Pisanu stanno lì infatti tanto a distogliere l’attenzione pubblica dagli affanni della maggioranza quanto e soprattutto a sottolineare come, dopo il fallimento dell’escalation repressiva fatta di diffide, firme e arresti differiti, con le dovute proporzioni, si sia di fronte alla “soluzione finale” per gli ultras, di fronte ad una estinzione comandata dall’alto. In risposta a tale disegno “purificatore”, a noi figli di un’altra storia e di un’altra cultura non rimane che tenere alta la testa impugnando ben stretta in mano la bandiera della dignità.
Resistenza Ultras
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Viva gli ultras di orientamento comunista!
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Più comunisti negli stadi d'Italia! Wednesday, Apr. 20, 2005 at 3:14 PM |
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>Come al solito tutto evitabile (compresa l’apologia del >nazifascismo) "con un po’ di buonsenso e con una gestione >dell’ordine pubblico non ispirata da “sentimenti” di >rancore, vendetta e arbitrarietà più totale".
Condivido l'esattezza del resoconto complessivo. Sono meno d'accordo sull'analisi che porta ad appellarsi al buonsenso dei macellai. Questo errore è inevitabile quando si perde di vista il centro della questione: la repressione degli ultras di sinistra è un aspetto particolare del il conflitto tra classi sociali, in particolare tra borghesia imperialista e proletariato.
Viva gli ultras di orientamento comunista! Più comunisti negli stadi d'Italia!
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ma se so' deficenti !
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orsoinkazzato Sunday, May. 01, 2005 at 4:51 PM |
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Ma che stiano in galera se so' deficenti ! Che cazzo significa andà a sfascià la stazione e fa atti de vandalismo ? Che cazzo c'entra il comunismo, la politica, ecc.. questi so' solo deficenti e vandali e noi dovemo aiutalli ? La prossima volta se s'incazzano scocciassero la propria capoccia bagata contro una parete de casa anziché fa i cretini pe strada !!!
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Quale dignità?
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guido Thursday, May. 05, 2005 at 8:41 PM |
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Non ho capito bene di quale dignità stiano parlando i compagni ternani, che ho sempre stimato per le loro coraggiose prese di posizione sugli spalti e fuori dallo stadio. Non lo capisco perché io personalmente ho avuto la mia auto parcheggiata alla Stazione di Ponte San Giovanni distrutta da loro con danni per me incalcolabili visto che sono un precario di merda e non credo che nessuno si faccia vivo per risarcirmi i danni con dignità. Quindi scusate almeno la dignità di stare zittini e chiedere scusa alle persone danneggiate che non hanno un cazzo a che vedere né col calcio, né con la repressione, né con la polizia o i fasci. Almeno questa io la considero dignità, quella che dicono loro mi riempie di rabbia.
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ma andate a casa.
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Ultrà Monday, Mar. 20, 2006 at 7:21 PM |
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Ma tutto questo articolo smielato dovrebbe muoverci a compassione?? non c'entra assolutamente niente il discorso della repressione (che è giusto se usato nel GIUSTO contesto) con il discorso dei tifosi della ternana a cui si fa riferimento. NON ESISTE UN MOTIVO AL MONDO per cui uno può sfasciare roba che TUTTI NOI PAGHIAMO visto che siamo comunque cittadini di un paese, ma soprattutto NON ESISTE UN MOTIVO AL MONDO per sfasciare macchine di poveracci che non c'entrano nulla con il calcio, con gli ultras, o con qualunque altra cosa interessi chiunque altro! I veri ultras non sfasciano la roba degli indifesi e poi scappano a gambe levate quando si trovano di fronte chi li può salassare come si deve!! I veri ultras portano rispetto!!! Per cui evitiamo di dire cose che non stanno ne in cielo ne in terra; è giusto che quelli la paghino, e anche cara.
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