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Amnistia e indulto: non vogliamo che sia l'ennesimo dibattito a vuoto!
by Federazione Nazionale dell'Informazione dal c Thursday, Apr. 21, 2005 at 12:42 AM mail:

Da cinque anni a questa parte l'amnistia e l'indulto tornano ciclicamente nell'agenda politica e, quindi, anche nelle notizie dei giornali e nelle discussioni degli "interessati": nelle aule parlamentari, dentro il carcere, fuori da entrambi.

Nel 2000 se ne parlò in relazione al Giubileo e alla mobilitazione di un Cartello di Associazioni che proposero un "Piano Marshall" per chi fosse stato scarcerato; nel 2002 grazie alla visita del Papa in Parlamento; l'estate scorsa a seguito delle proteste dei detenuti; adesso sull'onda emotiva della morte di Giovanni Paolo II e della provocazione di Marco Pannella.

Cinque anni di attese e disillusioni. Oggi la maggior parte dei detenuti ha perso anche la voglia di sperare. Nelle carceri si cerca di pensare e di parlare il meno possibile di "indulto". (Dell'amnistia se n'è sempre parlato poco, perché comunque riguarderebbe soprattutto chi sta fuori dal carcere).



La Federazione Nazionale dell'Informazione dal carcere e sul carcere, riunita a Firenze il 16 aprile 2005, ha deciso di intervenire nel dibattito in corso (e alla vigilia della conferenza dei capigruppo, convocata dal Presidente del Senato per accertare se esistano le condizioni per avviare l'iter della proposta di legge su amnistia e indulto) con un contributo che va su due versanti:



1. Una informazione corretta e comprensibile



a) L'approvazione, da parte del Parlamento, di un provvedimento di amnistia o indulto è difficilissima. L'articolo 79 della Costituzione prevede che siano concessi ".con legge deliberata a maggioranza dei due terzi dei componenti di ciascuna Camera, in ogni suo articolo e nella votazione finale". Vuol dire che 440 deputati (su 660 eletti) e 220 senatori (su 330 eletti) devono votare a favore: ogni assenza, o astensione, equivale a un voto contrario.

Queste regole, introdotte 13 anni fa (con la Legge Costituzionale n° 1 del 6 maggio 1992), hanno da allora impedito la concessione di indulti o amnistie (il cosiddetto "indultino" è una legge ordinaria e ha richiesto una maggioranza del 50% dei votanti).

b) La sola amnistia avrebbe un effetto pressoché nullo sull'affollamento delle carceri. Anche nell'ipotesi più favorevole, cioè che ricomprenda tutti i reati con una pena massima prevista di 5 anni, sarebbero esclusi, ad esempio, la detenzione di droghe "leggere" e il furto aggravato (tutti i furti sono "aggravati".), punibili con pene fino a 6 anni. E, di solito, in carcere si entra per reati come questi, o più gravi di questi; solo raramente per reati più lievi.



2. Un approccio sociale ai problemi penali



a) I problemi del carcere sono tali e tanti da richiedere una decisa svolta nelle politiche penali. L'amnistia - indulto dovrebbe quindi essere il primo passo di una strategia per l'umanizzazione delle pene e la reinclusione delle persone emarginate. Non deve essere considerata una "scappatoia" per ridurre momentaneamente l'affollamento delle carceri e il carico di lavoro dei tribunali. È fin troppo facile prevedere che, se non vengono predisposte adeguate misure di accoglienza e di sostegno al reinserimento per le persone scarcerate con l'indulto queste tornano presto in cella: la prevenzione della recidiva e, quindi, il perseguimento della tanto invocata "sicurezza" si ottiene attivando l'associazionismo, il privato sociale, gli enti locali, per sostenere chi esce dal carcere.

b) L'amnistia e l'indulto oggi non sarebbero "atti di clemenza", ma "atti di giustizia". Non rappresentano la "resa dello Stato" (come dichiara qualche rappresentante politico) bensì il necessario riequilibrio di pene eccessive, unicamente retributive, lontane dall'essere occasioni per il recupero sociale delle persone condannate.

c) L'indulto dovrebbe essere applicato a tutti i condannati, senza escludere alcun tipo di reato. Sarebbe una discriminazione immotivata: chi ha commesso un reato grave ha già ricevuto una pena commisurata (e il 4bis gli rende più difficile l'accesso alle misure alternative.), non verrà scarcerato per effetto dell'indulto, casomai potrà avere una "piccola" riduzione della condanna. Qualcuno propone anche di escludere i reati "di allarme sociale", oppure quelli "odiosi". Ma quali sono questi reati? Potrebbero essere tutti o nessuno, dipende da come viene presentato un certo fenomeno: l'estate scorsa, ad esempio, i piromani erano diventati il "nemico pubblico" numero uno, le condanne per gli incendi dolosi elevate fino a 10 anni. adesso nessuno ne parla più.

d) L'amnistia e l'indulto non sono una "merce di scambio", non devono essere barattate con l'inasprimento delle pene per i recidivi (previsto dal pdl Cirielli-Vitali) e i tossicodipendenti (pdl "Fini"). Se succedesse questo, da una parte uscirebbero con l'indulto 10-15.000 detenuti e, dall'altra, ne entrerebbero il doppio per effetto della nuova stretta repressiva.



Oggi, mercoledì 20 aprile, in modi diversi, le realtà aderenti alla Federazione pongono in essere iniziative di sollecitazione al Parlamento e alle forze politiche sul disagio del carcere e la necessità di risposte che partano dall'amnistia-indulto ma, assieme, aprano una nuova stagione di riforme e cambino rotta rispetto alle politiche securitarie e di tolleranza zero sin qui seguite.



Aderiscono alla Federazione Nazionale dell'Informazione dal carcere e sul carcere


Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia

Ass. "A.V.P. - Volontari Penitenziari" (Firenze)

Ass. "Arci Ora D'Aria" (Roma)

Ass. "Arci Ora D'aria" (Terni)

Ass. "Articolo 17" (Roma)

Ass. "G.A.V.A.C" (Viterbo)

Ass. "Granello di Senape - Ristretti Orizzonti" (Padova)

Ass. "Gruppo Abele" (Torino)

Ass. "Gruppo Calamandrana" (Milano)

Ass. "Gruppo Volontari Carcere" (Lucca)

Ass. "Icaro" (Udine)

Ass. "Il Soffio Onlus" (Treviso)

Ass. "L'Altro Diritto" (Firenze)

Ass. "La Fraternità" (Verona)

Ass. "Sannio Solidarietà" (Benevento)

Ass. "Società Informazione" (Milano)

Ass. "Usabile" (Catanzaro)

Ass. "Utopie Fattibili" (Vicenza)

Ass. "Vic-Caritas" (Roma)

Ass. "Vol.Ca" (Brescia)

Ass. "Zona Franca" (Cremona)

Ass. Papillon Rebibbia Onlus (Roma)

Centro Giovanile "La Bulla" (Roma)

Consorzio "AgeSol Onlus" (Milano)

Consorzio "Technè" (Forlì-Cesena)

Coop. "AltraCittà" (Padova)

Coop. "Frontiera Lavoro" (Perugia)

Coop. "Il Pioppo" (Napoli)

Redazione di "Carte Bollate" (Milano - Bollate)

Redazione di "Controsenso" (Mantova)

Redazione di "Garçon" (Roma-Casal del Marmo)

Redazione di "MicroCosmo" (Verona)

Redazione di "Prospettiva Esse" (Rovigo)

Redazione di "Ragazze Fuori" (Empoli)

Redazione di "Sosta Forzata" (Piacenza)

Redazione di "Spiragli" (Opg. Montelupo Fiorentino)

Redazione di "Uomini Liberi" (Lodi)

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indulto-adesso o mai piu'
by carmine Wednesday, Nov. 30, 2005 at 7:34 PM mail: carmine@studioel-da.191.it

Dopo tante leggi che depenalizzano alcuni reati come il vilipendio alla bandiera Italiana,voluto dagli amici del Guardasigilli Castelli,la Cirielli,trasformazione del falso in bilancio, e altre ancora.
A peggiorare poi la situazione vi è anche la possibilità di COMMISSARIAMENTO della Giustizia Italiana da parte del Consiglio d'Europa, in quanto nel IV rapporto annuale le informazioni fornite non corrsipondono alla situazione reale dello stato sulla Giustizia in Italia.
Per salvare lo stato della giustizia è necessario intervenire dando la Grazia a Sofri e contestualmente fare il Provvedimento di indulto sino a 2,5 anni, amnistia sino a reati che prevedono 5 anni.
Ricordiamo l'atto di clemenza chiesto dal Papa Giovvani PAOLO II, il sovraffollamento delle carceri, le malattie, la protesta delle guardie penitenziarie, ecc,ecc, tutti motivi essenziali per arrivare allaa forma di INDULTO.
Diversamente si avrebbe un trattamento di disparità tra cittadini che vivono uno stato di libertà ristretta continuano ad essere trattati come le bestie senza umanità.
Ritengo che il Ministro Castelli debba valutare una situazione che giorno per giorno varia di conseguenza le dichiarazioni fatte un mese fà non valgono oggi.
Un ravvediemnto può arrivare da parte del Ministro Castelli, auguro a tutti buon lavoro.

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indulto e Giustizia
by Barbero Luigi Wednesday, Aug. 09, 2006 at 11:28 AM mail: barberoluigi@liberofree.it

Non sono d'accordo con la promulgazione dell'indulto perchè la ritengo una forma di debolezza della Società nei confronti di chi ha causato dei danni alla stessa. Si "premia" chi ha commesso delitti più o meno rilevanti penalmente....ma se qualcuno lascia la macchina in sosta vietata la multa è da pagare per intero e senza sconti nè senza investimenti (13 ml. di euro) per il cosiddetto "reinserimento sociale". Detto per inciso, sono convinto che il reinserimento avverrà almeno per l'80% dei detenuti liberati. Ma sarà solo un reinserimento in carcere.

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