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mayday print / novara
by wild wild west Thursday, Apr. 28, 2005 at 8:39 PM mail:

il contributo della rete west end / novara precaria all'euromayday special print di wild wild west

more info: http://radiohacktive.org

*****

Phonetika è un call center dove sono impiegate circa 1500 persone, in prevalenza giovani, quasi tutte con contratto di collaborazione a progetto
Phonetika si occupa di telemarketing su tutto il mercato europeo, per conto di aziende terze [soprattutto Telecom Italia]
Phonetika è situata nell’area ex-Rotondi, dove un tempo sorgeva una fabbrica tessile e ora sono ospitate attività del terziario [uffici pubblici e entertainment]
Phonetika aprirà nel mese di maggio un altro call center con 500 dipendenti [destinati ad aumentare] a Trino Vercellese
Phonetika è una via di passaggio per studenti e [neo]laureati
Phonetika è un limbo

*****

A Novara, se hai tra i 18 e i 25 anni, o hai lavorato a Phonetika, o stai lavorando a Phonetika, o prima o poi lavorerai a Phonetika. Noi definiamo questa condizione come il [ri]ciclo di Phonetika.

L’operatore di Phonetika è un lavoratore autonomo. L’autonomia si manifesta nel problem solving. La mansione è vendere. Non importa come. E’ l’adattabilità dell’intelligenza dell’operatore a essere messa a produzione, nel momento in cui si deve relazionare con soggetti diversi tra loro. La facoltà linguistica, le abilità teatrali, le capacità relazionali sono alla base di questo processo. La lingua è il contatto: la parola l’unità di base del lavoro. La finzione è il contesto: mentire con il sorriso sulle labbra aiuta a vendere. La flessibilità è la struttura: le mansioni possono cambiare da un giorno all’altro. Il telemarketing è sartoria della parola: il prodotto è confezionato in base al cliente. Il cliente va investito di immaginari, di miti. A lui bisogna strizzare l’occhiolino in segno di ammiccamento. Il cliente va ascoltato, curato: ogni individuo ha bisogno di relazioni sociali. La capacità di relazionarsi dell’operatore è il valore aggiunto del processo di produzione dentro al call center. I migliori venditori hanno relazioni sociali quasi esclusivamente sul luogo di lavoro. Ma la capacità di relazionarsi con gli altri non è ricreabile da un corso di formazione, è il frutto della cooperazione sociale.

L’operatore di Phonetika è un lavoratore subordinato. I tempi di lavoro ne sono l’indicatore, la struttura di comando l’esemplificazione. La catena di comando passa attraverso i supervisori. I supervisori sono prevalentemente ragazze. Ogni squadra sottoposta al supervisore deve garantire un numero di vendite minimo, che viene raggiunto con minacce, ricorsi alla competizione tra colleghi, insulti e appelli alla propria coscienza. E la logica del senso di colpa e del gioco di squadra penetra. Se ciò non bastasse, ci sono comunque altri operatori, addetti al controllo: customer satisfaction, ascolto delle chiamate, verifica del tempo trascorso al telefono. Le relazioni sociali dentro a Phonetika sono rigide.

L’operatore di Phonetika ha un’ottica è di breve periodo. A pochi interessa passare da un contratto di collaborazione a uno dipendente, perché lo scotto da pagare sono due euro all’ora da destinare all’INPS. E lavorare a Phonetika ha un senso solo per il ca$h. La rotazione degli operatori è altissima. Se non vendi, sei licenziato. Se vuoi le ferie, devi licenziarti. Se ti ammali, se licenziato. Se non riesci più a tollerare l’ambiente, devi licenziarti. L’opzione di uscita rappresenta lo strumento di rifiuto del lavoro. L’operatore di Phonetika è un lavoratore usa e getta. Dietro di lui, schiere di altri potenziali operatori. Siamo tutti [potenziali] lavoratori di Phonetika.

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anteprima
by wild wild west Thursday, Apr. 28, 2005 at 9:01 PM mail:

anteprima...
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l'albero della vita
by io Thursday, Nov. 24, 2005 at 11:16 PM mail:

sisi parliamo di phonetika... ma ora per i troppi nodi si chiama phonemedia... ma il succo è lo stesso
ma spero davvero che nessuno dei lettori caschi nella trappola-setta dell'albero della vita... lì madiafriends e quindi mediaset la fanno da padrone.
una sorta si setta piramidale, di centri per utenti psichiatrici e di comunità per minori (ultima quella di oleggio (novara) che si stanno espandendo a macchia di leopardo in tutta italia sfruttando, pretendendo e facendo il lavaggio del cervello a tanti operatori appena laureati (media 25-27 anni) che pur di lavorare, vengono abituati non ad annuire con la testa, ma proprio a rispondere ad alta voce a risposte di gruppo tipo vero o falso? se rispondi si o no non va bene... frasi tipo l'albero della vita deve entrare anche nella vostra vita personale... o chi aderisce al nostro modo di pensare è ok altrimenti (non lo è) è meglio che si ritiri...
un esperienza allucinante con gente fuori di testa che non auguro a nessuno, specialmente per il fatto che le notti non vengono pagate per intero ma solo poche ore... tanto si dorme! ed agli utenti chi ci pensa? la "formazione" dei fine settimana a perugia che è obbligatoria ma non retribuita se no il lavaggio del cervello a chi lo fanno?
quindi un consiglio a tutti quelli che operano nel sociale: non ci cascate!
sperando di salvare qualcuno da questa setta saluti da chi ci è cascato ma è venuto fuori dal tunnel
b.b.

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