Castelli: “Le carceri italiane non sono affatto al collasso, anzi va tutto bene”.
“Le carceri le ha riempite la sinistra”.
“Le carceri non sono una topaia, e’ un complotto della CGIL”.
“I radicali sono dei cattivi maestri che incitano i carcerati alla rivolta”
(Anche il papa era un cattivo maestro?)
60 detenuti si sono suicidati dall’inizio dell’anno, e siamo solo ai primi di maggio. I suicidi nei carceri italiani sono 20 volte di piu’ che fuori. “E non sono da annoverare tra i suicidi in carcere i decessi avvenuti in autoambulanza o in ospedale, anche quando immediatamente successivi e consequenziali al tentativo di togliersi la vita attuato in cella”. “Molti tentativi di suicidio falliti vengono catalogati sotto la voce generica di autolesionismo. I tentativi di suicidio riusciti sono in genere quelli per soffocamento: ci si uccide per impiccagione o per asfissia usando sacchetti di plastica. Il 60% dei detenuti si uccide nei primi 12 mesi di detenzione, quasi un terzo nel primo mese. A uccidersi sono soprattutto detenuti in attesa di giudizio, imputati di reati minori, senza reati precedenti, nuovi del carcere. I soggetti a maggior rischio sono quelli che hanno gia’ tentato di uccidersi, sono giovani, non abituati al trauma del carcere, cittadini in presunzione di innocenza.“ “Carceri affollate, condizioni igieniche spesso pessime, carenza di personale medico, di psicologi, d’educatori. In Italia, 21.058 detenuti vivono in 63 istituti le cui condizioni d’affollamento sono intollerabili (dati del ministero di Grazia e Giustizia). “A San Vittore non vi sono medicine adeguate, dalla semplice emicrania-raffreddore-influenza fino alle patologie più complesse; la “sostituzione” dei farmaci è ormai diventata prassi comune (nei detenuti-pazienti diabetici, l’insulina animale viene regolarmente sostituita con quella sintetica provocando alterazioni del metabolismo); per i detenuti con patologie particolari e’ difficile o impossibile farsi arrivare dall’esterno cure necessarie anche se a proprio carico per lungaggini burocratiche.” “A San Vittore 30 detenuti diabetici, hanno rischiato complicazioni estreme perche’ mancava l’insulina, mancano salva-vita, Castelli ha tagliato ogni attività specialistica (diabetologo, chirurgo, infettologo, pneumologo, oculista, dermatologo, dentista, ortopedico)”. “Castelli ha ridotto la spesa destinata al carcere e alla sanità carceraria, mancano agenti, educatori, medici, psicologi e volontari.” Un malato terminare di AIDS e’ stato scarcerato quando era in coma. Quelle carceri che l’indegno Castelli defini’ ‘Hotel 5 stelle’ pagano un orrendo tributo di morti. Riusciremo mai a vedere a Sulmona qualcuno dei corrotti politici? Magari in una cella 3X2 per sei persone?
http://www.abuondiritto.it/dettagli.php?ID=5011
http://www.ildue.it/Temi/Salute/PaginaTSalute.asp?IDPrimoPiano=847
Dostojevski: "La qualita’ della societa’ si misura dalla qualita’ delle sue prigioni"
Nel 2004:
87% I detenuti italiani che vivono in condizioni non regolamentari (49.529 su 54.237)
La capienza delle carceri e’ di 41.324 posti, ma il numero di reclusi rimane sempre al di sopra delle 50 mila unità
1 a 3 il rapporto tra detenuti stranieri e italiani. La maggior parte e’ in carcere per spaccio di droga o sfruttamento della prostituzione
30% la percentuale di detenuti sieropositivi, mentre i tossicodipendenti sono il 50%
(Dati presi dalla Famiglia cristiana N.35-2004)
Da Masada n° 103
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