Eraclito, permettimi.
Vorrei solo replicare su due punti, uno è la relazione che sussiste tra "materialismo dogmatico" e "spiritualità". E l'altro è il problema delle cosiddette "religioni sincretiste" di cui è piena la Storia (vedi Gnosticismo, Sufismo o Merkabah).
Gli ideali della rivoluzione francese "materialista dogmatica" sono stati anche gli ideali della Massoneria cosiddetta "regolare" ossia riconosciuta come continuatrice di correnti storiche (spesso di origini egiziane) che hanno valore "nazionale". Uno degli ideali della Massoneria è appunto il concetto di "Grande Architetto dell'Universo" (oltre all'immortalità dell'anima) e se questi concetti possono sembrare così lontani dalla "Materialità", allo stesso tempo trovano riscontro nello stesso Voltaire, che idealizza la Scienza e la Conoscenza (Gnosi?) quale espressione della "Materia" che assume valore di "costruttrice ed espressione dell'universo". Qui quindi non è più il contrasto materialità-spirito, quanto Massoneria-Chiesa, discorso ben diverso.
Per portare l'esempio a tempi più recenti (e non condividendo l'azione della Massoneria, anche a tematiche che più condivido), mi spetta citare lo studio di diversi scienziati di inizio secolo, tra tutti, per esempio Einstein o Todeschini che riuscirono a comprendere come la Materia potesse essere studiata in base ad elementi prima di allora neanche presi in considerazione o non riconosciuti, vedi poi lo studio dei quanti. Eppure duemila anni prima, la "Scienza Ermetica" dei sacerdoti egiziani ebbe già a dire che Materia era Luce e Suono.
Io penso l'errore generale sia confondere spiritualità con Dio. Che tutte queste correnti siano "spirituali" in quanto si riconoscano come tali, non credo (parlo di Einstein, della relatività e di quant'altro), ma senza ombra di dubbio vi è un profondo sostrato spirituale.
Alla stessa maniera la psicologia, nel novecento , ha sostituito, per esempio, le credenze esoteriche, semplificandole o nei rapporti io-altro (pragmatica) o nel rapporto Io-Sè (psicoanalisi). E ho semplificato molto.
Ma parlerò di un'ultima cosa riguardo quella che tu definisci "confondere il significato di antiche religioni", innanzitutto non so bene cosa intendi per "antiche religioni", quando anche la stessa Gnosi, o il Tantra o la "scienza ermetica" sono costrutti di millenni fa, ma in ogni caso non credo sia giusto parlare di stravolgimento, io parlerei più di due cose, una è la creatività (quindi libertà) e l'altra è la comprensione.
Nel primo caso, vedi Spare, Crowley sino allo stesso Orryelle, assistiamo ad un "tingere la tela della vita", come direbbe Nietzsche, ossia l'uomo crea da sè i duoi Dei e le sue teorie che possano aiutarlo nel suo stesso superamento (superamento delle costrizioni, dei blocchi psicologici, dei condizionamenti...) anche grazie ad una nuova mitologia, nell'altra direzione notiamo un tentativo di spiegare in termini che tu chiameresti "materialisti dogmatici" (a sto punto dico io, presunti tali) certi impulsi che hanno generato certe religioni, credenze o pratiche. Questa, da Jung a oggi, credo possa essere chiamata psicologia senza storcere troppo il naso.
Prima ho citato tre grossi movimenti esoterici, la Gnosi (cristiana), il Sufismo(islamica) e la Merkabah (ebraica) è incredibile come queste tradizioni così lontane nelle "pratiche ufficiali" trova un forte contatto in piani più mistici.
Io non mi limiterei solo perchè dico di essere comunista o anarchico di studiare il lato nascosto nell'uomo, una limitazione è pur sempre un peccato contro l'uomo (è questa è una teoria della Merkabah!), libertà significa anche sapere andare oltre una fenomenologia condizionata.
Faccio sempre l'esempio degli eschimesi che vedono diverse tonalità di bianco, non è un caso, vivendo nella neve hanno acquisito queste abilità. Non conosciamo così tanto l'uomo, eppure l'uomo siamo noi. Orryelle non si pone il problema di mischiare, lui fa, è un artista. Perchè dovresti limitare la sua Arte? , cosa ti ha toccato?
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