Libertà per Salvatore, Saverio e gli altri compagni di Lecce
A quanto pare è diventata una moda. Una moda che servi in toga e in divisa amano seguire. Per questo in tutta Italia Procure e sbirri si trovano la loro associazione sovversiva da perseguire: d'altronde come possono giustificare il loro "lavoro" senza un 270bis d'ordinanza? Stavolta è toccato a Lecce, e così 5 compagni anarchici si ritrovano privati della loro libertà! Le motivazioni sono le solite: aver costituito, organizzato e partecipato ad un'associazione sovversiva con finalita' di eversione dell'ordine democratico. Ma i veri motivi sono altri, e cioè l'aver manifestato solidarietà attiva con i fratelli immigrati rinchiusi in quei lager denominati CPT in attesa di espulsione a causa di quel reato gravissimo, che è la fuga dalla fame e l'entrata in Italia alla ricerca di un tozzo di pane per sè e i loro familiari. Non piangiamo nè ci lamentiamo per gli arresti di questi compagni, d'altra parte sappiamo che anche loro non ci chiedono piagnistei e lamentazioni: sono e siamo abituati al fatto che lottare contro questo sistema criminale della fame, del carcere e della guerra non ci può portare ad altro che alla repressione. Noi lotteremo per la libertà dei compagni di Lecce nel solo modo che conosciamo: continuando dovunque la loro battaglia di libertà e giustizia. Sappiamo che questo comporta dei rischi e ci espone al solerte interessamento dei servi dello Stato, ma andremo avanti: non potranno arrestarci tutti ed alla fine verrà il dì della riscossa. Noi non dimentichiamo. Libertà per i compagni di Lecce Libertà per Francesco e gli altri indagati di Pisa Liberi tutti.
L'avamposto degli Incompatibili
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