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Referendum Pma: diamo un salutare schiaffo alla chiesa, falsa e ipocrita.
by mazzetta Monday, May. 16, 2005 at 8:11 PM mail:

Quando il voto ha molti significati.

Referendum Pma: diam...
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I prossimi referendum sulla legge sulla procreazione assistita potrebbero essere una buona occasione per mandare un forte segnale al cattolicesimo italiano, ed alla sua smodata tendenza ad ingerire nella vita del paese.
Grazie alla vacanza di una cultura genuinamente laica, la caduta del comunismo ha provocato, in Italia, l’aumento dell’influenza e della pressione delle elite cattoliche sulle istituzioni repubblicane. Approfittando del relativismo morale tanto condannato, il lobbysmo cattolico ha assecondato ogni governo negli ultimi 15 anni in cambio di prebende e vantaggi.
Mentre la percentuale dei praticanti cattolici precipitava durante il papato di Wojtyla, in realtà cresceva la morsa del clero secolarizzato sulle istituzioni italiane, quelle religiose come quelle istituzionali ed economiche.
Mentre Wojtyla si spacciava per il pastore dei giovani semplicemente inanellando lunghissimi giri promozionali attorno al globo, il felpato clero romano ha fatto terra bruciata in caccia di potere e denaro.
Durante l’ultimo papato, il clero italiano ha evitato di esporsi politicamente, preferendo un’azione più sotterranea quanto subdola. Mentre il papato gridava contro il consumismo ad uso e consumo di un riposizionamento strategico dell’immagine del cattolicesimo, il clero si occupava di monetizzare, aggiornando tecniche di marketing e lobbysmo. Nel nostro paese, approfittando del confuso quadro politico, il fenomeno ha assunto dimensioni tanto estese quanto assolutamente da condannare.
Intendiamoci, qualsiasi insieme sociale ha il diritto di organizzarsi per tutelare i propri interessi, ma la cosa assume dimensioni completamente diverse quando questo gruppo agisca in danno della collettività, pretendendo al contempo di porsi come baricentro morale.
Il florilegio di santi di pessimo gusto, la commercializzazione di massa di prodotti come Padre Pio, ormai diffuso ed onorato come i nani da giardino, ormai capace di sostituire il corno antisfiga nel cuore di molti automobilisti, non sono fenomeni naturalmente generati dalla devozione; ma portano con chiarezza l’impronta della speculazione economica e dell’impiego massiccio di tecniche di marketing.
Il gadget, il film, l’album delle figurine, immagini, statuette, articoli promozionali su ogni testata; nulla è lasciato al caso. E’ la chiesa del potere temporale, in questa epoca identificato nella quantità di denaro della quale si ha il controllo; la chiesa mercantile contro la quale Lutero gridò il suo sdegno, è la chiesa dei chierici, della quale i fedeli sono ormai tornati definitivamente gregge.
Anche recentemente, l’invadenza cattolica ha procurato gravi danni al nostro paese; dal caso della legge sulla fecondazione assistita, all’assunzione di qualche migliaio d’insegnanti di religione, fino all’infiltrazione del sistema sanitario nazionale e alla partecipazione a pagine oscure della finanza nazionale; una volta l’Ambrosiano, oggi le manovre della Bpl.
Una chiesa vigliacca, una chiesa che mentre armeggia con il denaro spande parole sagge irridendo i creduloni, costretti a comprare il pacchetto completo; agli sfortunati capita di credere e di dover ubbidire, pagare per credere; non molto diverso dai meccanismi usati da Wanna Marchi che, infatti, lucrava alla grande.
Nascosta dietro un prete antimafia, la curia siciliana ha in pratica dirottato il servizio sanitario dell’isola verso l’obiezione all’aborto quasi totale, i medici obiettori non fanno carriera senza il placet curiale; il presidente dell’ARS siciliana Cuffaro sfila con contorno di sottane e di madonne e sorride assicurando che la mafia non esiste, ed il don, beffardo, accanto a lui benedice.
Il primo ministro italiano, che si spaccia per benedetto dal signore, esibisce zie e benemerenze da timorato di Dio, appare sempre circondato di prevosti dalla dubbia moralità, mentre nessuna voce si è mai levata dagli altari contro questo massimo rappresentante dell’immoralità e della spregiudicatezza.
Di fronte al calo del seguito tra la popolazione, la curia italiana si è data agli affari, alla caccia del potere temporale, mentre allo stesso tempo radicalizza la propria dottrina in chiave antimoderna.
La non-novità è che questo avviene attraverso un’azione che fa della doppiezza e della dissimulazione la sua cifra. La storia di un martire della teologia della liberazione assolve il Vaticano dall’aver coperto i suoi assassini; un prete offeso dalla mafia vale a nascondere tutti gli altri preti che, pavidi, tacciono di front all’orrore e ne rafforzano l’influenza.
E’ il pattume che qualche anno fa ci propinava il cardinale Biffi, il vero volto del cattolicesimo; è l’Opus Dei: la mano di ferro che la chiesa porge nascosta dal guanto della misericordia.
E’ la doppiezza di chi da un lato prende i soldi dalla Moratti e dall’altra lamenta lo sfascio della scuola pubblica, di chi chiede maggiori risorse per l’istruzione e sottobanco vilmente trama alle spalle delle teorie di Darwin preferendovi i bambini portati dalla cicogna; la doppiezza di chi prende la parte di malati ed anziani e poi lotta per impadronirsi dei fondi della sanità, di chi accentra il controllo sulle carriere dei medici, tutti; la doppiezza di chi ci dice tutti figli di Dio, ma alcuni un po’ meno; che proclama la sacralità della vita, ma sorvola sui massacri orditi dai propri fedeli; che finge di opporsi al consumismo e poi mette in vendita un orsacchiotto di peluche con paramenti papali a 160 € da vendere in piazza S. Pietro, of course.
I giorni della morte di Wojtyla ci hanno raccontato dell’esistenza di una macchina perfetta per organizzare il consenso e spettacolari adunanze di greggi commossi, abbiamo visto sfilare l’oligarchia vaticana carica d’ori accanto ai peggiori dittatori, abbiamo visto la corsa alla genuflessione della nostra classe politica.
Abbiamo visto il più lungo spot in formato telenovela che la storia ricordi, lo sfruttamento totale dell’agonia di un vecchio e dei sentimenti dei fedeli.
Nelle more dell’elezione abbiamo sentito le flebili voci del cattolicesimo di frontiera chiedere attenzione, il cattolicesimo sul campo che con il suo sudore ed il suo sangue copre le impresentabili verità di un clero occupato a consolidare le proprie sostanze. Flebili ed inascoltate, gente buona per esibirne la santità, mentre esaltandone la modestia si specula sui mercati finanziari o si estorcono oboli a chi ha solo la colpa di voler credere in Dio.
Soldi del demonio, verrebbe da dire, se per conservarli occorre coprire ogni indegnità ed ogni azione della nostra classe politica. Soldi che comprano il silenzio sulle ingiustizie, soldi che trasformano la fede in cieca militanza al servizio d’oscuri interessi. Chi può, vada con la mente agli ultimi vent’anni, e provi a ricordare un alto prelato che condanna uno solo dei tanti pessimi politici italiani o un grande imprenditore; provi a cercare nella memoria una sola conseguenza pratica del grido papale contro la guerra in Iraq, provi a cercare anche il minimo sgarbo diplomatico, o una parola fuori posto, verso quei paesi nei il cattolicesimo convive e ha convissuto con feroci dittature e classi politiche corrottissime.
Questa si chiama doppiezza, la doppiezza e la vigliaccheria di chi sa di aver perso, con la rivoluzione francese, la battaglia dialettica contro la ragione; e che quindi si sottrae al confronto aperto per operare nell’ombra del non detto; di chi non vuole rinunciare a quel potere temporale che pure riconobbe come fonte di ogni disgrazia e primo motore dell’allontamento dalla dimensione mistica e religiosa.
La stessa doppiezza che ha guidato il lobbysmo cattolico a venire a patti con i peggiori elementi della Cdl per ottenere l’orrenda legge per la procreazione medica assistita, e che ora vigliaccamente spinge all’astensionismo per evitare il giudizio dei cittadini.
Il tutto per sostenere una legge che è il trionfo dell’ipocrisia, alla faccia del proclamato schierarsi contro il relativismo del nuovo pastore d’origine tedesca, davvero tutto d’un pezzo; una legge che grida alla sacralità dell’embrione per attaccare, ancora una volta, i fondamenti della legge sull’aborto. Una bassezza inaudita, possibile solo grazie all’abbassamento delle difese preposte alla laicità del nostro Parlamento nel polverizzato quadro politico e alla diffusione dall’ignoranza e dell’opportunismo tra gli eletti.
Dagli eredi del comunismo ai neofascisti è una sfilata continua a baciare gli anelli cardinalizi, corteggiando pacchetti di votanti in nome dell’apertura ai valori, crisi e conversioni hanno persino colpito diversi noti politici, un dato in clamorosa controtendenza con quello di una popolazione sempre meno praticante.
Quali siano i valori che interessano è chiaro, non è un caso, come leggevo in un commento, che tra l’incredibile massa di reliquie del Cristo conservate in templi e monasteri, l’unica a mancare sia il bastone con il quale questi cacciò i mercanti dal tempio.
Per queste ragioni l’appuntamento referendario diventa l’occasione per l’Italia laica di assestare un salutare quanto sonoro schiaffone alle sottane invadenti, un’occasione per i cittadini laici di ricordare ai fratelli cattolici che devono tenere le manine dei loro pastori, tedeschi o meno, lontane dalle tentazioni dell’economia e della bassa politica.
Il prossimo referendum può essere l’occasione per mandare un segnale forte contro l’incesto tra politica e religione nel nostro paese; un incesto che produce mostri ed oscurantismo, cavalcando l’ignoranza in nome della fede, al fine di imporre anche ai laici ogni genere di libello di medioevale memoria.
Diamo questo schiaffo, senza illuderci che ci porgano l’altra guancia; a volte uno schiaffo al momento giusto conta più di mille discorsi.



mazzetta@reporterassociati.org

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Titolo Autore Data
link l. Thursday, May. 19, 2005 at 4:40 PM
Per curioso l.adamo@reporterassociati.org Thursday, May. 19, 2005 at 4:32 PM
chiesa e marketing materiali Thursday, May. 19, 2005 at 3:43 PM
ma chi e' mazzetta? curioso Wednesday, May. 18, 2005 at 9:42 AM
schiaffi ai preti e ai traditori del popolo! gomunista Wednesday, May. 18, 2005 at 9:01 AM
siiiiiiiiiiiiii schiaffi ai preti Tuesday, May. 17, 2005 at 9:16 AM
Complimenti italiano 124 Monday, May. 16, 2005 at 10:58 PM
bella la foto esteta Monday, May. 16, 2005 at 9:33 PM
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