Cosa ha intenzione di fare il centrosinistra per alleviare le difficolta' delle donne italiane?
L'Italia e' al 45° posto su 58 paesi per la parita' dei sessi, ultima in Europa, le donne sono penalizzate dalla consuetudine, dalla famiglia, dai politici e dalla Chiesa cattolica. L'alternativa lavoro e famiglia non lascia molte scelte; presa dai carichi familiari e dalle difficolta' della crisi strutturale, la donna deve rinunciare quasi obbligata al lavoro fuori casa. Il fenomeno e' vistoso al Sud e si e' aggravato con la crisi economica e la carenza di lavoro. Insomma, la' dove tutti sono penalizzati, la donna lo e' di piu'. Il neofondamentalismo che Ruini sta portando avanti non migliorera' questa situazione e da Ratzinger non ci aspettiamo certo un riconoscimento dei diritti della donna, visti i suoi trascorsi reazionari e fondamentalisti, prettamente misogini. La Chiesa, del resto, esclude la parita' femminile da sempre e, se potesse, incatenerebbe le donne al servizio dentro casa e ad una procreazione infinita, non riuscendo non volendo vederle in modo diverso da dalle inservienti o da delle incubatrici. Il modo con cui ha valutato questo referendum, imponendole con l'astensione una legge punitiva per la donna, come irrevocabile, conferma il suo profondo disprezzo per il corpo, la psiche, la persona e i diritti della parte femminile del mondo. Ma anche i partiti di entrambi gli schieramenti hanno sempre fatto poco o nulla per garantire alla donna almeno un minimo di aiuti per quanto riguarda la sua vita quotidiana, i suoi carichi, l'assistenza ai malati, la cura degli anziani, degli invalidi, dei malati di mente... Mancano gli ambulatori, i day hospital, le scuole materne, la scuola a tempo pieno, un trasporto pubblico sostenibile, leggi che favoriscano le badanti o gli aiuti familiari. Sono in stato di abbandono i diritti e le difese del lavoro, si e' accettata la violenza del precariato, si e' fatto poco contro il mobbing, le molestie sessuali, si disertano persino le cure pediatriche e non si calmierizzano i costi del latte in polvere o dei prodotti per la prima infanzia... La donna che lavora, che e' madre, che ha sulle sue spalle famigliari in difficolta', e' abbandonata a se stessa e lo stato fa finta che essa nemmeno esista. Anche la Bossi-Fini con le restrizioni e le ingiunzioni penosissime e disumane che impone ai migranti finisce col rendere piu' faticosa qualunque soluzione nella famiglia. Il quadro, comunque lo si guardi, e' pietoso. La Moratti taglia il tempo pieno e nulla fa per le scuole materne, elimina anche gli insegnanti di sostegno agli allievi problematici, gli automezzi per portare i bambini a scuola (si pensi ai pulmini che portano a scuola tutti i bambini americani). Gli ospedali dimettono subito dopo il parto, non danno assistenza pre-parto, non permettono assistenza alle prime cure del bambino, scaricano i malati prima possibile anche se sono incapaci di provvedere a se stessi, e vediamo quanto manchino i cronicari, gli ospedali per lunga degenza, i convalescenziari, i centri per le riabilitazioni, i day hospital.... I piccoli ospedali sono stati chiusi in fretta per far cassa a spese della sanita' da mionistri incompetenti o da amministratori ammanicati col le clinche private e i grandi ospedali sono in preda a disfunzioni croniche, con un aumento esponenziale delle malversazioni, dei furti, della malasanita', mentre i malati sono sempre piu' privi di assistenza interna, le infermiere continuano a diminuire e sono sovraccariche di lavoro, ormai si limitano a dare le medicine essenziali, al sud i parenti devono portare al malato anche il cibo e le lenzuola. A tutte le aberrazioni e a tutte le mancanze dello stato deve surrogare la donna, ma, in luogo di un progresso della situazione, assistiamo a un costante regresso e ad un peggioramento progressivo dei servizi pubblici, mentre anche la sinistra sembra piegata alla logica perversa che portera' all'estinzione dello stato sociale. Il governo delle destre si e' guardato bene dal razionalizzare le sue burocrazie (e anzi ha aumentato sia i dipendenti dello stato che i partecipanti del governo), non ha nemmeno cercato di razionalizzare gli sprechi o di vigilare su furti e imbrogli, e anzi ha premiato gli amministratori piu' furbastri e meno onesti, persino quelli piu' inquisiti, permettendo loro di rubare a piu' alto livello, e, per salvare i gadagni illeciti di costoro, ha infierito sullo stato sociale e sulle strutture di assistenza alla famiglia. Gli ultimi tagli di Berlusconi sulla finanziaria incrudeliscono i tagli precedenti e incidono seccamente persino sulle sovvenzioni a quelle strutture di volontariato che aiutano la famiglia in sofferenza (come l'AUSER che soccorre gli anziani, o l'ADAS o l'ANT per i malati terminali), hanno tagliato anche i fondi alle Misericordie per il trasporto dei malati o all'Avis per la donazione di sangue. Del resto Berlusconi ha sempre detto che "I volontari sono fuori di cervello" e ha manifestato piu' volte la sua incompatibilita' con chi offre la propria opera senza cercarne un profitto. Visto che il profitto e' l'unico dio di costoro, abbiamo dovuto vedere con disgusto la campagna di infamazione fatta dai suoi giornali sui volontari in Irak, trattati come criminali. Berlusconi si e' servito della Croce Rossa in Irak solo come alibi per giustificare la missione petrolifera italiana e perche' sperava che Scelli gli garantisse voti politici, calcolo che poi si e' rivelato errato, vista anche la personalita' francamente odiosa di Scelli. C'e' stato addirittura un tentativo (per ora fallito) di trasformare la Croce Rossa in un bacino di propagandisti politici per Forza Italia, la famigerata "Onda azzurra". Siamo pieni di critiche verso questi comportamenti inqualificabili che mostrano come la pieta', la compassione, la partecipazione umana siano del tutto assenti nella Cdl. La parola d'ordine e' stata, in modo scellerato, la privatizzazione di tutti i servizi, privatizzazione che, ancora nella situazione critica attuale, viene sbandierata da Brunetta come il toccasana di tutti i buchi di bilancio e che non servira' a sanare la situazione economica, alzando i costi dello stato, mentre rendera' ancora piu' costosa e faticosa la vita delle classi medio-basse e in particolare la vita delle donne. Aspettiamo ora (con giusto scetticismo) che il centrosinistra mostri un cambiamento di rotta per questo andazzo disgustoso e ricordiamo ancora una volta che piu' di meta' dell'elettorato e' costituito da donne e che queste stanno gia' sopportando carichi pesantissimi e si sentono gia' abbastanza abbandonate e disprezzate dalle destre. Pensiamo che sia veramente ipocrita propagandare tanto la famiglia come mattone base della societa' e poi, subito dopo, gettarsela dietro le spalle e abbandonarla a se stessa. Troppe volte abbiamo visto promesse elettorali ripiegate e messe nel cestino subito dopo il voto, mentre ingenti capitali venivano trovati e dilapidati per saziare gli appetiti dei nuovi rampanti. Se il mondo della politica e' prevalentemente maschile, non lo e' per caso. Forse questo modo di fare politica non piace affatto alle donne, e, per la loro ripulsa ai giochi del potere e alle spudorate compromissioni di queste fazioni che spesso di politico non hanno nulla, esse vengono espunte dalla politica prima ancora di poterci entrare. Ma, se la societa' non riprendera' nuovamente in se' i valori della cura e della protezione, che sono valori prettamente femminili (chiunque le esprima,uomo o donna), tutte le dichiarazioni di difesa della vita, che vengono sbandierate adesso da piu' parti, risulteranno solo una montagna di bugie. Una profezia di papa Giovanni parla di una nuova era in cui prevarranno i valori femminili: "La nuova era sara' quella delle donne", dice il Papa buono, quello che chiamo' Dio "Madre". Ma per ora ne' questa politica italiana ne' questa Chiesa cattolica sembrano realizzare la profezia, in preda a rigurgiti di potere in cui vediamo emergere le prevaricazioni della potenza e non certo quell'amore per la vita che dovrebbe passare per la famiglia e per questo per la tutela della donna e di quello che fa. Non parlate di modestia se non siete modesti! Non parlate di democrazia se non siete democratici! Non parlate di vita se non tutelate la vita! Non parlate di religioone s enon riuscite a capire il bene comune! Non parlate di patria e di bandiera se la riconoscete solo in ideologie astratte a difesa di potenti internazionali! Non parlate di rispetto all'uomo se ne avete solo per il denaro! E non veniteci a parlare di parita' per il mondo femminile se non fate nulla per realizzarla nei fatti! Gli spot elettorali sono ormai grancasse che sbattono nel silenzio del rifiuto della gente. Ma quelli che rifiutano saranno a loro volta rifiutati. Noi donne siamo la maggioranza e alla fine questa maggioranza vi distruggera' se continuate a dimenticarlo.
Viviana
|