L'accusa è di aver ''promosso, costituito e organizzato un'associazione sovversiva, finalizzata al compimento di atti di violenza, con finalità di terrorismo o di eversione''
Cagliari, 19 mag. (Adnkronos/Ign) - I militari del Ros e gli uomini della Digos di Cagliari hanno compiuto finora sette arresti nell’ambito di un’operazione antiterrorismo anarco-insurrezionalista, tuttora in corso, coordinata dal Servizio Centrale Antiterrorismo della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione. Finora sono state effettuate 56 perquisizioni domiciliari, in Sardegna ma anche a Roma, Viterbo, Genova e Foggia. Tra gli arrestati dovrebbero esserci gli organizzatori dell’attentato del 12 giugno scorso ai danni della sede di Forza Italia a Quartu Sant’Elena, nel periodo della campagna elettorale delle ultime regionali.
Secondo quanto apprende l'Adnkronos sono questi i nomi degli anarchici destinatari delle ordinanze di custodia cautelare: Luca De Simone, 25 anni, di Foggia, Carlo Francesco Di Marco, 32 anni, originario di Genova, Vinicio Frigau, 39 anni, nato a Dolianova (Cagliari), Roberto Ladu, 34 anni, originario di Cagliari, Caterina Contu, 34 anni, di Barisardo (Nuoro), Licia Petta, di Cagliari, 46 anni, Paolo Todde, 44 anni, originario di Cagliari.
I sette, appartenenti a un gruppo anarchico di Cagliari, sono accusati di aver ''promosso, costituito, organizzato, diretto e finanziato o comunque partecipato a un’associazione sovversiva, finalizzata al compimento di atti di violenza, con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico, nonché attività di propaganda e apologia sovversiva''.
L’ultima operazione contro l’eversione anarchica risale a solo una settimana fa. Il 12 maggio scorso infatti la Digos di Lecce, in un’operazione condotta in collaborazione con il Servizio Centrale Antiterrorismo e la Direzione Distrettuale Antimafia, aveva arrestato 5 persone accusate di aver promosso, costituito, organizzato, diretto e partecipato a un’associazione finalizzata al compimento di atti di violenza a fini di eversione dell’ordine democratico e di altri gravi reati. Oltre venti perquisizioni erano state eseguite nelle case di altri anarchici nelle province di Lecce, Aosta, Torino, Trento, Trieste, Chieti, Cagliari, Taranto e Catania.
I cinque finiti in manette sarebbero tra l’altro gli autori di alcuni attentati al Duomo di Lecce, degli incendi alle pompe di benzina della Esso, dei danneggiamenti degli sportelli Bancomat di Banca Intesa e di alcuni esercizi commerciali della Benetton, degli attentati incendiari ai danni dell'abitazione della famiglia di don Cesare Lodeserto e gli istigatori di alcune rivolte nel Centro di Prima Accoglienza per immigrati ‘Regina Pacis’ a San Foca di Melendugno, vicino Lecce, di cui il sacerdote era direttore.
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