22/05/2005
Ancora rivolte e sempre più desiderio di libertà. Il Centro di Permanenza Temporanea di Corso Brunelleschi a Torino è da sempre luogo di conflitto senza mediazioni: questo campo di concentramento non è nuovo a episodi di resistenza e ribellione alla repressione e al razzismo di Stato. Le proteste degli immigrati reclusi sono la migliore risposta al terrorismo di Pisanu e all'arroganza degli apparati istituzionali che pur tentando di mistificare la realtà con le loro fobìe securitarie e i loro teoremi repressivi non possono nascondere ciò che è sotto gli occhi di tutti: gli immigrati sono quotidianamente attaccati e quotidianamente si difendono e si difenderanno. La repressione non fermerà l'impegno di tutti coloro che si battono per la libertà di tutte e di tutti. Nell'ex città-fabbrica in cui sono state scritte alcune delle pagine più alte dello scontro tra capitale e lavoro, tra oppressi e oppressori; in questa regione i cui territori - come la Val di Susa - vengono devastati dall'Alta Velocità e ridisegnati a immagine e somiglianza delle élite di comando attraverso il business delle olimpiadi e la mercificazione della società; in questa Torino i cui tempi vengono scanditi dalle uccisioni di immigrati e dalla repressione di ogni dissenso la rivolta del CPT è momento di un percorso duro e difficile che ha un solo scopo possibile e che coltiviamo nei nostri cuori: la liberazione sociale.
CONTRO I CPT, CONTRO LE GALERE! LIBERI TUTTI GLI IMMIGRATI! SENZA STATI NE' FRONTIERE, NESSUNO E' CLANDESTINO!
Commissione Antirazzista della Federazione Anarchica Italiana - FAI
www.federazioneanarchica.org/antirazzista
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