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I CPT vanno chiusi!...e io ti arresto!
by sakara Monday, May. 23, 2005 at 6:11 PM mail:

Strane storie succedono "ai confini di una provincia dell'Impero", storie di accuse, diffamazioni, arresti e corse solidali... lotte diverse tra loro (ma pur sempre lotte!) si intrecciano, si scontrano, si accusano: <<Io lotto meglio!>> <<No sono io che lotto meglio!>> <<Ma tu sei un coniglio!>> <<E tu uno struzzo!>>.

Cosi i soliti burattinai con le loro zizzanie e i loro sapienti sotterfugi finiscono col dividere, separare e indebolire anche un movimento che avrebbe bisogno, qui più che in ogni altra parte d’Italia, di essere coeso (parola molto di moda tra i politicanti moderni...) e unito, un movimento che non conosce confini, frontiere e barriere (almeno così dovrebbe essere!), un movimento, antirazzista prima che antifascista, che ha come grande obiettivo quello di chiudere i "Lager per Migranti " che la gente si ostina ancora a chiamare CPT, Centri di Permanenza Temporanea. Lager in cui ogni sorta di violenza, fisica ma anche e soprattutto psicologica, viene perpetrata a danno dei così detti "extracomunitari" sbarcati, ognuno con la sua ragione e il suo sogno, nella TERRA DELL'ACCOGLIENZA. Allora che succede a Lecce?

Beh succede che a gestire uno dei tanti Lager, il Regina Pacis (la Regina della Pace???) per la precisione, è la curia leccese e succede che alcuni migranti, un giorno di novembre del 2002, accusano la gestione del centro e le forze dell’ordine presenti in questo, di averli picchiati ripetutamente per aver cercato di scappare! Succede che il gestore di questo centro è implicato, ad oggi, in 4 Processi contro di lui e contro i suoi collaboratori (peculato, simulazione di reato, abuso dei mezzi di correzione, percosse e violenze, per dirli in breve…). Succede che alcuni migranti hanno il coraggio, in questo Salento così poco laico, di accusare la “Chiesa Locale”, assumendosi tutte le responsabilità e sopportando tutte le conseguenze che questo comporta. Succede che da quasi 3 anni queste persone vengono sbattute da un alloggio, ad un B&B e poi per strada, gli viene servita carne di maiale come unico pasto del giorno (qualche irriverente penserà: “ma come ad un musulmano la carne di maiale?” ) e diventano vittima di “scaricabarili umanitari” da parte di tutte le amministrazioni locali (comune, provincia, etc. etc.). Succede, però, che un gran numero di persone si interessa di questi ed altri agghiaccianti fatti e cerca di reagire come meglio può e come meglio crede… c’è chi lotta impavido e senza paura contrapponendosi direttamente alle forze dell’ordine(?) e ai gestori del Regina Pacis con gesti che possono essere condivisibili o no, c’è chi fa finta di lottare e chi cerca di far capire alla gente comune quello che sta succedendo… beh tutto bello fin qui, no? Si a parte per il fatto che un bel giorno ti alzi e ti ritrovi ad ascoltare in tutti i Tg che una cellula di terribili “terroristi” anarco-insurrezionalisti è stata sgominata a Lecce, nel tuo capoluogo di provincia… allora dopo aver raccolto la mascella dal pavimento, cominci a riflettere e cerchi di capire…

ma cosa avranno voluto dire con terroristi? Ma chi è questa gente? Perché proprio ora dopo due anni di “spionaggio alla Mission Impossibile”? Perché proprio adesso che la sinistra ha vinto anche le regionali e il prete-gestore viene implicato in 4 processi? Ma quelli li, i “terroristi”, non sono quelli che si vedono sempre alle manifestazioni contro la guerra, contro la Bossi-Fini e le sue aberranti conseguenze? Non sono gli stessi che incontri per strada a Lecce la sera o in ateneo la mattina? Ma che sta succedendo? Non sarà mica uno di quegli attacchi che si fanno per rispolverare un po’ qualche “istituzione” infangata no? Non ci sarà mica la mano di qualche sottosegretario fascista risentito dell’esito delle regionali, no? Oppure si vuole soltanto colpire un pezzo di quel movimento che non crede alla chiusura delle frontiere ma vuole la libera circolazione, ma non solo quella delle merci?

Ma di cosa vengono accusati questi “terribili terroristi”? L’articolo del codice penale che viene utilizzato per questi ragazzi è il 270 bis quello che parla di "associazione con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell'ordine democratico". Ma siamo impazziti? Ma stiamo delirando? Ok personalmente non condivido il metodo con cui vengono condotte le lotte da questo gruppo anarchico e anch’io penso che il miglior metodo per chiudere i CPT sia quello di sensibilizzare la gente al problema, ma da qui ad arrivare a condannarli per terrorismo ce ne vuole… Sdegno a parte, a questo punto cosa succede? Succede che mi ritrovo a parlarne a notizia fresca con i miei com-pazzi e veniamo a conoscenza dell’intenzione di fare qualcosa per questi ragazzi. Dopo alcune ore di discussione sul da farsi come P.A.Z. decidiamo di non accodarci al coro di “solidarietà da comunicato” ma di voler comunque condannare quanto accaduto, ritenendo le accuse quanto meno assurde per gravità e modalità. A questo punto succede una cosa però… interviene la mano stupida e cieca dell’ignoranza che già in altre occasioni, a Lecce, ha prodotto mostri inutili e deleteri per la lotta alla guerra, all’emarginazione e al razzismo. Pettegolezzi e accuse infondate degne della più dura ignoranza del Sud più retrogrado vengono fuori velocemente: <<quelli di radiopaz devono rimanere fuori! Sono amici della digos! Sono i servi del potere!>> etc. etc. la lotta di sub-classe esplode, oltre che a passaparola, a suon di comunicati allusivi, post di disprezzo su indymedia italia e in varie caselle email. Non dirò che me l’aspettavo ma non mi ha stupito per niente questo atteggiamento! Dalla mia posso dire di essere stanco di sopportare inutili e futili discussioni sulla purezza della lotta, sul servilismo, sui partitismi e su tutte le baggianate a cui tanti anni di impegno “politico” (virgolettato non a caso!) e sociale mi hanno abituato… non ho più voglia di spendere una sola parola sulle provocazioni di chi è cieco davanti all’operato di persone che lavorano per far passare un messaggio diverso da quello del main-stream (soprattutto quello locale) e non contrappongono grette allusioni e improduttive polemiche. E lo facciamo lavorando all’imPAZiente, che piaccia o no!, lo facciamo con RadioPaz, che piaccia o no!, e lo facciamo insieme alla gente, che piaccia o no! A volte incontriamo la sensibilità di alcune istituzioni, associazioni o singoli e con questi collaboriamo e lavoriamo, per cambiare le cose e per avere “un mondo che sia il migliore possibile”.

A voi commentare…

Sakara in preda alla voglia di scrivere!
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