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- IN ITALIA 9 ISTITUTI SU 10 SOVRAFFOLLATI
by seKondino Tuesday, May. 24, 2005 at 9:28 AM mail:

-ANTIGONE DOPO VISITA IN 30 CARCERI ITALIANE - Sulmona: chiudetelo.

- IN ITALIA 9 ISTITUTI SU 10 SOVRAFFOLLATI - RAPPORTO ANTIGONE DOPO VISITA IN 30 CARCERI ITALIANE
23/05/2005 , 16:45:33
(ANSA) - ROMA, 20 MAG - Un solo carcere su dieci in Italia ospita un numero di detenuti che non supera quello dei posti disponibili. Il resto e' sovraffollamento: 4 istituti su dieci hanno un tasso di presenza che si aggira attorno al 150%, in 3 su dieci il tasso oscilla addirittura tra il 160 e il 180%, 2 su dieci sono sovraffollati fino al 130% della loro capienza regolamentare. La fotografia dell'universo carcere e' dell'associazione Antigone, che lo scorso 13 maggio ha visitato oltre 30 prigioni italiane - da Regina Coeli a San Vittore, da Genova Marassi a Trani, da Torino Le Vallette all'ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa - per verificare le condizioni di detenzione. Ed e' uno scatto che, ancora una volta, evidenzia il primo, reale, problema: le carceri italiane stanno scoppiando. La visita dei volontari dell'associazione, pero', ha riscontrato anche un altro grave problema, legato alle condizioni di vita dei detenuti. Il nuovo regolamento di esecuzione dell'ordinamento penitenziario, approvato nel settembre del 2000, prevedeva infatti alcune modifiche strutturali volte ad 'umanizzare' la vita carceraria, cui le carceri devono adeguarsi entro settembre di quest'anno. Ebbene, a 4 mesi dalla scadenza fissata, il numero degli istituti che si sono adeguati e' esiguo. In un terzo delle carceri visitate, sostiene Antigone, le finestre delle celle hanno schermature (proibite dal regolamento) che impediscono l'accesso di luce e aria; solo un quarto degli istituti ha le docce all'interno delle celle; solo un quinto delle prigioni o delle sezioni femminili ha il bidet e sempre un quinto delle carceri ha una la cucina che non serve piu' di duecento detenuti. Quanto agli spazi verdi dove i detenuti dovrebbero avere i colloqui con i familiari - anche questi previsti dal regolamento - le carceri che li hanno si contano sulla punta delle dita. ''Bisogna rilanciare un progetto politico che ridefinisca i confini e i contenuti del diritto penale - ha detto il coordinatore di Antigone, Patrizio Gonella aprendo l'assembla dell'associazione dedicata proprio al sovraffollamento delle carceri e alla necessita' di ridisegnare una nuova giustizia penale - e che tenga conto della sicurezza come delle garanzie, dei diritti dei singoli come di quelli della collettivita'''. E questo perche', ha aggiunto Gonella - oggi il sistema penale e' spostato verso la repressione''. Dunque bisogna uscire ''dall'emergenzialismo e dall'opportunismo, da un concetto di giustizia selettiva e iniqua per approdare ad una mite ed equilibrata''. Per farlo, Antigone avanza diverse proposte, tra cui la riduzione dei reati, il superamento dell'esclusivita' della pena carceraria, l'abbassamento dei massimi sanzionatori. Politiche, insomma, di ''depenalizzazione e scarcerizzazione'' che potrebbero in primo luogo risolvere il problema piu' annoso, quello appunto del sovraffolamento, ''e far scendere cosi' il numero di presenze nelle carceri''


- VISITA ANTIGONE IN CELLE D'ITALIA SOVRAFFOLLATE
17/05/2005 , 12:49:53
MIX RISCHIOSO, TAGLI SPESA SANITARIA E AFFOLLAMENTO INGESTIBILE (ANSA) - ROMA, 13 MAG - Un ''mix rischiosissimo'' di tagli alla sanita' penitenziaria e di affollamento in cella ''ai limiti dell'ingestibile''. E' questa una prima fotografia scattata da Antigone, l'associazione per i diritti e le garanzie nel sistema penale che ha avviato una mobilitazione straordinaria per monitorare le condizioni di vita nelle carceri italiane.
Ventisette gli istituti penitenziari visitati in giornata, ai quali se ne aggiungeranno altri nei prossimi giorni. A Civitavecchia - segnala Antigone - ci sono 200 persone in piu' rispetto ai 340 posti letto regolamentari; a Viterbo i detenuti sono oltre 650 contro i 423 della capienza regolamentare; alle Sughere di Livorno si sfiora quota 400 contro i 237 regolamentari; a Milano-San Vittore le persone in piu' sono 300 rispetto ai 1015 posti letto; a Ivrea 100 detenuti in piu' rispetto ai 200 regolamentari; a Bari sono presenti 450 detenuti mentre i posti letto sono 269; a Sulmona (nonostante il recente sfollamento che ha fatto seguito all'ennesimo suicidio in cella) vi sono ancora 100 detenuti in piu' contro i 270 posti disponibili.
E ancora: in molti istituti le ore di chiusura in cella superano le 18 al giorno; l'assistenza psicologica e quella psichiatrica - denuncia Antigone - sono ridotte a poche ore mensili a causa della mancanza di fondi. Senza contare che il regolamento di esecuzione approvato nel 2000 prevedeva che le carceri dovessero adeguarsi ad alcune modifiche strutturali entro il 2005 (luce naturale e doccia in cella, bidet per le donne, una cucina ogni 200 detenuti, area verde per i colloqui): in molti degli istituti visitati non vi e' stato adeguamento e mancano pochi mesi perche' sia garantito il rispetto delle norme penitenziarie.
Tra le carceri visitate dagli osservatori dell'associazione ci sono Torino-Le Vallette, Verbania, Ivrea, Milano-San Vittore, Milano-Bollate, Venezia, Padova (Casa circondariale), Rovereto, Castelfranco Emilia, Bologna, Livorno, Prato, Civitavecchia, Viterbo, Roma-Regina Coeli, Roma-Rebibbia femminile, Roma-Rebibbia Penale, Sulmona, Campobasso, Isernia, Avellino, Aversa (Ospedale psichiatrico giudiziario), Bari, Foggia, Potenza, Rossano Calabro, Mamone. Nei prossimi giorni sara' la volta di altri istituti penitenziari, tra cui Genova-Marassi, Ascoli Piceno, Spoleto, Caltanisetta, Castelvetrano, Marsala, Termini Imerese.
Se da un lato Antigone ha riscontrato la ''disponibilita''' dell'amministrazione penitenziaria nel consentire il lavoro di monitoraggio, dall'altro ''sono risultati evidenti i problemi connessi al gravissimo sovraffollamento''.
Il rapporto sulle visite nelle carceri sara' presentato venerdi' prossimo, 20 maggio, alle ore 16 presso la sala del Refettorio della Camera, in occasione della assemblea nazionale di Antigone. Saranno presenti, tra gli altri, Fausto Bertinotti, Daniele Capezzone, Alfonso Pecoraro Scanio, Giuseppe Fanfani, Massimo Brutti.
''Ci auspichiamo - afferma Patrizio Gonnella coordinatore nazionale di Antigone - che ora il disegno di legge istitutivo del garante nazionale delle persone private della liberta' faccia veloci passi in avanti. Il sistema ne ha bisogno. Le carceri italiane, chiuse tra condizioni di sovraffollamento e mancanza di risorse, rischiano di essere sempre piu' luogo di sofferenza''.


- Visita straordinaria di Antigone in 35 carceri
11/05/2005 , 14:55:43
APPUNTAMENTO PER VENERDI' 13 A SULMONA, CAMPOBASSO, REBIBBIA (ANSA) - ROMA, 11 MAG - 'Antigone', l'associazione che si batte per i diritti in carcere, ha organizzato per venerdi' 13 maggio una visita straordinaria in 35 istituti di pena in tutta Italia. I componenti dell'Osservatorio sulle condizioni di detenzione di 'Antigone' visiteranno, tra gli altri, l'istituto di Sulmona, tristemente noto per i numerosi suicidi; quello di Campobasso, dove sono rinchiusi i protagonisti della vicenda legata a Angelo Izzo; Rebibbia femminile, dove e' scoppiata un'epidemia di varicella che ha gia' fatto una vittima; poi il carcere di Milano, quello di Genova, il carcere di Regina Coeli, e l' Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Sant'Eframo.
''C'e' sempre piu' una emergenza carceri dichiara Patrizio Gonnella, coordinatore nazionale di Antigone che richiede un monitoraggio utile a informare correttamente sulle condizioni di detenzione. I fatti recenti di Sulmona, Rebibbia femminile, Padova richiedono una risposta politica. Va applicata la riforma sulla sanita' che prevede il passaggio al servizio sanitario nazionale della medicina penitenziaria''.
Gli esiti delle visite condotte questo venerdi' saranno resi noti in un rapporto che verra' presentato alla stampa in apertura dell'Assemblea Nazionale di Antigone che si terra' nel pomeriggio di venerdi' 20 maggio a Roma, presso la Sala del Refettorio - Camera dei Deputati, in Via del Seminario, 76.
Intanto da lunedi' 16 maggio sul sito di Antigone, http://www.associazioneantigone.it, sara' possibile consultare le schede aggiornate del Rapporto Online sulle Condizioni di Detenzione in Italia.


- Sulmona: chiudetelo.
29/04/2005 , 17:05:56
INDAGINE SU TUTTI I MORTI, A SULMONA DETENUTI SENZA FIDUCIA (ANSA) - ''Lo avevamo detto due mesi fa, lo ribadiamo oggi: quel carcere andava e va chiuso. Quel poco che è stato deciso dal ministero poteva essere fatto prima che ci fosse il settimo morto''. Così Patrizio Gonnella, coordinatore nazionale di Antigone, commenta la notizia del suicidio di un detenuto nel carcere di Sulmona.
''Troppi suicidi - spiega Gonnella - sono indice di qualcosa che non funziona, di qualcosa di molto pericoloso. Sembra che lì i detenuti abbiano perso ogni speranza e ogni fiducia. Speriamo - aggiunge - che ci sia un' indagine sia amministrativa sia della Procura che faccia luce su tutti i morti, fino all' ultimo di ieri. Non sappiamo ovviamente qual è il legame, ma sappiamo che quello è un carcere tragico. Per questo va chiuso''.


- CARCERI: SUICIDIO SULMONA; ANTIGONE, CHIUDERE ISTITUTO
03/03/2005 , 14:55:07
ENNESIMO EPISODIO DEVE FAR RIFLETTERE MINISTERO GIUSTIZIA (ANSA) - ''L' ennesimo suicidio nel carcere di Sulmona deve far riflettere il ministero della Giustizia. Quel carcere va chiuso. Sono troppi i morti''. Lo ha detto il presidente di Antigone, Stefano Anastasia.
''Esiste - ha spiegato Anastasia - un dovere giuridico e morale di custodia dei custodi nei confronti dei custoditi. Anche nei confronti di chi e' disperato. E in galera di disperati ce ne sono molti. Non aiutano le condizioni di sovraffollamento, la mancanza di risorse, l' assenza di politiche a tutela della salute, l' assenza di lavoro, la carenza di psicologi e di personale specializzato. In ogni carcere - ha aggiunto - ci dovrebbe essere un presidio nuovi giunti a tutela dei nuovi arrivati. Invece questo non accade''.
''Speriamo - ha concluso il presidente di Antigone - non passi la ex Cirielli-Vitali, altrimenti arriveremo a centomila detenuti con i disastri che tutti si possono immaginare''.


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